Rispondi a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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Mercurius3
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Ciao a tutti.
Riferendomi all’ultimo di Garrulo
io credo che questa Casa abbia tre stanze :
– il soggiorno col camino: dove ci riuniamo per “raccontarci”, dove la famiglia, gli amici entrano per sentire e dirsi le confidenze, i pensieri, le emozioni, che non sono affatto da trascurare, perchè escono dalla spontaneità del bisogno di ascoltare o di esprimere. Sembra non abbiano un file rouge ma nella sottile profondità il continuum è la semplicità, l’affetto…la terapeutica nello stare insieme, la crescita nella vicinanza. Io credo che si guarisca anche imparando a stare insieme, a sentire il profumo dell’altro, e non solo il proprio.
– Poi c’è la Biblioteca, dove ci si confronta con tematiche scientifiche, mediche, naturalistiche, atronomiche, con riferimenti storici, letterari, artistici e quant’altro e la cui finalità ci fa ugualmente da terapia, attraverso la consapevolezza, la ricerca, la conoscenza, l’apprendimento. Qui io mi soffermo a leggere e rileggere, perchè non sempre gli argomenti sono vicini alla propria struttura disciplinare ed imparo da chi ha da più anni ha lavorato e strutturato in settori diversi
– Infine il Tempio, uno spazio sacro, dove l’ingresso necessita della volontà di essere, di fermarsi dopo una mentale abluzione.
Certamente questo Progetto, insito nel dono del Sito, è molto più di ciò che si può pensare e mi chiedo come abbia fatto per un certo periodo passato a non abitarci con lo stesso spirito e frequenza di oggi.

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