La Costellazione del Cancro e il Solstizio d’estate … in attesa dell’Agape di Solleone

Home/Blog/La Costellazione del Cancro e il Solstizio d’estate … in attesa dell’Agape di Solleone

La Costellazione del Cancro e il Solstizio d’estate … in attesa dell’Agape di Solleone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Solstizi, come gli Equinozi, scandiscono le tappe della nostra relazione con la Natura ed il Cosmo. “Mettendo in relazione l’uomo e l’universo è evidente, anche se non sempre sensibile, che qualunque movimento di una parte del creato influisce sull’altra e ne modifica le condizioni”. (Kremmerz: SM,I,195).

“Solstizio” significa “Sole stazionario” dal latino “sol”, sole, e “sistere”, fermare, designando l’apparente fermarsi del sole rispetto all’equatore celeste, poiché l’astro sorge e tramonta sempre nello stesso punto sino al 24 giugno*. E’ il giorno più lungo dell’anno, ed era celebrato nell’antichità come solennità della Terra e dell’elemento divino femminile espresso anche come Luna. Nell’antico Egitto Sirio riappariva intorno al solstizio d’estate e coincideva con la piena del Nilo: questi eventi, segno dell’inizio di un nuovo anno nella costellazione del Cancro, erano posti sotto la sovranità di Iside. Il 21 Giugno è dunque Solstizio d’Estate ed entrata del Sole nella Costellazione del Cancro. La quale ultima “è il ponte faticoso dell’Asino d’Oro di Apuleio sulla luna, simbolo di mutabilità di ogni forma umana … e rappresenta il principio della magia pratica dei maghi operanti… Questo linguaggio figurato vorrebbe rappresentare nella sua semplicità tutta l’importanza che il segno di luna, il segno di cancro, ha nella pratica della magia … Questa porta d’argento della sapienza è la porta della esteriorità mondana con tutti i suoi bisogni artificiali, con l’immensa valanga dei suoi desideri apparenti… Dunque la Luna o porta d’argento che precede la grande porta solare dei Re Magi, il Leone mistico dell’astrologia, è il fondamento di ogni praticità, perché rappresenta il mondo dove ogni spirito del divinificante Mercurio si realizza … Se vuoi  essere padrone delle forme delle cose immaginate, come l’artista è padrone delle forme modellate, devi essere signore dello spirito delle forme da crearsi. (Kremmerz: Corpus –  La Sofia).

Chi vuol progredire dunque dovrà impegnarsi nella pratica e in una preparazione effettiva che conduce a guardare il mondo, astraendosi da esso,  e a purificare la propria coscienza dalla nebbia della convenzione umana.

Buon lavoro e buon Solstizio a tutti.

*La notte fra il 23 e il 24 giugno chi volesse cimentarsi, può preparare l’acqua di San Giovanni (per la Salute, la bellezza e l’eterna giovinezza di corpo e mente) e fare pure l’esperimento dell’albume d’uovo nella bottiglia per avere un responso oracolare. (Per le modalità d’esecuzione delle due sperimentazioni, documentarsi sul web o rivolgersi alle nonne o a qualche vecchia e saggia conoscente, esperta di tradizioni popolari).

Per rallegrarvi TUTTI e festeggiare in LAETITIA, si consiglia di guardare e ascoltare la ballata popolare e naturalistica segnalata alla seguente link :

http://www.youtube.com/watch?v=CSgC3PloQ9o#t=35

About the Author:

34 Comments

  1. segezia 6 Luglio 2016 al 13:13 - Rispondi

    Presto verrà l’Agape e con quella il momento in cui tutti i Fratelli e le Sorelle si ritroveranno nello stesso tempo e, quest’anno, anche nello stesso spazio. Simile alla giocosità del fanciullo, alla sua chiarezza danzante, lo spirito di Fratellanza lepido e giocoso si risveglia nel petto delle donne innamorate e alberga nell’animo degli uomini che non temono il dominio di Madonna Natura.
    Come lo stelo d’erba svetta: nonostante i rigori dell’inverno e tutti coloro che hanno creduto di distruggerlo pestandolo; come il carismatico papavero spicca nel grano biondo: ma non accetta la servitù del vaso.
    Lo spirito di Fratellanza è l’eterno femminino che richiama tutti i figli della stessa Madre, gonfia le frutta mature, scuote gli alberi fino alla cima… E il Paradiso è qui, in Terra, quando il profumo dell’Amore riunisce insieme uomini e donne, pianure e montagne, Luna e Sole in un unico atto di nutrimento in cui va a fissarsi il giorno come nelle antiche feste del raccolto.
    E si può scoprire che il Grazie alla Miriam è il Grazie alla VITA nella Sua nuda Maestà.

  2. sannitica2011 26 Agosto 2014 al 13:12 - Rispondi

    Ci avviamo all’Autunno, alla riapertura delle Accademie, alla semina e a rivedere per superarli i ns. atteggiamenti poco equilibrati. Vanno messi a dimora i “semi nuovi” che dall’Alto ci vengono trasmessi, nell’eterno ciclo naturale. Facciamone tesoro per poter testimoniare la grandiosità dell’Opera di Miriam, nell’evoluzione e nella salute, e sentirci sempre più piccoli ma consapevoli numeri della Catena miriamica.

  3. filosobek 16 Agosto 2014 al 18:29 - Rispondi

    L’Agape si tiene nel momento del massimo calore del Sole e della massima luce della Luna, nella stagione in cui si raccolgono i frutti: per cibarsene, per farne scorta per l’inverno, per liberarne i semi fruttiferi futuri.
    Il Sole ha compiuto la sua massima ascesa giungendo fino alla perpendicolarità con i raggi.
    C’è, in quella salita, tutta la bellezza dell’intelletto umano: ogni arte ed eccellenza figurativa, l’armonia della musica, l’eterea trasposizione formale della danza, la potenza evocativa dei sentimenti che solo il teatro suggerisce, la perfezione ritmica e pulsante della poesia. C’è la bellezza della Natura: i picchi innevati e le distese fiorenti, il bacio dell’onda sulla battigia e l’alito leggero dello zefiro sui campi, il manto stellato e la maestà delle montagne…
    Per comprendere il Cerchio, e quadrarlo fino alla sua Legge, occorre però che il Sole torni a discendere fino alla massima inclinazione dei raggi, fino quasi a cadere entro il cuore della materia e della Terra.
    C’è, in quella discesa, tutto lo spasimo della carne: il bisogno del contatto con l’altra pelle che beve dal calore fisico di un palpito; la fame di vita che porta a suggerla fino dalle erbe e da altre vite animali sacrificate sul fuoco di pasti infiniti; c’è la sete bruciante che strappa l’umidità dall’acqua e la tenerezza dall’attenzione, e c’è la determinazione, perfino violenta, a esistere nell’io sempre più io che prende da tutto e da tutti: dalla madre, dalla terra, dalla società dove il selvaggio si veste appena da civile per coprire la brama, l’incontrollata dirompenza, la foga trascinante e divampante che smania. C’è lo spasimo della Natura che erutta lapilli infocati dal vulcano e urla nel sisma tellurico; la folata turbinante dell’uragano e la cupa morsa dell’oceano, il freddo insopportabile dello spazio senza limiti né atmosfera.
    Se non si è conosciuti sia l’Alto che il Basso non c’è Amore possibile… Cosa canterà il poeta se non la gioia della risalita, l’approdo dopo la tempesta, la Terra dopo l’oscurità della notte universa?
    Diceva Kremmerz: “Se vuoi essere padrone delle forme delle cose immaginate, come l’artista è padrone delle forme modellate, devi essere signore dello spirito delle forme da crearsi” e Dante celebrava la Commedia della Vita rammentando come Divina Potestate, Somma Sapienza e Primo Amore crearono dall’Inferno la porta per il Paradiso.
    Grazie a Chi, oggi come ieri, ci guida in questo Viaggio a ritrovar le Stelle.

  4. mandragola11 15 Agosto 2014 al 11:01 - Rispondi

    Mi unisco al tuo entusiasmo e al profondo rispetto che traspare dalle tue parole, per questo momento rituale vissuto assieme, nello spirito di fratellanza.
    Siamo piccole cellule alla ricerca della propria collocazione nella grande essenza della natura mater.
    Ma ahimè è facile che la ricerca nelle profondità del proprio io accresca l’ego in modo poco produttivo! Allora ci sforziamo di moderare il fascino di queste avances di affermazione e di gloria. Nel sentirci parte di un tutto, ci rendiamo strumenti noi stessi di piccole opere di bene e di salute.
    Andiamo avanti tenendoci per mano, con la certezza dell’esperienza diretta, oggettivata e condivisa.
    A presto

  5. mara329 15 Agosto 2014 al 10:51 - Rispondi

    Mi unisco a quanti hanno potuto esprimere sul blog la loro partecipazione all’Agape 2014 e le loro riflessioni. Credo che i moltissimi altri siano in vacanza senza computer.Una Agape ove ho ascoltato con attenzione come altri tantissimi lo hanno fatto,quanto si è detto sul lavoro miriamico accademiale negli ultimi 7 anni. Le Accademie ortodosse sono davvero un aiuto incommensurabile. Ho notato anche che dopo un’agape si maturano buoni propositi, come se questo importante evento rituale fosse anche un punto d’arrivo dal quale ripartire – avendo guardato meglio in faccia le proprie difettività – per migliorare. Ringrazio pertanto le Superiori Gerarchie che ce ne offrono la possibilità.

    • mercuriale2011 16 Agosto 2014 al 13:53 - Rispondi

      Volevo ringraziare le Superiori Gerarchie per averci dato anche quest’anno la possibilità di svolgere un’Agape plenaria e un ringraziamento particolare al Delegato Generale Maestro M.A. Iah Hel per la sua presenza. E’ stato come al solito bellissimo!!! Come ogni anno si torna dall’ Agape pieni d’amore con un forte sentimento di gioia per il senso di appartenenza alla Fratellanza. La cosa importante ora è di riuscire a lavorare su stessi per tentare di fissare questa condizione……speriamo!!
      Sono d’accordo anch’io che si è avvertita l’unità della Schola attraverso i discorsi dei presidi che armonicamente si alternavano, tracciando i singoli percorsi delle diverse Accademie fissando così il lavoro svolto in questi sette anni.
      Con l’augurio e la speranza che si risvegli in noi quell’intelligenza arcana che dà all’essere la coscienza del vero ….un fraterno abbraccio e buon Ferragosto a tutti !!!

  6. kridom 12 Agosto 2014 al 19:56 - Rispondi

    Mi ha colpito molto il discorso tenuto insieme dai Presidi delle varie Accademie, ho avvertito in quel contesto in maniera forte l’unità nella Fratellanza di cui siamo parte. Voglio cogliere l’invito pervenutoci a partecipare alle discussioni sul blog, per me che non ho mai scritto un post, per esprimere la gioia di aver farto parte del Rito costituito dall’Agape. Ho avuto modo di salutare tante Sorelle e Fratelli delle altre Accademie, cosa che negli anni precedenti ho fatto in misura minore. E ora aspetto la prossima Agape, con una maggiore consapevolezza del lavoro che dobbiamo fare per essere sempre più attivi e partecipi alle attività della Schola: dalla Terapeutica…allo scrivere sul blog!

  7. sannitica2011 12 Agosto 2014 al 12:01 - Rispondi

    Un saluto post-Agape all’intera Fratellanza e ai graditissimi ospiti, tutti raccolti per celebrare l’agape rituale in uno scenario antico e sotto un cielo notturno ma luminoso, grazie alla Super-Luna. I discorsi sulle cinque accademie miriamiche, sulla loro storia e attività (lavori, studi, ricerche, attività terapeutica, inquadramento ortodosso, inter-collaborazione, ma anche difficoltà e problemi), mi hanno dato l’esatta visione di una unica realtà unitaria, di una compagine ideale ma concreta. Che i brindisi che si son fatti possano realizzarsi grazie agli sforzi collettivi e personali, cui ognuno di noi è chiamato. Abbiamo l’onore di poter partecipare a qualcosa di unico! I commenti di alcuni giovanissimi ospiti mi hanno colpita: “è stupefacente vedere persone apparentemente così diverse, sia per l’età, sia per altri motivi, tutte unite e concordi in un unico ideale. Deve essere quindi qualcosa di profondo e di autentico e originale, perché di solito è la sola veste esteriore ad essere omologata”.

  8. A.Detommaso 11 Agosto 2014 al 02:00 - Rispondi

    In questa particolare congiuntura astronomica già da un pò, l’odierna mezzanotte ha scandito il suo tempo, contrassegnando l’epilogo di questa lieta super domenica e consentendoci di varcare il confine di un nuovo Lune/dì.
    In Alto…..primeggia l’imponente firmamento notturno, ove spicca in tutto il suo fulgore la Regina! Piena, dolce, pacifica, rifulge la sua bianca luce sapientemente mediata; generosa come sempre, irradia la sua Forza, riscalda i nostri cuori, deterge i nostri pensieri, illumina gl’intelletti Tutti.
    Già da una manciata di ore ha realizzato la sua ciclica Apparizione, e analogamente alla nitida acqua che tutto riflette, inesorabilmente ritrae tutto quanto le passa di presso; invero senza sosta alcuna, esercita la sua costante sorveglianza sui mortali abitanti la terra.
    Tra non moltissimo comincerà a segnare il passo … subito dopo la sua graduale ritirata, per lasciare le consegne, concedere al suo eterno sposo di Profilarsi all’orizzonte.
    Pur tuttavia, i partecipanti la Sacra mensa in seguito alle rituali consumazioni, si accingono in ordine sparso a congedarsi dall’accogliente sito, non prima di levare la destra mano alta, con dita separate x Salutare le In/ Visibili Gerarchie ivi Presenti; ringraziarle x aver Fraternamente Condiviso in MIRIAM ogni singolo momento!
    ……. Mi si permetta la breve “improvvisazione”, che ha fatto da preambolo al ringraziamento che ho sentito di esprimere alle S+G+ della Fr+Tm+ di Mir+, più precisamente alla Del+ Gen+ del C+O+O+, Maestro M.A. Iah-Hel immancabilmente Presente.
    Ed ora mio malgrado, prima di allontanarmi da questo luogo, persisto nell’imitare le “gesta”di un conduttore che lascia uscire dal microfono della stazione radio i suoi commenti prima dei saluti, tracciando così il termine del suo “spazio”.
    Mi taccio qualche istante… passo in rassegna – evoco! Gli attimi più salienti vissuti in questa indimenticabile celebrazione, le cui solennità potranno unicamente essere testimoniate da chi ha ortodossamente partecipato: vicini e lontani, presenti e assenti, insomma in due parole:-
    il POPOLO di MIRIAM!

  9. accademia sebezia 6 Luglio 2014 al 20:35 - Rispondi

    Oggi nella seduta dell’Accademia Sebezia, in preparazione della prossima Agape, i Fratelli e le Sorelle hanno ricordato alcune delle tante esperienze vissute in occasione delle Agapi a Montemonaco. Dopo un avvio un po’ confuso i ricordi sono affiorati alla memoria sempre più chiari e forti e così ognuno ha dato il proprio contributo alla rievocazione di quanto si aveva avuto la fortuna di aver vissuto. In primis è emersa l’emozione, la gioia di esserci stati, poi la ricostruzione fedele degli eventi per poter rendere quanto più possibile partecipi quei fratelli che, all’epoca, non erano ancora iscritti. infine quel che si era metabolizzato e maturato da quelle esperienze. Dopo una quasi corale ammissione della immaturità con cui ognuno ha vissuto quei momenti, c’è’ stata la richiesta che possano esserci in futuro ancora opportunità simili e la voglia di presentarsi alla ormai prossima Agape nel modo più consono e consapevole possibile.

  10. mara329 2 Luglio 2014 al 20:20 - Rispondi

    Ho ascoltato il consiglio della Direzione e la notte di San Giovanni, dopo essermi documentata, ho fatto esperienza sia dell’acqua con fiori e piante aromatiche, sia dell’acqua oracolare con albume d’uovo. Sono stata molto fortunata perché nella zona ove abito è stato facile trovare acqua di sette fonti diverse, come suggerisce la pratica che ho trovato sul web. Dunque dopo il tramonto mi sono messa in auto e sono andata in sette diverse località (frazioni di paesini) non molto lontane fra loro, ognuna con la sua fontana zampillante acqua proveniente da fonti montane diverse. Ho riempito sette bottiglie colorate differentemente per non confondermi e sono tornata a casa ove ho travasato un poco dell’acqua di ognuna in una ulteriore bottiglia ove poi ho fatto cadere l’albume di un uovo fresco. Ho messo poi la bottiglia al sereno, aperta (cioè non tappata) e la mattina prima del sorgere del sole sono andata a guardare che figura avesse preso l’albume. All’inizio guardavo solo sulla superficie dell’acqua, ove c’era qualcosa, ma poi mi sono accorta che anche sul fondo l’albume aveva preso forma. Dimenticavo che nel preparare la bottiglia avevo formulato una domanda. Non mi ha sorpreso che la figura rispondeva alla mia domanda, ma…. chi vivrà, vedrà. Ringrazio dunque la Direzione per il consiglio e spero che altri abbiano fatto questa fortunata sperimentazione.

    • GELSOMINO 3 Luglio 2014 al 16:17 - Rispondi

      La pratica oracolare era troppo complessa per dove mi trovo e poi non avrei mai potuto avere certezza di attingere a sette fonti diverse, così non ho provato ma ho fatto sperimentato l’acqua con erbe odorose.Al di la di quelli che saranno gli effetti è stato bello attivarsi in un fare che stimolava un contatto panico con la Natura, cosa poco vissuta ordinariamente!

  11. catulla 29 Giugno 2014 al 19:22 - Rispondi

    Si, la corrente profana non è solo un modo di dire ma una realtà. Si dice che i mistici tendono a credere in qualcosa di distante e irraggiungibile dinnanzi al Quale si prostrano e cessano di porsi interrogativi e/o di ragionare. Si dice che la mentalità scientifica guarda alla concretezza delle cose e non si affida a ciò che non è dimostrato. Certo, solo la Scienza Magica concepisce e maieuticamente opera per l’integrazione dell’essere umano alla divinità che gli è propria. Tuttavia accade – e neanche troppo raramente – che all’intuizione della possibilità dell’ascenso, e alla consapevolezza dell’enormità e della durata della fatica, faccia seguito l’impulso tutto animale di abbassare l’asticella per renderla ‘a portata’. E da lì in poi è tutto un rendere Dio a misura d’uomo anziché l’uomo a somiglianza di Dio.
    E accade, e accade… Che, se nella quotidianità un compleanno che cade in settimana può essere spostato per i festeggiamenti alla domenica, altrettanto un’Agape di solleone possa da taluni essere arrangiata alla prima o alla seconda domenica di agosto, a seconda del comodo. E, magari, se un moto della Natura coincide con una festa in famiglia, o la laurea del figlio, o la prenotazione di una vacanza, o un serissimo impegno di lavoro, si ‘sposti’ come più aggrada l’evento naturale (!!!) per salvare capra (è il caso di dirlo!) e cavoli.
    E non si capisce che proprio così le grandi religioni, che al principio avevano origine sacra, sono divenute ‘sepolcri imbiancati’ rinunciando al cordone ombelicale che le rendeva divine perché legate alla verità della Natura, unica e immutabile.
    Non per questo si deve diventare tutti maghi, come non è scritto che nel sociale tutti si debba prendere tre lauree o diventare poliglotti, o versati nelle arti come lo fu Leonardo. È un fatto di struttura, che domanda il proprio nutrimento adattandolo a seconda della sostanza di cui è fatta, e di priorità che la struttura stessa, qualora intelligente, elenca a sé stessa nell’esercizio del proprio libero arbitrio. Né la Scienza Magica necessita di adepti per sopravvivere, non più di quanto il sistema solare abbia bisogno degli strumenti dei nostri universitari per continuare a orbitare. Resta nondimeno il fatto che, oggettivamente, per esercitare una funzione occorre la struttura adatta. E se pure si può decidere che l’acqua bolla anche quando non ha prodotto bollicine e si è appena riscaldata, o magari fuori dall’influsso di un calore costante, non deve poi stupire che la pasta buttata in un’acqua appena tiepida sia un cibo diverso dalla pastasciutta secondo ricetta.
    Mi piace rileggere, a questo proposito, quel passo del Mondo Secreto in cui Kremmerz, molto positivamente, così scriveva: “I semplici non sentono perché la loro semplicità, vera frugalità dello spirito umano, li fa accontentare dell’anticamera dei cieli…Gli scienziati, l’altro estremo, invece di picchiare alla porta dell’olimpo, minacciano di mandare ogni giorno due poliziotti per acchiappare Giove in mutande e farne la conoscenza…I veggenti, gli illuminati, gli iniziati di tutti i tempi hanno predicato e predicano che se alla turba degli imperfetti è lecita la speranza dolcissima della fede, ai dottoroni non lice … di trattare le manifestazioni divine con lo stesso metodo col quale Galvani trattava le ranocchie. … io ripeto il monito che la conoscenza di Giove non è possibile che venga considerata come trastullo”.

    • holvi49 4 Luglio 2014 al 16:42 - Rispondi

      Come non essere d’accordo?

  12. m_rosa 27 Giugno 2014 al 20:02 - Rispondi

    Questi post della Direzione, oltre a darci infiniti spunti di riflessione, scandiscono, in qualche modo, il trascorrere del tempo, del nostro tempo, ci sintonizzano con i ritmi della Vita, là dove ce ne dovessimo dimenticare…!!!
    E, a proposito del tempo, vi giro un estratto di una intervista al presidente dell’Uruguay, un uomo che ha passato 14 anni della sua vita in carcere per aver combattuto la dittatura nel suo paese: “Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà”. E noi, mi chiedo io, il nostro tempo lo utilizziamo al meglio per perseguire ciò che “ci piace e ci motiva” ovvero l’ideale d’Amore della Miriam?

    • A.Detommaso 29 Giugno 2014 al 00:58 - Rispondi

      Certamente durante il compimento della Rtuaria – dei lavori, di tutte le occupazioni contemplate nelle attività della Scuola l’attore/sperimentatore, non mancherà di registrare progressivamente un netto salto di qualità, a dispetto del vivere quotidiano; la prima, ti immette in una diversa dimensione, come priva di spazio-tempo, la seconda modalità, tende a involgerti nella sua vorticosa corrente profana.
      La prima verte a distrarre da quest’ultima, l’altra ad assorbire, indebolire, depauperare il protagonista che, se non si impone con l’unico grande “tesoro” che x diritto naturale, proporzional/mente alla sua evoluzione detiene, risulterà reiteratamente sconfitto!
      Nessuno di voi può non intuire qual’è “quest’unico grande” se non la Volontà – prima – e la V. Ermetica poi, sollecitata dalla prima condizione. Desidero battere questo territorio con prudenza, poiché solo Chi ha conquistato integralmente la V.E. può testimoniarla compiutamente con atti e fatti x diritto acquisito dal duro lavoro. Mentre i mortali come me, che trascendendo l’ordinario hanno deciso di Vivere, tentando la graduale conquista della V.E., sanno che questa può, anzi deve essere promossa dalla buona operatività già sopra enunciata! La Volontà perennemente vittoriosa sulla pigrizia che sottrae da ogni forma di servitù, divenendo di conseguenza Servitori della Miriam al fine di conquistare quanto, in ordine all’interpretazione del giusto modo di vivere il “tempo”, m_rosa menzionava, – la LIBERTÀ !

  13. m_rosa 25 Giugno 2014 al 21:12 - Rispondi

    Seppur con un po’ di ritardo, anche io ringrazio la Direzione per l’augurio di un buon Solstizio.
    Le parole del post e quelle della ballata mi hanno riportato indietro nel tempo, a quegli eventi a cui ho avuto la fortuna e il privilegio di partecipare, nell’ambito delle esperienze naturalistiche e culturali delle iniziative organizzate dall’editrice Miriamica negli anni 95-96-97 e dal Centro Polifunzionale Elissa di Montemonaco qualche anno dopo.
    E’ proprio vero che si capiscono veramente solo le cose di cui si è avuta una esperienza pratica, concreta, dove nell’atto del comprendere viene coinvolto tutto il nostro essere, corpo e mente.
    Per questo le parole della Direzione “guardare il mondo astraendosi da esso e purificare la nostra coscienza dalla nebbia della convenzione umana” hanno risvegliato in me un’eco profonda, e la consapevolezza che le cose possono si, assopirsi, ma poi basta la nota giusta per risvegliarle se…noi siamo stati quella cosa.
    Forse non riesco a spiegarmi bene, ma lì in quei giorni, ognuno di noi ha messo in gioco, trasformato e trasmutato qualcosa di sé, un pochettino, magari, ma tanto basta per avere la spinta propulsiva ad andare avanti, a continuare anche quando tutto sembra difficile se non impossibile.
    Per questo non smetterò mai di ringraziare l’attuale Delegazione Generale che ha voluto e permesso che a noi, Sorelle e Fratelli di Miriam, fosse aperta una porta che mai nessuno prima aveva schiuso, se non il Maestro Kremmerz quando fondò la Miriam.
    La mia speranza e il mio augurio per tutti è che qualcosa di analogo possa ancora accadere.

    • mercuriale2012 30 Giugno 2014 al 21:08 - Rispondi

      Anch’io (a scoppio ritardato come mio solito), volevo ringraziare la Delegazione per gli auguri di un buon Solstizio e per averci invitato a fare la pratica dell’acqua di San Giovanni.
      E’ stata una notte davvero speciale…. c’era un’aria meravigliosa con un cielo terso e pieno di stelle, la passeggiata in campagna all’imbrunire per raccogliere i fiori e le erbe è stata un’esperienza bellissima. Non sono brava a descrivere con le parole ciò che ho provato, ma la sensazione che ho avuto leggendo i vostri post e quella che tutti in questo momento convibriamo nell’onda d’amore e di bene emanata dalla Miriam.
      Al mattino quando ho fatto il bagno con l’acqua di S. Giovanni, è tornata anche a me alla mente una delle esperienze vissute anni fa a Monte Monaco, …..come sarebbe bello poter rifare qualcosa di simile!!!!
      Mi è piaciuta molto la canzone del video, ed è proprio vero, mette allegria e voglia di vivere e ballare. Con quelle parole semplici, come una filastrocca che però evocano alla mente concetti profondi.
      Auguri a tutti!!!!

      • GELSOMINO 1 Luglio 2014 al 12:08 - Rispondi

        Il ricordo di quel che si è vissuto a Monte Monaco è qualcosa che non si dimentica (per nostra fortuna) ! Riemergono ad ogni occasione le sensazioni e le emozioni provate in quelle esperienze, ma quello che devo confessare è l’orgoglio.la presunzione e l’immaturità con le quali le ho vissute sul momento.Di questo continuo a provarne vergogna , ma per fortuna mi sono “salvato” perchè ,pur non capendo , mi sono affidato e così dentro di me ho ancora tutto ciò che fu donato da Chi, pur consapevole dei miei limiti e delle mie resistenze , ha voluto farlo per vero Amore.

  14. coralreef 25 Giugno 2014 al 16:55 - Rispondi

    È un’estate un po’ matta, piena di pioggia e gonfia di umidità.
    È un’estate densa di eventi sociali e politici che fanno preoccupare.
    Però, per i bambini che hanno ormai finito la scuola, è solo estate. Giocano nei campi e nei cortili, corrono a piedi e in bicicletta, fanno festicciole e vanno al mare o in piscina.
    Per loro è solo estate.
    Per loro è sempre PRESENTE in quanto non vivono nel passato né nel futuro.
    Così riflettevo che la memoria è spesso inversamente proporzionale alla letizia (da cui il mitologico LETE…!) in quanto più si ricorda e più si proietta e si arriva all’astrazione dall’immediato in pro dell’inafferrabile ‘altrove’ e ‘altrimenti’.
    Dipanare il filo della materia presente è opera difficile e penosa quanto muoversi nel labirinto, ma – proprio come accade nella sala degli specchi alle giostre – se si levano gli occhi al cielo (soffitto) è più facile rimanere ancorati alla realtà, essere oggettivi, non perdersi in vane fantasie.
    E vivere il Solleone anche quando piove!

    • wiwa70 26 Giugno 2014 al 11:29 - Rispondi

      I bambini fanno anche tante domande a cui non sempre riesci a dare risposte e fanno sentire un po’ bambini anche te “che dovresti sapere cosa dire!”
      “Mamma perché il grano così dorato esce fuori dalla terra così scura? E cosa c’entra un santo come Giovanni col fatto che il 21 giugno è il giorno dell’anno in cui la luce rimane più a lungo e non se ne vuole andare? Per quale motivo, i contadini accendono il fuoco e festeggiano e ballano e cantano tutti insieme: solo per la gioia di aver terminato il lavoro o sentono dentro di sé che è una notte magica e speciale ?” Allora l’immaginazione ti viene in soccorso e le parole ti escono fuori con una strana spontaneità e racconti che “il Sole quando vide la Terra se ne innamorò a tal punto che nacque una bellissima storia d’Amore, Lui l’abbracciò coi suoi raggi caldi e la Terra, fredda e umida, si lasciò volentieri riscaldare e da questo Amore grande, nacque un Figlio, che assomigliava tutto al Padre, biondo e vigoroso, che fu donato agli uomini perché lo facessero fruttare e lo custodissero con il lavoro delle proprie mani!”
      “Ora ho capito mamma- ha concluso-dove sta la magia: è nel grande cuore della Terra!”.
      Ho sorriso cercando di capire come mai lei sia arrivata in modo così semplice e diretto a qualcosa che, da parte mia, mi arrovello ad indagare e che rimane avvolto nel mistero e che, per parafrasare il più grande artista inglese di tutti i tempi, “ tutta la mia filosofia non potrà mai spiegare”!
      Un grazie sentito all’augurio della Delegazione, che con pazienza e tenera responsabilità di Mater, sostiene e guida i nostri “puer” interiori nell’impervio percorso di conoscenza e purificazione!
      Un caro saluto a tutti

  15. sal 23 Giugno 2014 al 19:15 - Rispondi

    “Le onde del grano, le onde del mare”…
    Noto che l’onda è il dispositore dell’impeto e della forza travolgente che spesso, nel corso dell’esistenza, ci passa accanto (e ci stupisce) , o sopra (e ci travolge). Talvolta si riesce a stare sulla cresta (dell’onda) e allora si parla di successo.
    Se ci si intende, si può essere sulla stessa lunghezza d’onda; se fatti o eventi hanno influenza remota o distante si parla di onda lunga; se si apre il pozzo della memoria fluisce l’onda dei ricordi e sull’onda della passione si può avere un’onda di lacrime o un’onda di felicità.
    O perfino entrambe.
    “La Miriam dei terapeuti – dice Kremmerz – è un’onda di amore che emana da un centro pulsante di natura ignota”. È come una trasmissione che va in onda e che in onda manda la salute…: nel senso più profondo del termine.
    E quando si prega per propiziare il ritorno della Luce?
    Allora l’onda delle parole impregna ogni molecola con un’onda di piacere, proprio come quando si trova una serie di semafori favorevoli e si parla di onda verde, portati avanti dalle circostanze.
    L’onda si può imparare a cavalcarla.
    Così, quando all’improvviso o piano piano percepiamo la grande massa dell’energia che rotola, in luogo di aver paura che ci caschi il mondo addosso, o tutto sia distrutto, ce ne possiamo servire per dare una svolta e/o abbreviare il cammino.
    Da domani la quantità di Luce sulla nostra quotidianità tornerà a diminuire, ma se ci sintonizziamo col moto del nostro pianeta credo serberemo nell’animo il medesimo slancio che fa succedere l’estate alla primavera e che nel ricadere dopo il solstizio diffonde calore, frutti, e semi di una speranza nuova.

  16. GELSOMINO 23 Giugno 2014 al 15:48 - Rispondi

    Effetto prorompente questo Solstizio d’Estate ! Che bello vedere tanta partecipazione , anche a me quel video ha tramesso allegria e gioia per la Vita ! Stasera si raccolgono erbe e fiori per l’acqua di S.Giovanni che son sicuro manterrà fede alle Virtù che le si attribuiscono.

  17. A.Detommaso 23 Giugno 2014 al 00:10 - Rispondi

    In questo ciclico momento di nuovo Assetto della natura tutta, tento di sintonizzarmi al cambiamento in corso, mantenendo eretta la postura, senza irrigidirmi per non perdere l’equilibrio. Obiettivo principale – quello di fluire in armonia con l’ambiente che mi circonda, seguendo la giusta corrente; morbido, e al contempo Forte, come l’acqua che scorre lungo il fiume, che bene si adatta alla sua traiettoria, unendosi ad essa in Corpo Unico, questo il mio augurio.
    Ora il mio pensiero è indirizzato alla Volontà tesa ad ogni Bene possibile, in virtù dei precetti Miriamici, ed è anche rivolto a tutti coloro che non trovando fede e forza nell’essenziale della vita si smarriscono, talvolta senza fare più ritorno.
    Non da ultimo, raccordandomi alla Direzione X gli Auspici manifestati al Popolo di Miriam, li accolgo e raccolgo propositivamente, ringraziandola per Tutto!

  18. holvi49 22 Giugno 2014 al 21:23 - Rispondi

    Dimenticare i santi e pensare alla vita, come dice la canzone. Forse si può trovare più Amore in questo atteggiamento di ricerca che non il lasciarsi andare ad un modo d’essere devozionale verso una figura che stabilisce un vuoto dove non e’ dato addentrarsi ma che contiene, invece, tutto il fermento del divenire, che comprende ogni cosa e permea ogni cosa. La Natura e’ Vita e la vita e’ gioia e partecipazione, non rinuncia. E allora sia immersione in ogni manifestazione della Natura! Grazie alla Direzione per il Suo Augurio.

  19. ippogrifo11 22 Giugno 2014 al 16:55 - Rispondi

    Ho ascoltato la “ballata” trascinato dal susseguirsi giosioso delle note intrecciate su un ritmo lieve, con le strofe musicali tutte inizianti in “levare”, quasi un invito discreto come contrappunto alla esuberante luminosità dell’evento astronomico. Forse, diversamente da quanto suggeriscono le apparenze del mondo, le Porte d’Argento vanno attraversate in punta di piedi, con devozione e rispetto verso la Matrice di ogni mistero.
    Alla Direzione un grazie di cuore, anche per averci rammentato che non può esserci effettiva preparazione senza che vi sia contestuale purificazione della “propria coscienza dalla nebbia della convenzione umana”.

  20. admin 22 Giugno 2014 al 10:46 - Rispondi

    Ecco il simpatico testo della ballata del Soststizio d’estatate segnalata su Yout-ube… e si aprano le danze!

    Il vento che soffia dalla Luna.

    Stanotte su queste colline si accendono fuochi e lampi d’argento
    Stanotte su queste colline si scaccia la noia a folate di vento
    La musica arrampica al cielo e porta con se la malinconia
    Si prende il respiro del giorno più lungo , del giorno più magico che ci sia
    Da l’ombra del bosco scendono fate con coriandoli e petali d’oro
    Vestite di luce rincorrono stelle vendute dal sole per qualche denaro
    Oltre la siepe la casa del buio
    Col dio della notte che canta canzoni
    Invita a giocare coi dadi, le carte e i tarocchi di tre mascalzoni

    LE ONDE DEL GRANO, LE ONDE DEL MARE
    IL VENTO CHE SOFFIA DALLA LUNA
    LE ONDE DEL GRANO , LE ONDE DEL MARE
    IL VENTO CHE VUOLE GIOCARE
    GLI SPIRITI DELLA NOTTE SI NASCONDONO AI PRIMI RUMORI
    SI RUBANO I NOSTRI SEGRETI SCACCIATI DAL VINO SI GETTANO FUORI

    C’è una donna dai bianchi capelli
    Che tiene in mano dei ciuffi di pane
    Ha tagliato la chioma di un bimbo
    La getta nell’aria cantando canzoni
    Poi si rifugia tra le rovine
    Le rocce scalfite del vecchio castello
    Trattiene il respiro pensando ai suoi giorni
    Pensando al suo mondo quand’era più bello

    Suona il violino con la ghironda
    Ed ora la festa sta per cominciare
    Piccole sagome danzano in cerchio
    Le vesti che sfioran la legna a bruciare

    Sono i padroni della collina
    I depositari dell’oro del tempo
    Il loro incantesimo fino al mattino
    Poi resterà solo la paglia sul campo

    E tu stanotte raccoglimi un fiore
    che con questa luce lo si può trovare
    E tu stanotte raccoglimi un fiore
    Che solo allora ti vorrò baciare
    Ma non farti delle illusioni
    Che tutta un’estate abbiamo davanti
    Scopro le gambe e i miei sentimenti
    Io penso alla vita e dimentico i santi…

    • lina 22 Giugno 2014 al 11:09 - Rispondi

      Ma che bellaaa !!!
      Laaaallllaaaaaaaaaaaa…la..lallallaaaaaaaaaa…….
      E’ irrefrenabile la voglia che mette di ballare!….

  21. sannitica2011 21 Giugno 2014 al 23:19 - Rispondi

    Ringrazio di cuore CHI ha sempre un pensiero e un afflato d’amore per tutti noi. Ringrazio per gli auguri e li ricambio nella consapevolezza che anche se lontani festeggeremo questo Solstizio d’Estate e la notte di San Giovanni insieme. Che dire della canzone illustrata dalle immagini? “Le onde del mare, le onde del grano, il vento che soffia dalla Luna”…”penso alla vita e dimentico i santi”…mi è entrata nella testa e nel cuore, rallegrandomi perché è una canzoncina panica e unisce, salda, accomuna.

  22. mandragola11 21 Giugno 2014 al 20:37 - Rispondi

    Per il 23 si può mettere anche l’aglio selvatico in fiore. Questo è il periodo dell’aglio, viene raccolto, intrecciato e venduto. Dalle mie parti si compra sulle bancarelle proprio per S.Giovanni. Nella tradizione popolare è la pianta scacciamali per eccellenza. Conosciuta dall’antichità per le sue virtù è spontanea in tutto il nostro territorio. Formata da dodici bulbilli, geofita, ha il suo habitat nelle viscere della terra. Gli Egizi lo tenevano in grande considerazione fra le altre per la sua virtù purificatrice per cui rendeva pura la donna mestruata; nel papiro di Ebers è segnalato per una ventina di rimedi fondamentali, dalla circolazione ai tumori, specialmente a scopo preventivo. I romani lo adoravano e lo si ritrova abbondantemente raffigurato nei florilegi dell’Ara Pacis.
    Io l’aglio lo adoro e non mi curo degli effetti collaterali!
    Con tutto l’inquinamento che siamo costretti a subire!

    Un carissimo saluto alla Direzione
    Ciao

    • fulva11 22 Giugno 2014 al 11:35 - Rispondi

      Una news scientifica che fa riflettere sull’azione terapica delle piante.
      Spiega il prof. Mancuso (Università di Firenze, uno dei fondatori della neurobiologia vegetale): “Le piante imparano. E ricordano. Niente punti interrogativi alla fine di queste frasi, perché non si tratta più di teorie, ma dei rivoluzionari risultati di un esperimento internazionale a guida italiana, condotto al Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv) dell’Università di Firenze in collaborazione con l’University of Western Australia e pubblicati pochi giorni fa dalla rivista scientifica «Oecologia»…una delle teorie più interessanti è quella che ipotizza per l’uomo la presenza di una memoria distribuita. Quindi di una memoria non basata sul solo cervello, ma che risiede anche in altre parti del corpo. Se questa teoria fosse verificata, dimostrerebbe che da questo punto di vista siamo esattamente come le piante»… (tutto l’articolo, molto interessante, in http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-01-19/le-piante-imparano-e-ricordano-come-noi-081621.shtml?uuid=ABvsJjq )

      Un ulteriore tassello per comporre il grande puzzle analogico fra tutto ciò che esiste?
      E se il Maestro Kremmerz ci indica che “Tra i minerali, tra le piante, tra i batteri e gli animali di tutte le specie, questo piccolo dio vecchio, che si chiama Amore Con l’A maiuscola, è la causa delle mutazioni delle forme e il generatore di tutto ciò che è nuovo o rinnovato…” (Dialoghi) vuol dire che la chiave di tutto che collega il tutto è questo amore che bisogna nutrire e coltivare dentro e coerentemente fuori di noi?
      Se lo è sarà un amore fatto soprattutto di rispetto ed educazione per il diverso, ma apparentemente diverso, da noi. Come le piante, verdi come il colore dedicato a Venere.

  23. sol78 21 Giugno 2014 al 18:36 - Rispondi

    Buon pomeriggio al Blog. Non manco all’appello del Solstizio ringrazio e vedrò di esplorare fonti e floralia campestri.
    Ma un dubbio mi assale: meglio raccogliere nel luogo che si vive o in uno risaputo terapeutico?
    Con tutto il rispetto per la Natura che nei suoi infiniti e caratteristici spazi in alcuni è più quintessenziale che in altri!
    Purtroppo ahimè per quanto lo vorrei, visto che ci vivo in un luogo che ha le sue specifiche tradizioni terapeutiche, trovandomi forzatamente lontano mi tocca la logistica a disposizione.
    Per l’oracolo con la chiara d’uovo vedrò come poter fare…
    Grazie alla generosità immancabile della Direzione e a presto
    Sol

  24. ulisse 21 Giugno 2014 al 14:13 - Rispondi

    Porgo i miei ossequi alla Direzione e al blog. Festeggio con tutti Voi l’odierno Solstizio estivo e approfitterò di certo dei consigli per la notte di San Giovanni. Sia per la preparazione dell’acqua, sia per la sperimentazione oracolare dell’albume d’uovo, favoriti, come siamo, dal sole splendente, dalle notti serene e rugiadose e dalla terra gravida di piante profumate e fiori. Ma qui desidero anche presentare il mio rispetto per il contenuto del nuovo blog denso di profondi significati, accompagnato, nel contempo, da un invito alla letizia. Una visione altamente laica e scientifica, conforme all’unica vera accezione di classicismo. Oggi i tempi sono molto mutati, ma devo ammettere che la Vostra rispettabile Schola sventola alta la bandiera del sapere nell’equilibrio e nella giustizia. Gradiate i miei auguri e a presto, prestissimo, magari con la testimonianza dei risultati delle sperimentazioni.

  25. Cyrano 21 Giugno 2014 al 10:45 - Rispondi

    Grazie per l’augurio di buon solstizio, per i consigli e per il link segnalato, che giungono come raggi di Sole e veri semi di Luce.
    Con la mia parte migliore ricambio l’augurio alla direzione, a tutti gli utenti del blog e a coloro che non lo sono.

    Cyrano

Scrivi un commento

diciotto − dieci =

 

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy