Rispondi a: Equinozio di primavera

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mandragola11
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Mi collego al post di M_rosa.

Mi ricordo bene, cara M_rosa, e su questo DNA mitocondriale che è come un fuoco/energia indispensabile al nutrimento della cellula che si trasmette solo in via materna (presente anche negli animali e nei vegetali) avevamo trovato diverse corrispondenze sia nei miti che nelle simbologie: dalla funzione esclusivamente femminile di mantenere acceso il fuoco sacro con le vergini Vestali a Roma, alla “donna regina del focolare” nella tradizione popolare. Attraverso il mitocondrio verrebbe veicolato il codice genetico che di madre in figlia rimane inalterato, fornendo come una strada a ritroso per le origini, tant’è che studiandolo gli scienziati sono tornati all’ipotetica Eva di circa 150.000 anni fa.
Ma quello che ancora una volta mi conduce all’unità è il fatto che questa madre unica (Magna Mater) abbia un codice genetico che se ho ben capito unisce gli esseri dei tre regni in un’unica progenie, dove l’essere umano di fatto combure, arde, con pietre, animali e vegetali, tutti parte di un unico dna/fuoco/vita (coscienza?) universale.
In effetti, guardando certe raffigurazioni mediterranee dell’Egitto sacerdotale (ma anche le etrusche) sembra che il destino dell’essere umano coinvolgesse tutto il suo piano esistente in vita, per cui nell’oltretomba si portava dietro animali, piante, pietre, e perfino oggetti che non venivano solo proiettati e/o trasmessi in una nuova vita oltre la morte, ma che erano indispensabili alla sua stessa rinascita e forse anche a quella loro.

  • Questa risposta è stata modificata 6 anni fa da mandragola11.

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