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in risposta a: Eventi e Segnalazioni #31696
Qualche notizia in più sulla mostra segnalataci da wiwa, si svolge a Palazzo Te a Mantova fino al 12 dicembre il titolo è “Venere divina. Armonia sulla terra” La mostra si propone di indagare sulla “potenza attuale del mito della Dea” Riporto l’incipit della locandina,che fa iniziare bene la giornata!
“O genitrice degli Eneadi, godimento degli uomini e degli dei,
divina Venere, che sotto i segni mutevoli del cielo
il mare che sostiene le navi e le terre che producono i raccolti
vivifichi, perché grazie a te ogni genere di viventi
viene concepito e giunge a visitare, una volta nato, i lumi del sole.”
Lucrezio, De rerum naturaInteressante il tuo post, cara wiwa. Piacerebbe anche a me leggere la biografia di cui parli, mi dai titolo e autore? Grazie e buona serata
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #33978Vorrei condividere con voi questa bellissima poesia d’Amore di E.E. Cummings
“Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.”in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #33972È vero Silvana, a volte si cerca di cambiare l’effetto ma nn la causa. La causa, però, nn sempre ci è dato di vederla e di comprenderla fino in fondo (alcune cause sono molto antiche, anche a livello di vite precedenti) in questi casi, secondo me, è utile agire sugli effetti, correggendo comportamenti che reputiamo sbagliati perché nn in linea col Principio di Bene al quale aspiriamo. Per quanto riguarda la domanda “chi sono” trovare la risposta è difficile per tutti però, procedendo sulla via Miriamica, pian piano, delle piccole ( o grandi) cose su noi stessi si chiariscono… e nn sempre sono quelle che ci aspettavamo!
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #33932Mi associo completamente al tuo post, cara wiwa, nn “vorrei” ma voglio e faccio. Buona giornata a tutti
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #33928Molto interessanti le massime in latino, mi sembra che tutte si possano riferire al nostro percorso iniziatico perché tutte ci riportano al lavoro che facciamo su e in noi stessi per tentare di essere migliori, nn nell’apparenza della nostra persona ma nella profondità del nostro essere. Una buona giornata alla Direzione e a tutti gli iscritti del forum
Mi riferisco al post di wiwa del 9 ottobre. Ho letto un libro, poco tempo fa, che narra in modo romanzato la vita di una donna del XII sec nota come Maria di Francia, le cui origini storiche rimangono a tutt’oggi controverse. Il libro, ambientato in Inghilterra, narra la storia di questa donna, probabile figlia illegittima di re, inviata, in età già adulta, a svolgere la funzione di Badessa in un convento di clausura benedettino in completa decadenza che, grazie al suo spirito indomito, alla sua cultura, alla sua capacità di empatia, riesce a far rinascere a nuova vita. Con coraggio e tenacia e valorizzando le capacità (legate alla terapeutica ma non solo) di ogni singola suora trasforma il convento in una enclave tutta femminile, autosufficiente e scollata dal potere del clero che non sopporta l’indipendenza di spirito e di azione di questo gruppo di donne. Di Maria di Francia rimangono una serie di brevi componimenti poetici che narrano quasi tutti episodi di amor cortese in cui viene esaltato il sentimento di Amore che se vero e fedele, dona le più grandi gioie. Questa lettura mi ha richiamato alla mente Maria l’Ebrea e la dedica a Maria che il Maestro Kremmerz fa come introduzione alla Porta Ermetica e come lo stesso Principio, sotto diverse “maschere” si sia manifestato e si manifesti nella Storia.
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #33873una volta lessi una bella storia che riguardava un apprendista ceramista che ruppe un vaso che aveva appena terminato di modellare con molto impegno e in molto tempo. Si sentì perduto ma il suo maestro gli insegno l’arte del “kintsugi” riattaccare i pezzi trasformando ogni “cicatrice” in un decoro. Il ragazzo nn ci credeva ma alla fine con pazienza, fiducia e lavoro riuscì a ricomporre il suo vaso che risultò più bello di prima. Buona giornata a tutti
in risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #33824Tutti i giorni recitando il Credo ribadiamo che crediamo nella morte Principio di Vita Nova. Il nostro cammino evolutivo riproduce, in piccolo, ciò che avviene nel grande, ciò che nn serve più, come dice garrulo, che è diventato inutile, va abbandonato e restituito alla Terra che tutto sa trasformare. Così accade in noi, man mano che andiamo avanti nella nostra evoluzione dobbiamo lasciare andare ciò che è diventato vecchio, non più funzionale a quello che siamo diventati. Un po’ come il serpente che cambia pelle man mano che cresce. Questo processo, che in noi ha le caratteristiche dell’autofagia, perché tutto avviene nel nostro interno, va svolto con coscienza e cognizione quotidianamente, cosa che vedo impossibile senza l’aiuto di un Maestro che ci aiuti a discernere ciò che nn serve o che addirittura può risultare dannoso alla nostra Salute (intesa in senso lato), compito, questo, di cui non sempre siamo all’altezza (parlo per me). Ringrazio la Miriam e il Delegato Generale per gli aiuti ricevuti in tal senso, in tutti i miei anni di vita miriamica
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #33794Cara Silvana, toglierei il condizionale, le parole dei Maestri attivano una intelligenza che ci porta alla comprensione e quindi all’esperienza, l’unico elemento ostativo è che, a volte, nn siamo abbastanza pronti per recepirle quelle parole, nn siamo abbastanza pronti in quel momento, ma il seme rimane e il processo trasmutatorio che si innesca va avanti, e prima o poi darà il suo frutto. Di questo sono profondamente convinta
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #33772“La Dea che Creò l’Uomo: Dai miti sumeri un’ipotesi sorprendente (La Via dei Misteri Antichi)” di Susy Baldy. Ho letto questo libro tempo fa, l’autrice cerca di dimostrare, partendo da una disamina a tutto tondo dei miti e delle raffigurazioni della Grande Madre e passando dal parere di scienziati, che tali miti e raffigurazioni sono le storie, raccontate in modo che fossero comprensibili agli uomini del tempo, di eventi che si rifanno all’arrivo sulla terra di esseri più evoluti provenienti da altri mondi. E’ vero noi crediamo a ciò che possiamo verificare ma è pur vero che le parole dei Maestri ci instradano su questo cammino di comprensione e verifica
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #33748Anch’io brindo con voi, cari fratelli e sorelle, alla Miriam Regina eterna ed eterna Rosa. È stato bello leggere il resoconto dell’Agape, un altro segno di tappa lungo il nostro cammino, grazie
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #33701Grazie wiwa è beneaugurante ricevere questo fiore (anche se virtuale) in prossimità della nostra Agape, mi auguro ed auguro a tutti, che le sue caratteristiche ci rendano il più possibile idonei a ricevere quei semi di salute e luce che verranno donati a piene mani nel rito dell’Agape, a riceverli, a fecondarli e trasformarli in frutti
A prestoin risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #33669Anch’io, caro Lucullo, ogni volta che vedo qualcosa di bello penso alla nostra Fratellanza, mi viene però da domandarmi, vista l’esperienza di una vita, se quella funzione di donna/madre non sia necessariamente collegata alla procreazione ma, piuttosto, ad un atteggiamento più profondo del saper amare (senza contare che molte volte, perché le cose vadano bene, siamo madri anche dei nostri compagni), ma è solo un’idea…
in risposta a: Le Dee Regali #33609Sant’Anna che in alcune immagini è vicino alla Madonna, potrebbe anche indicare una ascendenza femminile, una linea matrilineare che collega donne che hanno raggiunto un certo, particolare stato evolutivo.
Particolarmente evocativa l’immagine di Sant’Anna in piedi, dietro a Maria che tiene il Bambino in braccio, con le mani poggiate sulle spalle della figlia (“Tabernacolo di Sant’Anna” che si trova a pochi metri dalla pieve di San Pietro a Figline)io l’ho vista solo in foto ma so che la rappresentazione di questa triade è usuale tanto da essere designata con il nome di Metterza, termine derivato dal volgare medievale che deriva da “mi è terza” riferendosi a sant’Anna che si mette per terza nella gerarchia della famiglia divina o, aggiungo io guardando l’immagine, per prima -
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