Area Riservata – Premessa: Si rendono necessari ulteriori chiarimenti documentati per meglio inquadrare la figura iniziatica di Luciano Galleani (Jesboama) nel momento storico in cui visse e per sottrarla alle numerose mistificazioni di chi, pur avendone ignorata fino a tempi recenti la vera identità e il ruolo nella Fratellanza di Miriam di Giuliano Kremmerz, tende oggi a fare di questo insigne galantuomo un ipotetico Maestro osirideo d’alto grado, parificandolo persino al Kremmerz e attribuendogli connivenze con personaggi di estrazione massonica a lui più o meno contemporanei, ma invero estranei alla Schola e all’autentica Tradizione in essa confluita.
Dai documenti che andremo via via pubblicando, estratti dagli appunti raccolti dallo stesso Galleani sotto la dicitura di “Note Magistrali”(vedi frontespizio in: 4° quesito), si potrà facilmente evincere che solo in tarda età e qualche anno prima della sua morte, il Kremmerz gli confermò il Maestrato di I grado. Ma mai gli fece mancare il suo affettuoso e sollecito insegnamento magistrale unitamente alla stima, alla fiducia e alla riconoscenza per la disinteressata collaborazione ininterrottamente prestata per oltre vent’anni all’Opera sua (dal 1899/1900, date della sua affiliazione alla Fratellanza di Miriam e all’Ordine Egizio, al 1921, data della sua morte).
Si trascrivono due stralci dal manoscritto di Luciano Galleani intitolato:
MEMORIE – STUDI – RIASSUNTI E COMMENTI
DI FILOSOFIA ERMETICA
Nella prima trascrizione di seguito riportata, il Galleani parla di sè stesso, mentre nella seconda descrive il suo incontro col Maestro
“…Nacqui, come già dissi, a Casale Monferrato il dì 13 dicembre 1845; là venni allattato dalla madre mia della quale fui l’unico maschio. Dal 1853 al 1859 fui in educazione al Convitto di Casale stessa. Dal 1860 al 1862 continuai gli studi classici stando in famiglia, e passai il 1863 a Vercelli donde riportai la licenza liceale. Dal 1864 in poi stetti a Torino dove riportai la laurea universitaria in giurisprudenza nello Agosto 1867, e fondai con altri il 1° Circolo Filologico d’Italia sullo scorcio del 1868, ma occupandomi specialmente di aeronautica fino al 1873. Da quell’anno passai da solo via via alle residenze di Alessandria, Grosseto, Cesena, Caltanisetta, Messina dove il 14 8bre 1880 contrassi matrimonio con la nobil patrizia Lucchese donna Cecilia Trenta, Foggia, Benevento dove nacque l’unico mio figlio Armando il 18 Agosto 1881, e Roma dove ebbi la sventura di perdere la mia consorte il 27 Maggio 1882 e dove in quell’istesso anno mi riunii ai miei cari genitori.
Questa è in rapidissimi cenni la mia cronistoria della quale intendo sviluppare tre distinti periodi, cioè quello dal 1849 al 1863 in cui mi trovai a contatto con mio padre mentre egli era nel suo pieno esercizio di potente magnetizzatore; quello dal 1864 al 1897 in cui tentai di diventare magnetizzatore e medio spiritista; e quello infine dal 1898 in poi in cui mi occupai specialmente di magia. Sullo scorcio del 1849 quando mio padre cominciò a magnetizzare io avevo soltanto quattro anni, e, sebbene in così tenera età non prestassi alcuna attenzione a ciò che si operava a me dintorno, venni naturalmente istruendomi nella pratica e nella teoria magnetica che ogni giorno si faceva in casa, in modo che quando nel 1853 in età di otto anni entrai in collegio parlavo già di passi, di sonnambulismo, di chiaroveggenza e mi credevo un piccolo dottore. …descrive la sua vita in collegio…
…Nell’anno 1859 lasciai il Convitto in età di 13 anni compiuti e ritornai a convivere in famiglia, in un periodo di tempo in cui la potenza magnetica di mio padre era giunta al suo apogeo. Così ad ogni ora del giorno e specialmente della sera avevo occasione di assistere ad esperimenti i più svariati e sorprendenti che mio padre praticava in presenza dei suoi allievi e di curiosi sopra i numerosi soggetti che aveva a sua disposizione. Ed in quell’anno fui di nuovo oggetto di un curioso fenomeno sebbene non fossi mai stato magnetizzato, anzi mio padre evitava con cura qualsiasi occasione di influenzarmi magneticamente.
Era un dì d’estate e mi trovavo in mezzo alla camera delle riunioni serali. Stava suonando il mezzodì al campanile municipale. I sonnamboli se ne erano andati, i miei genitori erano passati nella camera da pranzo, ed io mi trovavo perfettamente solo. La finestra aveva le vetrate chiuse, ma la camera era piena di luce perché splendeva il sole. Io fantasticavo sulla proposizione udita poco prima da mio padre che colla sola forza della volontà una persona poteva innalzare il proprio corpo da terra, e senza saper troppo che cosa facevo tentavo di innalzarmi sopra un tavolo. Ad un tratto provai una stranissima impressione, mi parve cioè che i miei piedi avessero abbandonato il suolo ed io mi trovai ondeggiante nello spazio alla distanza di un centimetro circa dal pavimento. …descrive dettagliatamente le sue sensazioni. …Alla sera parlai della cosa a mio padre, e questa volta fui troppo eloquente perché egli mi trattò da allucinato, e non se ne parlò più. Eppure la mia è certissimo, non era stata una allucinazione.
Da quell’epoca si sviluppò un istinto, un senso di previsione di ciò che deve accadermi, che ancora oggidì dopo quarantanni conservo nettamente. Avvertivo cioè un intenso prurito ora alla palma destra ed ora alla sinistra delle mani. Dapprincipio non diedi importanza al fenomeno tanto più che esso dopo pochi minuti di persistenza si dileguava completamente senza lasciar alcuna traccia di se e non ricompariva che dopo un periodo di tempo variabilissimo tra una settimana ed un anno almeno. …descrive minuziosamente come, attraverso questo segno, e le sue molteplici varianti, sia stato preavvertito durante la sua esistenza degli avvenimenti più importanti della sua vita. …Nel corso del tempo passato in famiglia a ciò che vedevo praticare in casa aggiunsi la lettura di tutti i libri di magnetismo e di scienza occulta che servivano a mio padre, e sebbene questo studio fosse fatto più per curiosità che col fine di imparare seriamente, tuttavia esso servì a svilupparmi un desiderio imperioso di sperimentare da me per stabilire specialmente le leggi della chiaroveggenza. Così non potendo sperimentare sui soggetti di mio padre perché questi li aveva potentemente suggestionati di non lasciarsi addormentare altro che da lui e non avendo altri sottomano, così cominciai da me, ed ignorando i pericoli a cui andavo incontro tentai di auto-magnetizzarmi. …descrive i pochi e stentati risultati ottenuti su di lui e la ristretta cerchia di amici e conoscenti coinvolta nei suoi esperimenti.”.
“…Da qualche tempo addietro mi ero procurato dalla libreria Detken di Napoli il Traité Metodique de Scienses Occultes par Papus, ma nel ricevere il volume, che avevo salatamene pagato, mi era sembrato che non fosse più nuovo e tale dubbio era divenuto certezza quando nello scorrere il volume vi avevo ad un certo punto trovato un brandello di carta sul quale erano minutate poche righe di scritto, le quali ricordavo perfettamente di avere letto in principio del Mondo Secreto del 1897. Nel leggere le parole scritte su questo brandello di carta mi produssero in me tre fenomeni caratteristici:
1° Un colpo nel centro della mano sinistra seguito da un formicolio circolare ritengo alla distanza di un centimetro circa da detto centro. (vedi capo 1°)
2° Un senso di intontimento cerebrale come se fossi stato colpito da leggero coma.
3° L’intuizione che del dottor Giuliano Kremmerz, autore del Mondo Secreto, fosse la calligrafia che avevo sottocchio; – che il libro il quale tenevo fra le mani fosse stato studiato dal dott. Kremmerz e che questi ad ogni evenienza avrei potuto incontrare recandomi dal libraio Detken in Napoli.
E questi tre fenomeni produssero una gran calma nell’animo mio agitato, ed indussero in me una fede sicura che ben presto una qualche via di progresso si sarebbe aperta allo spirito mio già rallegrato di trovarsi in possesso di due oggetti preziosi per essere stati toccati dal Maestro. Così più ardenti furono le mie preghiere mattutine e serali accompagnate dai soliti profumi e dai cennati segni iniziatici.
Infatti pochi giorni appresso ricevetti la proposta di iscrivermi alla F+ TM+ di Miriam ricostituita in Italia dal dott. Giuliano Kremmerz del quale mi si trasmettevano a stampa una circolare riservata ed uno statuto fondamentale per la costituzione della detta F+. Com’è facile comprendere accolsi la proposta come un dovuto compenso alla mia costanza nello attendere onestamente praticando, e l’accettai con gioia tanto più che la proposta medesima mi parve scritta con lo stesso carattere che aveva vergato il brandello di carta rinvenuto nel volume del Papus. Accennai questa circostanza nel rispondere allo indirizzo che mi era stato indicato e finalmente il dì 8 marzo ricevetti notizia che il maestro assegnatomi era a mia disposizione per tutti i chiarimenti che mi sarebbero occorsi, e ebbi richiesta di restituire il brandello di carta già accennato. Restituii subito chiedendo un convegno orale e quattro urgenti chiarimenti per lettera i quali ebbi a corso di posta …seguono la descrizione delle richieste, la risposta del Maestro (di cui è stato già documentato in questo Sito nella sezione: archivio documenti) e con le delucidazioni avute, volte a migliorare l’esecuzione del Rito, si ripromette di eseguirlo anche nel Novembre del successivo anno. …Avevo sollecitato un colloquio col mio maestro ed ottenni l’insperato favore di due conferenze in casa sua a Napoli il 26 ed il 29 Marzo, le quali furono cordialissime, lunghe, confidenziali e di somma importanza per me. Il risultato di tali conferenze forma oggetto di un libro speciale in cui è contenuta anche tutta la corrispondenza importantissima riferibile a queste mie memorie (cfr. Note Magistrali). Qui accennerò soltanto ciò che non appare dalla corrispondenza o, per meglio esprimermi, ciò su cui non offre la medesima una facile intelligenza ed un completo lume. …Seguono le sue prime considerazioni sui due Riti pubblicati sul Mondo Secreto, sulla Schola e quanto della Tradizione iniziatica, scritta e orale aveva ricevuto da Giuliano Krennerz e conclude: …La mia domanda di nomina a Fr+++ Tm+++ di Miriam al G∴ O∴ E∴ è stata accolta ed essendone stato ascritto al 1° Grado ne ho ricevuta la tessera di ammissione con la consegna della Regola, dei Riti, del Numero, del Segni d’Intelligenza Occulta, delle istruzioni scritte ed orali necessarie all’esercizio dell’alto e filantropico ministero.”.
Dal 56° punto del Manoscritto “Note Magistrali”
Da questa lettera del Kremmerz a Galleani datata 1 giugno 1908 si evince quanto insufficienti ai fini iniziatici possano essere tutte le istruzioni in qualunque modo “scritte” e tramandate anche da Veri Maestri e quanto invece sia indispensabile la trasmissione orale diretta (da bocca a orecchio) e la conferma di conoscenze e verità da parte di un Maestro Iniziatore. Il Kremmerz stesso precisa che il Vero Ordine Egizio non è uno dei tanti sistemi filosofici buoni per tutte le stagioni, bensì un sistema scientifico che custodisce, trasferisce e conferma ai soli meritevoli l’arcano delle Leggi della Vita, e non il segreto di Pulcinella!
Trascrizione:
(N 1/6/08 K.) Sull’argomento alchimico sarò brevissimo, ma pondera bene le mie parole. Il parlare ad enimmi, a rebus, ad indovinelli è necessario perché le lettere, i libri, le carte di qualunque specie possono essere oggetto della indiscrezione altrui, – ma certo non è il modo migliore per intenderci. Ed io ho cercato l’ultima volta che fui onorato della tua ospitalità, di parlare senza enimmi. Mantenendo la cosa in aria per lunghi anni in continue discussioni filosofiche, è chiaro ed è giusto che tu mi scriva: “insomma il nostro è un sistema filosofico che ne vale un altro”. Ma questo è perfettamente il contrario di ciò che è. A parte ogni preparazione morale che deve accompagnare la conquista, questa benedetta conquista di un secreto non deve diventare una cosa eterna, lungamente noiosa, come la persecuzione di un ideale irraggiungibile, diversamente questo famoso Or∴ Eg∴ diventerebbe una cosa così buffa e comica da rassomigliare una piccola setta religiosa la quale aspetta un ideale ermafrodito che nasconde l’arcano di pulcinella.
Riducendo le cose alla espressione più semplice, per assurgere al maestrato e diventare un adepto bisogna avere:
Conosciuto il secreto di trasmutazione.
Realizzato il secreto fisico della trasmutazione stessa.
Al 59° punto delle Note Magistrali trovasi trascritta una lettera del Kremmerz datata 30 Giugno 1908 trascritta da Jesboama e intestata ai Fratelli Jesboama (Luciano Galleani), Crisogenon (Raffaele Nardini), Abeon (Donato Pace) e inviata dallo stesso Galleani anche a Cajetel (Giacomo Borracci).
In questa lettera, oltre ad esprimere concetti ermetici importantissimi, il kremmerz calca la mano sull’integrità etica e morale necessaria agli aspiranti al Maestrato, bollando ogni forma di prevaricazione e ammonendo severamente chiunque volesse discostarsi dalla via del Bene.
Si omette la trascrizione di questa lettera per sottrarla ad ulteriori manipolazioni e fraintendimenti, ricordanto che è parte integrante dell’Archivio del Trust “Sinhedra Ammonea”.