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garrulo1
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Infine eccomi al quarto e ultimo audio del post di Guglielmo Tell, quello su “La Morte”. E’ davvero colmo di massime terra terra, quanto mai concrete e particolarmente attuali in un periodo di tempo contingente quale quello che stiamo vivendo. Inizia includendo la vita, questa realtà terrena, come catena ininterrotta di piccole e grandi pene, caratterizzata da una perpetua lotta con l’ambiente che rappresenta una vera e propria tenaglia e che frena le nostre elementari libertà. Notare che questo scriveva il Maestro oltre cento anni or sono, davvero lungi, lungimirante!! Prosegue poi il Dialogo nell’esaminare il rapporto “decisamente in squilibrio” tra le cose belle e le cose brutte che caratterizzano l’esistenza, quest’ultima da inquadrarsi quale lotta costante proprio per le necessità della vita quotidiana. Tutte le religioni hanno gettato le basi per tentare di risolvere l’enigma del “dopo, del post-mortem”. Precisa però il Maestro, che quello che caratterizza questo momento storico (scrive nel suo tempo, siamo nel primo novecento), è questo eccessivo materialismo dilagato in una sorta di ingiustizia proiettata al godimento fisico illimitato, oserei dire una forma di deificazione della materia bruta a discapito dei diritti dello spirito, il “dio è morto” magistralmente intonato negli anni settanta, che forse voleva mettere in “guardia” un’intera generazione. Prosegue poi il M° Kremmerz nel porre l’attenzione sulla Morte quale conversione e letteralmente ringiovanimento di noi stessi, il 13° Arcano dei Tarocchi : Il Rinnovamento. Un sonno preparatorio del novello risveglio, se vogliamo un mutamento di stato, la Vita Nova di Dantesca memoria. Chiaro, mi limito, per miei limiti, a citare le cose che più mi hanno colpito, l’audio dura circa 40 minuti, commentarlo in toto sarebbe troppo lungo, con annesso rischio di uscire “per la tangente”.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.

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