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in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #19871
Grazie infinite a tutti per il benvenuto!!
Si, in questo momento sto cominciando a percorrere dei passi preliminari sotto la tutela della Schola, passi fondamentali, che lasciano già intravedere, alzando la testa, che c’è molto altro; che normalmente non si vede al di fuori dalla corrente profana.
Continuando il paragone con la navigazione, i post di m_rosa e ippogrifo11 mi hanno fatto riflettere su un paio di punti.
Uno è l’importanza della bussola, strumento forse un pò sottovalutato nel mondo “moderno”, ma assolutamente indispensabile per ogni navigatore, in quanto unico punto di riferimento infallibile e scientifico per non perdere la strada, qualsiasi altro mezzo si scelga per “orientarsi” sarebbe meno affidabile e potrebbe essere utilizzato solo in certe condizioni; ne risulterebbe quindi non completamente efficace
Il secondo punto è l’importanza stessa della “tempesta” e come dice m_rosa, neanche i Miriamici ne sono esenti; e credo che nessun essere Umano possa esserlo.
Credo che le tempeste siano assolutamente naturali e indispensabili all’equilibrio della natura, possono colpire chiunque, ma esistono per una ragione; grazie a loro si può migliorare nelle tecniche di navigazione e si ha occasione di trovare eventuali Falle e problemi strutturali nella propria “nave”.
Quindi penso che la differenza tra chi cerca di vivere la via iniziatica e la vita del profano sia proprio, non illudersi di evitare le tempeste, ma di affrontarle con maestria e senza perdersi per strada, o addirittura rimanendo fermo nello stesso punto senza neanche accorgersene.Buona serata a tutti!!!
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #19853Buonasera a tutti!
Questo è il mio primo post, volevo approfittare di questo momento per ringraziare la SCHOLA per aver messo a disposizione uno spazio come questo per poter confrontare le proprie esperienze, pensieri e conoscenze.
Da qualche tempo ho cominciato, grazie all’aiuto della SCHOLA, una “piccola” pratica giornaliera, e vorrei condividere con voi, i primi frutti di questa esperienza.
Prima di cominciare, le giornate passavano sempre in bilico tra stress, corse contro il tempo e innumerevoli piccoli contrattempi. Ma da quando è stata inserita questa nuova variabile, le giornate hanno cominciato ad avere un ritmo molto differente. Ci si sveglia più energici e con un umore decisamente migliore, il dolore dato dagli acciacchi si affievolisce, e le giornate scorrono sorprendentemente in modo più fluido senza intoppi o contrattempi particolari.
Anche i rischi di fare tardi al lavoro o per un appuntamento praticamente svaniscono, senza neanche pensarci esci di casa al momento giusto e si arriva a destinazione con tutta calma.
Ci si comincia a sentire davvero come un piccolo ingranaggio in sintonia con tutto più grande!
In definitiva si inizia sul serio, a constatare sulla propria pelle, che questa è davvero l’unica via scientifica volta al solo fine della terapeutica per sé e il prossimo allo stesso tempo.
Chiudo con una citazione tratta da Seneca che mi sembra appropriata:“Così non si può dire che abbia navigato molto chi, appena uscito dal porto, incappato in una tempesta e spinto da venti contrari, non ha fatto altro che girare su sè stesso entro il medesimo spazio: questo non si chiama navigare, ma essere sballottato.”
E tutto questo è “solo” l’inizio dell’inizio….
Un caro saluto e un grazie a tutti i partecipanti, questo forum è continuo spunto di riflessioni importanti, è bello vedere che pur nelle nostre diversità, siamo tutti alla ricerca della stessa cosa.
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