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in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #13386
Che ridere….. troppo divertente!!!! … ma anche se rappresentata con tanta ironica intelligenza dalla comicità di questa artista è proprio una realtà …. parola di una diversamente giovane… Grazie Cerere!
in risposta a: La Schola e la sua continuità #13385Un grazie di cuore ai Maestri per gli auguri, i chiarimenti e gli aiuti con le continue e amorevoli indicazioni che ci vengono sempre elargite a piene mani….. non si può che accoglierli con grandissima e sincera gratitudine con la speranza di poter sempre percorrere la strada del Bene seguendo, costantemente, il Faro luminoso della Miriam…..
in risposta a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM #13306Lo confesso.. la prima volta che ho preso tra le mani “Avviamento alla Scienza dei Magi”, e l’ho (letteralmente) soppesato ho pensato tra me e me “madooo questo libro deve essere proprio un mattone” (ovviamente sbagliando alla grandissima su questa mia previsione), impressione che comunque (per mia fortuna) non mi ha fatto desistere dal cominciare a leggerlo perché la curiosità e la voglia di capirne di più era più forte di qualsiasi altra nefasta (ed errata, col senno di poi,) intuizione….. Quello in cui mi sono ritrovata leggendolo, è stato qualcosa di imprevedibile e, se pur nella mia enorme difficoltà (ancora presente) di comprensione profonda degli argomenti (non teorici o solo filosofeggianti ) trattati, mi sono trovata immersa e avvolta da una lettura dalla quale riuscivo a staccarmi con grande difficoltà solo perché avevo consapevolezza che dovevo concedermi, anche per rispetto di me, qualche ora di sonno per poter affrontare una nuova giornata di lavoro….. ora ovviamente queste sono mie personali impressioni che possono sicuramente interessare poco ma quello che volevo testimoniare è che leggendolo acquisivo consapevolezza che gli scritti del Maestro Kremmerz racchiudono in sé una virtualità che lascia in ognuno una impronta , se pur diversa per ciascuno a secondo della propria individualità…. e che più andavo avanti è più (cosa che mi sembrava incredibile da scoprire) mi rendevo conto che argomenti di simile portata venivano anche affrontati con leggerezza, cioè con quella piacevole, sagace e intelligentissima ironia, se pur sempre nel rispetto di tutti e di ogni idea, che non toglieva nulla, anzi dava un valore aggiunto, alla serietà e conoscenza e spessore di tutto ciò che transita e viene traghettato, senza interruzione, nella Schola…… Forse ho fatto un prologo un pò lungo e tedioso ma il pensiero che volevo esprimere è che “leggerezza”, a mio parere, non significa togliere spessore a cose importanti ….. i Maestri ce lo dimostrano…. saper ridere apre il cuore, la mente, alleggerisce tensioni , fa sentire meglio anche in situazioni difficili se si riesce a vedere il lato positivo degli eventi…… intraprendere un percorso iniziatico e di evoluzione, se pur lungo e difficoltoso , credo che principalmente voglia dire vivere più sereni e felici ……. d’altronde cosa può esserci di meglio nella vita che rivolgere i propri sforzi, il proprio lavoro per il Bene proprio e altrui?….. condivido l’aforisma che dice “chi non sa ridere di se stesso non è una persona seria”….. Un caro saluto a tutte/i…..
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #12694Mi dispiace molto per quelle Sorelle e quei Fratelli che non hanno potuto esserci e partecipare a queste quattro intense giornate, di lavoro si ma anche di un vissuto particolare ….. in tutto, in ogni momento, in ogni azione si percepiva un ritrovarsi in una corrente di Bene, Amore, Fratellanza, tutto fluiva, ci si sentiva immersi in un’onda, viva e vivificante ….. è stato bellissimo …. partecipare, cercare, tentare non è un dovere ma un onore …
GRAZIE!in risposta a: Equinozio di primavera #12561Auguri a tutti noi, in questo momento propizio, di un risveglio del cuore e della mente con la speranza che si possa sempre più sintonizzarsi e armonizzarsi coscientemente con la Natura tutta al fine di poter essere sempre più consapevoli tramiti di questa meravigliosa Opera……..
Non posso che unirmi ai vostri pensieri, alle emozioni di tanti di voi che, come me, hanno avuto la fortuna di poter condividere tante esperienze a Montemonaco…… esperienze uniche, indimenticabili, che lasciano una impronta indelebile, incancellabile….. esperienze che, ognuna nella sua specificità, veniva virtualizzata e finalizzata da Chi ce ne faceva dono per Amore affinchè potesse essere ulteriore strumento di Bene per la nostra Salute ed Evoluzione e potesse aiutarci a crescere, ad acquisire nuove consapevolezze e a poter cosi essere in grado di dare ad altri……. un seme messo a dimora ormai per sempre lì, nelle nostre cellule, dentro ognuno di noi, che ha prodotto subito frutti per i più pronti , più lentamente per altri o che è ancora lì , vivo e pronto ad aprirsi e a fruttificare quando la Vita lo chiamerà alla sua funzione….
Quasi sempre al mio ritorno da quelle giornate speciali avevo il bisogno di fermare sulla carta quel grandissimo vissuto come, per bisogno, mi accade sempre quando vivo delle forti emozioni…….
Ne riporto una perché, anche se so che le mie sono piccole e semplici parole che non esprimono sicuramente appieno la sostanza di quei meravigliosi doni, voglio comunque condividerla con chi non ha avuto la fortuna di poter esserci e partecipare, quale augurio per loro, e anche per noi, di poter ancora viverne altre…….
“Aria di rugiada, profumo di terra bagnata, sorgente di acqua pura,un tino coperto al centro di un’ara, avvolta da rami di germogli fioriti. Un grande bosco, tra i rami filtra una luce dolce, di primo mattino, per un attimo il sole irrora il tutto della sua luce, della sua forza, del suo calore e tutto, per pochi minuti, si illumina, il sole sembra consacrare quel rito, sembra volerci dire sono qui, vi guardo, vi osservo, vi proteggo. Il tino viene scoperto, acqua limpida, profumata, con fiori, rami, frutti ed essa stessa sembra viva, vibrante, germogliante di fiori e frutti. Ne prendiamo, ne assaporiamo il profumo, ci bagniamo la lasciamo dolcemente entrare dentro di noi. Mi sembra che quell’acqua dia vita, forza, energia, calore, amore e che ci inondi di tutto quello che possiede. Siamo in una magia, una magia perpetua, infinita, di amore, di forza della natura, di bellezza della natura e mi sento nel Tutto. C’è silenzio, unione, fratellanza, amore, rispetto per sé, per gli altri, per quel bosco che ci accoglie, che si offre a noi, che ci dà. Vorrei saper dare qualcosa in cambio, vorrei poter promettere, vorrei essere sempre in grado di rispettare, di amare, di donare, come quel bosco con noi. Il silenzio, tutto è nel silenzio delle cose, nel sentire senza parlare, ci si allontana in punta di piedi, senza far rumore, come se non si volesse disturbare l’intimità del bosco, per poter ascoltare solo la sua voce. E’ bellissimo!”
……. non posso e non potrò che essere per sempre grata per tutto questo….. e per tantissimo altro ancora……
Un fraterno saluto a tutte/i……..in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11933Interessante il post di mara329 ….. quando si va oltre il significato meramente quantitativo del numero, se ne riscopre, ermeticamente, la qualità e la virtù in esso rappresentato ….. il due fa anche pensare alla dualità a cui purtroppo siamo sempre stati abituati in quanto viviamo in un modo fatto di dualità dove esiste il bello e il brutto, il buono e il cattivo, il bene e il male, il giorno e la notte, la luce e il buio….. e questo è condizionante e a volte anche destabilizzante per gli stati emotivi che ci comporta perché questo procedere per alternative ci rende difficile non interpretare, in un senso o nell’altro, il mondo che ci circonda e tutto ciò che ci capita quotidianamente, allontanandoci da una visione e consapevolezza di Unità ….. di quell’UNO, o UNA, “che tutto in sé contiene” ……. Un saluto a tutte/i
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11846Un augurio di cuore di Luce e Salute a tutte/i è un sentito ringraziamento alla Direzione …… per tutto …..
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11786Il Maestro Kremmerz scriveva che il più bel libro da leggere è la “ Natura”…… Madre Natura fonte inesauribile d’Amore che, prodiga di doni, ci impartisce costantemente lezioni, ci indica la via….. sta a noi saper cogliere e accogliere quel seme e operare costantemente per custodirlo, proteggerlo affinchè possa trasformarsi in fiore e frutto …… è questo l’Augurio più sincero che faccio a tutti noi, Fratelli, Sorelle, Amici…. naviganti alla ricerca del Bene e della Conoscenza….
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #11653L’attenzione posta da m_rosa alla parole del Maestro è servita a far intendere meglio anche a me la funzione terapeutica dell’attivarsi in questo forum …… con condivisione di esperienza di ciò che è stato evidenziato da una sorella della “Sebezia”, durante il collegamento con la “Pitagora” nella nostra ultima riunione accademiale, si osservava, in comunione di idee, che questo confronto giornaliero, input che crea sempre più una maggiore tensione verso il Centro, ci spinge anche, inevitabilmente, ad occupare la nostra mente con pensieri relativi a quello che è stato letto, commentato, ad elaborare opinioni, a porre maggiore attenzione a quello che le diverse tematiche affrontate producono nel nostro coinvolgimento e tutto questo, quindi, ci allontana da altri pensieri ….. pensieri più grevi …. pensieri meno positivi….. e questo ci infonde benessere, ci fa sentire meglio, produce Bene , produce Salute ……. perché se è vero l’aforisma che noi siamo quello che mangiamo è ancora più vero, forse, che noi siamo quello che pensiamo …..
Abbracci fraterni a tutte/iin risposta a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA #11604E’ bello leggervi in tutti i vostri commenti, pensieri, ricerche ma, purtroppo, non riesco sempre a seguire ogni cronologia dei vari spazi del forum e quindi, anche se purtroppo mi perdo qualcosa, a volte apro a “caso” (ma esiste il caso?) e seguo ciò che viene da sé ……. mi colpiva giorni fa il post di Bell in cui scriveva di studi per la guarigione della cecità …… quell’articolo mi ha riportato alla mente quanto scritto dal medico Roberto Miccinelli nella sua relazione riportata nel libro che raccoglie gli atti della convention celebrativa per il centenario della Statuto della Schola “Cento anni di Pragmatica Fondamentale” ….. il suo scritto verte sulle guarigioni miracolose di Gesù di Nazareth narrate nei quattro Vangeli e si sofferma, in modo più dettagliato, su tre che riguardano, in particolare, guarigioni di persone non vedenti, che riacquistano la vista per opera di Cristo, e li analizza scientificamente …. in special modo parla di quelle inerenti la guarigione che avviene, una attraverso lo sputo negli occhi del cieco e l’altra spalmando sugli occhi del non vedente un impasto fatto con la propria saliva e un pugno di argilla ….. ed egli interpreta poi queste guarigioni soprattutto alla luce di una pratica terapeutica vera, concreta e anche spiegabile attraverso conoscenze scientifiche spiegando come nella saliva è contenuto un enzima, il lisozima, che è una sostanza di natura proteica, con azione antimicrobica, che è presente nelle secrezioni biologiche (saliva, lacrime, secrezioni spermatiche, muco nasale, latte ecc.), e che non a caso viene abbondantemente secreto nelle regioni corporee maggiormente esposte al contatto con germi patogeni (cavo orale, congiuntiva, ecc)….. parla anche di un altro enzima secreto dalle ghiandole salivari, la ptialina, con effetto terapeutico che potrebbe anche essere utile in casi di cheratosi della cornea ….. e sottolinea anche l’azione antisettica dell’argilla, spingendo comunque, chi lo legge, a chiedersi, come lui stesso fa, dove Cristo avesse avuto modo di imparare queste pratiche di guarigione …. di seguito il medico Miccinelli fa un escursus, che io trovo interessantissimo e che, oltre a non avere lo spazio, io non avrei soprattutto la capacità di sintetizzare, su una tradizione millenaria di terapeutica tramandata da popoli antichissimi e parla di tutte quelle figure che, come lui stesso scrive, “rimarranno fondamentale punto di riferimento per tutti coloro che si occuperanno dell’Ars Medica nelle epoche successive, sino ai giorni nostri” …… e che hanno permesso , io aggiungerei con i loro studi, il loro lavoro, la loro dedizione, di accumulare quell’eredità di sapienza e conoscenza che è giunta fino a noi …. Al termine della lettura di questo suo studio e analisi a mio parere molto interessante e coinvolgente sorge poi naturale interrogarsi e fare una riflessione …. ma allora i miracoli non esistono? … esistono solo leggi di natura che noi non conosciamo? …. ma il fatto di non conoscerle non vuol dire che non esistano …..
Un abbraccio fraterno a tutte/iin risposta a: Attività delle Accademie Pitagora e Porfiriana #11532Non si può essere staccati dal proprio tempo, è una regola che diventa ancor più valida nel momento in cui, per patto d’Amore, si sceglie di seguire un percorso iniziatico che vuol dire anche mettersi in gioco, lavorare su se stessi e cambiare, o almeno tentare di farlo, ognuno per le proprie possibilità, tutte quelle sovrastrutture che ci impediscono di crescere ….. in ogni senso …… Per alcuni di noi, io in prima linea, può sembrare difficile, per diversi e svariati motivi, riuscire ad approcciarsi ad una comunicazione telematica, ad esprimersi, o instaurare un dialogo in video con strumenti meccanici ma, se per un attimo ci si sofferma su questa affermazione, si considera subito che è un preconcetto e un atteggiamento completamente errato perché entrare in “rete” nel sito della Schola è qualcosa di molto diverso dal colloquiare nei cosiddetto “social” o avere mille “amici” virtuali …… Partecipare, condividere, ricercare, confrontarsi nel “nostro” sito è solo uno “strumento” in più che ci viene dato per attivarsi e sperimentare quotidianamente e partecipare agli altri il nostro essere miriamici che, come si diceva in un’altra sezione del forum, è una modalità non teorica ma pratica di approcciarsi alla vita di tutti i giorni….. questa ulteriore possibilità non può che essere un aiuto e veicolo di nuovi input che ci vengono sempre donati a piene mani …… l’intelligenza sta nel saperli cogliere …… oltre che nell’onore di poterli cogliere e per poter dire “io c’ero”… solo per un sano orgoglio …. e per cercare di poter essere sempre più partecipi e più consapevoli in questo immenso progetto d’Amore, l’unico, a mio parere, che valga la pena di abbracciare quale tentativo di cambiamento, nella speranza che ognuno, quale piccolissima goccia, possa pian piano, con la propria presenza costante, essere di stimolo affinchè anche altri possano cogliere la finalità di Bene della Schola, attingendo e donando “quell’Acqua Pura” affinchè possa sempre più inondare e rendere più limpido, ogni giorno sempre più, quel mare nero che ci avvolge……. non solo in rete ……
Un fraterno saluto a tutte/i -
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