Accademie Pitagora, Porfiriana di Bari e Taranto e Sebezia di Napoli

Presiede la riunione il Maestro Rehael coadiuvato dalla Sr Haziel x la Segreteria Sud

N.B.: Breve Sintesi dei lavori svolti.

La riunione inizia con l’invito del M. Rehael a parlare di terapeutica ermetica.

Dopo ampia discussione sull’argomento con numerose testimonianze portate dai FFrr+ sulle guarigioni ottenute per sè stessi e per propri ammalati si passa ai lavori di ricerca. Dopo una breve sintesi della Sr Haziel iniziano a parlare circa il filone magnetismo i FFrr Alfredo e Daniel i quali avendo chiesto alla Delegazione come procedere nel lavoro sono partiti dai luoghi interessati dalla tradizione ermetica, verificando se negli stessi vi sia un particolare magnetismo. Trattano delle seguenti città Salerno-Napoli-Taranto-Bari -Crotone-Roma- La Spezia- Padova, tutte con particolari campi magnetici o gravitazionali e tracce persistenti della tradizione ermetica sino alla costituzione delle accademie miriamiche.  Anche la Sardegna ha campi magnetici grandissimi. La Sr Clara a questo proposito dice che è ricchissima di costruzioni megalitiche localizzate su particolari punti magnetici. Si passa alla ricerca sul vulcanesimo di Igor e Iriana. Igor afferma che i Vulcani del meridione compresi quelli sottomarini, hanno un particolare campo di anomalia magnetica. Averlo individuato in maniera molto estesa ha fatto scoprire anche di recente vulcani sottomarini che prima si ritenevano montagne. Nelle zone dove ci sono vulcani il campo magnetico è diverso, e dunque sostiene Igor i due filoni di ricerca sul magnetismo e sul vulcanesimo si collegano. Formulano poi ipotesi sull’analogia tra le 4 bioregioni del meridione guardate dal punto del vulcanesimo e le funzioni dell’organismo umano. Ipotesi, unitamente a quelle sul magnetismo,  che saranno poi portate al vaglio della Delegazione nel pomeriggio durante il collegamento. Inoltre nelle zone vulcaniche meridionali hanno trovato tracce della tradizione già presenti nella mappa sul sito.

Per il collegamento pomeridiano con la Delegazione Generale e le Accademie del Centro Nord leggere la relazione delle Accademie del Centro-Nord.

Accademie Centro e Nord: Vergiliana e Giuliana

Presiedono la riunione i Maestri Imamiah e Jeliel coadiuvati dalla Sor Cahethel x la Segreteria Centro-Nord e alla Presenza del Delegato Generale Maestro M. A. IAH-HEL

N.B.: Stante la presenza del Delegato Generale si riporta il verbale quasi integrale di tutta la riunione affinché tutti i presenti e gli assenti possano giovarsene e meglio recepire  l’input e le istruzioni trasmesse dalla Delegazione in merito alla ricerca e ai lavori accademiali in generale.

Nella parte del mattino dedicata alla terapeutica ci si trova a parlare di una ragazza operata a causa di una anamnesi sbagliata che la Miriam ha accompagnato nel chiarire la diagnosi e in una risoluzione positiva dell’intervento chirurgico. Successivamente l’attenzione di tutti va al richiedente Andrea venuto a mancare e cui il Delegato Generale rivolge affettuosamente il pensiero cogliendo l’occasione per rilevare come più e più volte sia accaduto che un malato che ha chiesto aiuto alla Fratellanza abbia avuto un netto quanto inatteso miglioramento per poi ricadere subitamente e trapassare. Testimoniano in tal senso vari FFrr+ da cui il M. M.A. Iah-Hel evince che evidentemente il fisico non ha più forze per rigenerarsi pur denotando una guarigione comunque avvenuta evidentemente su un piano più profondo. Gianfranca Ferrari, Francesco Gilio, Emma Bertocci, Giovanni Varisco, Luigi Fortezza sono solo alcuni di coloro che riportano esperienze simili, Luigi anche raccontando di aver sognato un muro cui si sarebbe trovato ad accompagnare la malata affinché lo oltrepassasse. Il Delegato sottolinea come l’opera dello psicurgo sia di fissare la sanità per il percorso evolutivo futuro e che, pur mancando la prova provata della reincarnazione e di quanto detto, non manchino tuttavia copiosi indizi a indicare la fondatezza dell’ipotesi. La sorella Emma sottolinea come pure la morte diventi serena e il Maestro Iah-Hel parlando della Sr Maria, sua madre, riporta come un’assistente infiermeristica avesse visto con i propri occhi un uomo entrare nella stanza della malata la sera prima del trapasso e poi dileguarsi subitamente: le fattezze del medesimo (aveva persino una coppola come cappello) erano chiaramente riconducibili all’immagine del Maestro Harael. Nota la Sr Grazia che a quanto pare i morti vivono in una dimensione diversa della materia energia e il Maestro M.A. Iah-Hel sottolinea che possiamo rilevare come i maestri evoluti mantengano la propria forma individuata tanto che li percepiamo per come erano.

La Sr Raffaella racconta di come abbia proposto aiuto terapeutico a persona con labirintite e fuoco di Sant’Antonio in tutto il corpo che tuttavia ha infine scelto di rivolgersi ad altro aiuto confidando nella tradizione popolare con cui la Sorella dice di non essersi voluta confondere.  Poi, cogliendo un commento del Maestro Jeliel sulla sofferenza facente parte dell’esistenza, il Delegato Generale strenuamente rimarca che il dolore va invece sempre combattuto anche quando fosse emotivo in quanto noi miriamo a distaccarci da tutto ciò che è negativo e si deve mirare esclusivamente al bene opponendo un muro a ogni tipo di male. Il Fratello Giovanni e la Sorella Viviana concordano che il dolore rende difficile pensare e che dunque sia da ritenersi condizione disumana, mentre la Sr Raffaella riporta di aver letto come il dolore giunga perfino a modificare il DNA.

Si passa poi ai lavori accademiali di cui uno degli scopi è l’appropriarsi del metodo ermetico. Invita infatti il Delegato Generale a darsi contezza del perché delle cose, siano essi i punti da focalizzare per una mappa dei lavori, siano essi i punti relativi all’operatività rituale. Prendere coscienza significa portare con sé la consapevolezza sia personale che collettiva per rendere tutta la catena più evoluta così che quando dovessimo rinascere, ad esempio fra un secolo, si troverebbe memoria della nostra genesi iniziatica. Sorridendo di un sociale concentrato soprattutto sul cambiamento climatico, il D+G+ invita ad andare oltre e recuperare la vita: in noi, fra noi e con tutte le creature del pianeta.

Il Fratello Giovanni sostiene che la preghiera si fissa nella coscienza e il M. M.A. Iah-hel sottolinea come il rito agisce anche fisicamente, e si dovrebbe cercare di capirne i meccanismi veri e reali, anzi, divenire ciascuno un meccanismo di verità. Ognuno dovrebbe crescere, a prescindere dal grado in quanto i gradi si manifestano nel momento in cui servono e questo vale per tutti compresi Circolo Interno e Maestri: andrebbero capiti il proprio ruolo e la propria finalità nella finalità collettiva dandosi ragione dei riti che si compiono.

Il M. Imamiah ricorda come sempre e sin dall’inizio sia stato detto di vedere la dorsale appenninica come colonna vertebrale e capire le funzioni degli organi per poi arrivare semmai a sviluppare le analogie anche a livello morfologico e del territorio di competenza. Invece sottolinea come tutto sia stato affrontato caoticamente rispetto a quelle disposizioni, benché i lavori siano stati copiosi e lo scambio reciproco non sia mancato. Nondimeno, posto che la Schola non è erudizione, il discorso che dovrà risultarne col contributo di tutti dovrà avere valore in relazione al cammino iniziatico e all’evoluzione, sia dei singoli che della Fratellanza tutta. Privilegiare dunque i contenuti rispetto alla quantità e – aggiunge il M. Jeliel – partire dalle testimonianze della Tradizione che troviamo sul territorio, così come inizialmente indicato dalla D+G+.

D+G+ – Partiamo anche da quelle che sono delle coordinate che Kremmerz ci ha dato. Per esempio, se dobbiamo scoprire quali sono le linee magnetiche che attraversano la spina dorsale umana e/o dell’Appennino, chiediamoci cosa dice Kremmerz del magnetismo e cosa Lui inquadra come tale. Quindi, pur avvalendoci dei riscontri che gli studiosi odierni hanno tentato di mettere a fuoco, vedremo che Kremmerz va molto oltre e ci fornisce delle chiavi di lettura differenti e più avanzate rispetto a quelle che sono manifestazioni del magnetismo sul territorio, come ad esempio le anomalie magnetiche. E poi il discorso delle Schole e dei luoghi della Tradizione che già conosciamo e di cui ci parla Kremmerz: vedasi ad esempio le scuole mediche antiche come quella di Elea o la pitagorica: chiediamoci dove erano collocate. Ovviamente proseguendo sulla scia di tale esempio, lo stesso valga per tutto il resto. Dunque NON tutti i santuari, le grotte, le chiese dove si sono venerate madonne e maddalene vanno considerate, ma solo quelle che ci sono state anche segnalate dalla nostra Tradizione e dai libri e documenti letti di ermetisti e alchimisti, seguendo cioè un filo conduttore che porti a restringere il campo a determinati punti. Ecco perché nella mappa realizzata dal Fr Massimo sono confluite informazioni assolutamente inutili, anche dal punto di vista della viabilità. Acquisito che – come si sa – tutte le strade portano a Roma, a noi interessa soltanto recepire quali sono state le diritture principali attraversate dalla Tradizione: alchimisti, Templari, esoteristi; oppure i luoghi dove è nata una Schola o un personaggio particolare che ha dato input al discorso iniziatico ed evolutivo. Perciò da lì bisogna partire e cercare, e non fare il contrario cercando una miriade di cose da dover poi fatalmente setacciare o peggio ancora da forzare per artatamente ricondurle a qualcosa che non esiste. Il problema di tutti è stato dunque il non essere ancora padroni del metodo ermetico la cui acquisizione, invece, costituisce proprio uno degli scopi della ricerca. Ad agosto già si era detto che possediamo una mappa dove sono stati segnati i punti di tappa, le stelle fiore e i simboli particolari della nostra Tradizione. Partiamo dunque di là. A parte la dovuta precisazione, sono comunque emerse tante cose interessanti. Sul vulcanesimo i FFrr+ del Sud che si occupano di vulcani attivi hanno fatto un lavoro anche abbastanza attinente. Ad esempio, al Sud, dove vi sono vulcani attivi è anche dove si sono aperte prospettive dal punto di vista delle Schole.

Sr Raffaella – Eravamo partiti da tutte le acque del territorio, però poi, anche su indicazione della Segreteria, siamo andate a scremare quanto non era di pertinenza del nostro territorio e quanto non trovava corrispondenza con i punti già presenti in mappa, ma non so se ci siamo riuscite.

D+G+ – Sebbene al Centro ci siano solo fenomeni di vulcanesimo secondario, come ad esempio i soffioni, questi vanno considerati, e magari anche aggiunti in mappa se ancora mancanti, ma discriminandoli in base a quanto già c’è di certo e sicuro, senza dimenticare il discorso delle funzioni. La colonna vertebrale in cui scorre il liquor, lungo la sua dorsale manifesta anche delle funzioni particolari sia per il Centro che per il Sud o il Nord dove c’è il cervello. Quindi anzitutto si deve partire dal territorio tenendo – come dice Kremmerz – i piedi sempre piantati per terra. Cerchiamo quei luoghi dove è accertato il passaggio della Tradizione, poi osserviamo cosa è presente per quanto riguarda i vulcani, le acque, le grotte, le anomalie magnetiche. Esaminando quindi il materiale risultante dalle ricerche sin qui compiute secondo questa prospettiva, cosa soddisfa il requisito necessario di far coincidere tutte le emergenze? Chi era presente nel periodo dei lavori a Montemonaco ricorderà che in quei luoghi si trovò la pergamena testimoniante l’attività degli alchimisti, reperti e alambicchi, più la testimonianza storica dei viaggi compiuti anche dall’estero per recarsi alla grotta della Sibilla, e pure simboli architettonici quali le stelle fiore, e via dicendo. Col medesimo metodo si indagherà se in quei posti vi è prova di un magnetismo particolare, di acque terapeutiche, di culti di grotta, di passaggi significativi.  Alla fine dovranno emergere dei luoghi campione nelle vicinanze della dorsale appenninica e alpina, così come pure il senso dato dal nostro timbro che è – preso in proiezione – un grande tubo attraverso cui la Tradizione si è manifestata. Seguendo perciò tale metodo, di cui vi dovete appropriare e che dovete applicare, sta a voi individuare nei vostri lavori i punti che soddisfano tutti gli aspetti di cui sopra, opportunamente scremando o integrando.

Per i territori della Francia e della Germania non ancora mappati dalle emergenze precedenti, vero è che c’è il passaggio dell’imperatore Giuliano ma non vanno dimenticati i molti alchimisti ed esoteristi di cui vi è testimonianza, soprattutto nel periodo della Riforma e della Controriforma.

Sr Cahethel – Le ricerche su acque, vulcanesimo e viabilità coincidono con punti cruciali del passaggio di Giuliano. Ad esempio Treviri in Germania dove soggiornò si contano nel tempo il culto del dio celtico Lenus con annessi tempio e ospedale, la presenza di acque medicamentose, un tempio a Mercurio e Rosmerta e sino dalla preistoria una importantissima caldera vulcanica dell’Eifel ancora oggi quiescente.

D+G+ – Ci vuole quindi la continuità nel tempo e bisogna procedere così. Sono stati dati parecchi input sul territorio: Rocchetta Mattei, il Gargano, Il Duomo di Siena… Si deve partire terra-terra come dice Kremmerz perché dalla terra in cui si vive si assorbono il magnetismo, la linfa vitale, le energie che ci servono, il nutrimento, il cibo che mettiamo sulla tavola. Quelle che abbiamo fatto non sono state gite.

Ci dobbiamo riagganciare alla nostra Tradizione per avere conoscenza e contezza dei riti che facciamo, della croce essenica che tracciamo, della ragione per cui a primavera ci disponiamo e pratichiamo in un certo modo, a che cosa dobbiamo arrivare, dove dobbiamo approdare: e prenderne coscienza perché ce lo dobbiamo portare dietro in quanto, quando rinasceremo – a prescindere che lo si creda o no – saremo una catena più evoluta. Quindi non solo i Maestri avranno fatto il loro percorso, ma tutti i Fratelli. Così, quando ci ritroveremo, in ipotesi fra un secolo, avremo maggior coscienza per aver acquisito memoria della nostra genesi iniziatica (da dove siamo venuti e dove dobbiamo andare) e dare una mano a questo mondo che sta andando a scatafascio. Mentre altri si preoccupano di clima, meteorologia e via discorrendo, nella Schola si va più in profondità e ci si prepara a fare quello che nessuno fa per recuperare la vita sul pianeta, scheggia nell’universo di cui facciamo parte, e vivere la Fratellanza con le creature tutte, non solo con gli esseri umani. Dandovi quindi ragione capirete meglio il metodo e dove andare a parare e che cosa cercare.

  1. Imamiah – Al nostro corpo dobbiamo arrivare

D+G+ – Per quello c’è l’analogia con la dorsale appenninica, con il liquor che scorre dentro la colonna vertebrale, con il midollo, le nervature e tutte le funzioni che da lì partono: per capire che è quello che noi facciamo. Perché il bagno durante la Luna, perché il digiuno, perché nel rito di Kons quattro ore prima, quattro ore dopo…: insomma diamoci ragione di quello che facciamo per fissarlo, appropriarcene e riportarlo quando ritorneremo, per ampliare la conoscenza e averne memoria. Proprio per questo si fanno i Riti. E anche il Rito andrebbe vissuto in maniera cosciente, nella propria carne, nelle cellule, sentendo che va a smuovere qualcosa di fisico e non semplicemente crogiolandosi nella sensazione di benessere o beatitudine. Cerchiamo più che di capire, di essere: di appropriarci della verità e di viverla. Perché tutta la catena deve crescere, a prescindere dal grado in cui si trova o dall’organigramma, ché ogni grado può essere vissuto nella sua pienezza e fare la differenza. I gradi si realizzano e si manifestano nel momento in cui servono. Come i Maestri servono a seconda del momento storico e del contingente per essere in quello riferimento e collante, la stessa cosa può valere per tutti. Ognuno deve capire la propria finalità e trovare la propria collocazione col proprio fine in quella che è una finalità collettiva. In questa ottica qualcuno riesce ad abbozzare una sintesi?

Sr Raffaella – Area ligure orientale Genova-La Spezia. Attestata la presenza di una confraternita a S. Salvatore dei Fieschi dove esiste ancora oggi l’ospedale laico di S. Girolamo con simboli stelle fiore e gigli nonché la Commenda di S. Giovanni di Prè corredata di ‘Orto dei Semplici’ e piante mediche. Qui si ricorda pure il Giardino esoterico di Villa Durazzo Pallavicini con pavimento e tempio dedicato a Diana. Coincidono col luogo le terme dette di Acquasanta, della sorgente omonima, con proprietà oligominerali, sulfureo-alcaline che curano le patologie bronco-respiratorie. Gli Appennini partono da lì. E poi nella lunigiana, dal nome della Valle lungo il Magra vicino a La Spezia, si trova un tempio a Iside in quella che fu la culla della civiltà di Luni (Portus Lunae) coincidente col luogo dove è sita la fonte termale di natura solforosa di S. Bartolomeo di Cento Chiavi utilizzata per la cura delle malattie cutanee.

D+G+ – In questa zona c’era una Loggia dell’Ordine Egizio poi diventata Accademia. E come viabilità?

Fr Fabio – La Via Clodia raggruppa la Lunigiana e la Garfagnana. Questa strada romana riprende passaggi dei liguri apuani e vi sono testimonianze sino dal Neolitico. Lungo questa consolare sono nati ospedali pieve ecc. In particolare in questa zona si accede a una vecchia fonte ancora frequentata oggi dove permane il culto della dea propiziatrice della fertilità. Nella valle vi è testimonianza di gruppi di falegnami che sino dai tempi antichi hanno costruito mobili tra cui la caratteristica culla con la stella fiore.

Fr Mehiel – Luni è un ganglio dove confluiscono tutte le vie, riflette una viabilità nevralgica. Vi troviamo fenomeni di vulcanesimo secondario con acque sulfuree.

Fr Mario – Corrisponde al polmone con funzione di scambio in quanto espira e inspira

D+G+ – Per la viabilità non vanno considerate tutte le vie ma solo quelle principali tralasciando l’asse est-ovest e focalizzando i percorsi che scendono e salgono come nel corpo umano dalla colonna al cervello dove si forma il liquor.

Cahethel – Avevamo individuato zona dei laghi nel Nord-Italia e in tutto il centro Europa come corrispondente ai ventricoli culla del liquor e rimarchevoli anche per la loro funzione di rinnovamento continuo.

D+G+ – Quindi ci interessa il fatto che in alto il liquor vada a irrorare il cervello e che la Tradizione, proprio come il liquor, dall’Italia parta e all’Italia ritorni. Mentre in basso valutiamo la congiunzione con la colonna vertebrale che i medici già avevano confermato…

Sr Cahethel …all’altezza del quarto ventricolo e che corrisponde alla zona della Liguria dove poi è sito il cervelletto.

D+G – Qualcuno aveva fatto l’analogia con la Tavola di Smeraldo nel passo in cui si dice “Ei monta dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori”.

Sr Cahethel – Forse era stata fatta dai Fratelli del Sud.

D+G+ – Se vogliamo anche la dorsale e le montagne sono un alambicco. Dunque non perdiamo tempo a sottilizzare i nomi delle strade, delle vie e dei tanti diverticoli. Restringiamo il campo a poche vie…la Francigena, che avete detto, e …

Sr Nemamiah – …la Claudia Augusta che punta verso Nord…

D+G+ – …arrivando a definire tre o quattro strade fondamentali che convergono nella dorsale appenninica

Fr Mehiel – Senza trascurare il lato est, importante percorso di scambio sin dai tempi antichi con l’Austria e la Germania. Pensiamo alla via dell’Ambra.

D+G+ – La parte nord-orientale ancora non è stata fatta. E comunque non va scordato che le vie medievali e magari le stesse vie romane si innestano su vie precedenti.

  1. Jeliel – Ci si aspetta quindi di trovare testimonianze arcaiche su queste direttrici.

Prima di chiudere i lavori della mattinata, la Sr Viviana evidenzia le Terme del respiro site a Parma, quasi ingresso a vie respiratorie immaginando i polmoni destro e sinistro sui mari Adriatico e Tirreno. Viene ricordato come l’Appennino arcaico sia prominente al di sotto della Pianura Padana attuale. Il Fr Nicola Naviglio racconta di avere trovato traccia di culti mitraici lungo la via Flaminia da Terni a Roma e nota che nella stessa zona sono presenti le fonti della celebre acqua Sangemini. Pensando ai culti solari di cui vi è traccia ipotizza un collegamento alla funzione del plesso solare.

I lavori riprendono nel pomeriggio dopo il collegamento con le Accademie del Sud e un breve riassunto dei lavori della mattinata da parte della Sr Haziel.

Il M. Rehael evidenzia come sia emerso che i siti di forte interesse iniziatico coincidano con una accentuata anomalia gravitazionale o magnetica, ciò che potrebbe giustificarsi per la quantità di ferro presente nel nostro sangue e quindi sensibile a tali forze. Si è poi notato che al Sud le linee magnetiche sono parallele alla terra, orientate orizzontalmente, mentre al Nord verticalmente. Circa la capacità dei luoghi, ove si concentrano le anomalie, di sollecitare una maggior chiarezza mentale nell’essere umano il Delegato Generale sottolinea che occorre arrivarci rimontando alle funzioni fisiologiche secondo la divisione fatta a suo tempo.

Il M. Rehael evidenzia come alcuni punti già diano evidenza di coincidere con scuole iniziatiche: è il caso delle anomalie riscontrate a Salerno, Padova, Crotone, ma anche a Bari e Taranto (queste ultime due anomalie gravitazionali e non magnetiche).

Emerge dal Fr Alfredo come ancora si debbano fare ricerche al Nord essendo il lavoro particolarmente lungo e articolato così il D+G+ invita a mettere prima a fuoco i luoghi dove vi siano coincidenze di elementi della Tradizione legati ad aspetti vulcanici e idrologici del territorio e poi verificare se in quelli e non dappertutto vi siano anche anomalie magnetiche o gravitazionali. Per le coincidenze da cercare, sia di esempio il caso della lunigiana.

  1. Imamiah – La via Francigena arriva fino a Santa Maria di Leuca…

M.Jeliel -… quindi tutto dovrebbe corrispondere anche con dove sono nati i culti.

Il D+G+ si dimostra interessata al lavoro di Igor e Iriana sui vulcani auspicando un collegamento con i lavori del Centro e del Nord e rilevando come i vulcani attivi siano soltanto al Sud. Sollecita dunque i FFrr+ a presentare la propria ricerca per essere da campione e per verificare la coincidenza con anomalie magnetiche e scuole iniziatiche. Il Fr+ Igor riporta che alle zone di particolare magnetismo corrisponde la presenza di vulcani attivi e di luoghi importanti della Tradizione: ad esempio nella bioregione del Vesuvio e dei Campi Flegrei, siti di evidenti manifestazioni vulcaniche, si trovano collegamenti con la Tradizione Egizia che vi è sbarcata così come con i culti di Iside a Pompei, la presenza sibillina di Cuma e le sirene legate alla dea Partenope, senza tralasciare il passaggio di Virgilio. Invitato a operare collegamenti con il Centro e il Nord il Fr Igor viene supportato dalle indicazioni della Sr Haziel, che rammenta il vulcano attivo dei Colli Albani sito al Centro, e dal M. Imamiah, che evidenza il passaggio degli Etruschi e i fenomeni di vulcanesimo secondario quali i soffioni.

D+G+ – Il lavoro che bisogna fare quindi è di mettere nella mappa solo i punti salienti come quelli di cui ci stiamo occupando adesso, quelli che con sicurezza contengono tutti gli aspetti della nostra ricerca e che si riallacciano anche a delle funzioni del corpo umano: quelle del cervello per il nord, quelle del cuore e i polmoni per il centro, quelle degli apparati escretore e riproduttore per il sud. Quindi un sacco di cose inviate verranno eliminate. Lo stesso varrà per le vie, dove ne verranno considerate solo tre o quattro: Francigena, Claudia Augusta, del Brennero…

Sr Serena – Per la viabilità del Sud si è partiti dai tratturi della transumanza su cui poi si sono innestate successivamente anche le vie, divenute più battute a mano a mano che si diffondeva la fama delle fonti terapeutiche che le costellavano. Ecco quindi crearsi la via Appia, la salentina Francigena, la Magna Francigena, l’Erculia, la Traiana, la Regia verso la Calabria, tutte passaggi di pellegrini, Templari e commercianti.

Il D+G+ invita a selezionare le vie restringendo il campo a quelle in grado di connettersi alle vie del Centro e del Nord. Torna a insistere sulla necessità di operare una cernita anche in Sardegna, così ricca di testimonianze arcaiche. Insiste sulla necessità che la mappa risultante sia quanto più possibile schematica: 5, massimo 6 luoghi ciascuno per il Nord, il Centro e il Sud. Necessario che, come detto ad agosto, ci sia un portavoce per ogni filone che anzitutto si confronti con i portavoce degli altri filoni nella propria area: nord, centro e sud. Successivamente, individuati i cinque o sei punti che soddisfano tutti gli aspetti della ricerca, ivi compresa la funzione del corpo umano in quell’area, i tre portavoce nord, centro e sud si confronteranno per mettere a punto i collegamenti. Il M. M.A. Iah-Hel torna a rimarcare come sia mancato il metodo ermetico e si sia privilegiato invece il mero aspetto culturale. Evidenzia poi il passaggio successivo che sarà nella direzione di un ricollegamento al discorso del Timbro e dunque a un discorso evolutivo, iniziatico e miriamico.

La Sr Clara che ha indagato i quattro rami della via Francigena in Sicilia, cerca un chiarimento su come procedere e si chiede se non sia meglio partire dai punti che evidenziano anomalie magnetiche. Il D+G+ torna a dire che punto di partenza deve essere la Tradizione con i luoghi dove si è manifestata e, mentre definisce interessanti le figure delle donne medico trovate dalla Sr Clara invita anche a non ricondurre la ricerca generale al proprio interesse particolare e a sempre verificare se vi siano anche tutti gli altri aspetti. Così, alla domanda del Fr Alfredo se sia possibile scambiarsi le bozze dei lavori il Maestro risponde che non solo tale scambio è possibile ma auspicabile in quanto ci si dovrà sentire non solo all’interno dei singoli gruppi ma anche con gli altri per andare a incastro.

Il Fr Mehiel evidenzia ai FFrr+ tutti come prima dei Romani la viabilità fosse di cresta, poi divenuta di pianura nell’epoca imperiale e infine ritornata di cresta nell’epoca medievale. Suggerisce quindi di usare come discriminante la presenza della Tradizione in tutti i periodi storici, cosa del resto già fatta agli inizi dei lavori con i gruppi di ricerca distribuiti nelle varie epoche, come ricorda il M. Jeliel.

D+G+ – I luoghi sacri sono già stati mappati e sono semmai solo da integrare.

  1. Imamiah – E anche nel corpo umano guardiamo gli organi principali.

D+G+ – Andate a vedere i quaderni delle Accademie, quello che abbiamo fatto a Montemonaco, ecc. Per quale motivo non riuscite ad afferrare?

Sr Raffaella – Non avevo capito che dovevamo parlare con gli altri referenti della nostra area e sentirci con gli altri filoni prima di riunirci con i referenti del nord e del sud.

Fr Mehiel – In certe aree si riscontrerà il predominio del vulcanesimo, altre il predominio delle acque…

D+G+ – Questa predominanza è collegata alle funzioni fisiologiche che quell’area ha. Al sud c’è di più il vulcanesimo perché in realtà in quell’area ci sono la vescica, il retto, i genitali, da cui l’aspetto predominante dei vulcani, così come al centro stamane si parlava della funzione preponderante del respiro e dei polmoni. Tuttavia, predominio non significa che non ci siano anche le altre funzioni…

  1. Imamiah – …né che le funzioni di sotto possano prescindere da quelle di sopra

Fr Andrea – Un po’ di confusione è sorta a causa delle funzioni del corpo umano in quanto se, partendo dal territorio, bisogna trovare luoghi sensibili e latori di significato, si pone poi il problema di correlarli alle funzioni fisiologiche. Perché non basta vi sia corrispondenza col vulcanesimo, il magnetismo, la Tradizione e le acque se poi non si riesce anche a ricollegarvi una funzione fisiologica. Mancando quest’ultimo collegamento, quando pure vi fossero gli altri…

D+G+ – … il luogo andrebbe scartato.

Fr Andrea – Nel vulcano sono presenti tutti gli elementi, l’acqua, il fuoco e l’aria

D+G+ – Certo, i gas prodotti da un vulcano sono aria e nel Centro e nel Nord, dove pure non vi sono vulcani attivi, permane comunque al di sotto la produzione di anidride carbonica che è alla base della vita. Ci si deve dunque dare spiegazione e misura del perché la Tradizione si è radicata in certi luoghi e perché Kremmerz abbia attinto a questa Tradizione immettendola nella Schola. Scoprirlo significa rendersene conto e ricondurlo ai propri meccanismi: questo è il percorso da fare.

  1. Imamiah – Alla fine ognuno capirà quello che può capire.

D+G+ – Nel momento in cui noi otteniamo un risultato, per quanto piccolo, rendiamo la Catena – anche quella di domani! – più cosciente e più evoluta. Quando diciamo che la Miriam deve essere tramandata ai posteri, i posteri siamo anche noi!

Prendendo a spunto una domanda della Sr Anna sulla corrispondenza della città di Padova alle funzioni del corpo umano, il D+G+ evidenzia come quel luogo sia uno dei punti individuati dalle anomalie magnetiche e come lì sia presente la Tradizione iniziatica già repertata cui va aggiunto, secondo la Sr Cahethel, quanto ritrovato del vulcanesimo non più attivo dei Colli Euganei, delle acque legate al dio Aponus e della via Annia.

Dal Fr Mario viene ricordata la correlazione già acquisita precedentemente con l’apparato respiratorio, naso e bocca e prima parte della faringe, a suo tempo analogicamente collegata alla bora fredda e al caldo vento di Föhn.

In risposta a quanto osservato dalla Sr Grazia che al Sud prepondera l’elemento fuoco e al Centro l’aria, il M. M.A.Iah-Hel sottolinea che gli elementi ci sono sempre tutti e solamente variano in proporzione: nei territori come nel corpo umano.

La Sr Iriana deduce che il lavoro fatto sul vulcanesimo sia ancora da scremare e sintetizzare al fine di identificare i luoghi importanti del meridione che dovranno poi essere confrontati con i Fratelli del Centro e del Nord per giungere a una conclusione. Dice di avere inteso che va trovato un capogruppo che dovrà confrontarsi e il D+G+ torna a significare che i luoghi evidenziati dovranno avere corrispondenza con tutti e quattro i filoni per poi integrarsi col Centro e con il Nord. Dato che le località del Sud restano al Sud e dal Sud sono conosciute, solo in una ulteriore e seconda fase andranno agganciate a quelle del Centro e del Nord. Diverso il caso della viabilità che troverà significato solo nella prosecuzione da Nord a Sud e per cui tale prosecuzione costituisce una discriminante nel momento in cui verranno tracciate le linee e identificate le vie di comunicazione che raccolgono i luoghi messi a fuoco.

A beneficio dei FFrr+ del Sud cui l’audio difficoltoso non sempre consente di cogliere appieno il filo del discorso, la Sr Cahethel riassume i passaggi del lavoro a venire per come sono emersi dalla riunione :

1) confrontare i punti trovati dai vari filoni per vedere se coincidono fra loro –

2) Eliminare tutti quelli che non presentino evidenze in tutti i filoni fermo restando di considerare l’area e non il paese o la città –

3) Contare che non siano più di 6 per ogni zona (Nord – Centro – Sud)

4) ricollegandosi alla mappa originale che presentava le funzioni del corpo umano collegare i punti messi a fuoco a tali funzioni

Il D+G+ propone quindi una prova chiedendo al Fr Igor di presentare la sua ricerca sul vulcanesimo e le ipotesi di correlazione con l’apparato riproduttivo. Avverte tuttavia di non confondere la funzione maschile o femminile con il genere, e cioè di non pensare alla funzione maschile come legata al maschio umano o a quella femminile come legata alla donna. Per quanto spiazzato dalla premessa del Maestro M.A.Iah-Hel, il Fr Igor riporta di avere associato l’aspetto polluente dell’Etna alla funzione maschile, ciò che gli viene confermato dal D+G+ che lo incalza evidenziando come anche la funzione femminile, accogliente e ricettiva sia pure presente nel vulcano stesso. Il Fr Luigi, che invece ha ravvisato nella forma conica del vulcano una funzione femminile, sottolinea come pure la parte interna della caldera sia attinente a tale aspetto ricettivo e ancor più fecondativo specialmente quando il vulcano è ormai spento. È noto infatti che le terre intorno ai vulcani siano molto fertili e che comunque il magma possa essere considerato come un mestruo della terra. Andando quindi al di là della funzione maschile ed espansiva che, come rileva il D+G+ è meramente distruttrice, il vulcano presenta anche una funzione femminile e anzi, sostiene la Sr+ Grazia, parrebbe che la funzione maschile sia un aspetto di quella femminile. Il D+G+ invita ad andare oltre l’epifenomeno e a considerare che il vulcano prima di esplodere crea un magma, fermento che cresce piano piano: il cono rovesciato del vulcano può essere assimilato a un utero al cui interno si forma il fermento venereo. Così il vulcano presenta sia un aspetto attivo che uno passivo, sia un maschile che un femminile. Ne conclude quindi il M. Jeliel di non cercare la manifestazione visiva della funzione ma il principio che presiede alla funzione.

Poi, dato che il Fr Igor aveva correlato il femminile alla parte meridionale della Sardegna là dove è facile trovare l’acqua stagnante generatrice di tante forme di vita, il Maestro M. A. Iah-Hel commenta che tali acque potrebbero essere più assimilabili a un liquido amniotico che a una funzione ricettiva femminile.

In risposta a un intervento della Sr Celeste che si è occupata di acque e grotte nel Sud, il D+G+ invita a occuparsi delle acque che hanno avuto culto nei secoli e nei millenni senza badare alla loro composizione salvo che vi siano evidenti fenomeni miracolosi o terapeutici legati alle acque stesse. E così pure secondo il Maestro M.A.Iah-Hel non è rilevante per le acque il culto di Mefite più attinente ad altri argomenti. Nota il D+G+ che l’acqua è inarrestabile e penetra ovunque, quindi più che agli arti, come aveva ipotizzato la Sr Celeste, l’acqua è da vedersi in relazione alla circolazione. Alcune acque sono nutritive, altre medicali o purificatorie. Al discorso delle acque si collega l’apparato urinario che giunge sino ai reni della zona centrale, vere spugne purificatorie.

Sul finire della riunione e sulla scia di un interrogativo che si è posto il Fr Giovanni, ci si trova a divagare su cosa costituisca il nutrimento del pianeta Terra e se esso sia autonomo come suggerito dalla Sr Nemamiah.

Assunto il punto di vista scientifico presentato dal Fr Alfredo per cui il campo magnetico terrestre che scherma dai raggi cosmici viene a sparire al momento di una inversione del campo magnetico, Il M. Jeliel osserva che se la Terra ha aumentato la propria massa non può averlo fatto senza nutrirsi e che essa va vista come parte del cosmo. Aggiunge il M. Rehael che non può esistere sistema che abbia autorigenerazione infinita e che la Terra deve reintegrare l’energia spesa per girare e nutrire le creature che la abitano. Come  ricordato dal Fr Mehiel, citando i cuochi, che la nutrizione può pure essere vampirica, tutti concludono che la Terra si ciba di polveri cosmiche e radiazioni solari.

Ricondotti terra a terra dal D+G+ che esplicita a tutti e alle Segreterie come i Fratelli si debbano quindi sentire fra loro per portare avanti i lavori, salutati i Fratelli in collegamento dalle Accademie del Sud con un particolare bentornato al Fr Enrico, in contemporanea per quanto separatamente le Accademie procedono alla lettura finale (Da La Scienza dei Magi, Vol. I, pp 12-13, Vol. II, pp 174-175 e pp. 373-373-375)

“Il misticismo è una eredità viziosa.

È di tante categorie e spunta dovunque come la mala erba. V’è un misticismo in tutte le esplicazioni della vita umana, perfino nelle famiglie, accanto al focolare su cui cuoce la minestra.

È   una   malattia   talmente   diffusa   che non si sa come guardarsene per non esserne   infettati. È sempre   una   maniera   larvata per nascondere l’idea fissa, un esponente che avvicina l’uomo al manicomio, perché non esiste misticismo senza un’idea canaglia che predomina nella vita interiore.

Il   misticismo   religioso, evangelico, spiritualista, materialista, comunista, sono varietà della torbida follia umana che ha convertito il paradiso della terra in inferno della civiltà filosofica.

Il   misticismo, che   è   la   parte   più   fragile   del   nostro   meccanismo   psichico, per educazione, tradizione e storia, aiuta ed alimenta lo stato di soggezione a divinità vecchie e nuove.

La fede nello stato di certezza dell’animo senza controllo positivo è essenzialmente mistica perché è l’esponente di un’idea che non si discute anche se assurda, anche se talmente barocca che se esposta al pubblico diventa grottesca. Lo stato mistico del lettore si forma ordinariamente più che nell’adattazione alla vita delle mie idee, alla verità, alla credula verità che io enuncio, pel solo fatto che crede alla   mia   onestà.   La   verità, se   accettata   pel   solo fatto che io la espongo, crea dei mistici e non degli iniziati. Perciò invito a non credere a ciò che dico io, senza il proprio   controllo.   Medici   e   non   medici, tutti i guaritori sono   dei mistici, o della scienza o della fede in qualche cosa.

Il misticismo è la formola manifestativa infantile della penetrazione ermetica, che è scientifica e positiva”.