Rispondi a: Equinozio d’Autunno 2018

ippogrifo11
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Caro Lucis_fero, se la prima parte della tua riflessione è ampiamente condivisibile perché si aggancia alla concretezza di quanto avviene in natura per opera sua e dell’uomo che a essa si rapporta in armonia con i suoi cicli, lascia invece perplessi la seconda parte, perché si distacca dalla concretezza di quanto può essere verificabile attraverso l’esperienza. A proiettarsi nella dimensione mistica delle proprie credenze si corre il rischio di travisare e fraintendere quanto hanno scritto i Maestri di Ermetismo. Allo scopo di evitare questo inutile quanto improduttivo rischio, è bene affidarsi a un metodo consolidato e comprovato come quello indicato dalla Schola, metodo pragmatico che lascia poco o nessuno spazio ai voli fantastici: nella concretezza della manifestazione vitale non vi sono semi che si piantano in cielo. E questo è vero tanto sul piano strettamente materiale quanto su quello delle analogie che, per non restare astratte e dunque infruttifere, devono per forza essere ricondotte al concreto. Tieni poi presente che quando il Maestro Kremmerz parlava di “Cielo”, ne parlava nel senso del suo significato etimologico, e cioè “Celato”, “nascosto”. E comunque, buon autunno e buona semina!

  • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 6 mesi fa da ippogrifo11.

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