Rispondi a: I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica

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mara329
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Condivido alcuni contenuti del II film-documentario di Patricio Guzmàn “La memoria dell’acqua”. Vi confluiscono due aspetti collegati all’acqua in Cile, l’astronomico e l’antropologico. Voce narrante: “Dal deserto di Atacama gli astronomi cileni hanno scoperto acqua in quasi tutto il cosmo. C’è acqua su alcuni pianeti, vapore acqueo in alcune nebulose, ghiaccio in altri corpi celesti. Sulla terra e al di fuori di essa l’acqua è essenziale all’esistenza della vita…Sembra che l’acqua provenga dallo spazio e che la vita sia arrivata attraverso le comete che crearono i mari…Nella Patagonia occidentale a sud del Cile la Cordigliera delle Ande scompare nell’acqua e riemerge sotto forma di migliaia di isole. E’ un luogo senza tempo. Un arcipelago di pioggia… Quando l’acqua si muove il cosmo partecipa. L’acqua riceve la forza dai pianeti e la trasmette alla Terra e a tutte le creature viventi. L’acqua è un intermediario tra noi e le stelle. I primi abitanti della Patagonia, precedentemente all’arrivo dell’uomo bianco, vivevano in comunione col cosmo, lavoravano la pietra per garantirsi il futuro, viaggiavano via acqua, vivevano sommersi dall’acqua, mangiavano ciò che l’acqua portava con sè. Arrivarono 10.000 anni fa, erano nomadi dell’acqua, vivevano in tribù che si spostavano per i fiordi. Ogni famiglia teneva un fuoco acceso al centro della canoa. Tutti viaggiavano per mare. Ancora oggi non sappiamo come facevano a prevedere il tempo. Si stima che nel 19° secolo ci fossero 8000 persone con 3000 canoe che si muovevano in questo immenso arcipelago. Furono il primo e unico popolo marittimo del Cile. I Cileni di oggi hanno perso questa intimità col mare.Per gli indigeni e gli astronomi l’acqua è una idea, un concetto inseparabile dalla vita. Per i nativi americani ogni cosa è viva. L’acqua è viva e ha uno spirito. E’ fonte di musica. Tutto ciò che si muove produce suono e l’universo è movimento quindi sta producendo suono in continuazione. Tutto è acqua…perciò non v’è nulla di strano se gli astronomi dicono che l’universo è pieno d’acqua…Un oceanografo ha detto che l’azione del pensare somiglia all’oceano. La legge del pensiero è la stessa dell’acqua che è sempre pronta ad adattarsi a tutto. E’ forse per questa ragione che gli uomini hanno vissuto qui per migliaia di anni a temperature polari. Gli indigeni della Patagonia credevano dopo la morte di trasformarsi in stelle: in esse vi erano gli spiriti degli antenati. Del pari gli astronomi cercano di avvicinare l’universo. In entrambi i casi vi è il desiderio di recuperare qualcosa, una origine, che conosciamo già intrinsecamente. “Siamo tutti ruscelli di una stessa acqua (Raùl Zurita)”. Nel 1883 arrivò l’uomo bianco e iniziò l’eclissi del mondo indigeno, vissuto fra le stelle e l’acqua. Ad oggi restano 20 discendenti diretti degli indigeni, chiamati dagli Spagnoli Patagones a causa dei grandi piedi.

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