Spunti di riflessione da un recente articolo sul web

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Spunti di riflessione da un recente articolo sul web

Si riporta di seguito un emblematico articolo segnalatoci via e-mail e apparso qualche giorno fa su Tom’s Hardware una testata on-line che è partner del Gruppo Editoriale L’Espresso, visibile alla seguente link:

http://www.tomshw.it/cont/news/la-diffamazione-online-e-diventata-un-arma-in-italia/45586/1.html

e intitolato:

La diffamazione online è diventata un’arma, in Italia

di Dario d’Elia – pubblicato venerdì 10 maggio 2013 alle 11:18

“Il tema della diffamazione online è nuovamente protagonista. In questi giorni il gestore di un forum è stato condannato per diffamazione, senza avere responsabilità dirette. ADUC ha ricevuto lo stesso trattamento per aver denunciato un pregiudicato dall’Antitrust. Mentana ha lasciato Twitter per disperazione.

La diffamazione online inizia a essere un reato preoccupante sopratutto perché mette nei guai i gestori di siti e blog, più che i veri responsabili di eventuali flame. In questi giorni sono balzati all’onore della cronaca i casi di Writersdream.org, ADUC e Mentana.

Il Tribunale di Varese ha condannato per diffamazione una giovane ventunenne, responsabile del forum di Writers Dream –  noto sito dedicato agli aspiranti scrittori. Dovrà pagare 1.000 euro di multa, 5.000 euro di risarcimento danni e altri 1.000 euro per il rimborso delle spese legali. Il problema è che non è stata lei ad aver infamato la titolare di una casa editrice, bensì un utente del forum ad oggi non identificato.

Come riporta Varese News, il giudice ha semplicemente riconosciuto l’amministratore del forum come unico responsabile dei post pubblicati dagli utenti. In pratica non ha considerato il recente parere della Cassazione sull’argomento, e neanche cercato di individuare tramite indirizzo IP il vero autore del post incriminato.

“Se gestire un forum ed invitare gli utenti a confrontarsi su una certa questione, significa correre rischi più gravi di quelli che assume il navigato direttore di una testata giornalistica è facile prevedere che in tanti, nei mesi che verranno, si affretteranno a chiudere i propri blog ai commenti ed  ad astenersi dall’animare dibattiti e confronti sui propri siti internet”, sostiene l’avvocato IT Guido Scorza.

“Se un cittadino offende un altro cittadino è al primo che occorre imputare la responsabilità dell’offesa e non a chi gli abbia, incolpevolmente, consentito di farlo”.

Analogo caso è quello di ADUC che è stata condannata dal Tribunale di Firenze a risarcire il sig. Fabio Oreste per avere ospitato sul proprio sito un forum intitolato “Fabio Oreste e la Fantafinanza”.

Il termine “fantafinanza” è stato considerato diffamante anche se effettivamente Fabio Oreste è stato condannato in passato dall’Antitrust per pubblicità ingannevole, quando si faceva chiamare “Omen di Bahia” e “Cartomante Demonologo Esorcista e Sensitivo” esperto in magia brasiliana. Ai tempi “proponeva la teoria della vibrazione secondo cui l’andamento dei mercati finanziari è indissolubilmente legato a fenomeni fisici e astronomici”, come scrive ADUC.

Infine c’è da segnalare l’addio di Enrico Mentana a Twitter. Apparentemente sembrerebbe non avere nulla a che fare con la diffamazione legata a Writersdream.org e ADUC, ma è un caso emblematico dell’altra faccia della medaglia.

Mentana dice addio a Twitter

“Il numero di tizi che si esaltano a offendere su twitter è in continua crescita. Calmi, tra poco ce ne andremo, così v’insulterete tra di voi”, ha scritto su Twitter il noto giornalista, prima dell’addio. “Sono contrario alle limitazioni e alle censure per legge. Sono contrario ai blocchi, censure private. Twitter è così, o l’accetti o lasci. Resterei se ci fosse almeno un elementare principio d’uguaglianza: l’obbligo di usare la propria vera identità. Strage di ribaldi col nickname”.

“Curioso: gli argomenti usati dai difensori dell’anonimato su twitter son gli stessi addotti dai massoni per giustificare le logge coperte…”.

Anche noi quotidianamente su forum, news e articoli rileviamo da alcuni utenti (fortunatamente non tutti) abusi di ogni tipo. La moderazione a volte non è sufficiente e siamo costretti a sanzionare e bannare. La sensazione è che l’anonimato tiri davvero fuori il peggio. E se qualcuno si illude che l’auto-moderazione, quindi il dibattito fra utenti buoni e utenti cattivi, possa risolvere il problema, si sbaglia di grosso.

Vincono sempre i prevaricatori online. Perché la maggioranza ha meglio da fare che tentare di far ragionare chi non ha senso civico. Ecco, forse è solo questione di civiltà. Come sostiene il professor Juan Carlos De Martin su La Stampa, parafrasando D’Azeglio “abbiamo fatto la Rete, ora dobbiamo fare gli internauti”.”.

L’articolo, che ci è sembrato abbastanza equilibrato nel riassumere e sintetizzare con degli esempi concreti le opposte opinioni degli “internauti” sia sulla necessità di una regolamentazione della rete, sia sulla rivendicazione di una libertà incondizionata garantita dall’anonimato, non può che far riflettere.

Noi, che abbiamo piena fiducia nel solo Bene, non siamo del parere che “i prevaricatori online” vincano sempre, anzi!

Certo i tempi sono diversi rispetto a quelli in cui il Kremmerz scriveva “Il mondo secreto” e il “Commentarium” e i movimenti spiritualisti ed esoterici di allora dialogavano e si confrontavano tramite le Riviste, la corrispondenza fra iniziati o presunti tali, le conferenze di stampo culturale, i convegni scientifici, le pubblicazioni cartacee… e, anche nella contestazione delle divergenze d’opinione si andava “di fioretto”, raramente travalicando i limiti del bon ton e mai scadendo negli insulti più triviali verso le persone e le altrui organizzazioni. Anche gli editori, per quanto dichiaratamente di nicchia, mantenevano alto il senso etico e deontologico di divulgatori e/o promotori delle idee condivise, ma sempre e comunque nel rispetto di quelle loro invise.

A distanza di oltre un secolo la nostra Schola, unitamente ai suoi Maestri di ieri e di oggi, nel mentre raccoglie i consensi e la stima d’insigni studiosi e ricercatori, parallelamente è fatta oggetto di gratuiti attacchi su alcuni siti e forum appositivamente costituiti e deputati per denigrarla. Ma la cosa, evidentemente, non influisce più di tanto sull’immagine della Schola come confermano la media giornaliera di oltre 1500 visite sul nostro sito, le continue richieste di adesione alla S.P.H.C.I. (alquanto regimentate invero) e le numerose richieste terapeutiche alla nostra equipe medico-ermetica. Sarà, per ritornare in tema, che in questo nostro blog, come del resto in tutto il sito kremmerz.it, noi cerchiamo di dare esempio di una modalità di comunicazione che sia sempre civile, corretta e rispettosamente responsabile di quanto si esprime indipendentemente se si usi o meno l’anonimato consentito da un nickname. In tal senso, e perché in buona o cattiva fede non si scantoni dalla auspicabile correttezza richiesta per interloquire, in kremmerz.it vige un’attenta e rigida moderazione di ogni messaggio nonché un’accorta e prudenziale selezione degli utenti che richiedono l’iscrizione al sito, pur non volendo essere discriminanti.

Ringraziamo pertanto tutti coloro che ci seguono  ed in particolare quanti, coi loro contributi, collaborano con disinteressato impegno ad animare  con perseveranza, con garbo e con trasparenza questo spazio telematico concepito, realizzato e nutrito esclusivamente pro salute populi.

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19 Comments

  1. Ludovico 5 Ottobre 2023 al 12:41 - Rispondi

    La verità è che morto Kremmerz si è spento tutto, in quell’ambito ermetico. Beninteso : può essere che esista davvero questo famoso “oridine egizio” che precedeva il kremmerz da diversi secoli e che dopo la morte del Formisano ( una sorta di scheggia impazzita ? ) ha chiuso i battenti al pubblico, continuando in estrema segretezza. Ma i gruppi kremmerziani e le fratellanze di Myriam che si sono susseguite non hanno nulla di serio, in mano. Sono acefale, oramai. Quanto alle presunte pratiche kremmerziane più segrete, al di à delle idiozie dette a destra e a manca, non le conosceremo mai.

  2. GELSOMINO 22 Maggio 2013 al 12:16 - Rispondi

    In rete si legge e si vede di tutto e di pù e ad un’osservazione obiettiva sembrerebbe che l’anonimato favorisca il manifestarsi della parte peggiore degli utenti.
    La più profonda contraddizione la trovo in quei siti che con un frontespizio spirituale e/o iniziatico danno spazio a forum in cui si trascende senza limiti .
    Per quella che è la mia esperienza nella Schola , mi risulta che in un organismo iniziatico la forma è espresione di contenuto, per cui certe modalità di espressione non sono puramente ” formali ” ma manifestazioni di un modo di essere.

    • gelsomino 2 Giugno 2013 al 10:51 - Rispondi

      Dopo aver assistito ad un a conferenza sulle tematiche delle tradizioni occidentali ed orientali e sui vari percorsi evolutivi, mi è sorta spontanea una riflessione su cosa differenzia la miriade di proposte che vengono offerte su questi argomenti e le iniziative della S.P.H.C.I. a cui ho partecipato.
      Personalmente la risposta che mi sono dato è che ho sempre percepito che dietro le parole di chi , in quel momento , parlava in nome della Schola , ci fosse qualcosa di concreto , di vero , di reale.
      Che il tutto non si fermasse ad un livello erudito ed intellettuale , ma che ci fosse ben altro.
      Tutti sanno che non si puo dare quello che non si ha, e chi riceve qualcosa ,anche se non arriva ad averne una consapevolezza razionale , nel suo intimo ne percepice sicuramente la valenza anche se non arriva a comprederne a pieno la portata.
      Questa è la mia personale esperienza e su questo punto mi farebbe piacere confrontarmi con altri.

      • ippogrifo11 2 Giugno 2013 al 11:40 - Rispondi

        Sulla base della personale esperienza non posso che confermare quanto espresso da Gelsomino: “la valenza di verità” che si percepisce sin dal primo contatto è qualcosa che ha forza di per sé, indipendentemente da ogni sostegno razionale e argomentativo, espressione, verosimilmente, di quella “Intelligenza arcana che dà all’essere la coscienza del Vero”. Poi, col tempo e con la pratica e pur non comprendendone appieno la portata, si ha modo di verificare sulla base dei riscontri oggettivi la validità del percorso intrapreso ed ecco che l’iniziale intima percezione di verità diventa progressivamente coscienza razionale e consapevolezza inattacabile di far parte di un progetto di Bene universale.

    • diogenonn 4 Giugno 2013 al 15:20 - Rispondi

      Richiamandomi a quanto segnalato sulla diffamazione on line e a dimostrazione che non tutti i disegni perversi vanno in porto vi metto al corrente con un esempio degli sviluppi di quanto è stato a suo tempo evidenziato nei blog del 29 Settembre “Comunicazione importante” e del 16 Novembre “Verba volant scripta manent”.

      In un thread, all’interno di un forum, avente per oggetto la presunta disamina della Terapeutica ermetica così come superficialmente e strumentalmente la intendono da sempre alcuni detrattori dell’opera del Maestro Kremmerz, si erano consumati fiumi di cyber inchiostro per attaccare la storia della fratellanza di Miriam ed i Maestri che in oltre un secolo l’hanno rappresentata.

      Ho personalmente seguito la vicenda assieme ad altri fratelli e simpatizzanti intervenuti nel forum per dibattere sull’argomento ma purtroppo mi sono trovato nel bel mezzo di un alterco incivile in cui si dispensavano solo ingiurie e diffamazioni totalmente gratuite.
      A questo punto mi sono fatto carico di una segnalazione allo staff di Forumcommunity la quale ha provveduto alla cancellazione del Thread. È seguito un teatrino in cui il moderatore, dalle caratteristiche veramente di parte, dichiarando pubblicamente di non capire cosa stava accadendo tentava assieme ad altri solerti utenti di recuperare dalla cache di Google tutte le pagine perdute riuscendo così a rimettere on-line la discussione. Immediatamente la Forumcommunity cancellava, non solo il thread ma tutta la sezione dell’Esoterismo occidentale che lo conteneva. A questo punto è finalmente intervenuto il Founder, latitante da mesi, che con fare salomonico ha preferito chiudere tutto il forum adducendo la motivazione che qualcuno aveva rubato la sua password e rimesso on line il tutto contro la sua volontà. Mi permetto di pensare che vi siano state anche altre motivazioni: se da un lato la Forumcommunity l’avrà richiamato ad una doverosa e presente moderazione per la quale non ha tempo (visti i precedenti degli ultimi mesi) dall’altra alcuni interventi, compresi i miei, avevano messo in luce il nervo scoperto sulla storia antica e recente di alcune figure che tanto si son date e si danno da fare per nutrire la controiniziazione nei modi più disparati. Attualmente il Forum in questione non esiste più, peccato perché se avesse seguito le orme di altri forum sul Buddhismo presenti in rete, che di quello effettivamente si occupano, avrebbe imo avuto tutto il diritto di continuare ad esistere, laddove al contrario in questo specifico caso l’argomento delle religioni orientali è apparso più come una scusa per dare spazio a chi incivilmente ama disquisire su cose che non conosce solo per dar seguito al progetto di distruggerle.

      • fler95 5 Giugno 2013 al 00:36 - Rispondi

        Dopo aver partecipato come osservatrice alle vicende narrate, mi permetto di dire che se qualcuno si adopera per anni per ‘creare’ e ‘nutrire’ un Forum, poi appare alquanto inverosimile che ‘se ne dimentichi’ per dei mesi: e proprio mesi durante i quali (guarda caso!) degli altri ‘cattivi’ intervengono con diffamazioni, vituperi e volgarità gratuite quanto ignoranti.
        Pare che in questo paese dove si è oggetto di regalìa di ville, auto, yacht e perfino iniziazioni ‘a propria insaputa’, vada ora ad aggiungersi la gestione, ancora e sempre ‘a propria insaputa’, dei forum di cui si è fondatori.
        Su questa linea di logica, non riesce difficile concepire che vi siano spacconi disposti a spacciar per veri gli avatar che succhiano l’anima e, magari, dei maestri ermetici affascinanti vampiri sul tipo dei succhiasangue vegetariani alla Edward Cullen.
        Nel festival dell’assurdo, basta solo un pizzico di grano salis per intuire un teatrino molto poco buddista e assai disabile… E suscita tanta pena chi davvero non vuole intendere la grandiosità e la meraviglia di un’Opera scientifica forgiata da una Tradizione ultramillenaria.
        Nulla nasce dal nulla e (come disse Bernardo di Chartres che riconosceva la dimensione cumulativa del sapere) “siamo nani sulle spalle di Giganti”: i quali, molto prima che venisse l’epoca degli informatici forum, già conoscevano la musica delle sfere e l’armonia dei mondi… E l’Amore che muove il sole e le stelle.

      • ippogrifo11 5 Giugno 2013 al 09:25 - Rispondi

        Conosco le vicende del forum in oggetto e non posso che concordare con Diogenon sul fatto che non tutti i disegni perversi sono destinati ad andare in porto. Tuttavia vien da domandarsi dove fossero finiti tutti gli altri kremmerziani, quelli che magari oggi vanno in giro a fare conferenze o addirittura vantano patenti osiridee. I fatti hanno dimostrato che, alla fine, è stata la sola Schola ortodossa ad agire, concretamente, in difesa del Kremmerz e della sua Opera. Gli altri, tutti gli altri, sempre pronti a riempirsi la bocca col nome del Maestro, si sono ben guardati dal prenderne le difese. Ma, tanto, lo sappiamo bene: non ci si poteva aspettare nulla di diverso.

        • tanaquilla9 5 Giugno 2013 al 17:22 - Rispondi

          Forse qualcuno appartenente a gruppi non ortodossi ha provato anche a difendere Kremmerz dagli attacchi diffamatori del forum in questione. Ma lo ha fatto a titolo personale e, quasi come sfida. La differenza è che la schola ortodossa del kremmerz è una fratellanza rappresentata da omonima associazione, e in quanto tale è riuscita nell’intento di far tacere i cani che abbaiano.

          • fulva11 5 Giugno 2013 al 21:02

            Condivido in pieno i vostri post, avete ben riassunto l’intera vicenda che conosco anch’io.
            Quanto sia strumentale per certi personaggi il definirsi pro o contro Kremmerz a seconda della convenienza ora è più chiaro a tutti.

            Un saluto fraterno

      • sannitica2011 5 Giugno 2013 al 13:39 - Rispondi

        E sì, le cose sono andate proprio così. E’ stata evidente l’intenzione di diffamare per distruggere, e non v’era argomento sensato che reggesse agli insulti. Il sottobosco pseudo esoterico italiano, che rasenta a tratti la delinquenza, cerca invano di colpire ciò che di veramente autentico esiste e che è BEN PROTETTO. Si può dire che, diretti da una regia ormai più che palese, facciano a gara a totalizzare fallimenti. Basta scorrere lo sguardo su testi che non convincerebbero alcuno, siti che continuano solo per inerzia a comparire sul web, conferenze poco convincenti. Quando capiranno che sarebbe meglio lasciar perdere e dedicarsi ad altro?

      • Ludovico 18 Giugno 2014 al 00:41 - Rispondi

        Quel forum me lo ricordo : vera spazzatura. Un cialtrone , che si nascondeva dietro al nick irriverente “dorje e gabbana” e con un avatar dove si replicava un famoso quadro rappresentante Dio e l’Uomo ,( solo che al posto di Dio aveva messo un…suino !!! ), si divertiva a dispensare banalità, arroganza storpiamento di fatti e dottrine, bugie clamorose e ignoranza colossale in mezzo a 4 ragazzotti aotrettanto ignoranti e plaudenti. Il moderatore ( un ragazzatto che non sa nulla di nulla ) sembra essersi pentito…ma ce ne ha messo di tempo , facendo una pessima figura, a capire a chi aveva dato spazio. UNa pessima pagina della storia dei forum a carattere spiritual-esoterico….

  3. Mercurius3 19 Maggio 2013 al 16:01 - Rispondi

    Nella società, quanto più sia profana e mediocre, impera una legge, per cui se non si riesce ad emergere con la propria naturale evoluzione, culturale e strutturale, si attua il sistema dell’ annegamento, cioè si fa affondare l’antagonista (o vissuto così nella propria frustrazione) con calunnie, diffamazioni ed offese gravi, per potersi beare della condizione di rimanere a pelo d’acqua.
    Il sistema è applicato in ogni settore, da quello professionale a quello esoterico, ed è sempre lo stesso: se non si sa volare, si fracassano le ali altrui.
    Ma…non si fanno i conti (oltre che con i Tribunali) con i Numi, con le Forze ineffabili ed imponderabili che…a dispetto di questi malati mezzucci, sanno nuotare ed uscire dall’apnea più irradianti di prima.
    Questa vita è meglio impiegarla per capire e sperimentar-si, piuttosto che perdere tempo a farsi del male.
    Buona nuotata a tutti, il tempo comincia ad essere favorevole.

  4. mandragola11 19 Maggio 2013 al 13:23 - Rispondi

    Buongiorno, mi collego ai post precedenti. Condivido tutto, specialmente il post di holvi.
    L’apologia dell’insulto è meccanismo di autocelebrazione per chi non ha argomenti e senso dell’azione causa/effetto delle parole, oppure l’ha degenerato, delinquenziale.
    Leggo da un giornale che il direttore della Polizia Postale ha annunciato l’apertura entro l’estate di un portale web dove sarà possibile denunciare direttamente insulti e minacce virtuali, in tempo per risalire a IP e identità anonimi.
    Finalmente…!!!

    Buona domenica col sole a tutte/i.

  5. holvi49 18 Maggio 2013 al 17:53 - Rispondi

    Forse sarò utopista, uno non collegato alla realtà, ma credo che tutto ciò a cui stiamo assistendo, e in riferimento particolare alle vicende che interessano vari forum e siti web, dove imperversano aggressività, prevaricazione , volgarità e altro, sia correlabile alla mancata fortuna, o storia, o propria condizione temporale, di non poter attingere a quella fonte di Bene che è la Suprema Miriam dell’Aureo Maestro Kremmerz di cui la Schola ha ultimamente pubblicato, nel nostro sito, uno dei Suoi scritti dal titolo “ Lo spirito di fratellanza secondo Giuliano Kremmerz” , dal quale mi permetto, perdonatemi ma non posso farne a meno, di estrapolare quanto segue:
    “Nella società umana, come in tutte le società animali, gli esseri si giovano dei mezzi che sono messi a loro disposizione per soddisfare i propri bisogni e farsi innanzi bramosi di dominio e signoria. La società che riunisce gli uomini e dovrebbe affratellarli è, contrariamente a tutto ciò che si scrive nei libri, un campo chiuso di lotte continue tra uomini, tra famiglie, tra classi – e la lotta negli strati bassi è per la sola esistenza o pel pane, negli strati più alti è pel dominio e per la ricchezza o per gli onori. (SM,I,138) – Siamo fratelli, fratres tutti noi che seguiamo gli stessi studi, le stesse investigazioni, lo stesso ideale. Fuori qualunque ordine monastico, nel passato, si chiamarono fratelli i Cabalisti sparsi per il mondo, gli Alchimisti e gli Ermetisti, tutti investigatori del grande arcano della natura umana. Fratelli che personalmente ci conosciamo o no, che discorriamo insieme o che non ci vediamo mai, o che non ci siamo conosciuti né ci conosceremo mai…Il sentimento della solidarietà umana si presenta a noi quando pensiamo ai nostri simili, partecipanti al beneficio trovato, investigato e raccolto da noi…Questa è la Maria ideale, la Myriam, scritta all’ebraica e cabalisticamente, che è la maternità di una tanto enorme accolta di fratelli che hanno succhiato lo stesso latte e son dispersi nell’universo alla continua ricerca del Grande Arcano della Natura. (D,63-65) – Colui il quale si iscrive alla Fratellanza deve aver già compreso che il mondo universo non è estraneo all’uomo e che l’uomo è un tutto completo con la società umana di cui è una cellula infinitesima. Quindi egli non considera gli uomini come esseri singoli, estranei a lui per una individualità in eterno, ma come sangue del suo sangue, carne della sua carne, pensiero del suo pensiero. Questa teoria dell’unità, parrà a prima vista una utopia come quella dell’uomo perfetto, ma non la è, perché nel fondo dell’uomo più volgare esistono quotidiane ed ininterrotte prove che egli non è estraneo neanche alle cose considerate inanimate che colpiscono i nostri sensi. Gli uomini meno proclivi ad occuparsi del loro prossimo, si commuovono del pianto di un bambino martoriato, del lamento di un sofferente, delle grida di una vedova, delle lacrime di un’orfana. Che significa tutto ciò se non un senso misterioso di verità che è nel fondo di ogni essere pensante, il quale avvisa che il pianto, il lamento, le grida, le lacrime lo riguardano più da vicino di quanto apparentemente creda? La civiltà e il progresso dei popoli moderni sono fondati sulla maturità di questi sentimenti. Per le quali ragioni tutti coloro che si sentono uniti alle gioie e ai dolori dei propri simili, sono esseri perfettibili fino all’assoluta santità e diventano soldati anonimi di una grande società di perfettibili che lavorano pel bene dei meno progrediti.”
    Un caro saluto a tutti.

  6. sal 17 Maggio 2013 al 17:10 - Rispondi

    La pubblicità ingannevole esiste perché ci sono quelli che ne vengono ingannati e, di là dai singoli millantatori e prevaricatori ( che spesso si fanno strada proprio ammantandosi di nobiltà nell’inveire contro ‘gli altri’ truffatori a loro dire), credo convenga soffermarsi sul legame tra imbroglione e imbrogliati in quanto condizione essenziale al perpetrarsi di truffe, imposture e raggiri. Il desiderio di qualcosa di bello forse è un po’ infantile ma è molto diffuso, e si associa alle ambizioni più disparate e a una golosità deliberatemante nutrita dal sistema economico in cui siamo immersi. Costruendo l’idea che il ‘mondo-di-là’ poggi sulle medesime logiche del ‘mondo-di-qua’, spesso si mettono in atto le medesime tecniche per figurare, prima, e conseguire, poi, gli oggetti del proprio appetito. E la parola ‘appetito’ – per logica – porta alla parola ‘nutrimento’ e alla ‘caccia’.
    In questa società di cacciatori e raccoglitori astratti, nella peggiore delle ipotesi l’oggetto del desiderio non arriva, e ci si trova a baloccarsi con i propri fantasmi nutrendosi di questi e facendoli diventare, quindi, parte di sé. Nella migliore delle ipotesi l’oggetto del desiderio invece arriva, e di quello ci si nutre: con tutte le conseguenze del caso e i processi chimici che la sua assunzione comporta..
    La società ipercinetica in cui viviamo è un continuo stimolo alla sensorialità, liberalmente (!) regimentata da misure e ritmi inerenti al sistema economico il quale, a sua volta, non potendo sfuggire alla trappola che si è preparato, è costretto a iperstimolarsi.
    Quando l’impatto con questo vortice diventa insopportabile si fugge (nel futuro inventato, nei ricordi scelti) oppure ci si ottunde (con storie più forti, ritmi più pressanti, sapori-odori-colori da cui farsi assorbire). E troppo spesso si arriva alla violenza fisica come ultima soluzione a una fuga/ottundimento non riusciti.
    Ecco perché trovo che la Schola fondata da Kremmerz abbia nella PRATICA una potenza eccezionale. Perché l’essere umano ha BISOGNO DI FARE qualcosa e il bisogno è tanto più forte quanto più preme l’onda di questa società ipercinetica.
    E anche se quando si ha una gran voglia di fare è facile prendere le lucciole per lanterne e ai ricercatori capita di venire tratti in inganno acchiappando le prime in luogo delle seconde, la ricerca di un fare che risponda alla propria intimità profonda fa parte dell’insopprimibile libertà dell’essere e del diritto all’esperienza.
    Su questa terra e in questa Terra meravigliosa, oltre alla meraviglia c’è sovente il dolore: devastante, acutissimo, velenoso, capace di distruggere dentro e fuori, ma comunque, proprio per quel concetto di Unità dell’esistente, anche il dolore non può prescindere dal Bene intelligente che gli si oppone, se si vuole, fino nelle profondità dell’essere.
    La pubblicità ingannevole smette di esistere non appena i turlupinati, con una sonora risata, lasciano l’imbroglione da solo.

  7. sannitica2011 17 Maggio 2013 al 16:50 - Rispondi

    Pienamente d’accordo con m_rosa e fulva. Non v’è alcuna educazione al bello e al bene in quei siti o forum ove chiunque può accanirsi contro chi neanche conosce. Sono i luoghi del sentito dire, del pettegolezzo, della maldicenza. Sono i luoghi di chi, forse, farebbe bene a curarsi. Questo spazio al contrario è una oasi, un esempio di quei valori umani e di quella giustizia che, nonostante i tempi, ancora esistono, per fortuna. Era ora che si prendesse in seria considerazione la regolamentazione dell’anarchico e distruttivo modus operandi che si è imposto nel web.

  8. m_rosa 17 Maggio 2013 al 15:57 - Rispondi

    Come mai nel nostro forum non sono mai apparsi insulti o ingiurie contro chicchessia, mentre altri siti pullulano di diffamazioni offese, scherni?
    Non credo sia solo perché i nostri Amministratori sono molto attenti nel fare da moderatori, credo invece che il nostro forum essendo inserito nelle attività della S.P.H.C.I. è conformato sugli ideali della Schola, per cui apertura ai più diversi punti di vista, massima libertà di espressione, purchè si persegua e ci si esprima con la sola finalità di Bene.
    E’ bello che esista in rete un luogo come il nostro, dove si può navigare tranquilli senza paura di essere manipolati, senza doversi preoccupare di cadere in trabocchetti, senza doversi difendere da finalità recondite! Per tutto questo ringrazio tutti coloro che si impegnano a rendere il nostro sito così com’è.

    • Alfiero70 2 Agosto 2013 al 10:43 - Rispondi

      Era ora che le Autorità’ colpissero non solo gli autori del/i reato, ma ravvisassero responsabilità’ anche e sopratutto nei confronti di chi consente che dette violazioni si profilino;
      Rifacendosi in generale ai principi dell’obbligato in solido, del tutore o chi ne fa le veci…..
      Bene… Meglio tardi che mai

  9. fulva11 17 Maggio 2013 al 14:30 - Rispondi

    “questo spazio telematico concepito, realizzato e nutrito esclusivamente pro salute populi” è una tale grande risorsa grazie alla quale il dialogo fra gli utenti diviene uno scambio equilibrato, senza trascendere mai dal rispetto per l’opinione di ognuno e, soprattutto, per il contenitore che ci ospita.
    La notizia riportata è a tema estremamente attuale e riflette l’esigenza incombente di regimentare la comunicazione in rete, rete dove se ne vede di ogni tipo. L’anonimato, invece di acquisire un valore evolutivo etico/estetico, come affrancamento dai limiti egoici e protagonistici, che nella Schola realizziamo con lo stato di tramite, diviene strumento di calunnia, danno e illegalità, molto spesso in mano a giovani strumentalizzati da volponi con mire specifiche, artatamente mascherate.
    Infatti, come ricordato da Admin, quante calunnie gratuite verso la Fratellanza di Miriam, Kremmerz e Suoi Continuatori?
    Quindi ben venga se i tempi sono alfine maturi perché l’opinione pubblica e i mass media chiedano norme che pongano dei limiti espressivi, esattamente come su un giornale e in tv, con le relative sanzioni.

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