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Anonimo
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Originariamente postato da sannitica2011
Il 04 Giugno 2012 alle ore 08:31

Riporto alcune testimonianze antiche che mi sembrano interessanti.
Dal Giuramento di Ippocrate: “Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni, che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto…. Sceglierò il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recare danno e offesa. Non compirò mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente e non consiglierò l’assunzione di rimedi letali o la somministrazione alle donne di farmaci abortivi. Giuro di vivere e prestare la mia opera con rettitudine e moralità. Giuro di non operare persone che soffrono di calcoli, ma di affidarle esclusivamente agli specialisti di quest’arte. In qualunque casa sia invitato ad entrare, giuro di entrare per il bene del malato e di astenermi da ogni atto volto a danneggiare intenzionalmente e da qualunque atto di circonvenzione sessuale nei confronti di donne,uomini liberi o schiavi. Giuro di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato…”.
Certo il giuramento rispecchia il costume di vita del IV secolo a.c., ma tuttavia, riflette ancora il comportamento professionale e morale, corretto o meno, dei medici d’oggi.
E ancora la Promessa di Alessandro il Grande: “ Ora alla fine delle guerre io desidero essere felice nella pace. D’ora in poi tutti i mortali vivano come gente armonizzata e unita per la comune prosperità. Considerate il mondo il vostro paese con leggi comuni dove governeranno gli uomini migliori indipendentemente dalla razza. Io non separo gli uomini in Greci e Barbari…Considerate Dio non come un autocratico governatore, ma come il padre di tutti… e vorrei che voi non siate solo cittadini della mia Common-wealth ma partecipanti e parteners”.
Già nel III secolo a.c. il sogno di un mondo unito si faceva strada…ma di strada ce ne vorrà ancora moltissima.

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