guglielmo tell

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  • guglielmo tell
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    Scusate la frivolezza ma non resisto alla tentazione di mandare a tutti un saluto a tutti mentre mi trovo seduto nel ristorante u magistra Kelly, sito vicino a dove il famoso mago inglese Edward Kelly abito a Praga, nei pressi del castello (quello di Kafka, nonché vicino alla sede dell’istituto di cultura dell’ambasciata italiana). Abbracci a tutti e speriamo di rivederci presto 🖐️

    guglielmo tell
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    e’ di ieri la notizia che l’azienda di trasporto locale di Torino ha introdotto una norma di distanziamento’verticale’ sui propri mezzi, in pratica gli utenti dei bus torinesi non possono guardarsi in faccia, e tanto meno negli occhi. senza voler entrare nel merito dell’utilità’ o giustezza di una misura che non mi risulta indicata da nessun comitato tecnico scientifico, ne’ voler indagare se ci sono dietro ragioni altre rispetto alla prevenzione di un contagio virale, osservo solo che si tratta di un provvedimento che va a rafforzare nelle abitudini umane l’allontanamento e la paura dei propri simili. io che sono adulto già’ osservo in me che devo fare un piccolo sforzo per compiere quel gesto prima naturale di stringere la mano, non oso pensare cosa sta succedendo nella mente dei più’ giovani e giovanissimi, soprattutto quelli che andranno a scuola von le nuove norme di cui di parla per settembre, almeno on Italia (non ho sentito di norme simili on altre nazioni). A quante energie, affetto, emozioni ed informazioni stiamo rinunciando riducendo ol contatto fisico con i nostri simili? pendo che stiamo vivendo un nuovo cambiamento epocale nell’allontanamento dai ritmi naturali, e penso a quelli precedenti.. Ai cibi di cui so e’ perso il consumo perché’ ora ci farebbero schifo, come le interiora ed il cervello, al contatto con la natura ed il paesaggio che prima era necessario per lavoro e spostamenti ed ora e’riservato al puro piacere degli appassionati di trekking, al contatto con le stelle difficilmente osservabili dalle nostre città’. cosa abbiamo perso non osservando più’ le stelle? oltre alla bellezza ed alla coscienza di appartenere ad un cosmo, chissà che energie ed informazioni riceveva inconsciamente l’uomo del passato dalla comune osservazione e contatto. in questo almeno noi Miriamici, con i nostri comportamenti allineati ai ritmi del sole e della luna, ed ancora di più’ quando era possibile seguire le lunazioni (speriamo sia possibile di nuovo, presto)siamo in controtendenza e diamo anche l’esempio, mi permetto di aggiungere. una buona domenica a tutti.

    guglielmo tell
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    Leggo che Oggi sarebbe la festa del raccolto sacra a Demetra. Non ne sapevo nulla, qualcuno ha altre notizie? Cari saluti ( anche se il tema riguarda più un tempo che un un luogo sacro, questo thread è un po’ un luo dello spirito e poi abbiamo visto che tempo e spazio sono collegati)

    guglielmo tell
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    la recensione sul nostro sito:

    Di Amir D Acze: Entaglement – Il più grande mistero della fisica – Raffaello Cortina Editore, Milano 2004

    Per meglio comprendere come la nuova fisica, ed altre discipline si stiano avvicinando all’idea fondamentale dell’unità dell’esistente e al ruolo unitario di materia-energia consigliamo la lettura di questo libro. Nel testo si dice che “il tentativo dell’umanità di comprendere la natura della luce e della materia risale all’alba delle civiltà”. Oggi, come auspicato dallo stesso Kremmerz, la nuova fisica sembra avvicinarsi, così come ammette, a idee antichissime sulla realtà della materia, in alcuni casi davvero sconcertanti. La teoria dei quanti (minute particelle come atomi, neutroni, fotoni, ecc.) non offre la stessa struttura di causa effetto che siamo abituati a trattare ogni giorno. Esempio ne è il fenomeno dell’Entanglement. Nella meccanica quantistica due particelle che in un certo punto interagiscono rimangono intrecciate tra loro: qualsiasi cosa accada a una di loro, non importa a che distanza si trovi dalla sua “gemella”, influenzerà l’altra immediatamente. Infatti secondo la meccanica quantistica la condizione della località (cioè il principio secondo il quale il risultato di una misurazione effettuata su un sistema non può essere influenzato da operazioni effettuate su un sistema distante, con il quale aveva interagito in passato) non è una caratteristica del micromondo. Ma perché mai un evento che accade in un posto deve influenzare istantaneamente qualcosa che accade molto lontano da quel posto? Il teorema di bell che ancora i fisici continuano a studiare dimostra che l’entanglement (cioè una specie di influenza tra due particelle che, avendo interagito una volta, seppure distanti, continuano a scambiarsi influenze) è un fenomeno reale che implica profonde revisioni sulla natura dello spazio-tempo e sui fondamenti della teoria dei quanti. Questa scoperta porta come prima scommessa scientifica all’idea del teletrasporto. Ma anche a risolvere questa domanda: dove si colloca il confine che separa il macromondo, che conosciamo grazie all’esperienza diretta quotidiana, dal micromondo dei fotoni, degli elettroni, dei protoni e poi degli atomi e delle molecole?

    guglielmo tell
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    ((continua) si potesse fotografate, cosi come il buco nero. anche io ho pensato alla frase del Maestro Kremmerz quando parla di spazio ermetico come spazio mentale dove esiste solo il movimento, senza spazip ne’ tempo

    guglielmo tell
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    il collegamento penso sia il seguente: sembra che ai bordi del buco nero, insieme alla gravita’, collassi anche lo spazio-tempo. dunque entrambi rappresentano una conferma, uno sul piano dell’infinitamente grande, l’altro dell’infinitamente piccolo che spazio e tempo non sono quello che comunemente immaginiamo.
    non dimentichiamo che fino a pochissimi anni fa l’esistenza dei buchi neri era solo teorica,mentre l’entanglement,senbene conosciuto a livello sperimentale da molto tempo,era pressocche’ ignorato dalla divulgazione scientifica,forse proprio perche’fa toccare con mano certe “assurdita’”.. con tutte le implicazioni che cio’ ha.. se c’e’ un interazione a distanza tra due particelle, allora perche’ non dovrebbe esser possibile la teleurgia?
    detto questo, quando ho pstato l’articolo, ovviamente era perche’dell’entanglement se ne era gia’ parlato anni fa sul blog.. ma anche per l’aspetto fotografico.. tnon immaginavo che

    guglielmo tell
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    Avevo deciso di fermarmi per non monopolizzare ulteriormente la discussione, come da suggerimento di Ippogrifo. Tuttavia poiché quest’ultimo cita lo studio danese, mi sembra giusto segnalare le controdeduzioni. Anche se non volete pubblicarle, per conoscenza personale.abbracci

    guglielmo tell
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    La mia esperienza personale con i vaccini: per 11 anni su base volontaria ho assunto quello proposto dall’azienda per l’influenza, sia a Praga che in Svizzera (in nessun caso mi hanno informato di eventuali rischi o ho dovuto firmare moduli di consenso informato). Ho smesso quando la discussione della legge Lorenzin mi ha spinto ad approfondire ed ho valutato che il rischio di assumere metalli pesanti inoculati direttamente nei tessuti (e pertanto di maggior difficile espulsione rispetto a quanto assunto normalmente con l’alimentazione) non valeva la candela di evitare una settimana a casa malato con l’influenza. Ho poi avuto modo di confrontarmi con un amico biologo che lavorava per una grossa ditta farmaceutica a Praga (lì è pieno di queste società) ed era dichiaratamente Provax: ebbene proprio lui mi ha detto che non se lo era mai fatto perché l’antinfluenzale era il più inutile dei vaccini basandosi su una previsione dell’anno prima (un po’ la stessa obiezione all’ attuale vaccini contro il covid19). Un ultima riflessione: Durante il dibattito pubblico sui vaccini abbiamo avuto l’impressione di una scienza monolitica e compatta pro vaccini, senza se e senza ma, e siamo rimasti pertanto scioccati da tante divisioni tra menti illustri sul coronavirus. Be’ la mia personale idea è che sui vaccini esistano analoghe divisioni nel mondo scientifico, ma che per motivi che possiamo solo supporre, si è preferito mostrare al grande pubblico solo una faccia della medaglia. Abbracci

    guglielmo tell
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    Naturalmente sarebbe auspicabile che l’esistenza di danni da vaccino sia oggettiva e non limitata all’opinione o esperienza soggettiva del singolo medico. Tuttavia tale dato esiste: l’AIFA fa una relazione delle reazioni avverse; ricordo che durante l’approvazione della legge Lorenzin non fu possibile ai parlamentari di consultare questi dati in quanto l’AIFA rifiuto’ di fornirli, e solo a seguito del ricorso del Codacons e l’intervento del magistrato l relazione uscì ( a legge già approvata). Ricordo che in seguito la regione Puglia fece un test di farmaco vigilanza attiva (anziché passiva come si fa di solito, vedi trasmissione report già citata) ed il numero di reazioni avverse era di gran lunga superiore. Altra prova dell’esistenza delle reazioni avverse è che in Italia c’è una legge che tutela i danneggiati da vaccino e ci sono famiglie che hanno ottenuto i rimborsi (sempre meno e spesso dopo estenuanti battaglie in tribunale). Diversa la situazione negli Stati Uniti, dopo il numero dei rimborsi ha raggiunto cifre tali che da alcune decine di anni le case farmaceutiche sono esonerate dal rimborso che ricade esclusivamente sulle casse dello stato. Nel dettaglio, il servizio pubblico si faceva carico dei rimborsi affinché il denaro risparmiato dai produttori fosse reinvestito nel migliorare la sicurezza dei vaccini. In pratica, i produttori avrebbero dovuto presentare al senato una relazione biennale sul lavoro svolto. Il già citato Kennedy ha chiesto di poter visionare queste relazioni ed ha scoperto, tramite sentenza della magistratura che dall’approvazione della legge tale relazione non è mai stata presentata (20 anni:se non hanno fatto la relazione, significa che non hanno investito i soldi per migliorare la sicurezza sui vaccini?). Comunque come dicevo all’inizio, per me la discussione non è vaccino si o no, ma come usarlo al meglio quando serve veramente. siamo sicuri che tutti questi vaccini servano? Siamo sicuri che non sia meglio farli un po’ più tardi, quando il sistema immunitario è più formato? Siamo sicuri che non sia meglio farli separati anziché molti insieme? Siamo sicuri che non sia possibile trovare adiuvanti più sicuri di alluminio e mercurio? Siamo sicuri che non sia possibile migliorare il processo di produzione affinché all’interno non finiscano particelle di materiali estranei come formaldeide o calce? Un Caro saluto a tutti

    guglielmo tell
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    Rispondo da non medico: ci sono medici italiani che nella loro ristretta cerchia hanno visto danni da vaccini, ne hanno reso pubblica testimonianza ma sono stati radiati (dando un messaggio a tutti gli altri). nei grandi media quando si ospita (o forse sì ospitava) un dibattito in merito da una parte c’era un rappresentante della medicina ufficiale che offriva una visione ortodossa delle cose, dall’altra ci poteva essere un giornalista o un genitore ma mai qualcuno competente, coi titoli giusti che poteva dare un opinione diversa… Della serie: se non sei medico non puoi parlare dei vaccini, se sei medico e ne parli ti radio ma se avessi comunque aspirazioni suicide e coraggio di farlo, certo non avrai spazio sui grandi mezzi di comunicazione né nessun professionista ortodosso avrà il coraggio o l’umiltà di confrontarsi con te. Pertanto tra un si ed un no rimane una vasta area grigia di dubbi e domande che noi poveri ignoranti siamo costretti ad affrontare con il fai da te dell’informazione alternativa. Saluti a tutti

    guglielmo tell
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    per chi volesse avere anche l’altra versione della vicenda Lancet /autismo, puo’ seguire il documentario di Mazzucco in materia:

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