VENERE DI BILANCIA

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VENERE DI BILANCIA

 

bilancia-x-blog2” … Tu reggi la Bilancia e ponderi l’equilibrio fra l’Oscura Vergine e il Venefico Scorpione mentre gli Animali dello Zodiaco pascolano o nuotano nella Via Lattea contendendosi le sorti degli umani e i capricci degli Dei…

Ai tuoi otto raggi di bilanciata luce si intersecano gli otto baratri della tenebra immane. Dietro il tuo ventre eternamente gravido dei frutti vermigli della melograna si cela il nero abisso, sterile di ogni forma.

Tu sei l’Ottava che preludia l’Armonia dei Mondi, sei l’accordo sinfonico della Musica delle Sfere, sei l’urlo furente della Madre Cosmica straziata dal suo smembrarsi negli infiniti atomi della Vita…”

Da : Epilogo di Venerea follia in “ORACOLI” pp. 181-182

N. B. L’immagine è tratta da una scultura dell’artista Filippo Sciascia.

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16 Comments

  1. accademia.pitagora 29 Ottobre 2014 al 23:08 - Rispondi

    Le Accademie Pitagora e Porfiriana porgono uno speciale ringraziamento al Delegato Generale Maestro M.A. Iah-Hel per quanto ha voluto donare durante la manifestazione e nella successiva escursione alle sorgenti del Nera. I preziosi indirizzi e insegnamenti che tutti i partecipati hanno ricevuto dal Delegato Generale potranno fruttificare per l’evoluzione e la salute di ognuno. Durante l’incontro è iniziato ad emergere il filo conduttore di tutti i lavori e l’integrazione degli stessi, che sinergicamente consentirà di affrontare la ricerca da più prospettive con maggior profondità e consapevolezza. Un forte ringraziamento anche all’Accademia Vergiliana ospitante e organizzatrice dell’incontro.

  2. Accademia Giuliana 28 Ottobre 2014 al 17:15 - Rispondi

    L’Accademia Giuliana si associa al ringraziamento delle altre Accademie per l’opportunità di confronto e di crescita avuta nell’incontro del 25 e 26 ottobre.
    Con la guida sapiente del Delegato Generale Maestro M.A. Iah-Hel, si è riusciti, nell’analisi dei lavori fin qui svolti, ad estrapolare i significati più profondi nonché a meglio evidenziare i nessi di collegamento tra i lavori di tutte le Accademie. Senza contare gli input ricevuti per i compiti futuri. Grazie anche all’Accademia Vergiliana per essersi fatta carico di tutta l’organizzazione dell’incontro, e che i semi germoglino!

    • alchemilla68 31 Ottobre 2014 al 10:32 - Rispondi

      sono così felice di aver potuto partecipare alla riunione plenaria del 25 e 26 ott, nei giorni successivi il pensiero ritornava e ritorna ancora ai momenti trascorsi insieme al ns. Maestro M.A. Jah-hel e ai fratelli presenti e veramente anche ai non presenti; ho riprovato lo stesso ben-essere di tutti quei momenti creati dal nostro Maestro; momenti in cui lo spazio Sacro è una realtà concreta dove è possibile a tutti noi convibrare con l’Ideale di Bene, L’Ideale Terapeutico-Evolutivo, un ben-essere che perdura in noi anche se; come ci dicono le ns. Gerarchie, è uno stato di essere auspicabile anche con l’apparente distanza fisica dal ns. Maestro; ho riflettuto su questo e capisco perchè gli input dal centro sono quelli di attivarci attraverso i preziosi strumenti che provengono dalla Schola nella finalità Terapeutica e con i relativi programmi. grazie quindi al ns Maestro M.a.jah-hel e all’accademia Virgiliana per l’ospitalità

  3. accademia sebezia 28 Ottobre 2014 al 10:12 - Rispondi

    L’Accademia Sebezia è felice di aver partecipato con le consorelle Accademie ortodosse e l’ospitante Accademia Vergiliana, all’Incontro di lavoro del 25 Ottobre presso il Castello di Postignano in Umbria, sovrinteso dal Delegato Generale Maestro M.A. Iah-Hel. Un sincero e doveroso “Grazie” al Maestro che ci ha mostrato come si diriga una riunione accademiale nell’equilibrio perfetto tra serietà, senso di responsabilità, etica miriamica, rispetto e sintesi ed allegria fraterna. Ovviamente, non solo per questo. Ma per gli in-put elargiti a mani piene; per l’Esempio magistrale, chiaro e inequivocabile, di Ortodossia miriamica, di Servizio all’I-deale e senso di Unità della Schola; per l’Amore infinito e spirito di neutralità che da Lei promanano. Un grazie all’Accademia Vergiliana che ha organizzato l’incontro plenario in pieno spirito fraterno e che ci ha mostrato l’importanza, dal punto di vista della Tradizione, del territorio. Siamo ancor più motivati ed entusiasti a proseguire nei lavori in collaborazione, avendo colto una serie di punti di contatto fra i diversi temi oggetto di studio di ciascuna Accademia e speriamo – come tanti fra le SSrr+ e i FFrr+ si sono augurati – di saper incentivare il nostro impegno miriamico.

  4. A.Detommaso 17 Ottobre 2014 al 13:21 - Rispondi

    Buongiorno alle care amiche ed amici di “..K.Erz.it”.
    Sollecitato dalle suggestive immagini in prima pagina, eccomi di ritorno da queste Parti.
    Il Bosco ha sempre esercitato in me un forte ascendente, tra le tante mi suscita: senso di protezione; isolamento dalla caotica corrente del frastuono quotidiano; un sicuro rifugio nella quiete, e non da ultimo, un appropriato territorio per tentare una sintonia con la Natura, insomma: un luogo diletto in cui dimorare, – si intende: per quanto mi riguarda, limitatamente ed alternativamente ai doveri che un individuo mantiene in una metropoli.
    Ho desiderato per qualche istante fantasticare, – utile premessa per osservare nelle “novità” in Home, un Unità Iniziatica, Ermeticamente raggruppata che, analogamente alle imperturbabili acque di un grande corso, procede lungo la sua traiettoria, dritta come un treno: sempre più Solida senza indugio, niente travolge, ma, con le sue Elicoidali Spire, tutto Coinvolge!
    Tra i tanti indizi, il prevalente rosso rappresentato sullo sfondo, risulta anche simbolo di: Vitalità/Forza/Determinazione, principi che da sempre caratterizzano la Fisica costituzione di questo numeroso Popolo!
    Raggiunto ormai l’epilogo delle mie constatazioni, non mi resta che evocarne, e se volete, Invocarne il Numinoso Nome: MIRIAM!

  5. segezia 16 Ottobre 2014 al 23:02 - Rispondi

    Fra le immagini dell’autunno, che mi riconciliano con questa stagione da me non molto amata, quel binario che si perde nel bosco…
    Bello, molto bello nei toni del rosso e con la netta sensazione di un déjà-vu, quasi che si aprissero altri mondi proprio come suggerisce la stagione.
    I binari filano diritti, ma si intuisce la possibilità dello scambio: quanto è importante?
    Certi incontri ti cambiano la vita, ma sono pochi quelli che non ti fanno ripensare alle strade che non scegliesti, ai sentieri che non hai percorso: solo quando qualcosa ti corrisponde dentro al cento per cento ti sgrava dalla punta acidula di un rimpianto dalla soluzione impossibile.
    Questa E’ la Miriam: un binario che costruisci dentro di te mentre tutto intorno c’è il bosco dove potresti abbandonarti, perderti, attardarti, divertirti. Ed è un binario che non sai quando è iniziato né dove finisce.
    E ad ogni scambio tocca riallinearlo.
    Ma è l’aggancio, il TUO aggancio nel bosco o fuori dal bosco; in autunno o in estate; sotto un cielo che è sempre uguale nella sua mutevolezza come il grande abbraccio della dea Nut, celeste immensità e femminile eterno…
    Miriam.

  6. sannitica2011 16 Ottobre 2014 al 11:53 - Rispondi

    Grazie: che belle le immagini autunnali che compaiono sul frontespizio della home. E quanto è importante vivere i ritmi naturali…lasciarsi condurre dalla Natura e non dall’artificio.

    • guglielmo tell 16 Ottobre 2014 al 15:58 - Rispondi

      mi associo nel ringraziamento per le immagini, autunnali, che da il senso di una Natura pregna di bellezza, calore, accoglienza..

  7. catulla 9 Ottobre 2014 al 22:09 - Rispondi

    Un volto di Donna girato verso sinistra… ma dipende da quale lato lo si guarda.
    Se Giano è bifronte i volti che Etruschi ed Egizi posero a testimoni della loro cultura hanno invece un doppio profilo per cui uno punta al lato destro e l’altro, l’arcano, al sinistro. Così, dopo l’equinozio d’autunno, scendiamo nella stagione in cui è Domina l’ombra: le forme si disperdono, i semi si disfanno, i rami si spogliano. Eppure, alla fine di tale spoliazione, la luce tornerà inesorabilmente ad imporsi e ciò che pareva morte assumerà nuova forma e vita nova.
    Mi ricordo il matto dei Tarocchi narrato da Kremmerz che di fronte alla commedia della vita rideva e piangeva, duplice eppure uno, lucidamente confuso. Rammento il portatore di luce che agitava i mulinelli, dirigendo la mano destra verso l’angolo più buio da cui si staccava una folla… Folla o follia? Ognissanti e morti, i fantasmi del passato intesi come forme che furono e più non sono, e poi il nulla dell’ombra rigeneratrice.
    Citando il Maestro: “la radice math o med è assonante in tutti i vocaboli che contengono l’idea concreta della ragione e della misura μεδ-ομαι, penso, cogito; Med-eri, tener cura, curare, medicare. Mathesis; mathe – maticus; re – med – ium”.
    Così la Bilancia è Maat nel senso di misura e anche medicina, rettifica magnetica e spira che nelle volute mat-erne (e magari mat-te!) prepara un mat-tino.
    Alla Bilancia è associata la Venere celeste, cioè Quella che riporta all’origine proprio nel cammino della notte.
    Dei giorni di lavoro dedicati agli Oracoli conservo uno specchio che come tutti gli specchi ha due facce: una lucida in cui si riflette chi lo impugna, e una opaca. Molti segni, forse un decoro, forse un linguaggio arcano, nel manico e sul dorso resistono agli anni e ancora incantano lo sguardo che si interroga.
    Bisognerebbe forse provare se, come nella favola antica, lo specchio risponda alle domande dell’anima regina o bianca come neve. Ma – ora che ci penso – anche la celebre fanciulla venne uccisa dal veleno di una mela (sempre quella… fatidico frutto!).
    Alla Miriam, ideale perfezione, la solare intelligenza di Kremmerz dedicò la Porta Ermetica. Molti anni dopo, il Maestro Jah-hel, nel medesimo Seno, organizzò seminari e distribuì lo specchio-chiave.
    E ancora il suo metallo attende la risposta celeste.

  8. fulva11 4 Ottobre 2014 al 10:01 - Rispondi

    Venerea follia…come quella che prende l’artista nell’atto estremo, e forse utopico tentativo, di rappresentare quella bellezza che è propria nel governo Venere.
    L’opera scelta rende l’idea di quanta abilità serva per mantenere in equilibrio parti forse apparentemente dissimili tra loro.
    Ma aldilà del significato in essere di una venerea follia, come ha detto qualcuno qui, difficile da esprimere e da quantificare, più spesso solo follia di chi si pasce delle proprie risultanze quasi sempre effimere e di chi si inebria di vanagloria, mi attrae, inevitabile, quel che si cela dietro il venereo ventre: un nero abisso “privo di ogni forma”, lavacro purificatore di ogni umana traccia, solo possibile Initium di bellezza e verità.

  9. sannitica2011 4 Ottobre 2014 al 09:48 - Rispondi

    …ma, forse, è proprio grazie all’unità dell’esistente che quando siamo nello stato “giusto e appropriato”, le nostre richieste – sarebbe meglio dire ciò cui tendiamo con tutto noi stessi, secondo giustizia – sono ascoltate e “mamma Venere” pare sorridere e rispondere. Cioè risuonano nella materia vivente universale di cui siamo anche noi parte vivente. La Bilancia, coi suoi 8 raggi, interviene secondo giustizia. E’ come guardarsi allo specchio: che immagine vediamo? Che immagine vi proiettiamo? La richiesta, il modo di formularla e viverla è fondamentale, hanno sempre detto i Maestri. Ma sicuramente succede che non sempre si è nello stesso stato da innamorati. Per fortuna, però, Qualcuno ce lo ricorda. E bisogna riconvertire la rotta. Il cammino (ricordo la esperienza raccontata sul blog del simbolico Cammino di Compostela) è un continuo rimettersi in linea, un continuo rianalizzarsi e modificarsi, e correggere il tiro… Abbiamo, per fortuna, la Guida, il collegamento e gli strumenti che la Schola ci offre – per poterlo fare.

  10. mandragola 4 Ottobre 2014 al 07:38 - Rispondi

    “Tu sei l’Ottava che preludia l’Armonia dei Mondi…”
    Col ritmo equinoziale e in tempo di preparazione del terreno, non vi è che da augurarsi l’aiuto di mamma Venere per un nuovo rigenerante inizio di Amore e Salute!

    Bello questo flash su “Oracoli”! In questo momento non ho con me il libro che andrei molto volentieri a rileggermi, sull’aspetto oracolare in tutte le sue sfaccettature, teoriche e pratiche.

    Grazie !

  11. sannitica2011 3 Ottobre 2014 al 13:58 - Rispondi

    Ispirata, tanto bella come un canto epico e profetico, quanto inconcepibile. Eppure è ciò che ogni dottrina iniziatica, dall’inizio dei tempi, enuncia: l’unità dell’esistente. Che, forse, si può sperimentare ma non comprendere col ragionamento.

  12. fler95 1 Ottobre 2014 al 22:52 - Rispondi

    “Deh, bella donna, che a’ raggi d’amore ti scaldi, s’i’ vo’ credere a’ sembianti che soglion esser testimon del core (… )Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette la madre lei, ed ella Primavera.
    Così cantava Dante nel Terrestre Paradiso dove incontra Matelda che lo porterà a bagnarsi nel Lete prima di assurgere al Paradiso
    “Beati quorum tecta sunt peccata”
    Trattasi dunque di Venerea follia e di spasmo d’amore “ l’urlo furente della Madre Cosmica straziata dal suo smembrarsi negli infiniti atomi della Vita…”…
    Ma una rete di Sole – bilanciata luce – salva dalla tenebra e sostiene nel cammino.
    Grazie MIRIAM, Numinosa Madre.

  13. A. Detommaso 30 Settembre 2014 al 09:06 - Rispondi

    Una giornata quella di oggi, caratterizzata da molteplici occupazioni. Vano il tentativo di queste, di distrarmi dalle reiterate “meditazioni”, sebbene di pochi istanti, giacché ad intervalli di tempo in cui il mio pensiero si mobilitava repentinamente tra il sacro ed il profano! Adesso, nella mia piccola ed umile dimora, trovato un momento di quiete, finalmente riesco a scrivermi qualche appunto da inviare elettronicamente con il mio piccolo, ma assai versatile dispositivo portatile. In particolare mi sono soffermato su queste poche righe inserite nel post della Direzione:…”Ai tuoi otto raggi di bilanciata luce si intersecano gli otto baratri della tenebra immane. ” , subito dopo ho pensato alle rappresentazioni ideografiche contenute negli arcani maggiori, focalizzando la mia attenzione sull’ottava carta: “la Giustizia”. Al contempo osservavo la suindicata raffigurazione e i piatti della bilancia ivi contenuti, che con le attuali coordinate astronomiche risultano governati da Venere. Gli stessi, analogamente all’immagine dell’Hermes – Mikael e la sua Bilancia pesa-anime, del L. Signorelli, presentato qualche tempo fa su questo stesso s. web: non risultano parallele, ( quasi a voler indicare che la giustizia non è sempre ciò che appare, o ciò che convenzionalmente si crede ), ma, questa è solo una mia interpretazione.
    Permanendo nell’ambito di dette significanze, ritengo tuttavia che, l’ottavo arcano m., possa essere associato all’undicesimo: poiché per determinare l’equilibrio nella Giustizia, è necessaria la Forza! Inversamente se sommiamo al n. corrispondente alla carta della “g”, gli “otto baratri della tenebra immane”, non possiamo che ottenere il 16esimo arcano maggiore intitolato, la torre; che tra le molteplici significazioni da esso rappresentate vi è contemplata la
    ” caduta “!
    Da queste personali, filosofico/matematiche riflessioni, da considerare se non altro come un gioco; desidero ringraziare la Direzione della S.P.H.C.I., puntualissima nell’evocare tra i miei numerosi profani pensieri, i costanti avvicendamenti della Natura nelle sue cicliche manifestazioni; per altro come ricordato poco tempo or sono da m_rosa.
    E a discapito di ogni ” caduta” formulo, la precisa convinzione di incrementare la consapevolezza di conoscere sempre +, ( acutizzandone, intuito e sensibilità), gli intimi rapporti che intercorrono tra le dinamiche del macrocosmo ed il piccolo m/cosmo uomo!
    A tutti gli assidui lettori di: https://www.kremmerz.it, a presto e Buon inizio Autunno!

  14. m_rosa 29 Settembre 2014 al 18:59 - Rispondi

    Meraviglioso questo spasmo d’amore nel concedere se stessa in olocausto alla Vita, illuminante e fondamentale il ruolo di Venere per trovare il punto perfetto in cui gli opposti trovano al fine il loro equilibrio. Mi viene in mente l’ultimo post della Parola al Maestro, in cui il Kremmerz parla di Eros e Psiche, anche lì è Venere che trasforma la passione dei due amanti in un sentimento d’amore vero in grado di accettare e perdonare. Quale simbolo più che la Bilancia con Venere che ne regola l’equilibrio per indicare l’equinozio d’autunno, in cui sole e tenebre sono in perfetto equilibrio. E quale simbolo migliore di questo per ricordarci il lavorio incessante su noi stessi che, specchio di ciò che avviene in natura, in questo periodo deve ricominciare. I semi vanno selezionati, separando ciò che occorre da ciò che è da abbandonare, bisogna pensare a cosa come e quando seminare, affinchè il ciclo possa re iniziare, ed eternamente il serpente mordere la sua coda. Buon autunno a tutti

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