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  • mandragola11
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    Caro Bell, ti ringrazio per gli ulteriori approfondimenti sbalorditivi e anch’io come ippogrifo auspico uno scambio con i medici della Schola. Oggi la scienza galoppa, diversamente da quando Kremmerz lamentava che i suoi contemporanei non si interessavano all’uso sacerdotale dei serpenti in terapeutica. Aveva ragione. Infatti, dalle prime ricerche di Constantin Hering nel 1827 bisogna arrivare agli anni ’60 per le prime cure con un veleno animale.

    mandragola11
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    in risposta a: Novilunio ed eclissi #12997

    In concomitanza col Ferragosto, definito da Kremmerz “la festa di Eliopolis, il Sole in Leone” (in: La Parola al Maestro – A, 383-395), il 16 avremo la levata eliaca di Sirio nella costellazione del Cane Maggiore che per la prima volta nell’anno si rende visibile per pochi momenti nel cielo del mattino, poco prima dell’alba, per congiungersi poi alla luce solare. In Egitto la levata eliaca di Sirio-Sopde-Sothis, che con Venere e la Luna costituisce la triade più luminosa del cielo notturno, era ritenuta importantissima e considerata una manifestazione della dea Iside, in quanto colei che produceva il levare del Sole. L’ascesa di Sirio indicava inoltre l’arrivo della piena del Nilo, per cui in area mesopotamica era chiamata il “Liberatore delle acque”, e il conseguente inizio dell’anno agricolo con la ripresa dei lavori.
    Con gli auspici del Cielo, buona festa a tutti gli Utenti del Sito!

    mandragola11
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    Comunque pare che tutti gli organismi, compresi i mammiferi, abbiano conservato una parte primordiale di questo processo rigenerativo segnalato da Bell; si parla di geni condivisi da invertebrati a mammiferi. Quindi, la possibilità di sollecitare e pare anche di inibire in modo mirato per la cura di determinate patologie questi geni c’è e penso che la Terapeutica Ermetica, nella sua concretezza e scientificità, possa agire proprio su queste funzioni oggetto di studio.
    Tuttavia, obiettivamente, risanarsi da storture e sovrastrutture stratificate per millenni non è cosa da risolvere in poco tempo, ma invertire la rotta è possibile e in natura, come ricordava tanaquilla9, ce ne sono di testimonianze.

    mandragola11
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    in risposta a: Novilunio ed eclissi #12992

    …complice il Novilunio…
    Magico firmamento! Per l’effetto del tempo impiegato dalla luce per giungere fino a noi, ammiriamo stelle che da migliaia di anni non esistono più nel cielo e contemporaneamente, in virtù di questo, vediamo rappresentata sulla nostra testa una realtà antichissima e forse originaria.
    Il cielo è come un magico calderone in cui passato e futuro si fondono in un eterno presente …
    Buona visione!

    mandragola11
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    Molto interessante, bell. In merito ricordo che nel Quaderno dell’Accademia Giuliana sul Timbro accademiale (che di serpenti ne ha ben 3) c’è un capitolo sulle virtù e prerogative del serpente come specie e come archetipo primigenio in biologia e psicologia, con le valenze ermeneutiche e analogiche.
    Riguardo agli studi recenti ho letto che stanno osservando anche in un verme, la planaria, un’analoga capacità rigenerativa, attraverso l’individuazione del sottogruppo di staminali adulte particolarmente versatili che permettono a questo verme di rigenerarsi completamente anche dopo le lesioni più devastanti, trovando dei collegamenti possibili con dei marcatori presenti nell’essere umano.
    Speriamo bene!
    Articolo in LeScienze del 18 giugno 2018:
    http://www.lescienze.it/news/2018/06/18/news/planaria_rigenerazione_organismo_staminali_neoblasti-4019392/

    mandragola11
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    in risposta a: Novilunio ed eclissi #12945

    Ringrazio il M• L.J.Aniel per le delucidazioni e un carissimo saluto anche al M• Jeliel. Auguro di cuore a tutti che il nuovo ciclo che nasce stanotte sia foriero di tanto Bene. Auguri!

    mandragola11
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    Il post di Catulla apre ulteriori speranze che si riesca a debellare una patologia millenaria come il cancro.Un’altra bella notizia è su Repubblica.it di ieri: Tumori, scoperto il meccanismo che causa le metastasi al cervello:
    “Il nostro studio, in collaborazione con gli anatomopatologi del nostro ospedale e un gruppo di ricercatori di base del Cnr di Madrid, è partito da un dato sperimentale molto interessante – commenta Riccardo Soffietti, direttore della Unità Operativa di neuro-oncologia clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza e Università degli Studi di Torino – e cioè la presenza inaspettata della proteina Stat3, un fattore di trascrizione pro-oncogenico, non tanto sulla membrana delle cellule metastatiche, dove potevamo aspettarcelo, quanto piuttosto in quelle sane, nei cosiddetti astrociti reattivi, che circondano le metastasi cerebrali. Un’evidenza che abbiamo riscontrato anche in modelli di topo, nei quali erano state trapiantate metastasi nel cervello, e che adesso abbiamo dimostrato in alcuni pazienti”.
    http://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/07/05/news/tumori_scoperto_il_meccanismo_che_causa_metastasi_al_cervello-200924577/

    Qui si nominano gli astrociti menzionati da Bell il 29 Giugno e vorrei tanto essere medico per capirne di più. Comunque è un dato che la scienza stia galoppando, auguriamoci nel rispetto dei meccanismi della Vita!

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 9 mesi fa da mandragola11.
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    mandragola11
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    in risposta a: Eventi e Segnalazioni #12877

    Grazie guglielmo tell per la segnalazione.
    A Napoli e a Pompei continuano a riemergere importanti testimonianze per la storia della nostra terra italica ed è bello vedere che sono così valorizzati, offrendo al pubblico la possibilità interattiva di riviverli.
    Per il ruolo antico del femminile che mi risulti c’è ancora tanto da studiare. Ad esempio presso gli Etruschi: nonostante gli studi sulla società che restituiscono alla donna un peso pubblico notevole, il ruolo religioso, che emerge in numerosi reperti, rimane ancora un campo sconosciuto.

    mandragola11
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    Caro Bell, il ruolo della pupilla che si apre e si chiude, compenetrando e accogliendo in relazione al riconoscimento e alla familiarità di ciò che viene in nostro contatto offre numerosi spunti di riflessione e approfondimento, anche attingendo alle pagine di questo sito in relazione alla funzione dei 5 sensi e alla purificazione degli stessi che ne consenta un uso finalizzato al meglio, secondo l’intelligenza della natura.
    Leggo in un recente studio compiuto fra l’università di Pisa, Firenze e la onlus Stella Maris un riscontro scientifico al detto “l’occhio è lo specchio dell’anima”, infatti nella pupilla vi sarebbero i caratteri della nostra stessa personalità, al punto di poter prevedere l’autismo, quindi con risvolti diagnostici e di prevenzione enormi.
    È vero poi che esiste una pupilla in entrata e una pupilla in uscita nel meccanismo della visione, ad esempio quando si deve scegliere uno strumento per guardare il cielo notturno, diverse per dimensione e comportamento?

    mandragola11
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    Ringrazio la Direzione per la segnalazione, ancora una volta estremamente utile.

    mandragola11
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    Grazie AdminKremmerz per le segnalazioni interessantissime e utili. Un fraterno abbraccio.

    mandragola11
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    Nel leggere le parole beneauguranti di Admin Kremmerz anch’io mi sono commossa, Alessandro, e benvenuto! Anche dalle tue parole traspaiono gentilezza e sensibilità d’animo.
    Il nostro è il coro all’unisono di viaggiatori assidui, innamorati di queste terre centrali in tutti i sensi, punto di raccordo dove ci siamo tante volte incontrati e ancora ci ritroviamo con gioia. Terre da amare, ma soprattutto da rispettare. Anche per me la nostalgia di Castelluccio è grande e ancor di più delle nostre salite su Monte Sibilla ad ammirare tramonti e albe incomparabili ricche di un’energia benefica, capace di trasformare le cose più semplici in tesori preziosi.

    mandragola11
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    Sì, Gelsomino, sono d’accordo col tuo slancio di gratitudine perchè vi troviamo anche solidarietà, affettuosità e soprattutto non pregiudizi! In questa vita di ora che è senza mezzi termini come un mare in tempesta, anche per i cambiamenti epocali che il passaggio da un millennio all’altro si porta con se, la Schola è un’ancora di salvezza, un porto sicuro in cui sentirsi finalmente, nuovamente a casa. E di questo sono infinitamente grata anch’io. A presto!

    mandragola11
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    L’Ansa dell’8 aprile scorso riporta una notizia particolarmente significativa perché “Contrariamente a quanto si riteneva, anche quando si è anziani il cervello, se sano, continua a rigenerarsi come quello giovane, grazie alla produzione di nuovi neuroni. Lo dimostra per la prima volta nell’uomo la ricerca della Columbia University, coordinata dall’italiana Maura Boldrini. Il risultato è pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell. “Il nostro cervello continua a produrre nuovi neuroni per tutta la vita, e questa è una capacità unica dell’uomo, assente nei roditori e nei primati”, ha detto Boldrini all’ANSA. Finora si pensava che nel cervello adulto non si formassero nuovi neuroni, ma ora è stato dimostrato il contrario. Si è visto che gli anziani sono emotivamente e cognitivamente più capaci di quanto si credesse: possono produrre migliaia di nuovi neuroni, al pari dei giovani, e nel loro cervello il volume della struttura che controlla le emozioni, chiamata ippocampo, equivale a quello caratteristico di un cervello giovane. Unica differenza è la vascolarizzazione, meno diffusa nel cervello anziano.”
    Così finalmente è scientificamente provato quello che la Scienza Ermetica sostiene nella teoria e nella pratica da sempre: tutto nell’organismo è unitario e si purifica e si rigenera in toto e in toto guarisce e si può riequilibrare.

    Personalmente, da profana di medicina, apprendo che il liquor in cui galleggia è definito anche acqua di rocca o di roccia poiché assolutamente limpido, cristallino e incolore e che può zampillare; è inoltre regolato da due sistemi – il centrale di produzione e l’esterno di riassorbimento – comunicanti attraverso un meccanismo idraulico vero e proprio con acquedotto, canali, cisterne, laghi (sorgenti?). Bella l’immagine di questa natura specularmente interna a noi, vero?

    Notizia al link:
    http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2018/04/05/il-cervello-anziano-si-rigenera-come-quello-giovane-_cf1a37ad-8eed-4582-8476-d744974d8d8a.html

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni fa da mandragola11.
    mandragola11
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    Mi collego al post di M_rosa.

    Mi ricordo bene, cara M_rosa, e su questo DNA mitocondriale che è come un fuoco/energia indispensabile al nutrimento della cellula che si trasmette solo in via materna (presente anche negli animali e nei vegetali) avevamo trovato diverse corrispondenze sia nei miti che nelle simbologie: dalla funzione esclusivamente femminile di mantenere acceso il fuoco sacro con le vergini Vestali a Roma, alla “donna regina del focolare” nella tradizione popolare. Attraverso il mitocondrio verrebbe veicolato il codice genetico che di madre in figlia rimane inalterato, fornendo come una strada a ritroso per le origini, tant’è che studiandolo gli scienziati sono tornati all’ipotetica Eva di circa 150.000 anni fa.
    Ma quello che ancora una volta mi conduce all’unità è il fatto che questa madre unica (Magna Mater) abbia un codice genetico che se ho ben capito unisce gli esseri dei tre regni in un’unica progenie, dove l’essere umano di fatto combure, arde, con pietre, animali e vegetali, tutti parte di un unico dna/fuoco/vita (coscienza?) universale.
    In effetti, guardando certe raffigurazioni mediterranee dell’Egitto sacerdotale (ma anche le etrusche) sembra che il destino dell’essere umano coinvolgesse tutto il suo piano esistente in vita, per cui nell’oltretomba si portava dietro animali, piante, pietre, e perfino oggetti che non venivano solo proiettati e/o trasmessi in una nuova vita oltre la morte, ma che erano indispensabili alla sua stessa rinascita e forse anche a quella loro.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni fa da mandragola11.
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