Rispondi a: I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica

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tanaquilla9
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Ieri sera ho rivisto il film Agorà in cui ad Alessandria d’Egitto Ipazia, accusata di non aderire al Cristianesimo né di credere, risponde: Io credo nella Filosofia… voi avete l’obbligo di credere a ciò che professate, io di mettere in discussione ogni credenza.
Il riferimento all’Egitto mi ha fatto pensare che manca in questo thread chi ne racconti qualcosa.
Qualcuno l’ha visitato?
Testimonia ancora la sacralità della tradizione sapienziale?
Si avverte un certo magnetismo?
Nell’Asclepio Ermete Trismegisto, benchè l’Egitto fosse stato deputato alla codifica del corpus della tradizione iniziatica, profetizza il declino di riti, dei e templi di questa terra santissima.
Il M. Kremmerz con la leggenda di Mamo ci dice che la tradizione egizia fu ad un certo punto traghettata nelle nostre terre dai suoi Pontefici.
Sono stata in Egitto, la prima volta, nel 1980, e ho ricordi ancora vividi. Ma sopra tutto il tramonto sul Nilo dona momenti in cui si impone la sacralità della vita, il tempo si ferma ed esalta la ieraticità delle cose.
E poi le cittadelle templari, come Karnak. Queste, solo in parte erano frequentate dai fedeli, perché destinate ai corpi templari. Qui nelle Case della Vita s’insegnava la Scienza Sacra.
V’era così un aspetto esoterico, interno e interdetto alle folle ed uno essoterico.
Meta di ogni iniziato, ancora dopo l’età faraonica, nel IV-V secolo d.C. nei templi egizi di Alessandria, convertiti in Scuole, si trasmetteva la sapienza. E anche qui v’era un insegnamento pubblico ed uno aperto a pochi.
Ad esempio da qui partì la Gnosi di matrice eretica (da cui i Vangeli gnostici di cui si è parlato).

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