Forza e Forze nella concezione ermetica – Parte II

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Forza e Forze nella concezione ermetica – Parte II

Forza e Forze nella concezione ermetica – Parte II

La Magia Naturale insegna e l’esperienza quotidiana ci dimostra che, oltre le forze studiate dalla fisica e applicate dalla meccanica profana, esistono delle forze di cui la fisica e la meccanica profane non si sono ancora impadronite e queste forze con un linguaggio convenzionale si sono chiamate iperfisiche, cioè al di sopra delle fisiche.

Inutile dimostrare l’errore scientifico di una locuzione che non regge al nostro esame. Fisis, dal greco, è natura. Nella natura sono comprese tutte le forze indipendentemente dal principio intellettuale che le anima. Il suono, il calore, l’elettricità, la luce che la fisica conosciuta studia molto imperfettamente, perché si limita a studiarne le leggi negli effetti sperimentali, mentre che riducendo all’Unità del Moto dovrebbe studiarne le leggi di creazione, sono modificazioni o maniere di essere delle forze che il nostro organismo animale sprigiona. La macchina animale sviluppa sensibilmente suono, calore, magnetismo ed elettricità; insensibilmente la luce. Ora se queste forze esclusivamente fisiche si riducono nell’organismo umano al movimento del sangue e al principio intelligente motore si ha il mistero della vitalità o della vita-moto che è sincrona al movimento che è l’estratto dell’unità delle forze meccaniche nella natura visibile. La vita animale (o meglio, impulso vitale animale) comincia trasmessa dal padre, nell’estasi che dura un baleno in un ovolo che si feconda, e cessa quando l’ultima lacrima scorre sulla gota del morto; ma nessuno proibisce di credere che il movimento trasmesso con l’atto generativo non si continui, anche dopo la morte del corpo materialmente sensibile a tutti, in un terzo corpo fluidico che ne fa da successore. Questo moto (movimento-unità) con tutte le sue manifestazioni diverse, diversamente indicate, di forze psichiche, magnetiche, ipnotiche, nervee, ecc. non sono sopra natura, ma nella natura fisica, quindi non sono iperfisiche ma fisiche – semplicemente si possono chiamare occulte perché la loro azione non è sensibile a tutti indistintamente gli esseri organizzati. Ma per essere scientificamente severi, neanche la parola occulta dovrebbe usarsi: perché tutte le forze non ancora studiate dalla scienza sperimentale non sono occulte nei loro effetti, ma solo nelle loro leggi di produzione; come è stata occulta l’elettricità fino a quando Volta non rivelò la pila elettrica. Ora tutte le forze che sono nella natura sono misurate, studiate e rilevate dagli effetti sensibili e sarebbe ovvio, visto gli effetti dell’elettricità, del calore, della luce, negare che esiste un mondo di forze brute che l’intelligenza umana può asservire e piegare alla sua volontà. Così osservati i fenomeni di calore, luce, magnetismo, suono che avvengono in quel piccolo mondo (microcosmo) dell’individuo-uomo, si ha per compendio il mondo delle forze umane vitali. Però il significato della domanda: esiste un altro mondo, non si riferisce al fatto delle forze fisiche, perché la fisica seduce poco i fantasiosi, ma all’esistenza di un mondo di individui già vissuti sulla terra o di esseri non mai vissuti nella vita umana e che pure hanno ragione e volontà… Questo mondo di là, questo mondo di esseri già vissuti o non mai vissuti nella vita terrena non si può quindi né apprezzare né giudicare coi mezzi ordinari del controllo dei sensi animali; ed è inutile volerlo far credere esistente a chi non ha sviluppata quella proprietà speciale che è l’occhio dell’anima e che abbiamo chiamato sesto senso o percezione sottile o telema o mercurio intellettuale… Ora l’altro mondo in questione, essendo un insieme di Intelligenze, creazioni e forze può e deve essere intuito da coloro che psichicamente sono molto innanzi, ma di questo mondo in cui sono intelligenze, creature e forze tutti gli uomini devono sentirne la certezza per gli effetti materiali da esso derivanti. (A,93-108) – La Magia è scienza delle forze… Tu devi considerare questa nostra scuola e famiglia non come appare dalla sua storia recente, cioè un tentativo di organizzazione magica in pieno secolo di rinnovamento, ma come una ricostruzione intorno a cui ritornano fatalmente tutti i componenti storici, cioè antichi e antichissimi, tanto umani che eterei, cioè tanto uomini che eoni e genii antichi e intelligenze di maestri che non possono tornare ora alla umanità, cioè alla reincarnazione terrestre. I genii jeratici e magici richiamati qui dalla realizzazione rinnovata non riconoscono che le leggi statutarie della iniziazione isiaca che, chiamiamola col nome che vuoi, ha presieduto a tutte le officine arcane che hanno poi degenerato nella ignoranza sacerdotale. (Fasc. D) – Questi esseri non sono spiriti di morti che per noi non esistono, sono spiriti vivi che la nostra volontà di amore ci richiama… La nostra opera isiaca se ne avvantaggerà e se ne servirà nei molteplici casi in cui il loro intervento è utile. La scuola fa la sua pratica collettiva. Essi sono forze e sono intelligenti. Per amore servono. Per odio intralciano ogni cammino e sono nemici implacabili di coloro che rompono e violano i patti. Imperfetti di fronte all’uomo integrato nei suoi poteri, sono obbedienti all’imperio magnetico dell’uomo. (SM,II,246-247) – Uno di voi mi chiede di spiegare che cosa siano gli Eoni, le Entità di cui nei quaderni della Scuola si parla, e coi quali è detto che dobbiamo metterci in contatto. Abbiamo detto che nella nostra Scuola possono entrare individui di tutte le religioni, perché la nostra non è una religione, ma una ricerca dal punto di vista umano, speculativo, filosofico, quando parliamo in astratto; esperimentale, quando cerchiamo di portare la filosofia nel campo pratico. Questa forza di cui noi ci occupiamo, gli antichi la esprimevano con vocabolo figurato e con caratteri fuori d’uso della calligrafia comune. Noi, non essendo dei mistici e lasciando libertà di pensiero a tutti nel trattare di Magia Naturale, parliamo di forze. Queste sono nell’uomo… ma sono anche al di fuori dell’uomo, perché sono anche forze universali. Ugualmente l’intelligenza è nell’uomo e fuori dell’uomo. Le forze che sono nell’uomo sono individualizzate; quelle fuori dell’uomo sono universali. Nell’uomo l’individuazione è facile, perché ogni uomo per sé stesso rappresenta un piccolo universo;… Fuori dell’uomo l’individualizzazione non è possibile, se non si suppongono – entriamo così nel campo delle ipotesi necessarie – dei centri determinati di virtù, di vita e di forza. Mi spiego… Immaginiamo che una delle nostre virtù sia l’orgoglio… Questo che è in noi, poiché è un concreazione naturale di immagine, deve avere una sede, un nucleo centrale che è fuori di noi. Allora noi possiamo prospettare, immaginare… un centro vitale che rappresenti la persona orgoglio, fuori di noi nella sua entità, ed a cui noi andiamo a ricorrere come a sorgente, se vogliamo attingerne una coppa od un tino… Fuori di noi assistiamo per ipotesi necessaria alla valorizzazione della natura che è madre e che è il grande mondo, di cui noi siamo l’individuazione, lo specchio. Ci troviamo di fronte a tanti piccoli nuclei e a tante fonti che concretano nell’Assoluto la potenzialità del tanto che noi cerchiamo o che abbiamo sentito o che possiamo sentire. Il linguaggio figurato è venuto poi. Questo linguaggio figurato invece di chiamare nuclei, fonti, ipotesi quei centri potenziali, li ha chiamati entità. La passionalità umana, la paura o l’amore o la devozione hanno personificato quelle immagini o centri… In tal modo ho espresso, terra terra, quello che è personificazione o immagine figurata delle idee assolute o forze che agitano gli uomini… Ora, ciò che chiamiamo Geni, viene da generazione; ma generazione di chi? Generazione umana. La figurazione orientale, poi li dipinge e li fa diventare persone elette… Dunque i Geni sono creazioni figurative di centri di forze naturali che esistono nell’Universo. (SM,III,210-212) – La conoscenza delle Intelligenze, delle Forze (esplicazioni della Forza Unica) e delle creazioni e l’entrare in relazioni con esse, dà principio alla vita magica. Arrivarvi preparati da un buon Maestro o da una Scuola seguita a puntini, è la porta grande dell’invisibile. Arrivarvi a tentoni è faticoso, ma non impossibile… (A,126) – Ariel è un angelo, cioè è la forma della forza espressa dall’intelligenza divina. Quindi è forza ed è intelligenza. E’ istintivamente forte ed intelligente. E’ capace. (SM,I,321) – L’angelo della volontà è Ariel, forza e volontà, perché la più potente forza è la volontà dell’uomo che sappia quel che vuole… se vuoi attirare a te la forza invoca ed evoca Ariel e l‘angelo te la porta… Ariel non dà la sua forza che agli uomini giusti. Non aiuta che le cause giuste… Quando tu hai un maestro visibile, bada che la sua scienza è una face che non si dona; ma come il fuoco accende i carboni spenti, per comunione dell’Ariel elementare del fuoco egli accende nel tuo animo il fuoco della scienza e per la scienza ti comunica la forza… Riunendo scienza e volontà troverete la soluzione del problema della forza, ma non il modo di adattare e far convergere la forza sulle cose da mutare. Ma se la scienza è in connubio con la volontà trasformata in forza, tutti i miracoli sono possibili… Volontà, scienza ed equilibrio sono le tre condizioni essenziali dell’Ariel, o mago della forza… Vuoi avere la forza divina? Sii giusto come un dio!… La forza in magia è un’azione provvidenziale che è fruttifera e benefica quando è d’accordo col principio provvidenziale; ma non così quando per reazione si attira contro di sé tutti i contraccolpi della giustizia compiuta… La forza pura è senza passione. La forza impura è ricca di tutti i tormenti delle passioni… Il trionfo dell’amore è nell’atto di forza della sua giustizia, ed è invincibile nella sua potente affermazione. Ariel come forza e spirito attrattivo di amore è prodigo di perdono. Bismarck ha detto che il diritto è una sciocca invenzione dei deboli, mentre non vi è altro diritto che la forza. In assoluto ha ragione. Questa forza è diritto, perché il dio che non è giusto non è forte. Si legga la favola del cagnolino che andò per assalire un leone. Il leone dopo essersi fatto mordere trovò che i denti della bestiolina non gli avevano neanche torto un pelo. Allora disse al suo nemico: – vedi, io potrei ammazzarti mangiandoti; ti risparmio la vita perché sei piccolo. Il cagnolino allora ritentò la prova, con eguale esito. Il leone lasciò fare, e gli ridette il perdono. Ora la forza del leone lo rese generoso, ma se il leone non fosse stato forte non avrebbe avuto la clemenza dei forti… Scienza è forza, è giustizia, è carità. (A,347-372) – Per imparare l’Arte magica, dopo la filosofia della magia, bisogna possedere tre cose: 1) – La Volontà senza desiderio; 2) – La Forza di fare senza fermarsi; 3) – La pratica di non sbagliare… Sapete voi perché un seme confitto nell’arena del mare non fruttifica e posato nel solco di un orto dà frutto? Perché l’arena del mare ha molto sale e non produce e la terra dell’orto ha la forza di dare la vita senza arrestarsi. Perciò il Mago deve possedere la forza di trasformarsi nelle singole forze della natura per produrre come la natura tutti i suoi miracoli e i suoi prodigi: deve avere la forza di alimentare come la terra dell’orto il seme o di distruggerlo come il sale dell’arena del mare. La forza di continuare senza arrestarsi è nella costanza immutabile della natura ed è così di chi vuol compiere miracoli. (A,233-234).

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3 Comments

  1. wiwa70 7 Dicembre 2015 al 14:59 - Rispondi

    In questi giorni, in tempi di bombe e terrore, ci si accorge come la corrente comune è costellata di mine vaganti e che al di fuori di un percorso di autoeducazione ed evoluzione serio e responsabile c’è poco o nulla….se supponiamo che il Pensiero è Materia: quanto ne mettiamo in circolo in modo inconsapevole? Pregiudizi, preconcetti, credi religiosi, desideri inespressi, aspettative ecc. , una volta creati, dove vanno a finire? Cosa o chi vanno a nutrire? Un battito d’ali di una farfalla qui da noi, è vero che può avere una risonanza concreta dall’altra parte del mondo? Mi è capitato di recente di ascoltare discorsi in cui, in piena buona fede, e con tanto di prove scientifiche presunte, si affermava che la nostra evoluzione terrestre è opera degli alieni (e nel frattempo tu pensi:” Ma ‘alieno’ non deriva dal latino e significa ‘estraneo’? Quindi la nostra evoluzione dovrebbe derivare da qualcosa di estraneo alla nostra Materia?”) Più proseguiva il ragionamento più appariva evidente che l’uomo di oggi è il vero alienato ed estraneo a sé stesso, e mi sono immaginata un Essere Integrato alias un Maestro\Iniziato Ortodosso, se avesse avuto mai bisogno di nominarli così spesso o ancor più d’ ispirarsi ad essi!!!
    Alla fine di un lungo delirevole tunnel però, c’è stata una vera sorpresa, infatti mi è venuto avanti a conforto un pensiero finalmente che avesse senso: la Salute è la risultante di tutto, Essa viene prima di ogni cosa, di teorie, concetti, convinzioni e anche di ciò che crediamo di sapere e che PRO(Salute Populi ) significa “a vantaggio di” ma anche “prima di” o ancora ” alla base di tutto” e la vera rivoluzione sarebbe quella di cominciare a pensare semplicemente che la Terapeutica praticata dai nostri Maestri d Miriam non ci è stata solo indicata come la cosa più importante ma anche come la via più sicura d’evoluzione, in quanto sperimentabile soggettivamente con gli strumenti ortodossi della Schola e con la possibilità di avere oggettivate leggi e meccanismi della realtà e di noi stessi ,che corrispondono al Vero e Giusto, scampando il rischio di prendere enormi cantonate, magari in nome della scienza o del proprio credo religioso!!! Ringrazio tutti i nostri Maestri passati e presenti che ci hanno offerto una concreta possibilità per tirare la testa fuori dall’acqua e non annegare nella melma delle illusioni e miserie umane…. travestite da Verità! D’altro canto, queste parole del M. Kremmerz in particolare, le ho percepite come una fonte d’acqua sorgiva a cui dissetarsi….dispensatrici di Luce e Amorevole Conoscenza…
    Un caro saluto a tutti

  2. filosobek 6 Dicembre 2015 al 17:37 - Rispondi

    “La Magia è scienza delle forze”.
    Nelle piazze – specie francesi – gli inni nazionali; nei luoghi di culto i cori del Natale; negli stadi, i cori per la squadra. Le persone, unite per uno scopo, che fanno di tante voci una voce sola e di tanti pensieri un unico intento, ricordano l’onda quando accomuna migliaia di gocce e si fa gigante irresistibile sulla battigia e sopra gli oceani. Dall’acqua le centrali idroelettriche; dai cori una forza ancora da definire per la scienza ufficiale.
    Così, mi domando cosa sarebbe se centinaia e centinaia di persone, in anelito uno, vero e profondo, levassero la propria voce contro un cancro devastante o una depressione maniacale, una cecità in crescita esponenziale o una degenerazione neuronale: potrebbero resistere queste patologie all’onda d’urto della (ri)-conquista della salute? e si potrebbe col medesimo coro fermare un uragano o gestire un terremoto? non è la Natura che può correggere la Natura?
    Sovente si fatica a dare significato al lavoro accademiale, a intendere l’intonazione a uno scopo che fa dei Numeri la cifra della Miriam e sgancia dalla schiavitù verso le consuetudini famigliari, le aspettative sociali, la benevolenza del prossimo. Nondimeno, con sforzo e pagando il prezzo spesso amaro della solitudine e della disapprovazione corrente, ci si possono ritagliare piccoli sorsi di eterno pulsante sotto la veste della ricerca, piccola o grande che sia.
    A misura che si riflette sul lavoro accademiale, l’occhio della mente spazia più in alto e la devozione mistica per la Miriam si trasforma in panico stupore per la grandezza della Magia: scienza delle forze.
    Questa era dell’Acquario, chissà a cosa porterà l’Umanità nei prossimi 2000 anni…!!!

    • gelsomino 6 Dicembre 2015 al 19:19 - Rispondi

      Molto calzante la riflessione sui lavori accademiali , perchè, purtroppo, spesso non ci riesce di coglierne il significato ed il valore vero, schiavi della nostra immaturità , delle nostre sovrastrutture e dei nostri preconcetti.E’ sempre un duro lavoro mantenersi attivi ed essere disposti a mettersi sempre in gioco, ma questa è la via che si è liberamente scelta e non ci sono scorciatoie o sconti.

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