Reply To: La Terapeutica Ermetica della S.P.H.C.I. di Giuliano Kremmerz tra sperimentazione ed empirismo.

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“Credo nella morte, principio di Vita Nova”… Questa la frase che mi è venuta in mente leggendo il libro di Umberto Curi “Il volto della Gorgone: la morte e i suoi significati” anche disponibile gratuitamente online. Infatti, l’autore parla dell’ambivalenza delle parole greche, sempre interpretabili – un poco come il binario di cui si parla nelle immagini autunnali del sito – sia in un senso che nell’altro. Così, PHARMAKON è (cito Curi) “bevanda la cui dynamis è doppia, la cui valenza è duplice,,, e allo stesso modo doppia è anche la divinità, Asclepio, cui si immola il gallo… indicatore di quell’incerta area… nella quale convivono il giorno e la notte”.
Ad esempio, forse non è molto risaputo che lo scoppio di una malattia si verifica a causa di un difetto enzimatico: quando una reazione enzimatica alterata è presente un danno. (L’inibizione enzimatica può avvenire mediante un inattività genetica acquisita o l’assenza di un enzima). Orbene, negli anni trenta il farmacista biochimico tedesco Waldemar Diesing riuscì a “depurare” il veleno dei serpenti in modo da conservarne quegli enzimi tanto necessari al nostro organismo e propedeutici a una varietà di reazioni metaboliche, così che da ciò che era veleno sono derivate cure per le malattie reumatiche, della pelle e anche dell’occhio. (Già lo sapevano gli antichi Cinesi, Indiani, Egizi, Romani…). Kremmerz si interrogava: “Dove si fanno, in qual paese del mondo studi della storia dell’antica medicina anteriore a Ippocrate che siano immuni dal pregiudizio che tutti i tempii di Esculapio non erano che conventicole di imposture sacerdotali? Eppure non una voce si è levata, nella storia dell’oculistica per esempio, a richiamare l’attenzione dei nostri contemporanei sull’uso sacerdotale di aver serpenti che leccavano la cornea dei malati e ridavano la vista…”.
Ricordo quel passo, menzionato in questo sito, in cui si racconta del dio Kons che “compariva volando o camminando sopra i malati, circondato da serpenti…”.
I serpenti e il volo, il veleno e la terapia.
Così, credo cha pure nell’autunno, come nel mortifero siero, vi sia doppia valenza: di morte e di vita, di risveglio e di sonno e – magari – di sonno per risvegliarsi o cangiare… in aurora lucente.
Original author: sal

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