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in risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8029
Dopo aver assistito ad un a conferenza sulle tematiche delle tradizioni occidentali ed orientali e sui vari percorsi evolutivi, mi è sorta spontanea una riflessione su cosa differenzia la miriade di proposte che vengono offerte su questi argomenti e le iniziative della S.P.H.C.I. a cui ho partecipato.
Personalmente la risposta che mi sono dato è che ho sempre percepito che dietro le parole di chi , in quel momento , parlava in nome della Schola , ci fosse qualcosa di concreto , di vero , di reale.
Che il tutto non si fermasse ad un livello erudito ed intellettuale , ma che ci fosse ben altro.
Tutti sanno che non si puo dare quello che non si ha, e chi riceve qualcosa ,anche se non arriva ad averne una consapevolezza razionale , nel suo intimo ne percepice sicuramente la valenza anche se non arriva a comprederne a pieno la portata.
Questa è la mia personale esperienza e su questo punto mi farebbe piacere confrontarmi con altri.
Original author: gelsominoin risposta a: Il senso vero del suo pensiero … #8797Due giorni fa, dal Wisconsin, USA, giunge la notizia di una scoperta sensazionale avvenuta in Antartide: particelle provenienti da un’esplosione un miliardo di volte più grande di quella nucleare sono state ‘catturate’ da IceCube, telescopio costruito con un chilometro cubo di ghiaccio e da tre anni funzionante al Polo Sud.
La loro energia, almeno 1000 volte superiore a quella che il grande acceleratore di Ginevra potrà mai raggiungere, indicherebbe la provenienza da un universo lontanissimo, addirittura fuori dalla nostra Galassia, e gli astrofisici non riescono al momento a ipotizzare cosa abbia potuto produrli.
Leggere queste notizie non può non farmi pensare a quel passo in cui Kremmerz, nel Quarto dei Dialoghi, così si esprime sul passato dell’Umanità: “Scomparvero popoli e civiltà di cui la storia non ci ha trasmesso memoria, e l’uomo moderno di tanto in tanto ne scopre le vestigia. Ci dicono di cataclismi immani, effetti sospettati di maggiori misfatti: continenti, popoli, razze, sommersi e spariti. Chi non oserebbe supporre che quegli uomini che si sono dileguati senza lasciare traccia della loro sapienza, non abbiano posseduto le chiavi di arcani a noi non soltanto ignoti, ma neanche da noi pensati come fantastici paradossi enunciati per scherzo? Chi vi dice che il culmine della progressione umana non sia stato raggiunto in epoche lontanissime? E che la tradizione religiosa di un peccato di origine o di una prevaricazione, non sia la tipica accusa a questi lontanissimi progenitori che inabissarono il loro mondo, ignorando la distruttibilità della loro onnipotenza per la incoscienza del loro orgoglio? Le acque dell’oceano che si chiusero sulle terre della Atlantide sparita, dovrebbero saperne qualche cosa e dircela. Gli Egizi e i popoli del Messico e della Columbia, profughi di quel continente scomparso, portavano con loro parte o tutto il corredo scientifico di quella civiltà che noi supponiamo culminante? O furono caste inferiori, meno dotte, che si dispersero per salvazione, senza possedere completo il patrimonio della dottrina che fece, per abuso, precipitare negli abissi tutto ciò che di mala opera avrebbero potuto lasciarci in eredità?”.
Ai neutrini – forse – l’ardua sentenza.
Original author: salin risposta a: Il Nunzio della Primavera #7574Ho destinato il 5 per mille delle mie tasse a questa ricerca. Ciò premesso è da sottolineare come quella che era una ricerca (e un’applicazione) terapeutica praticata dagli ospedali con ottimi risultati (vedasi i parecchi casi di miglioramento e/o guarigione a Brescia) sia passata sotto l’egida delle case farmaceutiche che ne vogliono brevettare la sperimentazione… con tutte le conseguenze del caso. Certo, si utilizzeranno i parametri che si utilizzano per qualunque farmaco, in termini di iter burocratico e via dicendo. E anche in termini di prezzi finali!!!
Come a dire che una cura fornita da Madre Natura gratis diventerà ciò che diventa tutto nelle mani dei mercanti della salute. Quanto alle garanzie… Beh, non dimentico l’invasione di vaccini di qualche anno fa pagati dallo stato italiano (cioè da noi) in seguito a una campagna di terrorismo psicologico dei produttori farmaceutici internazionali. Vaccini poi finiti al macero perché di nuovo noi italiani (ma non solo) li abbiamo accuratamente evitati una volta sapute le conseguenze.
La Medicina Ermetica, fortunatamente, è fuori da questi giochi di potere ed è accessibile gratuitamente a TUTTI. Ognuno può sperimentarla, giovarsene e testimoniarne i benefici. La Schola fondata da Kremmerz, nata povera di soldi e ricca di Amore, appare sempre più mirabile e, forse, l’unica speranza accessibile in egual misura agli umani di ogni livello sociale e collocazione finanziaria.
Original author: segeziain risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8028In rete si legge e si vede di tutto e di pù e ad un’osservazione obiettiva sembrerebbe che l’anonimato favorisca il manifestarsi della parte peggiore degli utenti.
La più profonda contraddizione la trovo in quei siti che con un frontespizio spirituale e/o iniziatico danno spazio a forum in cui si trascende senza limiti .
Per quella che è la mia esperienza nella Schola , mi risulta che in un organismo iniziatico la forma è espresione di contenuto, per cui certe modalità di espressione non sono puramente ” formali ” ma manifestazioni di un modo di essere.
Original author: GELSOMINOin risposta a: Per il miglior utilizzo del Blog di kremmerz.it #9060Perché l’Agape cade nella Luna Piena di Solleone?
Senza farsi prendere dalle interpretazioni si può cominciare con l’osservare Luna, Sole e Terra in quel momento dell’anno. Già normalmente, in Luna sia Nuova che Piena, questi tre corpi sono allineati e, quindi, l’effetto gravitazionale combinato sulle acque terrestri provoca una varianza di attrazione che ‘muove’ e ‘alza’ le maree. A questo proposito c’è chi ammette che il fenomeno deve valere anche per tutti i liquidi, ivi compresi quelli del corpo animale e dei semi e dei frutti. In particolare, però, quando la Luna è Piena, oltre alla forza gravitazionale, la Terra – trovandosi compresa tra i due luminari – ne riceve Luce continua.
Già normalmente il Sole, che muove da est a ovest, compie un arco nel cielo che è più breve e orizzontalmente basso in inverno e più lungo e alto d’estate. Ora, con l’ascesa del Sole, le acque vi sono maggiormente esposte e ne risulta un aumento della temperatura che non è compensato dal breve fresco notturno. Pertanto il calore si accumula così che, ad esempio, a parità di lunghezza del giorno, il dieci di agosto in Italia è molto più caldo del primo di maggio.
Nella Luna Piena di Solleone, il moto indotto dal Sole si amplifica sulle acque in virtù della pienezza della Luce raggiante che ne conserva il fermento alle ore notturne, mentre il calore accumulato si sprigiona e si unisce sposando le cose inferiori a quelle superiori.
Vorrei da ultimo notare che, così come si imprime nella nostra materia cerebrale un volgare ritornello pubblicitario che la musica fissa nella mente, altrettanto lo stato amante è vibrazione ed è musica interiore che predispone all’acquisizione dell’esperienza come acquolina che predigerisce il cibo. Così credo che, se siamo tutt’uno con la Catena che succhia questo latte stellare, e insieme studiamo la Natura per progredire e lenire i mali della nostra società, noi siamo Fratelli e siamo Amanti: come l’ossigeno e gli alimenti che si sposano nel sangue, come l’onda e l’equilibrio che si compenetrano nell’orecchio, di modo che ogni cosa che un fratello ortodossamente fa è come se la facesse tutta la Catena.
Original author: catullain risposta a: Per il miglior utilizzo del Blog di kremmerz.it #9059Rileggendo il commento postato sul sito e dopo aver discusso in Accademia sul tema della fratellanza mi è subito comparso in mente l’articolo 55 della nostra Pragmatica Fondamentale: “La nostra Fratellanza è e sarà come è stata nei secoli dei secoli, non ha pretesa di apostolato unico, ma vuole raccolti e raggruppati, col vincolo dell’Ideale santo della Scienza e della Verità, pochi ma saldi elementi che ne assicurino l’esplicazione e la realizzazione fuori ogni lotta politica, sociale e religiosa. Poiché la Scienza deve essere considerata di là dai confini delle nazioni e delle razze, e patrimonio dell’Umanità intera.”
Il programma di AMORE fissato nella nostra fratellanza ci esorta poi a sviluppare e a manifestare tolleranza ( articolo 54 della Pragmatica fondamentale): Si fa obbligo a tutti gli ascritti di non modellarsi su alcune scuole di empirismo medico che denigrano tutti gli studi moderni e le investigazioni dei pazienti scienziati glorie contemporanee, col pretesto che, non essendo credenti nelle leggi dello spirito, non sono giovevoli alla società umana come dovrebbero.
Essi ascritti devono invece considerare che la Scienza Umana è il risultato dei contributi di tutte le intelligenze, e il secolo passato e questo che comincia hanno contribuito ad essa in copia maggiore dei diciotto secoli d’ignoranza precedente in cui l’Occidente diventò mancipio della tirannia spirituale esercitata dal fanatismo cristiano cattolico sugli sperimentatori liberi asserviti al pregiudizio di un sacerdozio indotto nelle cose che sono oggetto di osservazione e sperimentalismo. Essi ascritti, più che vedersi in conflitto con un medico che cura un infermo, devono comprendere che l’opera del medico non manca di intenzione benefica accoppiata ad una osservazione sperimentale chiara, imperfetta solo nel rendere il rimedio virtuoso; essi quindi comprenderanno ancora che se a donare questa virtù concorrono coi mezzi psichici che sono loro a disposizione, faranno bene ugualmente a chi si ha il dovere di soccorrere.”
Riflettiamo. Un abbraccio a TUTTA la fratellanza.
Original author: Lucilio_in risposta a: Per il miglior utilizzo del Blog di kremmerz.it #9058Mi sembra emblematica comferma della reale circolazione delle idee in Catena il fatto che ,sia alla Giuliana che alla Sebezia ,si sia parlato del concetto di Fratellanza, senza che questo fosse stato minimamente concordato e partendo da spunti differenti.
Riflettendo sul post della Sebezia in merito ai punti di contatto e alle divergenze tra Scienza Ermetica e scienza ufficiale ,un punto che mi sembra cruciale è che l’Ermetismo postula l’Intelligenza della Materia che attualmente la scienza ufficiale ancora non riesce a prendere in considerazione.
Personalmente trovo un grande beneficio dal lavoro di preparazione al rito collettivo dell’Agape che si sta svolgendo nelle Accademie , per non parlare dell’emozione che provo nel riascoltare i discorsi dei Maestri !
Original author: GELSOMINOin risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8027Nella società, quanto più sia profana e mediocre, impera una legge, per cui se non si riesce ad emergere con la propria naturale evoluzione, culturale e strutturale, si attua il sistema dell’ annegamento, cioè si fa affondare l’antagonista (o vissuto così nella propria frustrazione) con calunnie, diffamazioni ed offese gravi, per potersi beare della condizione di rimanere a pelo d’acqua.
Il sistema è applicato in ogni settore, da quello professionale a quello esoterico, ed è sempre lo stesso: se non si sa volare, si fracassano le ali altrui.
Ma…non si fanno i conti (oltre che con i Tribunali) con i Numi, con le Forze ineffabili ed imponderabili che…a dispetto di questi malati mezzucci, sanno nuotare ed uscire dall’apnea più irradianti di prima.
Questa vita è meglio impiegarla per capire e sperimentar-si, piuttosto che perdere tempo a farsi del male.
Buona nuotata a tutti, il tempo comincia ad essere favorevole.
Original author: Mercurius3in risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8025Forse sarò utopista, uno non collegato alla realtà, ma credo che tutto ciò a cui stiamo assistendo, e in riferimento particolare alle vicende che interessano vari forum e siti web, dove imperversano aggressività, prevaricazione , volgarità e altro, sia correlabile alla mancata fortuna, o storia, o propria condizione temporale, di non poter attingere a quella fonte di Bene che è la Suprema Miriam dell’Aureo Maestro Kremmerz di cui la Schola ha ultimamente pubblicato, nel nostro sito, uno dei Suoi scritti dal titolo “ Lo spirito di fratellanza secondo Giuliano Kremmerz” , dal quale mi permetto, perdonatemi ma non posso farne a meno, di estrapolare quanto segue:
“Nella società umana, come in tutte le società animali, gli esseri si giovano dei mezzi che sono messi a loro disposizione per soddisfare i propri bisogni e farsi innanzi bramosi di dominio e signoria. La società che riunisce gli uomini e dovrebbe affratellarli è, contrariamente a tutto ciò che si scrive nei libri, un campo chiuso di lotte continue tra uomini, tra famiglie, tra classi – e la lotta negli strati bassi è per la sola esistenza o pel pane, negli strati più alti è pel dominio e per la ricchezza o per gli onori. (SM,I,138) – Siamo fratelli, fratres tutti noi che seguiamo gli stessi studi, le stesse investigazioni, lo stesso ideale. Fuori qualunque ordine monastico, nel passato, si chiamarono fratelli i Cabalisti sparsi per il mondo, gli Alchimisti e gli Ermetisti, tutti investigatori del grande arcano della natura umana. Fratelli che personalmente ci conosciamo o no, che discorriamo insieme o che non ci vediamo mai, o che non ci siamo conosciuti né ci conosceremo mai…Il sentimento della solidarietà umana si presenta a noi quando pensiamo ai nostri simili, partecipanti al beneficio trovato, investigato e raccolto da noi…Questa è la Maria ideale, la Myriam, scritta all’ebraica e cabalisticamente, che è la maternità di una tanto enorme accolta di fratelli che hanno succhiato lo stesso latte e son dispersi nell’universo alla continua ricerca del Grande Arcano della Natura. (D,63-65) – Colui il quale si iscrive alla Fratellanza deve aver già compreso che il mondo universo non è estraneo all’uomo e che l’uomo è un tutto completo con la società umana di cui è una cellula infinitesima. Quindi egli non considera gli uomini come esseri singoli, estranei a lui per una individualità in eterno, ma come sangue del suo sangue, carne della sua carne, pensiero del suo pensiero. Questa teoria dell’unità, parrà a prima vista una utopia come quella dell’uomo perfetto, ma non la è, perché nel fondo dell’uomo più volgare esistono quotidiane ed ininterrotte prove che egli non è estraneo neanche alle cose considerate inanimate che colpiscono i nostri sensi. Gli uomini meno proclivi ad occuparsi del loro prossimo, si commuovono del pianto di un bambino martoriato, del lamento di un sofferente, delle grida di una vedova, delle lacrime di un’orfana. Che significa tutto ciò se non un senso misterioso di verità che è nel fondo di ogni essere pensante, il quale avvisa che il pianto, il lamento, le grida, le lacrime lo riguardano più da vicino di quanto apparentemente creda? La civiltà e il progresso dei popoli moderni sono fondati sulla maturità di questi sentimenti. Per le quali ragioni tutti coloro che si sentono uniti alle gioie e ai dolori dei propri simili, sono esseri perfettibili fino all’assoluta santità e diventano soldati anonimi di una grande società di perfettibili che lavorano pel bene dei meno progrediti.”
Un caro saluto a tutti.
Original author: holvi49in risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8024La pubblicità ingannevole esiste perché ci sono quelli che ne vengono ingannati e, di là dai singoli millantatori e prevaricatori ( che spesso si fanno strada proprio ammantandosi di nobiltà nell’inveire contro ‘gli altri’ truffatori a loro dire), credo convenga soffermarsi sul legame tra imbroglione e imbrogliati in quanto condizione essenziale al perpetrarsi di truffe, imposture e raggiri. Il desiderio di qualcosa di bello forse è un po’ infantile ma è molto diffuso, e si associa alle ambizioni più disparate e a una golosità deliberatemante nutrita dal sistema economico in cui siamo immersi. Costruendo l’idea che il ‘mondo-di-là’ poggi sulle medesime logiche del ‘mondo-di-qua’, spesso si mettono in atto le medesime tecniche per figurare, prima, e conseguire, poi, gli oggetti del proprio appetito. E la parola ‘appetito’ – per logica – porta alla parola ‘nutrimento’ e alla ‘caccia’.
In questa società di cacciatori e raccoglitori astratti, nella peggiore delle ipotesi l’oggetto del desiderio non arriva, e ci si trova a baloccarsi con i propri fantasmi nutrendosi di questi e facendoli diventare, quindi, parte di sé. Nella migliore delle ipotesi l’oggetto del desiderio invece arriva, e di quello ci si nutre: con tutte le conseguenze del caso e i processi chimici che la sua assunzione comporta..
La società ipercinetica in cui viviamo è un continuo stimolo alla sensorialità, liberalmente (!) regimentata da misure e ritmi inerenti al sistema economico il quale, a sua volta, non potendo sfuggire alla trappola che si è preparato, è costretto a iperstimolarsi.
Quando l’impatto con questo vortice diventa insopportabile si fugge (nel futuro inventato, nei ricordi scelti) oppure ci si ottunde (con storie più forti, ritmi più pressanti, sapori-odori-colori da cui farsi assorbire). E troppo spesso si arriva alla violenza fisica come ultima soluzione a una fuga/ottundimento non riusciti.
Ecco perché trovo che la Schola fondata da Kremmerz abbia nella PRATICA una potenza eccezionale. Perché l’essere umano ha BISOGNO DI FARE qualcosa e il bisogno è tanto più forte quanto più preme l’onda di questa società ipercinetica.
E anche se quando si ha una gran voglia di fare è facile prendere le lucciole per lanterne e ai ricercatori capita di venire tratti in inganno acchiappando le prime in luogo delle seconde, la ricerca di un fare che risponda alla propria intimità profonda fa parte dell’insopprimibile libertà dell’essere e del diritto all’esperienza.
Su questa terra e in questa Terra meravigliosa, oltre alla meraviglia c’è sovente il dolore: devastante, acutissimo, velenoso, capace di distruggere dentro e fuori, ma comunque, proprio per quel concetto di Unità dell’esistente, anche il dolore non può prescindere dal Bene intelligente che gli si oppone, se si vuole, fino nelle profondità dell’essere.
La pubblicità ingannevole smette di esistere non appena i turlupinati, con una sonora risata, lasciano l’imbroglione da solo.
Original author: salin risposta a: Spunti di riflessione da un recente articolo sul web #8022Come mai nel nostro forum non sono mai apparsi insulti o ingiurie contro chicchessia, mentre altri siti pullulano di diffamazioni offese, scherni?
Non credo sia solo perché i nostri Amministratori sono molto attenti nel fare da moderatori, credo invece che il nostro forum essendo inserito nelle attività della S.P.H.C.I. è conformato sugli ideali della Schola, per cui apertura ai più diversi punti di vista, massima libertà di espressione, purchè si persegua e ci si esprima con la sola finalità di Bene.
E’ bello che esista in rete un luogo come il nostro, dove si può navigare tranquilli senza paura di essere manipolati, senza doversi preoccupare di cadere in trabocchetti, senza doversi difendere da finalità recondite! Per tutto questo ringrazio tutti coloro che si impegnano a rendere il nostro sito così com’è.
Original author: m_rosain risposta a: Lo spirito di fratellanza secondo Giuliano Kremmerz #8640In realtà la società spesso vede i rapporti sociali nettamente divisi in: mistico amore con invasione di privacy per imposizione dei propri presupposti “credi”, oppure rispettosa equidistanza dalle problematiche altrui, molto simile al disinteresse totale.
Il Maestro, come sempre, dettaglia una visione Myriamica, costituita da Amore per l’intera umanità, in nome di un patto liberale, fraterno e rispettoso.
Questo patto nella sua elevatezza ama perfino chi non si conosce o che “non si conoscerà mai” nella piena acettazione dell’universalità ed impersonalità.
La “cellula infinitesima” che costituisce il proprio numero è garanzia di appartenenza al corpo universale ma di non esserne materia invadente.
Quale inesorabile bellezza nell’aver incontrato in questa vita la consapevolezza del proprio numero?
Original author: Mercurius3in risposta a: Medicina tradizionale: la Lunazione di giugno #8467Mi unisco ai ringraziamenti ai medici per gli approfondimenti e i chiarimenti. Amo molto questa sperimentazione delle Lunazioni che mi fa sentire in maggiore sintonia con la natura e con me stessa.
Original author: lina“L’individualità è un’apparenza. Il separando è l’enigma della magia dei grandi maghi ed è la sola finalità assoluta”.
Così affermava Kremmerz in forza di una tradizione scientifica e magica di millenni.
Riprendo dal mio post la citazione di David Bohm…“morto prima di ricevere il Nobel per la fisica nel 1993 e giunto alla conclusione che l’universo è una totalità interconnessa (vedasi libro “Wholeness and the Implicate Order per cui le cose non sono separate ma è la mente che adotta questo espediente perché trova più facile gestirle se le divide in cassetti…”).
A parte che il dottor Kremmerz lo diceva già un secolo prima, trovo davvero illuminante questo passaggio del grande fisico e filosofo statunitense: se ci si pensa, tutti gli atti evolutivi sono stati atti di separazione, dall’uso delle braccia distinto dall’uso delle gambe per la locomozione all’uso di suoni distinti per comunicare, fino al distacco dall’attività in corso per cercare nell’ambiente oggetti ad essa più propizi… E che dire dello sviluppo del fanciullo? Ripercorre le medesime tappe e, quando impara la scrittura è passaggio irreversibile perché mai più il suo cervello considererà i discorsi come flusso continuo ma li vedrà fino alla morte articolati in parole… nonostante ogni parola abbia senso solo in una stringa o qualora collocata in un contesto. (Ogni separazione, come l’uso degli oggetti primitivi, ha senso in quanto funzionale a uno scopo).
La separazione da parte della mente “che trova più facile gestire le cose – concrete o astratte che siano – se le divide in cassetti” è la medesima abilità che nella testa del cucciolo d’uomo gli fa distinguere azioni e oggetti chiamandoli per nome (Adamo renovatur) e lo porta al controllo delle funzioni fisiologiche (prima) e psicologiche (poi). Impara a mangiare a orario e a tacere a comando. Così, nelle parole del Kremmerz “Nella vita fisica usate di tutto e astenetevi da tutto a volontà” vedo la spinta a una auto-educazione alla separazione funzionale: che porti al controllo del proprio inconscio e quindi, nel concreto anche dei sistemi organici normalmente fuori dal controllo volontario.
La separazione è un espediente del nostro cervello, solo un espediente e non la realtà. Come il bambino vede tutto a flusso continuo (passato, presente, futuro; suoni della comunicazione; e così via) anche l’essere umano comune, invecchiando, torna a quanto è strutturale e il tempo, piano piano, si mescola nella sua testa mentre la memoria tende a cristallizzarsi e agire per blocchi di pensiero.
Coltivare e conservare la capacità di separare –senza mai dimenticarne l’artificialità – resta quindi la forza della mente attiva che tutti possono sperimentare e che la Schola di Kremmerz propizia e destina all’applicazione Terapeutica per la Salute propria e altrui.
Original author: salin risposta a: Terapeutica #8438Si, la Terapeutica Ermetica applica principi che solo adesso stanno emergendo alla coscienza dell’umanità (dai Dialoghi) “La scuola arriva a dire, a comprendere l’umanità come un uomo solo, la massa come una unità sintesi singola, omologa alla piccola unità che è l’unico elemento costituente la massa. In più vuole stabilire la comunicazione per ragion di fatto tra tutti gli uomini, per una via che ora potrebbe rassomigliarsi alla telefonia senza fili: emanazioni di onde nervose, di proiezioni elettriche, di pensiero come energia”.
Questa visione – che è anche la visione di una scienza delle scienze, scienza dell’Uomo nella sua accezione più vera e profonda – necessita di strumenti concettuali che vanno costruiti via via.
A misura che la scienza ufficiale progredisce, anche la scienza dell’Uomo acquisisce dimensione “elicoidalmente” superiore, di raggio più lungo e, quindi, a più ampio spettro.
Così la visione.
Original author: segezia -
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