Rispondi a: I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica

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ippogrifo11
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I post delle Sorelle mi hanno aiutato a far riemergere i ricordi di quell’esperienza con maggiore chiarezza e a mettere a fuoco dettagli prima avvolti nella nebbia del tempo trascorso… Ripercorrendo i momenti salienti di quella “rappresentazione allegorica” nella ricostruzione fattane attraverso gli ultimi post, non ho potuto fare a meno di riflettere su un punto che mi pare di grande importanza e per questo desidero condividerlo con tutti voi: quando un Maestro è ed agisce nell’esercizio delle sue funzioni (ma quando un Maestro Ermetico non lo è?) allora ogni Suo atto è un “atto analogico” e, come tale, è un’idea-seme lanciata lungo la traiettoria della condapevolezza futura che, come si sa, ha bisogno del tempo e delle condizioni adatte perché si sviluppi nella pienezza della sua forza. E ciascuno di noi ha tempi e ritmi propri ma, alla fine, il risultato non può che arrivare. Diversamente si dovrebbe pensare che l’atto di un Maestro Ermetico possa risolversi in un atto inutile, ciò che francamente mi pare del tutto incompatibile con la natura di un atto magistrale.
A tutti l’augurio di un sereno weekend.

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