Le Forze Occulte, le Virtù ed i Poteri nella S.P.H.C.I.

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Le Forze Occulte, le Virtù ed i Poteri nella S.P.H.C.I.

9 aprile 2009

Le virtù nell’uomo sono tutte reintegrazioni dei poteri perduti, e non esistono virtù senza potere. (A,583)- L’uomo, organismo fisico e mente, ha i poteri fisici e intellettivi a diversi gradi, e voi lo riconoscete in voi e in tutti i vostri simili. Forza fisica, attitudini fisiche, resistenza fisica, facoltà di lavoro mentale e intelletto per comprendere e rispondere agli altri che esprimono le loro idee. Questi sono poteri ordinari, noti… poteri organici e mentali dell’uomo, in grado diverso comuni a tutti, visibili a tutti, possibili a tutti. Ma di tanto in tanto dalla categoria degli esseri più evoluti, o da una categoria media, di cui non si può valutare la potenza del suo interiore come grado di progresso, si manifesta un uomo eccezionale che supera tutte le possibilità mentali, intellettuali, volitive degli uomini considerati come estremi esponenti dell’intelligenza e della dottrina. Per esempio: un individuo che legge una lettera chiusa in uno scatolo e senza aprire lettera e scatolo. Se questo individuo di eccezione compie tale atto che gli altri non possono realizzare, significa 1° che il suo organismo è sviluppato in maniera da potere leggere uno scritto attraverso il legno. 2° che il suo è un potere nascosto del suo organismo manifestato in maniera concreta. 3° che, in conclusione, avendo egli un insieme animale come gli altri uomini e possedendo una virtù che gli altri non hanno, si può presumere che gli organismi simili al suo hanno la possibilità di vedere, come egli vede, attraverso il legno, se si adattano a coltivare una simile possibilità, ricercandone i mezzi e la via. A noi, nella nostra pratica, riesce provato sperimentalmente che il contatto, la comunione di idee, la contemporaneità di certi riti, l’affetto di vera amicizia tra due praticanti che si avviano alla ricerca di possibili doti non ordinarie dell’organismo umano, determinano un ricambio, un contagio, direi, che rende comuni ai due le proprietà non sviluppate nell’uno e bene attive nell’altro.…Esiste una legge di comunione tra gli esseri viventi che segna le tappe di un progressivo avanzamento verso il vizio o la virtù per vero contagio…Avvengono molte volte in un giorno dei fenomeni personali di intelligenza a tutti gli uomini ben dotati in mentalità che in altri giorni e in altri momenti non sono possibili: intuire con chiarezza il pensiero di una persona vicina o lontana senza che questa abbia parlato, è cosa che capita a quasi tutti quelli che si trovano in condizioni di ricettività per amore o per interesse, ma tale fenomeno non si riproduce a volontà né con tutte le perone né avviene spontaneo tutti i momenti…Ora se esiste una nostra qualità occulta che eccezionalmente ed a sbalzi si manifesta in noi, in modo da farci leggere il pensiero del nostro interlocutore in contraddizione di ciò che egli espone con la parola, questo potere si può coltivare in maniera che da occulto ed incosciente diventi cosciente, mentre attualmente è una nostra virtù nascosta ed inesplorata e da alcuni sospettata…Normalmente le cose entrano nella nostra conoscenza per mezzo della visione, cioè del senso della vista; gli occhi ne sono gli organi. Vedere, senza che gli occhi entrino in funzione, una lettera nascosta è un fatto super normale in contrasto col modo con cui la visione ordinariamente avviene… Sono fenomeni che dovendo servirsi di uno o di tutti i cinque sensi noti per manifestarsi, si presentano per il tramite di meccanismi ignorati, come la lettura del pensiero altrui… e tanti altri fenomeni: dall’atto di volontà a distanza, dall’intuizione premonitoria di un fatto da venire, dalla visione onirica come successo telepatico o come profezia, dall’atto volitivo di possesso su oggetti animati e inanimati, dalla manifestazione verbale o dalla traduzione orale di pensieri ed idee che ci vengono lanciati da una sorgente ignorata o da una zona profonda del nostro essere fino al punto da svelarci le cose meglio celate, alla esplorazione di stati mentali senza coscienza palese, all’intuizione di diagnosi per malati non visitati, alle correnti guaritive o pestifere delle aure di determinati individui…e ad altri innumerevoli casi che sono materia di studi nostri prediletti… Nel grado intellettuale ogni potere trova la sua residenza nel cervello, considerato fisiologicamente come centro di ogni movimento del pensiero. (D,65 a 70)- (Le) forze (sono) vibrazioni sottili, potenti e intelligenti del corpo umano, in sé stesso preso come unità e nei rapporti con la natura universale. Il misterioso, il meraviglioso, il miracolo è nell’orbita della natura e non al di là o sopra la natura.

Sono le pratiche di leggi ignorate dalla conoscenza umana che presentano risultati non spiegabili e prodigiosi nell’insieme delle tante manifestazioni, sempre varie e sempre inattese. Un mondo di là è frutto e creazione di tutti gli uomini primitivi che non possono spiegare fenomeni che non sono normali, cioè non facilmente producibili da tutti.   Così furono creati i primi dii rudimentali dei selvaggi, così le religioni personificatrici di forze e di leggi naturali. L’errore di attribuire alle anime dei morti i miracoli dei vivi è antica e sempre giovane testimonianza della ingenuità dei volghi. L’uomo che vola in aeroplano è un dio per le persone che ignorano gli studi progressivi che hanno fatto dell’aeronautica una scienza ed un’arte. L’uomo interiore come spirito vivente è stato preda delle istituzioni religiose, in tutti i tempi e sotto tutte le latitudini. E’ solamente da qualche secolo che la scienza ufficialmente riconosciuta, liberamente investiga gli stati speciali di rapporto tra il pensiero umano e la materia, e le risultanze di questi studi sono ancora modeste di fronte al grandioso intreccio di poteri dormienti nel nostro organismo: ma prima di conoscere le leggi del risveglio, passeranno ancora molti secoli!… La storia moderna comincerà quando una chimica nuova analizzerà e svolgerà gli elementi animici che costituiscono l’individuo uomo e segnerà la fine di una lunga notte in cui l’uomo ha ignorato se stesso.(SM,II,301-302)- L’uomo è la più perfetta riproduzione nella sua semplicità animale dell’esistente in una forma finita. Perfezione che il perfetto iniziato conosce per esperienza, perché egli solo è in grado di conoscere tutte le fonti di infinite risorse di cui è ricco il corpo umano…Il rendere consono ai tre elementi inferiori il principio altissimo residente nell’uomo, cioè lo Spirito, è l’opera della magica iniziatura ai misteri dell’universo, e quindi alla riconquista dei poteri divini…Il corpo umano è uno strumento imperfetto ma perfettibile nelle mani di un sublime artefice occulto, per sé stesso perfettissimo. Il corpo dell’uomo messo nelle condizioni di poter sentire tutte le spirituali volontà di quell’essere che di nascosto contiene, non diventa che l’arca santa nella condizione della custodia di un Nume altissimo, è la casa di Dio di tutti i profeti mistici e dei Grandi Pontefici delle scuole iniziatiche. Allora egli, il Nume, diventa il padrone ed il sovrano del corpo e nelle sue esplicazioni ogni forma fisica del corpo e ogni sua manifesta energia diventa una forma di essere del suo occulto e sovrano potere. In contrasto con la perfezione dello Spirito, la carne, le ossa, il sangue dell’uomo, il suo calore e la sua vita, la sua anima aerea cessano da ogni funzione non comune; ma in armonia e in cosciente obbedienza allo Spirito, egli dallo Spirito è compenetrato ed acquista virtù della sola virtualità e onnipotenza assoluta dello Spirito di cui è albergo…più prossimo o lontano è lo spirito umano dalla sua purità originale e più efficace o meno è la sua azione, più rapido o meno il suo effetto nella realtà sensoria (Corpus) – Le forze occulte, cioè non palesi, emananti dall’organismo umano ermeticamente ed idealmente si possono dirigere a tutte le adattazioni possibili. La Magia, nel suo concetto osirideo, dovette essere concepita come lo stato completo di possessione ermetica, perché fu sinonimo di scienza per eccellenza che nessuna realizzazione arrestava o trovava impotente. Ma perché le cose siano ridotte alla povertà singola dei casi pratici, occorre che qualunque persona voglia studiare in sé e fuori di se questa applicazione delle sue facoltà, non volgarmente studiate, si proponga un fine a raggiungere. La nostra scuola (S.P.H.C.I.) onde nei suoi discepoli si determini un movente di azione e un controllo d esperienza, non si occupa che di sola Medicina Ermetica. (C,I,5)- Esiste da punto di vista scientifico e sperimentale un potere occulto, un potere dell’individuo interiore, nei medii, per cui delle facoltà anormali si manifestano. Ed esistono negli uomini di vita normale dei fenomeni, i quali regolarmente devono far supporre che il nostro organismo interiore, pur nella vita normale, può avere facoltà tali che non possiamo con la comune filosofia spiegare, o si è costretti all’ipotesi di interventi di spiriti di morti o di dii e santi della religione nella compagine della società umana….Mettere le forze occulte, le forze che vivono in noi, nel nostro organismo occulto, che rappresentano le nostre energie interiori, a profitto di coloro che possono avere bisogno di un aiuto che la scienza ordinaria non può dare, questo è il compito  della  nostra  fratellanza.  (SM,III,195)  –  Voi,  o  lettori, sappiate che la mano aperta è simbolo di liberalità e di franchezza e ai nostri compagni di studio, che la nostra parola accompagnano alla pratica, noi non ci stancheremo mai di ripetere che come comuni cittadini  devono  essere  esempio  costante  di  rettitudine  e  come uomini di solidarietà e di altruismo inteso nel senso classico di carità ed amore, nella vita privata e pubblica, onde nella serena concezione della vita possano trovare l’equilibrio che apre nell’animo la parola di quell’ermete misterioso e divino che porta la luce e il potere di una buona volontà attiva nel bene, tollerante della inferiorità morale dei meno evoluti e perpetuamente pronti a soccorrerli, col pensiero, la  parola,  l’azione,  senza  speranza  di  un  premio  anche  morale, perché i bambini e gli uomini inferiori sono essenzialmente ingrati. Queste nostre parole non sono predicozzi untuosi fatti per le anime pie, sono pensieri che i discepoli della buona idea devono vivere e praticare, è questa pratica che prelude all’iniziazione dei primi poteri o virtù terapeutiche. Virtù è un altro dei nomi abusati e denaturati. Virtù proviene da vir, maschio, uomo, forte – vis è forza in latino, eros in greco è eroe, cioè forte quanto un dio – l’astrazione della forza maschia attiva è virtù e per dire astrazione voglio indicare una qualità del mentale umano e ciò è una prova della potestà di spiritualizzazione dell’uomo e di tutte le cose di origine materiale ed inferiore…La virtù di fare o pensare o concedere il bene non è che spirito della mente o anima, attivo e gestante, e la sua radice è nel centro o nucleo mentale o anima o spirito. Se la fonte in cui lo spirito prende radice vuol diventare virtù, cioè vuol diventare agente o attiva, efficace e realizzante, deve permutarsi in buona, cioè nell’intima sua costituzione permanentemente concepente il bene…Il primo fondamentale istrumento magico è il bene o la bontà diventata costituzionale dell’anima uomo. I nostri misti o novizi sono intenti e invitati a  questa preparazione affinchè acquistino o  realizzino la Virtù terapeutica e la trasmettano. (C,I,54-55)- La magia divina non trova stimolo che nella virtù. Virtù è Ariel, virtù è forza, virtù è purificazione.(A,362)- L’ermetismo esclude il possesso di virtù supernormali senza il cammino ascendente verso la bontà assoluta che è amore per gli uomini e protezione per i deboli e gli inermi; s’intende i poveri dello spirito e della carne, nella massa della plebe e della folla. (D,89) L’ascenso religioso è il desiderio del ritorno allo   stato   primo   dell’Adamo.   La   preparazione   magica   è   la purificazione di cui la Vergine Immacolata, senza macchia, è il simbolo più nobile del Cattolicesimo. I poteri spirituali non si acquistano né diventano effettivi che così. Inutile tentare altre vie. (C,I,78)-

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2 Comments

  1. Shedyet 24 Settembre 2016 al 13:36 - Rispondi

    “Le virtù nell’uomo sono tutte reintegrazioni dei poteri perduti, e non esistono virtù senza potere”. Dando seguito al post di Catulla a proposito di intelligenza e volontà, vorrei rifarmi a quanto pubblicato in questo sito circa le forze occulte le virtù e i poteri, magistralmente commentati in seno alla Tradizione della Schola.
    L’intelligenza – inter legere – si può costruire, tanto che oggi si parla non a caso per le macchine di ‘intelligenza artificiale’ possibile proprio in quanto l’uomo si è impadronito del modo di costruire l’intelligenza. Così, anzitutto va focalizzata la percezione. I sensi opportunamente educati distinguono tra una percezione e un’altra: gusti, odori, suoni, colori, forme, materiali trasmettono messaggi diversi che si può imparare a separare, prima, a ricombinare, poi, ciò che costituisce quanto si chiama ‘arte’ (culinaria, musicale, pittorica, ecc.).
    Il solve e coagula degli alchimisti indica la medesima possibilità per le forze che non ricadono entro il ventaglio immediato dei sensi ma che nondimeno esistono e condizionano gli uomini. La psicanalisi in tal senso si colloca agli albori del cammino scientifico moderno in tale ambito. (Di contro, la Scienza Ermetica ne ha le chiavi da millenni…). Nondimeno, ci si può fare un’idea di come le forze possano seguire l’intenzione umana quando, nell’ascoltare una musica, si può essere indotti al pianto o al riso, alla frenesia o alla calma, alla lotta, alla nostalgia, alla tenerezza a seconda dell’uso delle note ‘inanellate’ da chi chiamiamo ‘compositore’. E benché la musica contemporanea si poggi soprattutto sulle parole per indurre i medesimi sentimenti, dimostrandosi in tal senso più grezza di quella classica o antica in quanto più lenta e limitata nella trasmissione del messaggio, nondimeno le forze cui si appella sono le stesse.
    Questa premessa a significare che non si può prescindere dall’educazione del proprio comportamento, delle proprie pulsioni, e fino dei propri pensieri se si vuole gestire, prima, e direzionare, poi, le forze della Natura tutta che è anche in noi. E questo di là da ogni morale, premio, punizione: solo per intelligenza.
    Da qui anche l’evidenza per cui non possono coesistere desideri di sopraffazione e dominio insieme alla potestà regolatrice in quanto i primi costituiscono un dis-ordine la cui esistenza è incompatibile (= non si può sentire insieme) con l’altra. “(Le) forze (sono) vibrazioni sottili, potenti e intelligenti del corpo umano, in sé stesso preso come unità e nei rapporti con la natura universale. Il misterioso, il meraviglioso, il miracolo è nell’orbita della natura e non al di là o sopra la natura”.

  2. sal 19 Giugno 2013 al 21:44 - Rispondi

    Trovo in giro le interpretazioni più bislacche sull’arte di divenire simili agli dei in relazione all’insegnamento di Giuliano Kremmerz. Se solo si riuscisse a guardare alla materia umana come a quanto noi abbiamo di più prezioso, e senza limitare questa materia nella cornice di un individuo o dell’altro ma riconoscendole invece la dignità che merita, si potrebbe concepire il senso di fratellanza in un modo diverso da quello misticamente ben noto in cui ci si occupa dell’’ “altro” tenendolo ben distinto dal “sé”. Noi non siamo distinti se non per la funzione che possiamo assumere nel quadro di una Legge universale e la solidarietà non va al singolo ma alla materia di cui siamo fatti e di cui sarà fatto il divenire dell’uomo nei secoli a venire.
    Così, il nostro essere, che con le braccia aperte raccoglie entro il cuore la forza delle Cose superiori e inferiori, dell’alto e del basso, per fissarla sul piano della realtà concreta, è emblema di un percorso che lungo una curva (e non una retta) infinita porta alla divinizzazione umana…: come testimonia il fatto che i Numi, cui l’aureo Maestro rivolgeva la bellissima sua relazione, sono esseri in carne e ossa, e il Capitolo Operante è tale anche nel mondo sensibile.
    Pure i pitagorici asserivano che l’essere umano (da Kremmerz definito ne “Gli elementi della magia naturale e divina” come “re in esilio che fabbrica il proprio ritorno al trono”) è della razza degli dei…. Dunque non resta che sperare e operare, MATERIALMENTE, nella certezza che, parafrasando Dante, la fede sostanzierà le cose sperate e meglio argomenterà le non parventi!!!

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