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in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #14253
Che ridere…..”fino a che ora?”!!!
Si può dire che questo umorismo è tipico del nostro Genio italico??? È davvero divertente…un bel modo di cominciare la giornata! Grazie e un caro saluto a tuttiin risposta a: Nato il primo germoglio sulla Luna #14236È sempre bello parlare di Amore,un argomento che non passerà mai di moda e sicuramente di grande attualità! È quella forza di coesione e aggregazione che “muove il Sole e l altre Stelle”? O che attira un impollinatore al suo fiore,o che ci fa battere il cuore e ci fa sentire “le farfalle nello stomaco” di fronte alla persona amata? È uno stato vibratorio che eleva dalla nostra realtà egoica, senza perdere ma sublimando Se stessi? Personalmente, al mio livello molto umano, ho smesso di mangiare, e mi sembrava di camminare sollevata da terra.. era forse la manifestazione esteriore di una verità che lavorava dentro?Cosa vuol dire sublimare: perdere o portare su un altro piano il nostro stato di Essere? Da qui nascerebbero ancora altre domande: l Uno,seppur molteplice, perde la sua unicità, nel momento che si manifesta in uno specifico aspetto contingente della realtà? E infine per ri-conoscere l altro da Sé, si deve poter avere un quid in comune o matrice che permetta il suddetto riconoscimento? Ma senza complicarsi troppo la Vita che invece è molto più semplice delle nostre elucubrazioni mentali e tornando all’ Amore, forse la risposta l hanno sondata nella storia meglio i poeti e la possiamo ritrovare anche nella bella poesia di Pessoa postata da m rosa,che ti grazio, quando dice:”non so se essi mi comprendono, né se io comprendo loro, ma so che la verità sta in loro e in me”. Un caro saluto a tutti
in risposta a: Nato il primo germoglio sulla Luna #14186Ebbene sì, caro Peter, concordo sicuramente quando dici “non teoricamente ma esistenzialmente, nel sentirsi parte della Vita per formare un tutt’uno” a cui aggiungerei anche l avverbio di molto concretamente: una trasformazione vera, infatti, alias la morte del seme a sé stesso, affinché diventi germoglio, non può essere solo teorica ma necessariamente pratica, così come pratica è l opera di metamorfosi evolutiva della Materia che nella Schola si compie,con gli strumenti a disposizione,in modo graduale,visto che la Natura non fa salti…. Chissà se sarà questo che intendeva G.Kremmerz quando diceva” che per capire una cosa bisogna diventare quella cosa”? Un caro saluto e a presto
in risposta a: Nato il primo germoglio sulla Luna #14169Davvero emozionante il video offerto dalla Direzione, suggerendo sicuramente che la Vita è collaborazione costante tra tutti gli elementi che la costituiscono, andando oltre l egoicitá ,rappresentando ,invece, un organismo unico per la cui garanzia e riuscita, ognuno si deve muovere in armonia ed equilibrio, come strumento e tramite, privilegiando il concetto di funzione più che di personalità. È buffo ma proprio in questi giorni mi domandavo quale differenza intercorra tra il concetto di spersonalizzazione/destrutturazionedell’essere e ,di contro,in cosa consiste la valorizzazione del Sé, nel rispetto della libertà dell’individuo in evoluzione, laddove nella profanitá, corrisponde all affermazione di sé e del proprio ruolo sociale. Spesso ho immaginato di mettermi al servizio di una Causa, di un’Idea, che nel caso della Terapeutica Ermetica si traduce,in primis, semplicemente, nel Progetto di
Pro Salute Populi ….ma,noi che la volitivitá e intenzionalità l abbiamo, sappiamo davvero cosa vuol dire diventare ape o colibrì o farfalla per un Bene più grande al servizio della Vita? Un caro saluto a tuttiin risposta a: Le Dee Regali #14126Molto bella ed evocativa l immagine di M rosa “di una medesima sorgente nelle cui intima essenza è bello ritrovarsi” e ricambio l abbraccio di seppiolina che ci ha portato all’attenzione una figura femminile della storia, forte e all’avanguardia….fa riflettere sul fatto che dietro tutto ciò che viene portato alla luce, esiste, a volte, un Universo ancora da scoprire così che un’ altra storia possa essere raccontata e tramandata ai posteri. Un caro saluto a tutti
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #14038Benvenuto ad Alessandro approdato in questo spazio sacro, l’Unico Sito della Schola Ortodossa di Miriam di G. Kremmerz e felice di non essersi fermato al primo venditore di aria fritta incontrato per strada ma di aver cercato di capire, in sintonia con il metodo ermetico che suggerisce di non credere a nessuno ma di sperimentare in prima persona. Nel mio piccolo, posso testimoniare che MAI è mancato il rispetto e quindi l Amore per la persona a tutti i livelli dell’ Essere e quindi SEMPRE è stata garantita la dignità come Donna, Madre di famiglia, e Sorella in Miriam. Dunque niente prevaricazioni, sotterfugi o depravazioni di sorta, ahimè, per chi ci voleva ricamare sopra per farci del gossip ( sport molto in voga di questi tempi!) ; Al massimo, ti viene data ” una bicicletta per pedalare”in modo pratico e concreto!!! Del resto non è raro incontrare alla ricerca di un percorso evolutivo, un “gatto e una volpe” che aspettano al varco un burattino, per definizione facilmente manovrabile, e illuderlo che sotterrando un tesoro, il giorno dopo ne nascerà un albero pieno di monete d oro. Ogni illusione è una bugia, ogni bugia il naso si allunga, finché non sarà più possibile nascondere la Verità. Ma cosa trasformerà un burattino di legno in un bambino in carne e ossa? Sarà forse il Sacrificio d Amore di un genitore per il figlio, di una Fata Buona dai capelli turchini, o la voce del grillo parlante alias la coscienza, che dice sempre la Verità? Forse semplicemente la Volontà più profonda e sincera del bambino di ottemperare alla promessa fatta alla Fata di diventare Buono? Dopo mille peripezie,il buon esito avverrà dopo esser riemerso dalla pancia di una balena e “uscirà a riveder le stelle”! È l augurio per tutti i ricercatori sinceri che possano essere guidati dalla Buona Stella e di non perdere mai la direzione giusta nella notte. Un caro saluto a tutti
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #13551A proposito di tempo, mi sono trovata per caso a leggere, nella “Pietra Angolare Miriamica” del 1989, la lettera che il Maestro HahaJah scrive al Maestro Harahel,a pag. 68, che mi ha colpito molto in quanto mi ha indotto a pensare,ed è continua fonte d’ispirazione;la lettera alla fine si conclude dicendo:”Il tempo è relativo alla durata delle vite; ciò che poco deve vivere rapidamente si evolve e declina. Ciò che deve durare a lungo, lentamente si sviluppa, lentamente si consuma. Ogni cosa ha un ciclo proprio, al quale corrisponde la sua manifestazione esteriore: la Miriam, ha un ciclo di cui non è possibile intravedere la curvatura,ma giungerà agli uomini di domani, coi quali ci ritroveremo, seguendo la sua proiezione nel tempo. E sarà una rivelazione, una benedizione, una emancipazione. Persevera. Seguila. Difendila. AMALA.”
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #13455Molto carina la battuta di Lucy e ahimè, vera! Divertente anche la figura del “facilitatore” e del personal trainer. Ora esiste anche in app, scaricabile gratuitamente,e succede anche che quando salti un giorno ti dice:” Non mollare! Ti vedo un po’ stanca!” A quel punto, parto già mentalmente con la giustificazione ma mi rendo conto subito che la app ti può dire qualsiasi cosa ma tu non puoi rispondergli per le rime, cercando di recuperare come riesci…Sono questi i momenti in cui vorrei il facilitatore che sudi le 7000 calorie al giorno che fanno un kilo( 10 kg in più sono 70.000)e invece lui ti ricorda che se vuoi la bicicletta devi pedalare…come Catulla diceva un po’ di post fa, la consapevolezza si deve tradurre in volontà altrimenti non cambia nulla! Allora diciamolo che se per vivere dobbiamo ricordarci che dobbiamo morire, al Massimo potremo sempre rispondere: Sì, grazie, mò me lo segno!”
in risposta a: La Schola e la sua continuità #13417Caro Maestro L.J.Aniel ti ringrazio di cuore per le tue parole. L’ idea che esista una continuità nella finalità di Bene è di grande conforto nel percorso ancora da compiere e che, chissà da quanto tempo, percorriamo, il quale conforto peraltro si traduce immediatamente in forza: la Forza dell’ Amore? Sarà per questo che Marte e Venere si sono avvicinati??!! Auguro a tutti noi di tradurre la continuità in coerenza nelle proprie vite e scelte, senza abiurare mai, come gli stessi Maestri di Miriam che “qui tornano”,fanno ogni giorno e aiutano a fare,come stelle polari per i naviganti sinceri di ogni tempo e latitudine! Un caro saluto a tutti
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #13242In certi casi, l’unica favola che mi viene in mente è quella della volpe che quando non arriva all’ uva dice che è acerba! Non so se Esopo,scrivendo le sue ingenue favolette, avrebbe mai immaginato la incredibile lungimiranza nell’individuare determinati aspetti dell’ animo umano che, migliaia di anni fa,aveva sondato e che ahimè sembrano permanere in modo coriaceo,sfidando ogni legge evolutiva umana.Tornando a Esopo,mi ha sempre divertito, in quanto aveva la capacità di alleggerire le traduzioni greche e capitoli interi di letteratura davvero pesanti,mentre l unica cosa che interessava davvero a quell’età era conoscere se stessi e capire cosa ci spinge a pensare ed agire in certo modo….in effetti sto ancora cercando di capirlo! In ogni caso, se oggi l’autore greco fosse vivo e frequentasse Facebook avrebbe tutti i miei Like col pollice in su!
in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #13224Davvero interessanti l intervento di Bell e l articolo suggerito da Catulla, nel quale si attribuisce alla lisozima, enzima antibatterico, presente nei liquidi organici compreso il latte materno e l albume d uovo, l elettricità, ed è riducendo la carica elettrica negativa della superficie del batterio patogeno, che è in grado di neutralizzarlo. L elettricità,come manifestazione energetica, quindi, a livello organico può essere considerato un fattore di potenziamento del sistema immunitario della cellula? Inoltre se la manifestazione elettrica rimanda al principio della pila dove c’è un più e un meno questo analogicamente potrebbe essere applicato anche ad una Catena terapeutica che si basa sullo stesso principio, dotandola di un sistema immunitario proprio?
in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #13170Mi inserisco nella interessante e fluida conversazione, per condividere con voi la grande gioia che ho provato alla notizia di ieri sera al Tg nazionale:infatti studi sull’elettricità applicata alla neurologia e in particolare nei casi di paraplegia hanno dato dei risultati sorprendenti permettendo a persone cerebrolese di poter camminare senza l’ausilio di carrozzine o deambulatori o tripodi. Sembra che la elettricità applicata non funzioni solo nel momento di emissione ma anche vada a curare la parte neurologica interessata per cui l’effetto benefico permanga anche in assenza di essa. La sperimentazione ovviamente continua e sarà ampliata su larga scala. A proposito di ciò che diceva Mercurius, e di come le “buone e umane menti mediche” possano essere illuminate,e che spesso i nostri studi ermetici precorrono le scoperte scientifiche, ho ripensato in questi giorni ai metodi di elettromeopatia,applicata più di un secolo fa, mi sono chiesta se possono essere messi in relazione con le scoperte odierne e chissà che a questo non possa concorrere la Medicina Ermetica che affianchi e integri la medicina ufficiale come tanto spesso ci siamo augurati! Un caro saluto a tutti
in risposta a: La Scienza Ermetica nelle Arti #13080È bello vedere che la Eco della Dei Sententiae Sonantes si espanda fino in terre lontane e permanga,per usare la espressione di Greco,”sotto questo cielo e sopra questa terra” a beneficio di ognuno che si voglia”elevare dalle umane miserie”, attraverso la sintonia armonica con la Natura Madre autorigeneratrice che rigenera. Spero anch’io di poterla risentire presto! Un caro saluto a tutti
in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #13040L intensa testimonianza di Buteo mi ha richiamato all’importanza , ancora una volta, dell’essere tramiti attivi,il più possibile impersonali,a cui la pratica ermetica della Scuola ci prepara, nel rispetto della Vita, qualsiasi cosa accada, quando ti tocca così da vicino e si viene chiamati in prima persona nella carne, a fronteggiare malattia e sofferenza e provo grande gratitudine verso la Miriam e le Gerarchie che non ci lasciano mai soli e ci guidano al Bene contro ogni strazio del dolore nei mali umani, Legge di Giustizia e Amore a cui tutti abbiamo scelto di aderire.
in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #13033Molto stimolante il dibattito sviluppato negli ultimi post sugli organi di senso come porte d accesso più ampie e sulla metodologia scientifica da seguire nella pratica ermetica nostra che ci invita a essere attivi e a portare nella nostra esperienza di vita il risultato di ricerche e intuizioni. A questo proposito ho trovato una notizia curiosa sugli organi di senso, in questo caso lo olfatto: in un esperimento condotto per studiare le interazioni tra il senso dell’ olfatto e il nostro pensiero, un ricercatore olandese ha scoperto che un lieve aroma di limone, proveniente da un secchio nascosto contenente acqua e detersivo, era sufficiente per indurre un gruppo di persone a fare le pulizie, anche se costoro non percepivano l odore a livello cosciente! Sempre per riportare alla nostra pratica che invece ci vuole sempre più consapevoli, mi sono data conto dell’importanza dunque di usare determinati profumi stagionali che hanno funzione protettiva ma anche nutritiva com è stato accennato e non solo come ho sempre pensato, l odorato ti riporta indietro nel tempo a ricordi di esperienze passate di vita, ma forse potrebbe dare persino una direzione virtuosa futura alle nostre azioni??! Se così fosse,sempre più si intuisce che dietro i nostri organi di senso, sì può risalire ad una conoscenza più approfondita di noi stessi e dei meccanismi intelligenti della Materia che ci appartengono e in questo i fr e sr medici possono essere dei tramiti più che adeguati per aiutarci a capire. Un caro saluto a tutti
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