Sul tema della visualizzazione consiglio di rileggere anche il post di Buteo dell’8-1-18 su “Nuove frontiere della medicina”
Per collegarmi al post di Catulla, mi sembra che la pareidolia possa collegarsi alla psicologia della Gestal che si interessa del modo in cui l’essere umano percepisce il mondo che lo circonda e che sostiene che la mente tende ad organizzare il proprio campo percettivo secondo criteri di ordine, simmetria e regolarità , e così, ad esempio, è portata a completare le parti mancanti nelle figure, o a raggruppare gli elementi simili, o a ricondurre a una forma conosciuta una serie di punti.
E’ dunque vero che ci sono diverse gradazioni di percezione date dal minore o maggiore grado di disostruzione dei canali sensoriali però è pur vero che i meccanismi di percezione sono gli stessi, resi più veloci e precisi a seconda del livello di “purificazione” raggiunto dall’individuo