Rispondi a: Equinozio d’Autunno 2018

catulla2008
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Con un sincretismo frequente nelle varie religioni, pare che san Michele Arcangelo che si festeggia il 29 settembre sia la forma cristianizzata di dèi più antichi: il culto persiano di Mitra, quello egiziano di Thot, quello greco di Ermete e quello gallo-romano di Mercurio protettore dei commercianti e dei viaggiatori.
In tale veste il dio che accompagna nel regno dei morti è introdotto dall’equinozio d’autunno laddove il dadoforo Cautopates, opposto al primaverile Cautes, abbassava la fiaccola per annunciare la discesa di Mitra – Sole divino nel regno dei morti.
Il culto di San Michele, di fatto, assimila molti elementi caratterizzanti dei culti precedenti il Cristianesimo, fra cui anche Ercole/Eracle. Molto popolare fra i Longobardi, sotto il loro dominio la figura di San Michele si diffuse in tutta l’Italia centro meridionale mentre già fra i Celti era stato associato a Lug poi divenuto Mercurio.
Come risultato, questa figura di arcangelo riassume la pesatura-misura delle anime, la potenza guerriera, la protezione dalle forze infere, l’idea del viaggio che presiede alla resurrezione: tutti attributi del … seme.
Infatti, nel seme c’è già in nuce la forma della pianta futura, la forza del germoglio che vincerà la dura coltre terrena, la tensione a ritornare alla luce.
Concludo questo post ricordando quanto scritto dalla Direzione un lustro fa accompagnando l’immagine – appunto – di San Michele guerriero intento alla pesatura:

Grazie alle ns Gerarchie che ci riconducono sempre alla concretezza del ‘fare’ a imitazione della Natura e dei suoi tempi.

  • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 7 mesi fa da catulla2008.
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