Reply To: La differenza tra ascetismo, misticismo e preparazione ermetica – III parte

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admin Kremmerz
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In seguito alla lettura di cui sopra, sento il dovere di ringraziare grandemente il M.K. x aver fatto la cosa migliore che un Padre, un Fratello Maggiore, un Maestro può, nei confronti di un suo allievo,- “insegnargli a camminare con le proprie gambe”. E come se ogni volta che leggo le sue parole, gli sentissi impartire questo paterno ordine, manifestare questa Volontà.
Aggiungo, – non la fede cieca in un’icona religiosa, nella figura di un particolare maestro o filosofia ma la continua spinta propulsiva a fare da soli, praticare – sperimentare – provare x conseguire il risultato voluto, conoscerne le Leggi – responsabili della produzione di un determinato fenomeno e servirsene in ordine ai dettami della Pragmatica Fondamentale.
Sebbene in prima istanza il fratello Minore, il figlio o l’aspirate discepolo non si da/nno conto di questo grande Amore che il Maestro nutre per lui, a tempo debito, in conseguenza di una serena analisi non potrà che convenire con l’evidenza dei fatti e se onesto esserne riconoscente in eterno.
Esternata questa premessa e prendendo spunto da questo periodo:
“e del cristianesimo chiesastico noi, tutti noi, abbiamo nella critica una speciale tendenza a dommatizzare sotto forma assiomatica perfino i pregiudizi che sono i meno resistenti ad un’analisi serena…”,
desideravo elencare alcune perplessità, in ragione di una lettura ultimata in queste ore;
senza entrare nel merito specifico, poiché Altri, assai meglio di me sapranno fare, mi chiedevo x es. se è giusto che uno “scrittore, ricercatore,studioso”,- senza trasparenza, possa citare interi concetti espressi da un Maestro, magari del passato, inserendoci parole non appartenenti all’autore, quindi compromettendone la genuinità!?! Perfino ingenerando negli ignari lettori la convinzione che lui medesimo le ha fatturate e confezionate.
E ancora, in una percepibile se non palpabile condizione rancorosa, cimentarsi in una ricostruzione storico/documentale, omettendo spesso e volentieri le coordinate bibliografiche di riferimento x evidenziarne l’attendibilità – oppure ‘lisciare’ subdolamente l’intelligenza di un Grande Ermetista, e subito dopo, giusto qualche rigo più avanti violarne la privatezza! O riempirsi reiteratamente la bocca e la carta in cui scrive di grandi parole, di sacra origine, che ineluttabilmente rimbalzano contro l’imprudente, enumerando interminabili autogol.
È pur vero, come la storia ci insegna, che le violazioni le contraffazioni gli inganni, avviliscono non solo chi ne viene in contatto,- se non li respinge al mittente disapprovandoli, ma lo stesso responsabile, che a tempo debito, messo difronte a se stesso dalla realtà dei Fatti, diventa diretto testimone della inesorabile disfatta delle sue creazioni/violazioni. E se per un momento, perspicace, accorgersi di essere divenuto a sua insaputa, servo di un disegno più grande, che non poteva intendere, vedere individuarne il ‘dettaglio’, xchè accecato dall’assenza di serenità/neutralità. Divenuto strumento di chi lo aveva usato e risultando ormai pressoché inservibile viene inevitabilmente isolato.
Un vecchio detto recita:
“i traditori non li vuole neanche il diavolo”!!!

Original author: A.Detommaso

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