L’Immaginazione nella Terapeutica Ermetica

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L’Immaginazione nella Terapeutica Ermetica

Se la lingua latina si studiasse bene, secondo i principii della etimologia sacerdotale, le verità si troverebbero nelle parole. Immaginazione, italiano, viene dal latino imago che, analizzata secondo ciò che ho detto, si divide in i-mago aut inmago: e vuole indicare una potestà della mente di determinare nell’astrale una concezione, tal quale come fa il mago (sicut in-mago) per ottenere una realizzazione in pratica.(A,527) – L’intelletto, spostato nel rinvenimento della giusta misura, si traduce in volontà nella percezione immaginativa della cosa da creare. Ecco perché nella magia creatrice la immaginazione delle cose ben definite, pittorica, miniata, cesellata nei più fini e definiti particolari, è volontà in atto, è creazione. L’Ermetismo, nella sua pratica magica, è per questo un’arte grande, ars magna, e l’ermetista e il mago sono artisti di cartello. Questo potere immaginativo pochissimi lo posseggono per natura: sono quelli che hanno precedenti storici della tanto screditata arte magica che mostrano una tendenza ad esercitare questa perfetta forma realizzante della volontà e molto spesso gli isterici e i nevropatici impressionabili, si ossessionano così, senza creare niente, come per soffrirne solamente…Nell’ermetismo magico tutta l’attività  interiore volitiva consiste nella plastica immaginativa dell’uomo. Ho detto tante volte: immaginate bene e vi avvierete alla creazione di una volontà onnipotente in voi….Quale più perfetto apparecchio fotografico del cervello umano? Anzi quale superperfetto apparecchio di rapide fotografie movimentate per cinematografo, prontamente mutate in positive? Ma…non si fissano queste vedute! Si cancellano rapidamente, si affievoliscono, illanguidiscono e scompaiono nell’incosciente, l’archivio delle impressioni dimenticate, da cui si evocano le sintesi figurative nella memoria sommaria delle cose sentite e viste….Fissare l’immagine, riprodurre mentalmente, nella camera oscura del nostro corpo umano, questa cosa viva e ritratta, è una necessità dell’operatore ermetico, perché è una metà dell’alfabeto che dovrà scrivere in noi l’atto volitivo…
Immaginare bene vuol dire concepire l’idea della cosa da creare o da modificare nella sua visione reale, nell’astrale, cioè nel campo interiore senza luce, dove risiede quell’utero inafferabile della creazione umana…Le cose magistralmente pensate sono fatti veri, perché diventano reali…(Ma) l’ermetismo esclude il possesso di virtù supernormali senza il cammino ascendente verso la bontà assoluta che è amore per gli uomini e protezione per i deboli e gli inermi…Anzi constata in una maniera continuativa che i discepoli che hanno l’animo purificato da ogni immondizia di odio, di avidità, di concupiscenza, di violenza, di prevalere, sono quelli che nella serenità superiore a tutte le miserie volgari riescono perfettamente ad addestrarsi nella figurazione immaginativa…Nella Medicina Ermetica l’autoguarigione di tutte le infermità e di tutti i morbi arriva inesorabile, come l’ora del sonno e dell’appetito, se l’immagine curativa, al di là di tutte le teorie delle scuole mediche, è fatta bene.(D,85 a 92.) –Una pratica di magia differisce dalla preghiera religiosa in
questo appunto che la prima deve fondare il suo potere volitivo sulla volontà intima ed alimentare il valore della immagine (imago, cioè come in-mago); mentre la seconda parte dalla coscienza esteriore che ha fede in ciò che è più alto e non vede. (C,I,216) – Il pensiero (meccanismo pensante) in un corpo umano ha azione illimitata su tutti gli organi e gli elementi organici costituenti il proprio singolo individuo. Ammessa la precedente proposizione, qualunque pensiero (meccanismo pensante) in uno stato di simpatia o di amore può diventare un coefficiente potenziale di un meccanismo psichico armonico di un suo simile. …Il pensiero è talmente tutto il nostro singolo essere per quanto ogni sensazione periferica (cioè che proviene dalle estremità sensorie) può, arrivando ai centri, essere modificata…I poteri immaginativi raggiungono i gradi più stravaganti nelle alterazioni del senso del gusto in uomini di apparenza normali sol che questi si siano persuasi di trovare delizioso, per esempio, delle vivande sciapite, o esageratamente pepate – così del senso
del tatto, della vista, dell’udito, dell’odorato…. L’immaginazione secondo le antiche scienze
apparteneva all’influenza lunare, la cui intelligenza (cioè possessione intellettiva delle influenze lunari) è sempre designata come terribile perché sullo stesso piano intellettuale dava l’estro ai poeti, l’immaginazione all’artista e la pazzia a chi si lasciava trasportare dalle ombre. I sacerdoti isiaci non aspiravano che a quella intelligenza e vi si preparavano con la purità e l’equilibrio per dominare l’immaginazione e diventare gli artisti dell’ermetica. I misteri isiaci, che erano un po’ la nostra fratellanza…a scala ridotta, non celebravano che la conquista lunare sulle acque del gran fiume di vita. Oggi ogni persona che sa leggere un sillabario, classifica questa roba nella parola suggestione, senza riflettere (e ci capitano persone colte) che generalizzando il significato di questa parola non si sa più nella vita dove cominci e dove finisca lo stato suggestivo…Un uomo che liberamente crede, persuaso di credere la verità, col suo pensiero agisce rapidamente da modificatore sull’apparato
sensorio…Dovunque troverete uomini maturi, giovani, giovanette, vecchie che vi danno prove lampanti di aver modificata la sensibilità normale sotto l’impulso immaginativo di idee accettate e credute migliori. Dove è più appariscente lo sforzo è nei casi in cui l’idea modificatrice prende radice nell’idea della conservazione della salute e…della pelle… Ora fisiologicamente e con gli elementi della biologia più rudimentale si dovrebbero stabilire i veri rapporti attivi tra le modificazioni sensorie periferiche e le modificazioni anatomiche conseguenti, per trovare la legge che spiega la maggiore o minore resistenza organica sotto la divisione più o meno forte dell’immaginazione volitiva del potere centrale…Il tuo pensiero agisce tanto sicuramente sul tuo corpo che se hai la pazienza di allenarti ne disporrai a tuo piacimento. Non avrai paura né di infermità, né di contagi, né di disordini organici di nessun genere. Basta pensare volendo, con sicurezza di comando, che la tal cosa nel tuo organismo non succeda. Questa è educazione ermetica.
Il corpo nostro obbedisce alla nostra volontà: nei più deboli la volontà è immaginativa – nei più abituati è semplicemente enunciativa.(C,II,58-59-60) – La nostra Miriam è nata con un ideale: la medicina a distanza. Noi non abbiamo bisogno di vedere l’ammalato, ma di dirigere verso di questi una corrente vitale che chiamerete corrente magnetica. Il modo di dirigere questa corrente vitale della catena è in mano ai dirigenti della catena….Il punto cui deve mirare la nostra catena magnetica, o meglio la forza che questa sviluppa, è la esatta formazione della immagine della persona ammalata o della parte ammalata, o della ferita, ecc. considerata in sé stessa come cosa completa. …(ma) ordinariamente l’idea non diventa plastica che in nature eccezionali. E’ eccezionale la natura umana la quale possa immaginare a occhi chiusi un oggetto purchessia, determinandone i contorni. Ma con uno sforzo di volontà, voi potete riuscire….Il meccanismo delle immagini coi contorni, rappresenta il primo passo. Non è possibile dirigere la corrente magnetica che si sviluppa da una catena senza la precisione dell’immagine mentale… E’ questa la piccola chiave del magnetismo di corrente che agisce sulla persona malata.(SM,III,208-209) –La rappresentazione cerebrale di immagini è un principio di magia, senza di cui non si fa nulla. La
Magia non ha bisogno di plasticità: si vede con la mente. Chi arriva a soggettività fotografica nella mentalità propria, non farà mai male. Bisogna che ognuno si eserciti …con la catena si hanno risultati rapidi…La realtà della forma sta nell’immagine della forma; perché se distruggete la forma avrete distrutto tutto…Dunque è la forma quella che agisce sulla psiche, per dare l’idea della realtà dell’essere. Il terapeuta deve fare l’evocazione della forma e del contorno del malato. …Quando l’immagine del malato è chiara nella vostra mente potete psichicamente agire anche per strada, come se agiste su lui con un medicamento ideale. Questa è la forma di cura magica. A questo voi dovete arrivare. Il malato è quindi in atto di ricevere il frutto della nostra preghiera, è atto a ricevere
la nostra corrente di amore. Come si esplica la corrente a beneficio dei malati? Essa o agisce magneticamente, o sveglia qualche cosa attorno al malato, di modo che chi lo attornia gli giovi. Noi gli manderemo una corrente che prenda voi, il medico e il farmacista, si potrebbe dire al malato, ma non gli si deve dire. I mezzi curativi sono i geni e gli eoni….Ma resta fermo che senza l’immaginativa, la evocazione dei geni è poco utile. (SM,III,252.253) – Le forze che sono nell’uomo sono individualizzate; quelle fuori dell’uomo sono universali…Fuori dell’uomo l’individualizzazione non è possibile se non si suppongono – entriamo così nel campo delle ipotesi necessarie – dei centri determinati di virtù, di vita e di forza… Fuori di noi assistiamo per ipotesi necessaria alla valorizzazione della Natura che è madre e che è il grande mondo, di cui noi siamo l’individuazione, lo specchio. Ci troviamo di fronte a tanti piccoli nuclei, e a tante fonti che concretano nell’Assoluto la potenzialità del tanto che noi cerchiamo o che abbiamo sentito o che possiamo sentire. Il linguaggio figurato è venuto poi. Questo linguaggio figurato invece di chiamare nuclei, fonti, ipotesi quei centri potenziali li ha chiamati entità. La passionalità umana, la paura, o l’amore o la devozione hanno personificato quelle immagini e centri….In tal modo ho espresso, terra terra, quello che è personificazione o immagine figurata delle idee assolute o forze che agitano gli uomini … Dunque i Geni sono creazioni figurative di centri di forze naturali che esistono nell’Universo.(SM,III,211-212) – In che cosa consiste il metodo di curare a distanza con le
immagini?… Le cure teleurgiche veramente e puramente ermetiche fanno a meno di tante cose. Il pensiero o l’idea può, mediante certe pratiche, diventare essenzialmente dinamico, quindi movimentato e mobile da un apparecchio organico umano creatore ad un apparecchio organico umano ricettore. Il procedimento consiste : 1° nell’allenamento in un uomo a rendere dinamica e separata la sua idea; 2° armonizzare quest’uomo (dico armonizzare per accordare o far corrispondere simpaticamente) con un suo simile che deve servire da ricevente; 3° determinare in tempo utile l’espulsione dell’idea separata, indirizzarla e farla ricevere. Da queste tre cose non si ricavi che voglio parlare di telepatia o psicosi come comunemente ed erroneamente si intende nell’uso della lingua parlata…In questo caso il pensiero o idea vuol dire forma che si vede o forma sensibile della mente o forma che la mente ritrae da una sensazione. La radicale greca della parola italiana idea è vid e id, immagine mentale che si vede, v-idea da cui in genere cosa che la mente vede … Ma il pensiero o l’idea dinamizzata non è l’immagine mentale di una cosa, ma l’immagine
mentale vitalizzata per sé, cioè fatta diventare forza e emessa come tale diretta a un fine, dynamis in greco è forza e dynasthai in greco è potere. Perciò quando un’idea-dinamica noi lanciamo in lontananza per operare, o affinché operi con atto curativo e creativo, noi diciamo tele-urgia, cioè operazione a distanza. Lei mi dirà che esercitarsi in una ginnastica simile può dare origine ad un’azione imperativa di una mente ad un’altra…le rispondo che queste sono fisime e pudicizie sciocche per un cumulo di ragioni di cui le enuncio le principali: 1° il raggiungimento di un potere dinamico della propria volontà immaginativa non è concesso che per un perfezionamento morale intenso dell’uomo. Gli uomini moralmente inferiori, gli egoisti ne sono il tipo comune, non riescono.(C,1,77-78) – Nella sola coscienza integrata, fuori ogni influenza di ambiente, di superstizione e di passione, il potere volitivo si manifesta spontaneamente senza sforzo col solo atto immaginativo. L’immaginazione è strumento di creazione nelle coscienze integrate. Basta la creazione di una forma pensata in tale condizione interiore perché la forma si realizzi. Tale successo non è il risultato di uno sforzo, ma di uno stato di essere indipendente e interiore che non conosce ostacoli. La realizzazione in alto come in basso, cioè nella mentalità interiore come nella creazione è un atto di amore. (C,II,156-157)- Il guaritore è amore in atto. Chi si sente voluto bene, cioè amato, si sente attratto, come da una calamita, dall’amoroso. La sua anima è un fiore che si apre… Il medicamento ermetico che è spirito, intenzione, efflato, immagine, è distillato nel lunare dell’infermo. Arriva il piccolo miracolo di una cosa sola….La medicina ermetica è volontà e amore…Volontà vi ho spiegato che cosa sia e come la si intende … Concepire, immaginare, ritrarre bene l’idea, poi sentirsi nello stato di verità, d’accordo, ed in coscienza, della cosa pensata. E’ un atto di volontà, sia che la parola esprima il pensiero volitivo, sia che non lo esprima. La volontà è perfetta quando in coscienza l’idea plasmata è idea vissuta. Pace tra idea immaginata e coscienza, volontà in azione. Amore interviene e feconda…(D,93-94)

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3 Comments

  1. filosobek 22 Novembre 2014 al 15:06 - Rispondi

    Kremmerz scriveva “Le cose magistralmente pensate sono fatti veri, perché diventano reali…”. Ebbene, con l’obiettivo di distinguere i circuiti neurali discreti, i ricercatori della University of Wisconsin-Madison hanno monitorato l’attività elettrica nel cervello di persone che alternativamente immaginavano scene o guardavano video. Van Veen, insieme a Giulio Tononi, professore di psichiatria e neuroscienziato alla UW-Madison, Daniela Dentico, scienziato al Waisman Center della UW-Madison, e alcuni collaboratori presso l’Università di Liegi, in Belgio, hanno poi pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista NeuroImage. Tali recenti risultati forniscono l’evidenza che, durante l’immaginazione, il flusso di informazioni muove dal lobo parietale, cioè quello che elabora la percezione delle sensazioni somatiche del cervello, al lobo occipitale, che costituisce gran parte corteccia visiva del cervello. Quindi l’immaginazione nasce prima della visione e diventa visione solo successivamente trasmettendo sensazioni reali.
    Nelle parole del Maestro: “Fissare l’immagine, riprodurre mentalmente, nella camera oscura del nostro corpo umano, questa cosa viva e ritratta, è una necessità dell’operatore ermetico, perché è una metà dell’alfabeto che dovrà scrivere in noi l’atto volitivo…”.

    • A.Detommaso 23 Novembre 2014 al 21:50 - Rispondi

      “Le cose magistralmente pensate sono fatti veri, perché diventano reali…”.
      Da quest’altrettanto magistrale frase del Maestro G.K., prendo lo spunto x esprimere una riflessione:
      Un individuo evoluto, in virtù della tradizione iniziatica ortodossa, sapendo bene ” Immaginare “, di conseguenza : compiutamente Volere: può, attraverso le sue quotidiane occupazioni: – di (Essere) ermeticamente evoluto: – contrastare il male, o meglio, quel che lui recepisce come: ( un male ingiusto ).
      Mi piace pensarla così!
      Ogni santo giorno siamo sommersi da numerose ingiustizie che non sempre colpiscono noi, che forse in qualche caso abbiamo sviluppato i necessari anticorpi x respingerle; sono altri invece a diventarne le vittime predilette di quei
      ” carnefici ” – sempre ben predisposti alla commissione di: violazioni, abusi, violenze; sopratutto nei confronti dei più deboli.
      Puntualmente assistiamo alle cronache proposteci mediante i palinsesti dei media, molto ben pianificati per somministrare un po’ di veleno giornaliero agli ascoltatori, benché gli stessi, pur di incrementare gli indici di ascolto, risultano sempre molto inclini a calpestare la privacy di chicchessia! Conduttori televisivi che si ergono ad investigatori nell’esercizio di un interrogatorio; giornalisti da strada, che senza neanche qualificarsi con l’apposito tesserino del proprio ordine di appartenenza o domandare agli interessati se intendono rilasciare un intervista, come se questi fossero costretti ad assecondare il desiderio del proponente; senza tanti complimenti gli saltano addosso, imponendogli con prepotenza la loro volontà: mentre contestano al malcapitato un qualche presunto illecito, al contempo nella migliore delle ipotesi, commettono molestia in luogo pubblico, ( art. 660 del c.p. ), nella peggiore, violenza privata, ( art. 610 del c.p. ): quest’ ultima fattispecie, se non ricordo male, vado a memoria, nei suoi istituti processuali: prevede nel minimo, 3 anni di reclusione, contemplando nella flagranza dl reato, l’arresto facoltativo! Ora, nulla da eccepire ai meriti di codesti, nell’effettuazione delle quotidiane denunzie del ” degrado “, vorrei però vi fosse – legalitàxlegalità, e non il contrario!
      Tornando alla pratica dell’ermetismo, talvolta penso che ” pensare nel modo giusto “, possa un pochino aiutare a controbilanciare la profonda mancanza di etica che spesso riscontriamo, e mi piace anche pensare che ” uomini “, che dell’Etica hanno fatto una ragion di vita, conseguendo una tale maturazione da riuscire a immaginare e scrivere, parole Magistrali, come quelle enunciate dal Gran Maestro: possano davvero Determinare con i loro, Atti e Fatti, il compimento di quel processo di Giustizia, di cui noi mortali, abbiamo gran sete!
      Un Saluto a Tutto il Popolo di Miriam!

  2. fler95 11 Agosto 2013 al 21:40 - Rispondi

    Immaginare… Immaginare… è una costante della vita di tutti, che cambiamo umore, attitudini, e, addirittura, comportamento, a seconda di quanto immaginiamo che sia: la nostra persona, le altre persone, la persona ideale… È difficile imparare a distinguere ciò che è da ciò che si immagina sia. Ma se io penso di essere una persona intelligente, questo mi farà ‘essere’ intelligente?
    Diceva il Maestro Jah-hel che bisogna imparare a scarnificarsi…: e ho ricordato che pure Kremmerz asseriva la medesima necessità di sapersi guardare a fondo, senza timore di confessare – quantomeno a sé – tutte le pulsioni dell’animale svestite dei travestimenti di nobiltà e onore tanto soliti all’autocompiacimento umano.
    Fortunatamente, l’avere come applicazione unica la terapeutica, dà modo di verificare continuamente e nei fatti la rispondenza tra idea immaginata e realtà, e l’atto di volontà – che si sa essere UNO con la Catena – piano piano, riconduce l’immaginazione nel concreto.
    “…quando in coscienza l’idea plasmata è idea vissuta… Amore interviene e feconda…”.

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