Relazione sintetica dell’Agape di Solleone e della Riunione Plenaria della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam®tenutasi a Cascia – Hotel La Reggia – nei giorni 15 – 16 – 17 – 18 agosto 2019

Giovedì 15 Agosto

 

Alle ore 19,00, nella sala delle riunioni appositamente predisposta dalla struttura ospitante, alla presenza della Delegazione Generale, del Circolo Interno rappresentato nella completezza del suo organigramma, delle cariche accademiali delle cinque Accademie Regolari e Ortodosse riconosciute e degli oltre settanta fra le Sorelle e i Fratelli convenuti da ogni parte d’Italia, ha inizio la Riunione Plenaria convocata in occasione dell’Agape Rituale del Plenilunio di Solleone.

Il D+ G+ Maestro +++++ M.A. Iah Hel saluta i Fratelli presenti e porge la parola al Maestro •Jeliel per condividere la sua testimonianza.

Riprende la parola il Del+ Gen+ Maestro +++++M.A. Iah Hel per presentare il Maestro •L.J. Aniel, invitando tutti i fratelli a proteggere e preservare i Maestri.

Il Maestro •L.J. Aniel porge ai Fratelli tutti il suo messaggio beneaugurale per l’Agape di Solleone.

Al termine, i Fratelli e le Sorelle manifestano la loro partecipazione sentita con un caloroso applauso alle Gerarchie e ai Loro Rappresentanti presenti.

Ci si reca poi all’esterno della Sala, all’aperto, dove anche gli ospiti invitati hanno modo di presenziare al discorso beneaugurale dei Presidi, nel quale vengono ripercorsi i punti salienti del lavoro delle Accademie, improntato sull’esercizio dell’attività terapeutica e sul lavoro di ricerca del Timbro della Schola. L’accento verte in particolare sulla ricaduta, in termini di maggior senso di unitarietà e di consapevolezza, su tutti i componenti della Catena Orante.

Sempre all’aperto e al termine delle relazioni dei Presidi, viene offerto un ottimo aperitivo, cui fa seguito l’Agape Rituale celebrata in spirito di armonia nella grande sala interna.

Venerdì 16 Agosto – mattino

Dalle ore 9,00 alle ore 9,30 si svolge l’Assemblea Generale dei Soci dell’Associazione Culturale S.P.H.C.I., dove vengono espletate le formalità richieste e assunte le deliberazioni previste dall’Ordine del Giorno. Al termine di questa necessaria incombenza, il D+ G+ apre la Riunione Plenaria precisando che per l’occasione non è stato volutamente stilato un programma, al fine di lasciare massima elasticità allo svolgimento dei lavori. In linea di massima si cercherà di concentrare la presentazione dei lavori nella giornata odierna, mentre il 17 si potrebbe fare una parentesi escursionistica, per poi riprendere il filo dei lavori al termine di essa e nella mattinata della giornata successiva.

Il D+ G+ chiede quindi alle responsabili delle tre Segreterie di operare un aggiornamento sullo stato dei lavori.

Per la Segreteria Centro:

la Sr •Sehehiah fa una breve sintesi per quanto riguarda l’area del Centro Italia. Riferisce che alcune schede già trattate la scorsa riunione sono state arricchite con nuove integrazioni e sono state completate.

Precisa inoltre che le schede inserite in mappa sono complete nella stratificazione dei periodi, a conferma della continuità della presenza dei simboli nelle diverse aree territoriali. Nel lavoro di ricerca ci si è raccordati sia con il Sud che con il Nord.

Il Fr+++ Massimo ha iniziato ad esaminare l’area dell’alto Lazio e a fare un primo approccio su Roma.

Sono state trovate diverse testimonianze relative alla presenza di Culti delle acque.

Per quanto concerne la testimonianza di culti Egizi, si è evidenziata un’inaspettata presenza in Sardegna: probabilmente la componente egizia era contemporanea alla civiltà del popolo degli Shardana.

La città di Nuoro, il cui nome deriva da num-oro, testimonia una componente mesopotamica originaria mediterranea egizio-caldea.

Il Del+ Gen+ richiama l’attenzione sulla narrazione secondo cui nel Centro del Mediterraneo vi fosse la cosiddetta Civiltà Atlantidea; fanno dunque riflettere le testimonianze rinvenute in Sardegna e in Sicilia che si porrebbero come un riscontro del passaggio della Tradizione. Questi aspetti vanno anche considerati nell’ottica di una possibile retrodatazione dell’origine della tradizione, che tuttavia necessita di conferme scientifiche.

Sempre restando in Sardegna, si riporta un’altra notizia stimolante tratta da un articolo in cui si evince che: a Castelsardo,sede vescovile e sede del Capitolo della Cattedrale, è riemersa una biblioteca di scienze e alchimia rinascimentale. È  stato ritrovato un graffito su una lapide tombale nella sacrestia della Cattedrale di S. Antonio Abate, associato ad una significativa iscrizione: “Fratres Cathedralis Ampuriensis” “In Unum”. Questa traccia, nella sua chiarezza, testimonierebbe l’adesione dei Canonici di Castelsardo dell’epoca ad un’ideologia e a una visione del mondo che secondo certi aspetti sconfinava anche nell’eresia.Il motto “In Unum” sintetizza il ricongiungimento di ogni alterità al principio primo o Pietra Filosofale. Anche la scritta “Fratres” identifica i canonici come un gruppo scelto, una fratellanza.

Si fa notare che il forte richiamo alla scienza alchemica pose alcuni dotti ecclesiastici al centro della cultura umanistica e rinascimentale che da Firenze percorreva l’Italia intera, passando per Roma e diffondendosi in Francia e Spagna.

La Sr+++ Terry osserva che la biblioteca di Castelsardo è stata nascosta volutamente per preservare i testi.

Il Fr+++ Massimo riflette poi sulla componente astronomica, per la quale le emergenze mostrano specularità cielo/terra e riferisce di aver trovato, al riguardo, alcune emergenze in diverse zone del Centro-Italia (Sardegna, Alto Lazio, Lunigiana ecc.).

La Sr •Sehehiah osserva che l’aiuto del Maestro •L.J. Aniel sarebbe utile per poter interpretare questo tipo di corrispondenze. Riflette ad esempio sul Nuraghe, che si sviluppa analogicamente come una cellula in terra e della quale sarebbe interessante trovare una corrispondenza in cielo.

Per la Segreteria Nord:

la Sr •Nemamiah sintetizza il lavoro svolto dai fratelli per quanto riguarda l’area territoriale del Nord Italia.

Sono stati fatti approfondimenti sulla presenza dei culti isiaci nell’area Nord Est.

Si sono trovate diverse testimonianze relative a culti delle acque e alle rituarie inerenti; ad esempio il rituale dell’acqua attinta con mestoli che, una volta utilizzati, venivano poi spezzati affinché non fossero riutilizzati con altre finalità. Analoghe modalità rituali sono state rinvenute nell’area che va verso la Slovenia.

La Sr •Haziel aggiunge che anche nel nord della Campania è stata rinvenuta la stessa tipologia di reperti.

Per quanto concerne i personaggi di un certo rilievo, è stata ritrovata un’incisione che testimonia la presenza del maestro in cattedra Antonio Pelacani, filosofo attivo nel 1200 a Padova, che ha tradotto alcuni testi di Avicenna. Altra evenienza è la Casa dell’Alchimista con simbolo dell’uroboro del 1500, costruita secondo i canoni dell’alchimia.

Per la zona di Venezia sono in corso approfondimenti sulle figure di Niccolò Cusano, Cardano e altri.

Per quanto riguarda l’area della Valcamonica, ricca di emergenze relative all’archeoastronomia, sono state fatte ulteriori integrazioni; molte, poi, le emergenze del periodo arcaico con incisioni archeoastronomiche.

È  stato esaminato il tratto della via Francigena che collega Piacenza con Asti ricco di culti dell’acque, inoltre sono state rinvenute alcune statuine egizie. Si accenna ad un Rito di dispersione del vino sulla terra con finalità purificatorie.

Altro reperto interessante sono le Tavolette in bronzo (III sec. d.C.) custodite al museo di Pavia, contenenti ricette mediche con indicazioni rituali su modalità di scelta a sorte o tramite sacerdote, presso fonti anch’esse rituali, per propiziare il favore degli dei,. Il Fr •Igor osserva che la dicitura “la mia fonte” fa riferimento ad una fonte particolare. La Sr+++ Gianfranca osserva che tutti i santuari hanno una fonte vicina.

Per la Segreteria Sud:

la Sr •Haziel espone sinteticamente il lavoro della Circoscrizione Sud.

Precisa che dopo l’ultima riunione i fratelli si sono divisi le regioni da prendere in esame, inoltre sono state eseguite delle integrazioni alle schede già in mappa.

Tra le notizie di rilievo, la testimonianza del passaggio nel 1570 di Giordano Bruno a Campagna in Cilento, dove ha composto diverse opere.

Per quanto riguarda l’area territoriale della Sicilia, gli studi più recenti la riconoscono come centro primario, punto di partenza da cui si è diffuso il processo del Neolitico. Questo concetto ci ritorna perché il Kremmerz diceva che la tradizione viene da Occidente.

Sempre in Sicilia sono presenti più di 40 di indicatori solstiziali o calendari solari in pietra collegati fra loro. In proposito, il D+ G+ pone in rilievo l’importanza delle emergenze astronomiche antiche, come quelle rinvenute in Sicilia. La Sr •Maria aggiunge che molta importanza riveste in quest’area anche la cultura di Castelluccio dell’età del bronzo.

Per i culti egizi la Sicilia è importantissima: sono stati rinvenuti i primi reperti “aegiptiaca”già dall’età del ferro intorno al XI/X sec.a.C.

Anche gli argomenti legati alla medicina sono molto interessanti, con aspetti alchemici e la presenza di alcuni ermetisti.  Altra testimonianza riguarda le prime donne medico e la presenza di molti iatromatematici.

Si segnala che, al momento, per quanto riguarda la zona di Taranto, non è stata rinvenuta la presenza di culti egizi.

Il Fr •Igor espone brevemente quanto emerso dallo studio delle regioni del Molise, mentre il Fr+ Alfredo illustra quanto emerso in Abruzzo. In queste zone vi è una forte presenza di acque terapeutiche e culti inerenti ad esse.

A Corfinio vi era un Collegio sacerdotale femminile di Cerere, sono stati rinvenuti resti di un tempio di Ercole su  cui si è innestato successivamente il culto S. Michele.

Si ricorda che in Molise furono ritrovate le tavole di Agnone, già studiate in passato dall’Accademia Sebezia.

La Sr •Haziel aggiunge, per quanto riguarda le sacerdotesse di Cerere, che queste erano presenti anche a Napoli e godevano di grande rispetto in quanto ricoprivano anche la carica di magistrati.

Nel territorio della Marsica in Abruzzo, intorno al 1570, è segnalata la presenza di un importante astronomo, Andrea Argoli, che ipotizzò un nuovo modello di sistema solare. Viene ricordato che quei territori erano frequentati anche da Ottaviano. La Marsica è riconosciuta come terra di magia, rilevante anche per la presenza dei Serpari.

In merito ai culti di grotta e alla presenza sul territorio della dea Mefite, si è visto che la Mefite di Rossano di Vaglio in Basilicata viene trattata con l’appellativo di Regine e Signora e presiedeva al patto tra le varie etnie transumanti e la divinità.

Atra interessante emergenza, ancora da approfondire, è quella dei nove cippi con formule augurali con simboli a Banpia in provincia di Potenza. I nove cippi non formavano un tempio chiuso, bensì un recinto all’aperto tipico italico, con geometrie di punti nodali di influenza pitagorica.

Si passa poi all’area della regione Puglia.

In merito alla preparazione della Teriaca il Fr •Poiel ha trovato la notizia che il papavero pugliese era ritenuto ottimo per estrarre l’oppio, ingrediente del composto medicamentale.Veniva preparata in varie città da Venezia a Pisa e Pistoia, con rito pubblico presieduto da armigeri che proteggevano la sua preparazione contro le contraffazioni. Era prodotta anche a Napoli e a Montevergine utilizzando le  vipere, provenienti dai Colli Euganei.

La Sr+ Mariella si è interessata dei Dolmen della zona tra Bisceglie e Corato, la cui posizione sembrerebbe speculare a una costellazione. Sottolinea che la Puglia è ricca di questo tipo di emergenze. In Sicilia, a Randazzo, i vari punti delle chiese dedicate alla Vergine sembrerebbero corrispondere alla costellazione della Vergine (da verificare). Si cita anche la Pietra forata della Terra d’Otranto che si rifà al culto antico della fertilità e ha anche funzione terapeutica. La Terra d’Otranto, inoltre, era ricca di medici filosofi.

Restano poi ancora da affrontare: Napoli, con ermetisti come Della Porta, e la Regione Calabria.

Ritornando al territorio dell’Abruzzo si riporta la notizia secondo cui uno studioso ha avanzato l’ipotesi che la casa dei mosaici a Corfinio fosse un luogo di incontro di Schole.

Il Fr+++ Massimo ha condotto un approfondimento sulle Schole e parla della Tradizione dei Comacini che era assolutamente orale e che continua fino alla Tradizione Massonica che ne ripropone l’apparato simbolico. Il D+ G+ suggerisce la domanda sul perchè alcuni luoghi siano stati richiamo di tradizione filosofica o alchemica. Sono da prendere in considerazione i luoghi dove sono transitati gli ermetisti, tenendo ben presente che i riscontri devono poi trovare un collegamento fra loro. In relazione ai Maestri Comacini, ad esempio, il D+G+ chiede se questi possano considerarsi la continuità delle Schole Fabrorum. Prima ancora vi era la tradizione dei geomanti etruschi. Viene fatta notare dal Fr •Mehiel l’importanza dei riti di fondazione etruschi, dai quali i Maestri Comacini potrebbero allora derivare la loro arte.

Il D+ G+ aggiunge, a questo proposito, che la Schola supplisce all’individualismo delle corporazioni (es. quelle medievali) gelose delle loro conoscenze che si tramandavano fra di loro ma non all’esterno. È questo un discorso diverso da quello della trasmissione di conoscenze coniugato al femminile, che nulla ha a che fare con la degenerazione della trasmissione sapienziale in senso individualistico. Ne sono un esempio i Maestri di Miriam, che sono dativi, così come la terapeutica e la medicina al femminile è soprattutto prevenzione.

La Sor •Sehehiah ricorda che dallo studio delle unità di misura si deduce che ogni territorio aveva le proprie, impresse sugli edifici, per indicare le proporzioni armoniche.

Sui simboli della Tradizione, la Delegazione indica che il pentagramma è simbolo di Venere che corrisponde alla stella a otto punte. Stella piena  e vuota rappresentano una chiave di lettura? Vuoto e pieno sono complementari come contenuto e contenitore?

Ritornando alle confraternite, la Sr+++ Raffaella dice che quella laica dei Battuti era aperta alle donne ed aveva finalità caritatevole. Altra confraternita importante in Romagna era quella dedicata a Iside, la Confraternita dei Telestini (Sacerdoti di Iside). Il Del+ Gen+ invita ad approfondire anche questa notizia.

Si è riscontrato inoltre che la zona di Forlì è molto dedita alla medicina.

La Sr+++ Viviana domanda se le qualità della Minerva, Medica e Memor, potrebbero essere collegate alla memoria dell’acqua. Il Maestro •Jeliel ricorda che il nostro metodo ci impone rigore e perciò non possiamo sostenere ipotesi con altre ipotesi, per altro non accreditate scientificamente, ma attenerci ai fatti.

Il D+ G+ precisa che possiamo formulare le nostre ipotesi solo sulla base dei reperti e dei riscontri certi.

La Sr •Sehehiah osserva che la formula MMM porta alla salsa di Minerva, fango che si viene a formare; la Salsa è il fango e come luogo conduce alla sanatio.

La Sr •Haziel aggiunge che per quanto concerne la zona del Gargano in Puglia sono presenti nel sottosuolo acque e sorgenti pure e incontaminate con culti antichissimi. Il Del+Gen+ domanda se il Gargano è collegato alla divinità di Beleno, ma la Sr •Haziel precisa che il culto di Beleno è successivo.

Vi è inoltre la notizia dell’uso talismanico, contro la peste, di rocce provenienti dalla grotta di S. Michele sul Gargano.

La Sr+++ Raffaella riporta la notizia che a Travo vi è una grotta con vasche rituali nelle cui rocce è stato riscontrato un magnetismo altissimo.

Il Fr •Poiel riflette che questo magnetismo potrebbe essere collegato alla radioattività, da intendersi come forza della materia. In questo senso, Il concetto di Memor potrebbe essere collegato alla terapeutica per affrontare la malattia.

Prima dell’intervallo, a sospensione di una fase di lavoro molto intensa, la Delegazione Generale mette in rilievo:

  • la difficoltà nella consultazione della mappa per la mancanza delle didascalie sotto le immagini
  • la necessità di ridurre il materiale esclusivamente alle cose da approfondire, eliminando quanto non necessario, così da agevolare la consultazione della mappa.

Dopo l’intervallo i lavori riprendono con la proiezione, l’illustrazione e il commento delle immagini relative alle schede, iniziando da quanto raccolto dalla Segreteria Nord, seguita dalla proiezione parziale di quanto raccolto dalla Segreteria Sud. La proiezione viene infatti interrotta dal D+ G+ perché, come la precedente, risulta dispersiva per le troppe immagini raccolte, diverse delle quali presentano contenuti riferibili a mera funzione decorativa. Del resto, già nel corso della proiezione il D+ G+ dà un esempio dei criteri da seguire nel selezionare le emergenze utili alla loro inclusione nelle schede e nell’escludere quelle non pertinenti, così come nell’approfondimento di reperti aventi particolare interesse per la ricerca e nella verifica dell’attendibilità delle notizie raccolre e delle relative fonti.

Si sintetizzano qui di seguito le indicazioni e i criteri forniti dalla Delegazione Generale per la rielaborazione del materiale raccolto, così da produrre una scrematura funzionale a una più agevole e utile fruizione dello stesso.

Indicazioni della Delegazione sui criteri di ricerca:

  • Sul discorso templare, così come sugli ordini similari, è necessario tenere conto dei diversi aspetti che li riguardano; vi sono infatti diverse tipologie: quella prettamente guerriera, quella terapeutica ecc…che andranno valutate e distinte. Anche per gli ordini ospitalieri va operata una distinzione tra quelli espressione della Chiesa e quelli che si ispiravano a un concetto laico dell’esercizio della terapeutica e della filantropia.
  • Considerare, in merito alle tracce del transito della tradizione, anche l’aspetto dell’astrologia e della Iatromatematica (medicina legata all’astronomia) di cui si è occupato il Fr •Poiel, relativamente alla corrispondenzatra macro e micro cosmo.
  • I reperti relativi alle costellazioni, decani ed elementi astronomici vanno riuniti in una sola cartella.
  • Le Sibille vanno inserite laddove si evince un discorso oracolare.
  • Gli elementi museali vanno indagati per la loro reale provenienza e deve essere accertato che sono autoctoni e relativi ai culti locali. È l’incastro dei vari elementi che può aiutare a sostenere una determinata tesi, non basta solo il dato archeologico.
  • Gli edifici son più attendibili perchè l’emergenza vi è posta volutamente ed è più affidabile del reperto singolo museale.
  • Cercare i simboli non in contesti di chiese, ma isolati in un luogo in cui ci si chiede perché è qui? Chi voleva segnalare la vita o la rigenerazione poneva una stella. I simboli quando sono sparsi nel territorio sono o segni di tappa per i pellegrini perchè si fermassero o – ipotesi – indicavano un percorso per arrivare alla conoscenza delle leggi di natura.
  • Tra gli uroboros (ma il discorso vale anche per gli altri simboli ermetici) qual è il primo reperto in ordine cronologico? Da quale luogo è partito il simbolo?
  • Lo sforzo è anche capire il significato del simbolo nel tempo, la postdatazione: dopo un utilizzo originario del simbolo, o dopo che qualcuno si è appropriato di un simbolo, questo è stato poi utilizzato successivamente e ci saranno delle differenze a seconda dei tempi e dei contesti.
  • L’obiettivo deve essere la sintesi della nostra tradizione che ritroviamo nel Timbro della Schola.

Ulteriori indicazioni metodologiche puntualizzano che:

  • non ci si deve disperdere nelle interpretazione alchemiche, poiché queste potrebbero allontanarci dal nocciolo della questione
  • è opportuno scavare anche sugli aspetti riguardanti la medicina popolare
  • occorre riflettere sul fatto che la medicina popolare può essere indicativa per sottolineare la Tradizione medica che spesso era preventiva, soprattutto quella al femminile, e che queste sono cose da mettere in evidenza perché gli studiosi potrebbero averle trascurate. Infatti la Medicina universitaria non sempre corrispondeva alla Tradizione Medica, a volte, invece, il sapere universitario si è aricchito della Medicina popolare come attestato dalla presenza di molti medici filosofi e astrologhi.

In relazione poi alla domanda della Sor Gianfranca su come si sia trasmessa la conoscenza della medicina, il Maestro •Jeliel invita a considerare che prima che la medicina fosse codificata negli studi universitari, essa veniva intesa e trasmessa come ‘terapeutica’.

Il D+ G+ procede quindi ad assegnare alle Segreterie Generali le linee per il prosieguo del lavoro di ricerca.

 Indicazioni del D+ G+ alle Segreterie Generali:

  • Il lavoro successivo delle Segreterie consisterà nel riunire le schede e le emergenze in base agli argomenti fondamentali. Dunque le sezioni secondo le quali le Segreterie riuniranno le schede e le emergenze sono le seguenti:
  • Astronomia (compresa anche la medicina iatromatematica)
  • Culti tradizionali
  • Acque terapeutiche (+ grotte, + rocce)
  • Medicina e terapeutica
  • A noi interessa più la terapeutica che la medicina, cioè più la terapeutica come la intendiamo noi che la medicina ufficiale.

Si giunge così alla pausa pranzo, con l’indicazione che, alla ripresa dei lavori, si procederà per gruppi (Nord, Centro e Sud), con lo scopo di riesaminare il materiale e procedere alla sua selezione secondo le indicazioni ricevute.

Venerdì 16 Agosto – Ripresa dei lavori

Si riprende con la costituzione dei gruppi di lavoro. I gruppi procedono per l’intero pomeriggio, fino alla pausa per la cena. Dopo cena i gruppi si riuniscono nuovamente per procedere nel lavoro di valutazione e di cernita.

Sabato 17 Agosto

Si prosegue il lavoro di selezione e scrematura del materiale delle schede fino alla pausa pranzo, dopo la quale, nelle prime ore pomeridiane, ci si organizza per l’escursione all’Eremo di  S. Paterniano, dove si trova una pietra terapeutica che, secondo quanto si tramanda nella tradizione popolare, cura le infermità delle ossa. Giunti sul posto, i Fr+ e le Sor+ si soffermano individualmente presso la pietra curativa per prendere contatto con essa e con le proprietà a questa attribuite. Lungo il percorso è stata fatta una breve sosta per dissetarsi alla fonte del S. Amore.

Dopo cena, facoltativamente, si riuniscono di nuovo i gruppi che devono terminare la selezione del materiale della ricerca.

Domenica 18 Agosto 18/8

La ripresa dei lavori avviene in maniera informale, all’aperto e alla presenza del D.G. Maestro +++++M.A. Iah-Hel e Maestro •Jeliel.

Le Segreterie Generali, dietro invito del D+ G+, chiedono ragguagli sul lavoro da farsi e anche circa i periodi che in scheda sono rimasti sforniti di emergenze a seguito della scrematura eseguita (cioè l’aver eliminato le emergenze inutili, elementi solo decorativi o fuori tema)

La Delegazione Generale chiarisce che per le schede in mappa (da sostituire alle precedenti) le Segreterie faranno in tal modo:

  • Per ogni scheda: foto con titolo e didascalia, in unica immagine + notizie (brevi), se ci sono, inserite nella scheda stratificata come foto. Questo al fine di non vedere foto e titoli/didascalie/notizie separatamente. Cosa che fa perdere il filo e la consecutio temporis della scheda.
  • Dove c’è un periodo storico sfornito di emergenze scrivere in scheda cosa è successo. Es.: in tal periodo si ripropongono i simboli ma a scopo decorativo.

Le Seg+ invieranno le nuove schede al Fr+++ Massimo perché le inserisca in mappa.

Nel frattempo i Fr+ e le Sr+ di tutte le accademie continueranno il lavoro di prepararazione delle schede di quei territori non ancora esaminati. A tal fine si seguiranno le indicazioni di non inserire emergenze decorative o inutili,  quindi fare schede stratificate più brevi. Per ogni periodo storico non occorrono troppi esempi. Le schede approntate saranno poi  inviate alle Segreterie di pertinenza.

La Delegazione Generale richiama tutti al senso vero della ricerca:

Tirare le fila, ricondurre al timbro. Individuare la nostra tradizione ermetica dai passaggi dei taumaturghi, dalle influenze pitagoriche, dalle radici storiche. Ad esempio il filo della Sibilla ha continuità sino ad oggi. Ecco il perché del campione sibillino. Bisogna acquisire il metodo: valgano al riguardo le coordinate utilizzate per esaminare il territorio sibillino. Occorre acquisire la chiave per ricollegare la ricerca al timbro e alla nostra tradizione.

Rispetto ad una domanda della Sr+++Mariella sulle Madonne nere, e sulle coordinate per individuare un territorio, il D+G+ risponde:

Non ci interessano le Madonne nere, sono una manifestazione a livello popolare.

Ciò che individua un territorio sono le acque, le grotte. Gli elementi naturali individuano i confini dei territori e non i parametri politici o sociali.

Così è stato – dice la Segreteria Centro – per la valle del Reno.

Il D+ G+, poi, rispetto ad una osservazione del Fr+ Domenico, dice che rispetto ai maestri Comacini le Segreterie  Nord e Centro possono cooperare. Poi si aggiunge anche la Segreteria sud, sviluppando il tema nel modo seguente: passaggio di una tradizione costruttiva dalle maestranze romane ai comacini. Al meridione vi sono pipernai e lapicidi.

Si apre anche il discorso sui materiali, e sulla elasticità dei simboli anche a seconda del materiale. (al sud: tufo  e materiale vulcanico).

Il Fr •Igor dice che non è facile trovare materiale di studio su come erano organizzate le corporazioni dei costruttori.

La Delegazione Generale rassicura che qualcosa è possibile trovare.

Rispetto alla domanda della Segreteria Sud circa alcuni luoghi come il Cilento, ricchi dei ns. simboli, ma non si conosce la ragione della loro presenza, la Delegazione Generale risponde:

Ci sono luoghi che fanno da magnete e attraggono i ricercatori. Sono luoghi catalizzatori ove gli ermetisti lasciano le tracce del loro passaggio. Altro riscontro è quello celeste: da un tal posto si osserva una certa costellazione. Sono luoghi di energia intesa come qualcosa che viene dal cosmo.

Alla domanda del Fr+ Alfredo se si tratta di magnetismo terrestre, il D+ G+ risponde:

Non è magnetismo terrestre, ma è qualcosa di più sottile che si collega alla nostra parte più profonda. Il magnetismo terrestre ha la sua funzione all’interno di qualcosa di più ampio, cosmico. Ci sono posti con impronta di energia cosmica maggiore di altri. A ciò si aggiunge che chi lo percepisce per primo ci fa un tempio, un segno, un osservatorio astronomico, ecc. e a lui si uniscono altri. Il magnetismo terrestre-cosmico è anche in noi.

Il pranzo collettivo, nel quale si ritrovano le Sorelle e i Fratelli non ancora ripartiti per i luoghi di provenienza, chiude i lavori della Riunione Plenaria di Agosto 2019.