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  • admin Kremmerz
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    Un caro, grato saluto a tutte le mamme del mondo!

    Come non condividere la tua protesta, Catulla2008?
    Ti segnalo l’ultimo articolo pubblicato qui “Lo spirito di Fratellanza secondo Giuliano Kremmerz”, da cui:”L’uomo muore e rinasce. Raccoglie rinascendo il frutto che ha seminato; sulla terra i terrigeni son sempre gli stessi, mentre nei cimiteri le ossa si convertono in carbonato di calce, i morti rivivono. Noi siamo sempre gli stessi, membri della stessa famiglia. Di comune abbiamo il sangue, la carne, le ossa che la terra ci restituisce; la pace, i dolori e le aspirazioni che sono prodotti della nostra giustizia, delle nostre colpe, e della nostra esperienza antica.”

    Ma quanto lavoro c’è da fare sul materiale umano maschio e femmina per riportarli al livello più nobile di uomo e donna!
    Nel mare del nostro passato storico galleggiano isole di spazzatura alla deriva e, ahinoi, quello che subiamo è anche responsabilità nostra. Ecco il bisogno di un reale processo di rigenerazione in cui si torni soprattutto ai ruoli naturali più veri e originari.
    Original author: lina

    admin Kremmerz
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    Oggi, per l’ennesima volta sentendo parlare di femminicidio, uno dei commentatori ha richiamato un famoso versetto di Dante “tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta” dicendo che è passato il tempo in cui la donna era vista con riguardo.
    A parte che il versetto andrebbe inteso secondo il linguaggio del tempo “” = “nobile e dignitosa è la beatrice che mi è Domina-Signora quando Ella concede la salute-salvezza”, pure il Maestro Kremmerz ebbe a dire che Beatrice è Luce, lavacro, beatitudine; è l’Amore dove nessuna ombra è possibile”. Dunque NON una donna ma l’eterno femminino che ci incanta e ci richiama all’Intelligenza della nostra condizione.
    Comunque, ciò premesso, uccidere la matrice della società umana è come prendersela con lo specchio se l’immagine non è quella che vorremmo… E le parole di Kremmerz sulla donna andrebbero meditate a lungo.
    Original author: sal

    admin Kremmerz
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    C’è una proprietà elettrocinetica dei liquidi conosciuta da centinaia di anni: tale proprietà fa sì che quando l’acqua scorre sulla superficie di un solido, come il vetro, questo riceva una piccola carica elettrica positiva che attrae gli ioni di carica opposta e respinge gli ioni di carica uguale. Tutto il processo crea un sottilissimo strato d’acqua caricato elettricamente: tale strato, opportunamente convogliato in minuscoli tubi di vetro genera una piccola quantità di corrente con una tensione di circa dieci (10) Volt. In questo modo, oggi, si fanno funzionare calcolatrici, sveglie, orologi ad acqua e, in futuro, si pensa, anche telefoni cellulari.
    Questo è un modo costruttivo di applicare una realtà che è anzitutto in noi stessi in quanto il corpo umano ha un liquido interstiziale fra le cellule che assolve alla medesima funzione conduttrice e, come il corpo umano, anche ogni sistema biologico.
    Ogni scoperta che facciamo è, in fondo, oggettivazione di una parte di noi le cui leggi ci diventano note e suscettibili di riproposizione per gli scopi più disparati. C’è quindi da domandarsi COME noi utilizziamo la nostra ‘energia elettrica’ e con cosa e con chi si entra costantemente in interazione.
    L’esposizione del nostro sistema biologico a un campo elettromagnetico esterno può infatti dar luogo a meccanismi di interazione che, di ritorno sul sistema biologico, determinano effetti a volte dannosi per la salute. (Si pensi a tutti i campi elettrici cui siamo esposti nella moderna società, dai computer i cellulari, televisori, auto, ecc.)
    Ora, rileggendo Kremmerz, è stupefacente rivisitare le sue affermazioni tenuto conto che hanno un secolo circa: “Una teosofia illuminista occidentale (…) porgerebbe alla concezione scientifica dell’universo il contributo di una intuizione o visione di un magnetismo universale in cui elettricità, calore, suono, correnti ed onde, movimenti molecolari e di masse atomiche, la vita dell’universo infinito, nell’uomo, nelle piante, negli animali di qualunque ordine e sottospecie, nei cristalli, nei minerali, nella formazione dei cangiamenti del sottosuolo, degli elementi costituenti le gemme rare, il radio, le condensazioni di luce, di energie trasformate in riserva di vitalità inesplorate dalla medicina umana, sarebbero concepite come modalità di una legge unica e immensa che la manifestazione del Zeus, la cui espressione è la folgore, luce, calore, suono, moto, distruzione e dissolvimento, sintetizza nelle greche mitologie. Unico centro di energia, unico magnetismo. Non unità delle forze, ma unica forza centrale di vita, di cui tutte le espressioni non sono che stati di essere”.
    Original author: fler95

    admin Kremmerz
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    La crescente informazione e la comunicazione globale hanno spogliato la religione del suo fascino togliendone incontrovertibilità dogmatica e intaccandone la fede indispensabile. Per contro, quella scienza ufficiale che doveva porgere i perché si è perduta nella specificazione di settore e non ha saputo dare alla vita il senso che solo un progetto unitario può restituire. Esistono quindi, ancor più di un tempo, tante frammentazioni della Verità che disgregano la certezza in Qualcosa di eterno cui poter aggrappare il proprio domani: giovani e non più giovani vivono male, e non solo per la crisi economica.
    La Tradizione Iniziatica occidentale, faticosamente, fra varie dottrine orientaleggianti e le insidie di una sensorialità fine a sé stessa, si delinea come possibilità di conciliare la scienza di frontiera e la ricerca storica, la sperimentazione pratica e l’idealità di una filosofia antichissima: quindi attrae, nonostante la velocità dei ritmi quotidiani renda faticosa la com-prensione.
    Oltre un secolo fa Kremmerz, già ‘globale’ prima che una rete informatica desse corpo alla rete che ci affratella umani, per mandato ricevuto fondava una Schola svincolata dalle aristocrazie di maniera e da ogni pretesa di élite sociale e proponeva un cammino per riti, volto a restituire alla buona volontà-capacità del singolo (quale che fosse tale singolo e a prescindere dalla sua provenienza) la misura del proprio ascenso e la qualità del suo contributo alla società. In quel Pragmatismo che pose le fondamenta di una filosofia nuova, per quanto millenaria, gli alcuni di un tempo sono diventati i parecchi del nostro e forse saranno i molti di domani.
    Quindi credo, profondamente credo perché ne sento l’eco vibrante dentro di me, che di là dai suoi appartenenti, siano essi Maestri o no, la Fratellanza di Miriam sia una curvatura: come nella nota serie di fantascienza, Essa consente lo scatto propulsivo alla nave della mentalità e concretizza la speranza di un significato. La pratica, via via, in forza di un distillato di secoli, dà materia a quanto di Numinoso può esistere nell’essere umano e, contemporaneamente, restituisce alla matrice cerebrale l’anelito alla mirionima Bellezza della Natura: anelito senza il quale non si può vivere bene e, soprattutto, non si dà vita al Bene.
    Original author: sal

    admin Kremmerz
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    Non posso né aggiungere ne quanto meno togliere niente alle parole sacre del Maestro, posso solo riferire di condividere tutto quanto sopra riportato, promettendomi di leggere e rileggere i suoi scritti ed augurandomi di comprendere sempre un “granellino” in più della sua Scienza – delle sue parole di Amore.

    admin Kremmerz
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    Che il Kremmerz abbia anticipato molte recenti acquisizioni della scienza ufficale , a mio avviso, è la riprova che esiste realmente una Tradizione Iniziatica , di cui Lui era un anello nodale, detentrice di un sapere assoluto, a cui l’umanità arriva gradualmente, in virtù di una Legge fisica che non consente la comprensione di certe cose, se non a chi ha compiuto un percorso di purificazione.Per cui se non si arriva ad avere quel ” mutamento del quadro concettuale ” , di cui parla Catulla,non si riesce neanche a pensare e a guardare nella giusta direzione.
    Original author: GELSOMINO

    admin Kremmerz
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    Negli ultimi cinquant’anni la ricerca sulle cellule staminali ha cambiato completamente la prospettiva medica introducendo l’idea della ‘rigenerazione’. Il mutamento di quadro concettuale ha consentito l’inanellarsi di scoperte crescenti, nonostante i frequenti ostacoli spesso originati da interessi economici. A tale proposito, ho trovato molto azzeccata l’affermazione di uno studioso del campo che, rifacendosi a Schopenhauer ha sostenuto che“ogni verità passa attraverso tre fasi. Dapprima, essa viene ridicolizzata. Poi subisce una forte opposizione. Infine, viene considerata come se fosse sempre stata evidente.”
    Ne “Gli elementi di magia naturale e divina” pubblicati da Kremmerz nell’ambito de “Il mondo secreto” circa centodieci anni fa, così si esprimeva il Maestro: “A grado che le investigazioni dei dotti progrediscono nella determinazione delle facoltà latenti della materia umana, s’imbattono in proprietà nuove e insospettate del nostro organismo, e, per essere più proprio, non si scoprono le sole meraviglie inaudite del corpo dell’uomo, ma si intravedono radicali mutamenti nelle definizioni stesse della nostra fisica e della nostra chimica, di cui gli studiosi del secolo prossimo rideranno come di cose molto imperfette”.
    Giuliano Kremmerz, spesso in contrasto con la corrente comune e lo spirito del secolo, invitava a sperimentare e darsi ragione con la pratica anche di quanto pareva impossibile. E anche oggi c’è da sperare che le investigazioni umane progrediscano con la medesima determinazione, conservando sempre atteggiamento scientifico e amore per l’umanità proprii del ‘vero’ terapeuta ma, anche, ritornando sempre più al concetto di unità della materia senza il quale la stessa vita umana perde di significato e, come un naufrago con la sua ciambella, riposa fluttuando aggrappata ai dogmi della religione.
    Original author: catulla

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    A proposito del bene, Filosobek riporta le parole del Kremmerz: “magnetismo d’amore nel cui irraggiamento il male, il dolore, la pena scompaiono, si annullano, si affogano, si disperdono”.
    Sannitica 2011, ricordando l’Agape del 2007 riporta, sul bene,:“Principio coesivo e solidale, Causa Prima dell’attivazione di ogni interazione, cooperazione, donazione e integrazione di forma e sostanza nell’universo visibile e invisibile, è presente in ogni cellula e in ogni molecola del nostro essere…”
    Se fosse il Magnetismo a conferire le forme, essere “centro” di un magnetismo d’Amore vorrebbe forse dire che ogni manifestazione dell’esistente dovrebbe rientrare in una espressione energetica corretta, quindi con la conseguente scomparsa della malattia e della sofferenza.
    Original author: holvi49

    admin Kremmerz
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    Sicuramente la consapevolezza del valore rituale dell’Agape è importantissima ed ognuno potrà averla per il suo grado di sviluppo . L’importante è che ognuno faccia del suo meglio per arrivarci preparato , che si raccolga l’invito , che si accolga la guida illuminata e si tenga viva la tendenza verso il Centro !
    Original author: GELSOMINO

    admin Kremmerz
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    Diceva Kremmerz: “La magia è divina in questo senso perché mette fuori ogni misticismo l’adepto e lo rende centro di un MAGNETISMO D’AMORE NEL CUI IRRAGGIAMENTO IL MALE, IL DOLORE, LA PENA SCOMPAIONO, SI ANNULLANO, SI AFFOGANO, SI DISPERDONO”.
    Ovviamente è in questo senso che penso che il Bene non necessariamente sia intuibile come Principio Coesivo. Se invece, come evidenzia Sannitica, per Principio Coesivo si intende quello meramente causale della struttura dell’organo, in uno con la sua funzione nell’organismo… certo, il Bene sarà in tale coesione.
    Per quanto – come consideravo fra me e me dopo aver letto gli insegnamenti di Serapide nelle ultime Lunazioni – dare una definizione assoluta del Bene è sempre difficile.
    Original author: filosobek

    admin Kremmerz
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    Nel leggere i Post, a volte, ci sono sussulti derivati da parole messe insieme con un timbro vibratorio che penetra fortemente e profondamente e si traduce in idee, visualizzazioni, stimoli.
    E’ ciò che mi ha provocato Fler95.
    Le parole delle tre Sibille, che tu Fler95 definisci come pietre, in effetti avrebbero dovuto lanciare (senza colpire materialmente) il “regressus” rivedendo e risentendo le Madri eccelse con le arcaiche potenti rituarie di “parola-azione”, “azione-Amore”, “Amore-Salute”, dove in effetti l’uso della pianta sanatrice diventa un mezzo successivo alla volontà e alla conoscenza.
    Le note della Tavola di Smeraldo non si sono mai chiuse, perchè l’eco è ancora per l’ aria.
    Ma la pietra più grande, Fler95, tu la lanci quando chiedi che ne facciamo dei 364 giorni successivi ad ogni Agape.
    E siccome ho il dubbio che questa pietra lasci il segno, dopo il colpo, credo che sia davvero indispensabile chiedere a se stessi se ogni giorno, di quel malloppo di giorni, se ogni momento del giorno, venga vissuto con le “pratiche cultuali” e con la struttura sempre più certa per sentirsi degni figli della Sibilla.
    Un caro saluto
    Original author: Mercurius3

    admin Kremmerz
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    Non credo che il Bene sia “un Principio Cosmico Coesivo”. Dipende. Ad esempio, nel caso di una massa tumorale, il Bene è disgregante e dispersivo…
    Inoltre, credo che “Il Verbo si fa carne” sia principio divino che vale sempre, in ogni momento, per ciascuno di noi: quello che diciamo e pensiamo è il colore che noi diamo alla nostra vita. E più siamo confusi, più siamo grigi.
    Rendercene conto, forse, è il primo passo per cambiare senza misticamente affidarci ad una astratta idea di coscienza.
    Original author: filosobek

    admin Kremmerz
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    Sarà che l’estate si sta avvicinando e questo profumo di Agape comincia a solleticarmi l’anima, ma tornano spesso alla mia mente le immagini dell’anno 2012 con le tre Sibille che intessono una tela di parole: parole che sono pietre.
    E quella visione “di pancia” del mondo che scorre e viene osservato: un po’ come un figlio che cresce, ché senti di amarlo ma sai che è ‘altro’, e la sua vita, per quanto legata alla radice tua, già svetta fra le nubi e si allontana nel ventre magno della più alta Madre Cielo.
    E viene da chiedersi: cosa è rimasto dentro di quelle parole profonde, che parlavano di pratiche cultuali fin dall’Età del ferro, di conoscenza delle Leggi di Natura, della capacità di leggere nel Libro Grande i rimedi formati dall’Amore prima che dalle piante?
    La vita scorre e inghiotte anche le note che impregnavano La Tavola di Smeraldo facendo fremere il respiro degli spettatori come una preghiera…
    Passato.
    Tutto passato.
    Ma è dovere – anzitutto verso sé stessi – per ogni appartenente alla Schola, fare… il punto della situazione (anche quando a rappresentarti è una crocetta o tre!). E domandarsi quanto, di risposta, si è aggregato in questi mesi dentro al cuore, nella materia, sulla pelle, di quella volontà densa di Bene e di quel soffio stracolmo di Vita.
    L’Agape è una volta all’anno, ma cosa ne facciamo gli altri 364 giorni?
    Ad ogni iscritto, l’ardua risposta al proprio Numero.
    Original author: fler95

    admin Kremmerz
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    in risposta a: Contattaci #8528

    Mi colpisce la frase “invertendo il loro ciclo vitale”. Credo che entrare nella S.P.H.C.I. sia un po’ come diventare Turritopsis (di cui ammetto la non conoscenza ed il piacere dell’apprendimento), invertendo il procedimento a perdere dell’uso alchemico del proprio corpo col rinvigorimento del principio vitale.
    Un procedimento non sempre consapevole e non certo facile, ma la traccia del sentiero ” è certa e verissima”…
    Come meduse immortali popoliamo la nostra Fratellanza Taumaturgica di Myriam sfidando le infezioni intercorrenti e i predatori.
    Un affettuoso abbraccio
    Original author: Mercurius3

    admin Kremmerz
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    in risposta a: Contattaci #8527

    Ho cercato e trovato notizie sulla Laodicea undulata… Per la verità, mi è parso di capire che il ritorno all’infanzia da parte degli Idrozoi non eviti loro la morte e che lo sviluppo inverso sia invece mirato alla moltiplicazione della prole così da garantirne la sopravvivenza per sovrannumero (anche contro possibili predatori). Tovo interessante questa possibilità della Natura da parte di organismi già complessi in quanto forniti di cavità gastro-ventricolari: ricordo però che Kremmerz diceva della Morte: “tu sei il simbolo della giovinezza. Tu nei tre mondi dello spirito, della materia e dell’atto, sei il rinnovamento… sei la soluzione dell’enimma spirituale nell’uomo vivente e nella profonda custodia della sua anima ignota. Sei il simbolo della Grande Alchimia, sei il triplo mercurio e il mercurio morto, sei l’Azot, sine vita, sei l’ala profondamente scura del corvo, sei il sonno preparante il risveglio, il dolore tremendo che precede la nascita del più luminoso figliuolo, dopo l’avatar, la metepsicosi dell’antica e lorda anima nella Vita Nova”.
    Forse, quindi, l’idea dell’elisir di lunga vita si può intendere come la capacità di… anticipare la morte mentre si è in vita, ben protetti dal corpo amico che ci dà rifugio come un utero e una madre solo sanno fare. E questo me lo suggerisce anche il fatto che la parola “Elisir” etimologicamente significa “il secco-l’asciutto”, riprendendo in questo sia i trattati di alchimia (che continuano a menzionare una misteriosa ‘via secca’) che la Genesi al terzo giorno della Creazione.
    Ma, ovviamente, bisognerebbe essere Giuliano Kremmerz o come Lui per capire cosa davvero Egli intendesse!
    Original author: segezia

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