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Che bello questo nuovo argomento! Sicuramente i primi luoghi che mi vengono alla mente se penso ai Luoghi dove ho vissuto la sacralità della Vita sono quelli delle terre Sibilline, l’ascesa al monte Sibilla, le notti all’aperto su quello stesso monte, oppure le esperienze all’Infernaccio o al Ninfeo. Sicuramente quelli erano luoghi magici, impregnati di una energia naturale molto forte e che noi siamo stati Sapientemente guidati a sperimentare. Chiudendo gli occhi, poi, e pensando ai luoghi visitati che mi hanno lasciato un’impronta, oltre ai già citati, mi ricordo l’impressione che mi fece la visita al tempio di Edfu in Egitto, anche lì, percepii tra quelle colonne vibrare una forza particolare una energia con la quale mi sentivo in sintonia. Ciò avveniva moltissimi anni fa (38 per la precisione) e mi piacerebbe sapere se tutto è rimasto invariato o se il turismo sfrenato, sregolato e spesso ineducato, di questi ultimi anni, è riuscito a cancellare l’anima di quei posti.
in risposta a: La Scienza Ermetica nelle Arti #12082Se però penso che la cavalletta vive in perfetta armonia con la Natura nella quale è inserita, sa esattamente cosa le fa bene mangiare, quando/quanto dormine, come riprodursi, ecc ecc.; anche se non mi commuove, un po’ mi intenerisce, soprattutto perché mi fa percepire come ogni cosa nella Vita ha il suo posto e la sua funzione ben definita. Allinearci sempre più ai ritmi naturali, insieme a tutto il resto che come miriamici facciamo, sicuramente ci avvicina a capire qual è
la nostra, di funzionein risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #12081Caro Bell mi trovo molto in sintonia con il tuo modo di concepire la terapeutica. Come dicevo in un post precedente, quando opero per qualcuno, quella persona diventa una cellula malata dell’umanità che deve essere ricondotta alla sua giusta funzione perché la Vita trionfi, ed io sono solo un canale, uno strumento nelle mani della Miriam che il Bene e la Vita incarna su questa terra. Grazie a tutti coloro che condividono le loro esperienze di vita su questo forum.
in risposta a: La Scienza Ermetica nelle Arti #12067Molto toccante il post di Buteo sull’amore. Probabilmente quei genitori non avrebbero mai pensato , a tavolino, cioè prima di trovarsi nella situazione concreta, di essere in grado di crescere una bimba down, però poi l’amore ha fatto il miracolo, che miracolo non è. L’amore come materia cambia chi lo prova e come diceva un’autrice a me cara, se restiamo gli stessi prima e dopo aver amato, vuol dire che non abbiamo amato abbastanza.
Trasposto nelle cose nostre: l’amore è la chiave di ogni cambiamentoin risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA SCIENZA #12065Sul tema della visualizzazione consiglio di rileggere anche il post di Buteo dell’8-1-18 su “Nuove frontiere della medicina”
Per collegarmi al post di Catulla, mi sembra che la pareidolia possa collegarsi alla psicologia della Gestal che si interessa del modo in cui l’essere umano percepisce il mondo che lo circonda e che sostiene che la mente tende ad organizzare il proprio campo percettivo secondo criteri di ordine, simmetria e regolarità , e così, ad esempio, è portata a completare le parti mancanti nelle figure, o a raggruppare gli elementi simili, o a ricondurre a una forma conosciuta una serie di punti.
E’ dunque vero che ci sono diverse gradazioni di percezione date dal minore o maggiore grado di disostruzione dei canali sensoriali però è pur vero che i meccanismi di percezione sono gli stessi, resi più veloci e precisi a seconda del livello di “purificazione” raggiunto dall’individuoin risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #12017Anche se in ritardo ringrazio mercuriale e Mara per le notizie sul complesso degli Incurabili di Napoli, spero, prima o poi,di poterlo visitare personalmente.Buona serata a tutti
in risposta a: Attività Accademia Giuliana #12016In un libro che sto leggendo ho trovato una considerazione (in quel caso sul mondo) che mi sembra possa estendersi anche al nostro sito. Il pensiero è più o meno questo: il mondo è un immenso calderone nel quale bolle qualcosa di grosso, tutto quello che facciamo, sentiamo, pensiamo, è un ingrediente della miscela. Dobbiamo chiederci se gli ingredienti con i quali contribuiamo sono animosità, rabbia, negatività, oppure amore e armonia.
Forse l’immagine non è proprio sovrapponibile, però a me ha fatto pensare che oltre alla Delegazione Generale che nutre il nostro sito con “amore e armonia” anche tutti noi dobbiamo metterci dei nostri ingredienti che, inutile dirlo, devono essere in linea con il Principio di Bene che lo sostanzia. Ciò non significa che dobbiamo scrivere solo cose Grandi e Giuste (!?!) ma che dobbiamo dare il nostro contributo, anche piccolissimo, ma finalizzato al principio di Bene che ne è l’anima. Se la guardiamo in questo modo ci troviamo perfettamente in linea con quanto dicevano garrulo e mercuriale, non dobbiamo scrivere con il solo intento di dire cose “intelligenti o originali”, ma con quello di mettere nel contenitore un po’ di quella tensione al Bene che in mille piccole occasioni caratterizza la nostra vita di miriamici.
Senza contare che così facendo contribuiamo pure a dare un’immagine reale e peculiare della nostra compagine a chi miriamico non è.in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #11948La medicina Ermetica è Volontà e Amore ricordava gelsomino, e proprio qualche giorno fa mentre operavo per un ammalato, un pensiero repentino mi ha attraversato la mente: l’azione terapeutica della Miriam è analoga a quella di un essere che in presenza di un morbo, mette in moto gli anticorpi per difendere la propria incolumità e tornare a uno stato di equilibrio/salute.
Ciò mi ha portato poi, a riflettere su l’amore che si prova per l’ammalato che non può essere quello classico o profano, legato alla persona particolare, infatti ci troviamo ad operare, a volte, per individui che abbiamo visto una sola volta e che per la logica comune ci sarebbe impossibile amare in quanto questo sentimento per svilupparsi ha bisogno di un minimo di conoscenza. C’è però, un’altra caratteristica dell’amore profano che ci può aiutare a comprendere: si ama colui al quale siamo o ci sentiamo legati per qualche motivo e qui si che c’è il riscontro!
Infatti considerando l’umanità come un grande unico uomo e ogni singolo essere umano come una sua cellula, nel momento in cui operiamo per la terapeutica ci facciamo veicolo della forza autoguaritiva dell’umanità intera che, sanando quella cellula/individuo malata, va a sanare se stessa. La terapeutica dunque, è necessaria alla sopravvivenza dell’umanità intera e quindi alla sopravvivenza di ognuno di noi e per cui al di là di ogni misticismo, non possiamo esimerci dal perseguire la Salute e la Luce ad essa collegatain risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #11946Forse proprio per quello che hai detto tu, Buteo, è così importante la “visualizzazione” nella cui pratica tutti i Maestri, da Kremmerz in poi, hanno sempre raccomandato di esercitarsi
in risposta a: La Scienza Ermetica nelle Arti #11938Qualche tempo fa ho seguito una conferenza sulla poesia, tenuta da un poeta contemporaneo, Rossi Precerutti, dalla quale sono emerse delle cose molto interessanti, in particolare, mi ricordo, mi colpì la visione, presa dal poeta Rilke, della poesia come mezzo che trasforma, attraverso le parole, l’emozione in esperienza; il senso, del tutto condivisibile secondo me, era quello che lo scopo della poesia è si’ quello di emozionare ma anche quello di trasformare l’emozione in cambiamento concreto di vita e, mi viene da aggiungere rifacendomi al Kremmerz, in una tensione alla compenetrazione amorosa delle cose esistenti, perché “la fonte di ogni poesia è il gran libro della Natura” e il poeta vate è colui che in tale libro sa leggere le leggi Universali della Vita
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11841Mi unisco al coro degli auguri di Salute Luce e Bene per la Fratellanza tutta e per il Maestro in particolare, per un nuovo anno all’insegna del fare che ci veda tutti protagonisti sulla via del Bene.
Per mercuriale: credo si tratti proprio del complesso degli incurabili, grazie.in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11825Qualche sera fa ho visto un film su Napoli, che mi ha fatto ripensare alla velificatio del simbolo dell’Accademia Sebezia, infatti la tesi del film era proprio quella di mostrare come Napoli, città dall’anima di donna, fosse legata a questo concetto.
Al di là della storia, un po’ giallo, un po’ storia d’amore, un po’ vicenda psicologica, ma senza grossi pregi, il bello del film è nell’immagine che emerge di una Napoli arcana e misteriosa, bellissima e intrigante come solo una donna sa essere.
Il contenuto che ci interessa viene mostrato oltre che attraverso il notissimo “Cristo Velato”, anche attraverso un’altra opera, di cui personalmente non conoscevo l’esistenza e di cui chiedo qualche delucidazione agli amici di Napoli, il cosiddetto “Utero Velato”, e anche tramite la scena della “figliata”, antico rito popolare in cui viene simulato un parto maschile e che il pubblico può guardare solo attraverso un drappo trasparente, e qui viene chiarito il senso del velare: il velo, viene detto, serve ad indurre gli spettatori a “sentire”, oltre che vedere, perché per comprendere non basta guardare, occorre affinare altri è più sottili sensi, aggiungo io.
Mi sembra che il velo, come il silenzio, come il buio, siano dimensioni che oltre il celare, in realtà disvelino l’essenza vera delle cosein risposta a: Il Silenzio #11824Secondo me il silenzio rituale è una cosa, e riguarda le indicazioni che si ricevono ad personam e che non si devono assolutamente divulgare, mentre il silenzio interiore del quale parliamo (hai ragione gelsomino, sembra un po’ una contraddizione!) è uno stato di essere da conquistare, da raggiungere con il nostro cammino evolutivo, e in questo senso,secondo me, fa bene parlarne e questo nostro sito è lo spazio d’elezione in cui condividere esperienze che servono a tutti per crescere.
A tale proposito auguro che il 2018 sia un anno di “crescita” per tutti, ma siccome, come ci ammonisce il Kremmerz, nelle nostre cose bisogna essere precisi, quindi, onde evitare di ritrovarci tutti ingrassati di qualche chilo, il mio augurio è che ci si possa avvicinare tutti sempre più a quel Bene di cui la Miriam è l’incarnazione.in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #11806Io credo che quelle famose chiavi, di cui parlava Buteo, siano nascoste nella pratica della nostra Medicina Ermetica, e credo anche che un elemento caratterizzante la Medicina Integrale del Kremmerz che la differenzia da qualunque altro tipo di medicina, sia la totale individualizzazione dell’intervento; in quel richiamo alla maternità c’è tutto un ripercorrere a ritroso la storia dell’essere che alla Miriam si è rivolto, per risalire alla sua origine e andare a sanare proprio lì dove il male è iniziato.
Auguri di buon fine feste a tutti!in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11787Sono d’accordo con gelsomino, questo forum è tante, tantissime cose, e ora in periodo di frenesie natalizie diventa un’oasi di pace, un luogo dove trovare quel “silenzio” che ci aiuta a ritrovare noi stessi. Grazie a chi lo ha fortemente voluto e a chi lo nutre con amore e dedizione.
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