Io non considero questa teoria del Freud che in rapporto alla psicologia degli studiosi di Magia e dei praticanti di ordini o fratellanze isiache e devo – pur convenendo che la psicanalisi invade il campo della nostra filosofia e trasporta elementi di questa in quello scientifico – separare le concezioni del dottore viennese dalla maniera concreta, da altri elementi di pratica nostra.

E questo, in un argomento in cui pseudo-scienziati hanno scritto bubbole da prendere con le fiocine, diventa di capitale importanza quando il sonno, il sogno, l’interpretazione dei sogni, vanno a diventare parte di un’applicazione terapeutica che domani avrà numerosi cultori e aderenti, specialmente nelle cure delle malattie nervose e dei disordini mentali di eccezione, per desideri nascosti determinanti psicopatie gravi, vite di anormali in avviamento a suicidi o ad asili da mentecatti. Già ho detto dell’originale definizione del sonno nella teoria psicanalista: prettamente guardando alla forma sintomatica che ci invita a dormire, la nuova scuola si arresta alla considerazione che la tendenza biologica al riposo sembra consistere nella stanchezza fisica. Quel sembra è del Freud. Il carattere psicologico del riposo è nel disinteresse o nell’estinzione dell’interesse del mondo esteriore. Nella “Introducion a la Psychnalyse” trovo a pag. 100 un periodo curioso del Freud: “Nei rapporti con questo mondo nel quale siamo venuti senza volerlo, ci troviamo in tale situazione che noi non possiamo sopportarlo in maniera ininterrotta. Così noi ci immergiamo di tanto in tanto nello stato nel quale eravamo prima di venire al mondo, nella nostra esistenza intrauterina”. In questo periodo, se dovessi psicanalizzare il fondatore della psicanalisi, troverei gli elementi incoscienti di una certa fede in un’esistenza pre-uterina. Questo è il punto controverso del sonno naturale (non credo che vi sia bisogno degli aggettivi biologico e fisiologico), del sonno magnetico e del sonno ipnotico. Sonno naturale e le altre due modalità per chi fa quello che ci proponiamo di compiere noi, nella nostra educazione magica, devono essere esaminati con elementi di critica diversa: mi propongo da tempo di scriverne ampiamente, come dal punto di vista nostro speciale nessuno ne ha ancora parlato. Si dorme per rifarsi dello sciupio delle energie vitali, fisiche e psichiche. Il disinteresse del mondo esteriore che concilia il sonno secondo la definizione del Freud è conseguenza dell’esaurimento delle energie, esaurimento con preponderanza fisica o psichica, secondo i casi, dispersione sempre di quella irradiazione magnetica che esaurisce il nucleo, dotazione di ogni uomo. Dissi in altra parte di queste conversazioni che cosa deve intendersi per nodulo magnetico, e come questa quantità di energia specifica sia in rapporto col magnetismo dell’universo. Esaurita la riserva di magnetismo, per dispendio di ogni forma di forza e di azione che il nostro corpo compie ed esteriorizza, nasce il bisogno di rifornimento. L’arcano della ripresa delle forze è, nella sua meccanica di auto nutrizione, concepibile perché spiega il risultato di rivivificazione delle forze umane, dopo un sonno anche brevissimo e leggero; ma non è dimostrabile coi metodi ordinari di dimostrazione scientifica delle università e dei laboratori. Nessuna teoria vitalista anteriore e posteriore a Claude Bernard si è mai approssimata alla concezione della vitalità sintetica di un uomo ad un centro, nodulo o cellula magnetica costituente l’essere, e in relazione di ripercussione e di rifornimento con un centro magnetico terrestre che a sua volta si rapporta al centro magnetico dei mondi planetari e stellari e dell’universo intero. Questa teoria fa parte della dottrina illuminista delle Logge ora scomparse dall’Europa, ma da queste apprese dall’insegnamento delle scuole magiche osiridee, propriamente di origini italiche, e passate insospettate fino alla seconda metà del secolo XVIII, ritornate poi nell’ombra della storia, tanto che ora non si sa dove stiano e se ancora esistano… Unico centro di energia-unico magnetismo. Non unità delle forze, ma unica forza centrale di vita di cui tutte le espressioni non sono che stati di essere…. Il sonno  è la condizione indispensabile per rifornirci delle energie sciupate. Tutte le dispersioni delle nostre energie sono correnti accumulate di magnetismo vitale, che si esteriorizzano per entrare nel grande invisibile fiume delle vibrazioni terrestri ed universali e per risalire al centro universale della vita. Se l’integrazione dei poteri umani può condurre alla formazione del mago, riserva vivente di forze attinte a sorgenti più ricche di energia, una semplice progressione delle ricchezze magnetiche accumulate in noi, può rendere possibile la medicina divina o l’ermetica, e renderci utili a tutti i sofferenti che ricorrono a noi. Preghiere, invocazioni di santi, di spiriti, di madonne, a volte di demoni e di entità astrali, sono ferri vecchi utilissimi a tutte le persone che ignorano, che non escono dalla cerchia religiosa della loro religione o dall’ambito superstizioso della loro tribù. Ma sapere che noi siamo centri di vita irraggianti, attingenti alla vitalità intelligente e pimandria del centro inesauribile del mondo universo, ci fa concepire il valore del Signore delle cause come il dispensatore più largo, più nobile, più incommensurabile che mai immaginazione religiosa e mistica abbia sentito. Nei malati ogni crisi che risana si compie nel sonno, un dolore non sparisce che nel sonno; lo stato di coma è uno stato di sonno, in cui i centri nucleari magnetici lottano per un rifornimento che non arriva, e quando i mezzi costituenti l’organismo umano come centro di magnetismo diventano incontinenti, il dissolvimento è pronto. (SM,II 400-402) –  E’ l’enunciato alchimico che espongo sotto forma intelligibile al secolo nuovo.  Studiare il principio di vita in noi, separarlo se è separabile, integrarlo se è integrabile, portarlo all’apice della sua potenzialità, renderlo atto ad arricchirsi della massima energia dalla fonte del principio vita universale fino a poterne disporre e nutrirsene e nutrirne gli organismi che ne difettano, è educazione ermetica e porta – come possibile – al concetto di un medico ermetico… E’ il metodo di azione fantastico che già segna il suo inizio con le cure ipnotiche nelle cliniche odierne, cure nelle quali l’azione irritativa esteriore agisce direttamente o per riflesso sul principio vitale del soggetto, e gli consente la reazione volitiva che manca in tutti gl’infermi decimati di energia. (SM,II,10) – …in altri termini il medico che compie il miracolo dà parte del suo principio vitale all’infermo che ne manca. Così il principio terapeutico ermetico è lo stesso principio vitale, la cui deficienza determina lo stato morboso. (SM,II)

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