Reply To: Le Forze Occulte, le Virtù ed i Poteri nella S.P.H.C.I.

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“Le virtù nell’uomo sono tutte reintegrazioni dei poteri perduti, e non esistono virtù senza potere”. Dando seguito al post di Catulla a proposito di intelligenza e volontà, vorrei rifarmi a quanto pubblicato in questo sito circa le forze occulte le virtù e i poteri, magistralmente commentati in seno alla Tradizione della Schola.
L’intelligenza – inter legere – si può costruire, tanto che oggi si parla non a caso per le macchine di ‘intelligenza artificiale’ possibile proprio in quanto l’uomo si è impadronito del modo di costruire l’intelligenza. Così, anzitutto va focalizzata la percezione. I sensi opportunamente educati distinguono tra una percezione e un’altra: gusti, odori, suoni, colori, forme, materiali trasmettono messaggi diversi che si può imparare a separare, prima, a ricombinare, poi, ciò che costituisce quanto si chiama ‘arte’ (culinaria, musicale, pittorica, ecc.).
Il solve e coagula degli alchimisti indica la medesima possibilità per le forze che non ricadono entro il ventaglio immediato dei sensi ma che nondimeno esistono e condizionano gli uomini. La psicanalisi in tal senso si colloca agli albori del cammino scientifico moderno in tale ambito. (Di contro, la Scienza Ermetica ne ha le chiavi da millenni…). Nondimeno, ci si può fare un’idea di come le forze possano seguire l’intenzione umana quando, nell’ascoltare una musica, si può essere indotti al pianto o al riso, alla frenesia o alla calma, alla lotta, alla nostalgia, alla tenerezza a seconda dell’uso delle note ‘inanellate’ da chi chiamiamo ‘compositore’. E benché la musica contemporanea si poggi soprattutto sulle parole per indurre i medesimi sentimenti, dimostrandosi in tal senso più grezza di quella classica o antica in quanto più lenta e limitata nella trasmissione del messaggio, nondimeno le forze cui si appella sono le stesse.
Questa premessa a significare che non si può prescindere dall’educazione del proprio comportamento, delle proprie pulsioni, e fino dei propri pensieri se si vuole gestire, prima, e direzionare, poi, le forze della Natura tutta che è anche in noi. E questo di là da ogni morale, premio, punizione: solo per intelligenza.
Da qui anche l’evidenza per cui non possono coesistere desideri di sopraffazione e dominio insieme alla potestà regolatrice in quanto i primi costituiscono un dis-ordine la cui esistenza è incompatibile (= non si può sentire insieme) con l’altra. “(Le) forze (sono) vibrazioni sottili, potenti e intelligenti del corpo umano, in sé stesso preso come unità e nei rapporti con la natura universale. Il misterioso, il meraviglioso, il miracolo è nell’orbita della natura e non al di là o sopra la natura”.
Original author: Shedyet

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