Dibattito culturale di gennaio 2006

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Ci fa piacere inaugurare la pagina del dibattito culturale di Gennaio 2006 fornendo alcuni elementi di riflessione e alcuni esempi di comparazione fra la scienza ermetica e alcune teorie della nuova fisica. Manteniamo così la promessa fatta il 9 dicembre u.s. a quell’anonimo che si riallacciava alla domanda di Un Ermetista formulataci nel mese di Novembre, e che non si spiegava perché nel nostro sito dedicassimo tanto spazio alla segnalazione di articoli o libri su tematiche di fisica d’avanguardia.

Oltre quanto a suo tempo risposto, aggiungiamo che già Heisenberg sosteneva che l’apertura della fisica moderna potesse contribuire, date le implicazioni filosofiche della teoria dei quanta, che non permette una descrizione completamente oggettiva della natura, a riconciliare le tradizioni classiche coi nuovi orientamenti del pensiero. Vi è rassomiglianza, diceva, tra le concezioni moderne e quelle di Platone e in particolare dei Pitagorici; inoltre la Fisica deve aprirsi alla filosofia e al linguaggio naturale (cioè a quel linguaggio che non si adatta alla rigida struttura del pensiero scientifico). Non potendo oggi ignorare le nuove interpretazioni scientifiche della vita, proviamo a confrontarne alcune con i principi dell’Ermetismo, modernizzati ormai più di un secolo fa da Giuliano Kremmerz.

Unità dell’esistente o “non separabilità delle cose”
Continua
Unità di mente e materia
Continua
Rapporti tra uomo e l’Universo
Continua

L’8 Gennaio Bruno B. ha scritto:
Sono un biologo e ho lavorato fino a poco tempo fa come ricercatore c/o università sia d’oltralpe che americane. Sono capitato sul vostro sito per caso e, data la mia formazione, mi sono chiesto come sia possibile parlare di sacralità legata alla materia. La scienza si avvale di metodi comprovati e di leggi sperimentabili al di fuori di ogni soggettività. Il concetto stesso di sacro si pone invece in stretto rapporto con qualcosa di impalpabile e profondamente soggettivo quale l’idea di divinità. Mi piacerebbe un vostro commento in proposito e colgo l’occasione per augurarvi Buon Anno.
Bruno B.

Risposta:
La sua formazione la porta a studiare la Vita e la nostra Schola si pone esattamente lo stesso obiettivo. Proprio in questo senso converrà che la vita non può essere un fatto meramente oggettivo dato che ciascuno di noi ne è ‘soggettivamente’ dotato…! L’azione vibratoria connaturata alla materia vivente l’ermetismo la chiama intelligenza in moto ed essendo l’intelligenza il principio che la società umana correla alla divinità ne consegue che la tradizione ermetica studia la materia vivente considerandola sacra a partire da quella che costituisce e individua l’uomo. Le opere in commercio del Maestro Kremmerz la aiuteranno a meglio approfondire la filosofia della Schola e potrà sempre rivolgerti all’Infopoint più vicino alla sua residenza per reperire altro materiale o prendere accordi per un contatto e uno scambio di idee più diretto.

Il 7 Gennaio Simone ha scritto:
Leggo che la vostra Associazione Culturale non vuole essere chiamata ‘scuola’ nonostante nel sito stesso ci sia più volte il riferimento alla Scuola fondata da Giuliano Kremmerz. Come mai questa contraddizione? E’ forse la maiuscola che fa la differenza? Grazie se vorrete rispondere.
Simone

Risposta:
Ciò che si intende evitare è il termine ‘scuola’ nella sua accezione più diffusa di ‘trasmissione di insegnamenti’ mentre la nostra Associazione fa riferimento all’idea di ‘scuola’ come insieme di aderenti a un metodo comune. Infatti la Schola in cui il Maestro Kremmerz trasferì le istruzioni e le pratiche della tradizione ermetica, persegue un programma di purificazione teso all’equilibrio, all’armonia e alla misura che già contraddistinsero la ‘vita pitagorica’ e la ricerca della salute interpretata in tal senso. Dunque, nessuna opposizione tra maiuscola e minuscola ma la ricerca della consonanza alla medesima armonia.

Il 6 Gennaio C. S. ha scritto:
Spettabile SPHCI, ho letto con interesse gli aggiornamenti di gennaio sul Vostro sito, in particolare la lettera di Christiana del 1 gennaio, la quale chiede lumi sulle pratiche alchemiche insegnate nell’accademia. Molti lettori e simpatizzanti, è quasi superfluo dirlo, sono disorientati dalle varie pubblicazioni di pseudo Corpus del Kremmerz e dalle pratiche in essi descritte. A distanza di quasi 20 anni dalla profanazione, il gruppo Agape ha diffuso un comunicato in cui fa ammenda delle sue colpe ma se non erro non smentisce l’autenticità dei tre libri del Corpus a suo tempo pubblicati, gli stessi affidati agli affiliati del Ceur.
Ora, il Kremmerz nell’opera Omnia accenna ad un arcano fisico trasmutatorio; vorrei sapere appunto se nel Corpus originale si tratta di tale pratica.
Un fraterno saluto
C. S.

Risposta:
Nel ricordare che la profanazione del Corpus era già avvenuta intorno al 1916 (vivo Kremmerz) con la sua vendita “per una somma ingente” all’ordine dei Gesuiti, l’ammenda cui fa riferimento ci appare ancor più ridicola. Si domandi invece, se può essere possibile che il Kremmerz affidasse a uno scritto profanabile, le chiavi della pratica trasmutotoria?!
I Libri del Corpus (Volume I: Capo 1° “Filosofici Prolegomeni al Corpus Magiae” e Capo 2° “Della Iniziatura alla Purificazione e dei Riti Tradizionali Purificatori” – Volume II: “La Scienza Secreta” Libro l° “La Sofia” – “Dei mezzi per ottenere il Separando” – “ Del Separando Magico” – “Note alla pratica e all’intelligenza del Separando nel suo arcano realizzatore” – Volume III: Regulamenta) dei quali il pubblicato di provenienza Ceur (e non solo) è forse e in parte lontano parente, non costituiscono che una prima istruzione filosofica, simbolica e analogica alla magia trasmutatoria o Alchimia. Pertanto gli elementi ivi contenuti non sono sufficienti ad avviare qualunque autonomo ricercatore a una pratica corretta se non vengono integrati dalle istruzioni tradizionali e oralmente trasmesse nell’unica Schola ortodossa del Kremmerz.
Questi Libri possono essere decodificati e compresi nelle loro occulte significazioni, ed avere così conferma dell’unità e della scientificità della dottrina ermetica, solo traendo, come si confà ai veri discepoli di Ermete, la teoria dalla pratica. Ma sia chiaro, da una pratica sperimentale individuale e scientificamente controllabile, e non da tecniche pedissequamente massificate e pre-confezionate sulla falsa riga dei manuali del “piccolo mago” o del “piccolo alchimista”!
A breve, nella sezione “documenti” del n/s sito sarà offerta un’ampia documentazione che andrà a smentire definitivamente l’inconsistenza delle false,‘esotiche’ ed inefficaci pratiche pubblicate e indebitamente attribuite al Maestro e alla sua Schola.
Continui a seguirci.

Il 6 Gennaio Stefania ha scritto:
Ho visto che il vostro sito nelle Lunazioni riporta delle indicazioni riferite alla medicina tradizionale. Adesso che comincia l’Anno Nuovo perché oltre alle previsioni sulla salute non date anche qualche oroscopo? E fornendovi i dati sarebbe possibile avere delle indicazioni personalizzate ? Io sono nata …
Grazie, Stefania.

Risposta:
Probabilmente ha frainteso. Le Lunazioni si riferiscono ad una terapeutica tradizionale e la tradizione che si sottintende è quella plurimillenaria generosamente volgarizzata dal Maestro Kremmerz a beneficio della Schola da Lui fondata e a pro della quale dette Lunazioni vennero periodicamente diramate dal 1913 in poi. Nella forma disponibile oggi sul Web consentono a tutti i navigatori l’accesso a un sapere antichissimo che procedeva nella considerazione dell’unitarietà del cosmo, correlazione in uso ancora oggi secondo i tanti almanacchi correnti (si pensi ai consigli sulle coltivazioni, il taglio dei capelli, la produzione e l’imbottigliamento del vino… per citare solo i più noti). Quindi non previsioni sulla salute ma contestualizzazione di rimedi naturali lasciati alla libera e intelligente sperimentazione di ogni ricercatore. Quanto all’oroscopo che cerca, posso solo ricordarle quanto già dicevano gli antichi: “astra inclinant non necessitant”, che varrebbe per l’attuale “gli astri propongono e non dispongono”. La nostra Schola si propone come unica applicazione delle sue pratiche tradizionali quella terapeutica, ma se vuol saperne di più sulla tradizione Kremmerziana circa l’astrologia può contattare uno dei tanti Infopoint sul territorio italiano (presto ne verranno aperti altri) e consultare il materiale a disposizione.

Il 5 Gennaio Alessandro M. ha scritto:
Sono un ingegnere chimico e quando ho letto di ‘iperchimica delle reazioni nei meccanismi organici’ (per citare le vostre esatte parole) sono rimasto interdetto. Cosa volete intendere?
Alessandro M.

Risposta:
Come avrà senz’altro notato la frase che menziona è del Maestro Kremmerz tratta dalla rivista Commentarium pubblicata negli anni 1910-1911. In quasi cent’anni la chimica, come le scienze tutte, ha fatto passi da gigante e probabilmente oggi il Maestro avrebbe un vocabolario più ricco per esprimere concetti antichissimi. Nella frase in questione Giuliano Kremmerz evidenziava come il pensiero forza, psicodinamico, sia identico nello stato di percezione delle idee e nella iperchimica delle reazioni nei meccanismi organici, come a dire che il principio che presiede all’aggregazione delle idee sia il medesimo che presiede a quello delle molecole. Se l’enunciato sia vero o no è lasciato a ciascuno di sperimentarlo. La invitiamo a proseguire nella lettura del sito e a ricontattarci quando vorrà, magari anche direttamente presso l’Infopoint a lei più vicino.

3 Gennaio 2006 Bartolomeo ha scritto:
Sono capitato per caso sul vostro sito e sono rimasto incuriosito e perplesso per l’accostamento che si fa tra il termine “magia” e il termine “scientifico”. Come potete pensare che siano conciliabili due termini totalmente in antitesi e con significati così distanti nel tempo?
Grazie. Bartolomeo

Risposta:
La ringraziamo per la domanda, che ci offre l’opportunità per puntualizzare una questione che sicuramente è di interesse generale.
Intanto dobbiamo dire subito che dissentiamo dal giudizio secondo il quale il termine “magia” e il termine “scientifico” siano tra loro antitetici. Quando si mettono a confronto due termini, in realtà si mettono a confronto i rispettivi significati. Ora, anche se muoviamo dal presupposto che sul termine “scientifico” vi sia un’ampia convergenza circa il significato che gli si attribuisce, non possiamo purtroppo contare sulla stessa certezza per ciò che attiene invece al significato che si attribuisce correntemente al termine “magia”. In effetti, i due termini appaiono antitetici, ma solo se al termine “magia” si fa corrispondere uno dei tanti luoghi comuni, discendenti diretti dei pregiudizi, dell’ignoranza e della malafede, quando non della colpevole superficialità, che nel corso del tempo ne hanno progressivamente distorto, travisato e tradito del tutto il significato autentico.
Il Maestro Kremmerz spiega che la parola “magia” è di diretta derivazione dal termine “mag”, termine al quale il patrimonio di conoscenze delle quali è depositaria l’autentica Tradizione Iniziatica fa riferimento come a uno stato particolarissimo della materia vivente umana in grado di espandere la coscienza dell’essere sino a permetterle di abbracciare, in una visione di sintesi, le leggi della natura universale.
Questo per quanto attiene strettamente al significato della parola “magia”. Se invece ci si riferisce ad essa nel senso di “paradigma”, cioè di insieme codificato di teorie, di teoremi, di prassi, di procedimenti sperimentali, allora va subito chiarito che al paradigma “magia” è del tutto estraneo il concetto di “soprannaturale”: per la magia, così come per la scienza, le leggi della natura sono e restano inviolabili. Pertanto, ogni sua teoria (ammesso che la magia ne propugni qualcuna), ogni suo assioma, ogni suo teorema, ogni suo enunciato sperimentale non può che essere compreso e circoscritto all’interno di questa assoluta inviolabilità. La stessa terapeutica ermetica, l’unica finalità alla quale Kremmerz ha consacrato l’operato della nostra Schola, non può sfuggire – e difatti non sfugge – all’inviolabilità delle leggi della natura. Se così non fosse, la terapeutica ermetica non sarebbe più tale; sarebbe prevaricazione.
La magia, attraverso una pratica progressiva di eliminazione di quegli elementi storici, fisici, psicologici, intellettuali e morali che incrostano l’essere umano ordinario e ne ostacolano il successivo sviluppo, mette l’essere nelle condizioni di integrarsi gradualmente nell’armonia delle leggi della natura e di sperimentare nella sua stessa unità vivente, al di fuori di ogni suggestione, l’applicazione di leggi ancora ignote, e perciò non ancora codificate come teorie nell’apparato scientifico moderno.
Il metodo è dunque rigorosamente scientifico, nel senso che fa derivare la conoscenza dall’esperienza diretta. Che poi i due termini, magia e scienza, appaiano distanti nel tempo, nel senso che sono riferiti dalla cultura contemporanea ad epoche lontane tra loro, è questa una questione di poco conto. Nella realtà delle cose, infatti, tale distanza è solo apparente, anche perché nel corso dei secoli la magia, come scienza praticata e sperimentalmente verificata nei suoi assiomi, non è mai tramontata definitivamente. Aggiungiamo inoltre che non è detto che la distanza nel tempo cui lei si riferisce nella sua domanda non sia, per l’appunto, temporanea, nel senso che se è vero che la magia è scienza assoluta dell’esistente, allora magia e scienza ufficiale hanno lo stesso oggetto di indagine: la natura universale e le sue leggi. Ne consegue che, essendo la natura una ed essendo le sue leggi immutabili ed eterne, inesorabilmente le verità scientifiche, pur nella loro relatività, dovranno convergere progressivamente verso la stessa, unica ed immutabile verità che è veicolata da sempre dalla Scienza Ermetica.

2 Gennaio 2006 Luigi D. ha scritto:
Gent.le Fr+ di Miriam,
apprezzo moltissimo il tentativo del Vs. sito di stabilire un limite tra il vero messaggio kremmerziano, del quale negli anni ho letto molto e con molto interesse, e tutto il torbido resto che secondo me rischia in ogni momento di far mettere il piede in fallo a ogni sincero Ricercatore del Vero.
Riporto ad esempio due brani tratti da due dei tanti siti internet che si occupano di ermetismo con fini denigratori (accuse che peraltro ho riscontrato in parecchi altri testi provenienti comunque da fonti – almeno a  loro dire – iniziatiche):

E ancora:
…(sic!)
A leggere cose di questo tenore come può un neofito accostarsi all’Idea di Kremmerz senza avere l’impulso di fuggire spaventato ?
Grazie.
Luigi D.

Risposta
Gentile Luigi,
sono ormai decenni che ci battiamo per  affermare l’estraneità di Giuliano Kremmerz e della sua Schola da questo sottobosco occultistico torbido quanto misero e folle! E siamo i primi a dolerci che sull’anarchico internet continuino a comparire calunnie e diffamazioni di questa portata!
Purtroppo ” la calunnia è un venticello” e il suo utilizzo è appannaggio degli stolti, degli ignoranti e dei vigliacchi che si dilettano, ben consapevoli della loro miseria e pochezza d’animo, di denigrare ciò a cui sanno di non potere nemmeno lontanamente aspirare: la Verità e la Scienza della Vita, riservate solo ai puri di cuore, ai semplici, ai facitori del Bene più disinteressato verso i propri simili.
Si deve a personaggi senza scrupoli, molti dei quali ormai defunti, (vedi C.C., Lehaiah, e i ceuriani suoi degni complici) l’aver divulgato veri e propri falsi, frutto delle loro elucubrazioni contorte e malate, spacciandoli come scritti e istruzioni segrete del Kremmerz per caricarli e conseguentemente caricarsi di credibilità utilizzando strumentalmente l’egida dell’aureo Maestro e della Miriam.
Inutile ribadire che tutto quanto da lei riportato nulla ha a che vedere con la dottrina e le pratiche kremmerziane autentiche, ma non possiamo, pur dispiaciuti per questa incresciosa situazione, che auspicare maggior intelligenza ermetica da parte dei veri aspiranti alla Luce e alla Verità, tanto da metterli in grado di discernere l’assurdità e infondatezza di tutto ciò e, invece di obbedire all’impulso superstizioso di fuggire spaventati, far sì che si uniscano a noi per difendere coraggiosamente e tenacemente, con gli atti e con i fatti, Kremmerz e l’ortodossia della sua Schola di Miriam.

1 Gennaio 2006 dr. G. G. ha scritto:
Ho letto sul sito il quesito n. 3 ed ho visto i due documenti che non possono essere ingranditi a proposito di Ottaviano.
Chiederei cortesemente alla Schola se è possibile avere delle immagini scannerizzate almeno a 300dpi per poter leggere idoneamente il documento e capire cosa c’è scritto, per motivi di studio. Ovviamente lì dove ci sono spese dichiaro la mia disponibilità al rimborso.
Fiducioso di un cordiale riscontro colgo l’occasione per inviare distinti saluti.

Risposta:
Egregio dr. G.,
i documenti d’archivio cui fa riferimento possono essere da lei consultati in originale, gratuitamente, e di persona, concordando eventualmente luogo e modalità con un nostro incaricato che potrebbe anche fornirle elementi chiarificatori a supporto della sua presa visione.
Ma ci spiace non potergliene inviare copia ingrandita né pubblicarli in soluzione fotografica più leggibile sul n/s sito, giacché i 300 dpi da lei richiesti ne consentirebbero la stampa e l’eventuale pubblicazione da parte di chi volesse indebitamente appropriarsene, farne commercio, o manipolarli e utilizzarli per fini personali e che non rientrino nei soli e seri scopi di studio cui lei fa cenno.
Le assicuriamo che la trascrizione pubblicata sul n/s sito è fedele e sufficiente a capirne i contenuti per avviare ad una ricerca storica gli studiosi realmente interessati alla verità e alla trasparenza.
Inoltre la riproduzione anche parziale di tutti i documenti pubblicati sul sito www.kremmerz.it è vietata, giacché detti documenti sono di esclusiva proprietà della S.P.H.C.I. che se ne è riservata tutti i diritti e il copyright.
Con i più distinti saluti. S.P.H.C.I.

1 Gennaio 2006 Christiana ha scritto:
Sarei grata di avere informazioni sulla vostra “associazione”.
Io sono interessata in particolare all’alchimia operativa, ma non trovo gruppi o persone che mi possano aiutare.
Grazie e cari saluti
Christiana

Risposta:
Gentile Christiana,
ci auguriamo che abbia acquisito sufficienti informazioni visitando tutto il n/s sito, ma in caso contrario ci riscriva formulando più specificatamente le sue esigenze informative sulla n/s Associazione.
Per quanto riguarda il suo interesse all’alchimia operativa possiamo  informarla che la Schola del Kremmerz se ne è sempre occupata sia in relazione al processo purificatorio e trasmutatorio del mono corporale e mentale degli esseri in evoluzione, sia in relazione alla terapeutica ermetica.
Nel prossimo futuro troverà anche nel n/s sito dei riferimenti all’alchimia secondo il pensiero e le pratiche tramandate da Giuliano Kremmerz. Continui a seguirci.
Con i migliori auguri per il Nuovo Anno.  S.P.H.C.I.

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