Rispondi a: Nato il primo germoglio sulla Luna

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Kohan Peter
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Comprendo e concordo, Tanaquilla, il discorso sulla regolarità dei diversi stati evolutivi coesistenti in un rapporto che resta naturalmente unitario, mentre vorrei spostare l’attenzione sulla possibile lettura di quanto si muove intorno a noi ed interagisce animicamente con noi.

Quello che personalmente capisco è che Falena e Farfalla possano essere due stati dell’essere associati a noi e alle nostre scelte evolutive, intesi in termini analogici molto precisi ed effettivi su chi noi siamo e verso dove stiamo andando, che andrebbero, in tal caso, opportunamente individuati.

L’Esterno non è separato da noi, ma potrebbe, come sento, costituire in realtà la proiezione del nostro stato Caduto (per quanti volessero considerare questo aspetto) ed Evolutivo (quale che sia la fonte o matrice a cui siamo rimasti aderenti) sub-stantia-le Interno.

Per questo come potremmo riuscire a connetterci con la realtà separata “di fuori” senza recuperare prima il contatto interno e più autentico perduto “da dentro” di noi, allontanandoci conseguentemente anche dallo stato originario della nostra vita invisibile ultraterrena?

Sentire è naturalmente un livello di Coscienza necessario, come lo è il comprendere; cominciando a riaprire cioè gli occhi alla Luce e Coscienza autentica.

La trasmutazione in Falena dunque, oppure in Farfalla, potrebbe, in tal senso, dipendere proprio da noi e dalle nostre scelte che operiamo su questo pianto dell’esistenza, mentre i drammi della realtà apparente esterna potrebbero presentarsi nelle nostre stesse anime nonostante il sentimentalismo che riversiamo in essi, sottovalutandoli o allontanandoli ulteriormente da noi, in modo da cercare solo d’esorcizzarne gli effetti.

La realtà esterna continua ad interrogarci, costantemente, perché è Viva (rappresenta la proiezione della Stessa), senza poter trovare però accesso e riscontro – operativi – in noi (spesso accade proprio così)…

La vita della falena, pur avendo terminato il proprio processo metamorfico dallo stadio larvale e aver infine potuto spiegare le ali dallo stato di chiusura interna pupale, incarna una realtà non positiva e, per diversi frangenti, profondamente oscura…

Il cammino d’evoluzione e sviluppo sul piano dell’esistenza, secondo incidenti e rilevanti squilibri nei processi energetici e spirituali esterni potrebbe deviare verso un’uscita che non porti o non proceda verso la Liberazione dell’anima, ma che la relegherebbe ad uno stato ancor più tenebroso e di morte, o se vogliamo di separazione e di spaccatura interna/esterna, rispetto a quello in cui viviamo attualmente (non fisicamente, ma della nostra anima).

Invito a leggere ulteriori dettagli, per approfondire il discorso, ricercando le differenze sostanziali che intercorrono tra lo stato di vita di Falena (tra loro stesse) e quello di Farfalla.

Il punto però, sull’intera questione, potrebbe essere il seguente: riesco a percepire in me lo stato in cui vive la Falena e quello della Farfalla o non ne sono capace, fermandomi quindi ad un livello di coscienza puramente esterno, generico, emozionale e visivo?

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