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    Mia carissima e dolcissima Cingallegra ti abbraccio forte forte …sempre … Viva la Vita!!!

    decla
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    Belli questi ultimi video postati. . . musica e immagini arrivano con bellezza e delicatezza. . . grazie per il vostro pensiero di condivisione . . .

    decla
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    Si, cara tanaquilla, non posso che condividere pienamente quello che dici, e certamente non solo a livello teorico ma soprattutto pratico sia per il mio vissuto molto vicino a persone care, con situazioni in cui la violenza del “maschio-padrone” è molto spesso psicologica e quindi ancora più subdola perché in genere attecchisce sulla fragilità dell’altro che per questa ragione non riesce a trovare gli strumenti per potersene liberare, ma anche perché ho dovuto affrontarla in prima persona facendone i conti nella mia vita, come comunque credo tantissime donne per quello che è la condizione femminile nella nostra realtà, purtroppo ancora, e che è quotidianamente sotto i nostri occhi in ogni campo …. ma questo è un altro discorso per cui ci vorrebbero pagine, almeno per la mia incapacità di sintesi, per dialogarne . . . la “libertà” è un concetto a mio parere molto complesso da affrontare, anzi direi proprio che più che un concetto è uno stato di essere e l’unica cosa in questo momento , e per le ragioni di cui andiamo discorrendo, che mi sento di dire, è che in questo nostro spazio c’è sempre la possibilità di essere, anche in tutti i propri limiti, e sempre senza giudizio, e questo è un dono prezioso per cui, oltre che ad averne consapevolezza, non si può che rispettarlo, sempre, perché ci aiuta e ci porta a superare i nostri bui, a camminare insieme per una finalità che è di bene per tutti …. forse, come scrive m_rosa, per noi miriamici affrontare la visione della vita da altre prospettive per svelarne tutti gli angoli d’ombra, per poterci ri-conoscere per poter crescere in conoscenza del sé e anche di consapevolezza , se proprio non “più semplice”, diciamo che ci fa essere “più allenati” perché fa parte del nostro percorso e, cosa ancora più importante, mai soli ma sempre supportati da Chi con amorevole cura ci aiuta a tenere la “barra dritta” … allora io spero, un po’, lo confesso, godendo con sano egoismo di questa possibilità in più che noi abbiamo, che comunque possa essere anche di aiuto e di stimolo a chi “da fuori” ci legge e cerca ancora una strada …. oggi qui è una bellissima giornata…. auguro a tutti una buonissima domenica di sole!!!!!
    P.S. x guglielmo tell : grazie per questa musica di Pino Daniele ….. sempre bellissima!

    decla
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    Sono completamente d’accordo con te, cara Mandragola, non è solo una incredibile fortuna, ma anche una inaspettata ricchezza, un immenso dono della vita aver incontrato la Miriam nel nostro cammino, poter avere qui, in carne ed ossa, i Maestri, il Maestro M.A.Iah-Hel …. poter attingere dal loro esempio, dalle loro parole, dai loro atti e, se pur nei limiti delle proprie capacità e possibilità di comprensione, sempre consapevolmente infinitamente grati per tutto questo. . .

    Per quanto riguarda le emozioni è un attimo “scivolare” e lasciarsene travolgere e questo, inevitabilmente, ti porta a commettere degli errori ma penso che, comunque, non possano mai essere fine a se stesse ….. lo stesso significato etimologico della parola significa “portare fuori” – “smuovere” …. infatti credo che le emozioni siano sempre specchio di profondità, a volte anche negative perché ci creano danno, ma spesso importanti perché ci aiutano a scoprire anche lati oscuri di noi e ci aiutano così a migliorare, cambiare e a volte anche a comprendere, come dici tu, cosa sia veramente la libertà …. senza suggestioni psicologiche … e qui io personalmente, per quel che mi riguarda, penso che il cammino, se pur consapevole, sia molto duro proprio anche per quel retaggio subito in millenni di “patriarcato” di cui ancora ci portiamo dentro le ombre che a volte si manifestano e che riusciamo a percepire e correggere ma che spesso sono più difficili da stanare … comunque ammetto di non aver mai pensato che, avere cura, amare, potesse significare, implicitamente, accettare passivamente di farsi guidare, educare, prevaricare…. ma qui è possibile che sia io che sbagli in quanto, per miei limiti, non riesco a “vedere” ….

    Riflettendo poi sul concetto di arte forse è errato cercare di definirla, un pò perché già catalogarla vorrebbe dire rinchiuderla, limitarla, ma anche perchè penso che la sua percezione sia molto legata a ognuno in relazione al proprio essere, al proprio sentire …. per questa ragione c’è chi può ritrovarla in un dipinto, nella parole di una canzone, in una musica , o,come giustamente dice Alef, in quello che si pratica per coltivare se stessi…. quindi anche più semplicemente nella Vita …. cercando di assaporarne la bellezza e la poesia ….

    decla
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    Oggi, ovviamente, quando apri un TG è inevitabile ascoltare il ricordo commosso o ammirato di chi ha amato come uomo Franco Battiato e/o come artista….. io faccio parte di questi ultimi e le sue canzoni, che spesso considero poesie, mi hanno accompagnato in molti momenti del mio vissuto, quindi la sua musica mi riporta dentro tante emozioni, nel ricordo, nella lontananza, anche nei cambiamenti …. seppur egli si considerasse un uomo per cui era molto importante il proprio “progresso spirituale” io, conoscendolo solo attraverso la sua musica, non sono in grado di valutarne il senso profondo, però oggi ho associato a quella che può essere una esperienza nel nostro percorso, non lui e le sue canzoni , ma una considerazione che è stata fatta sull’arte ….. il pensiero di questo scrittore, che legava l’artista alla sua bellissima musica, era che, a suo parere, l’arte è come una divinità che va coltivata, curata, amata altrimenti si allontana …. ecco questo si che mi ha fatto pensare alla Miriam …. alle nostre rituarie …. alle Forze Terapeutiche …. all’Ars Medica … e alla cura e all’amore che bisogna averne ….

    decla
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    Il libro menzionato da Admin è sicuramente uno tra quelli che più mi ha dato la percezione che quello che andavo cercando, all’epoca non facevo ancora parte della Fratellanza, era qui in questa Schola ….. un libro molto importante per me che mi aiutava, e mi aiuta ancora quando ogni tanto mi ritrovo a cercare nelle sue pagine anche risposte alle difficoltà quotidiane, a leggere e percepire la Natura nella sua Virtù, Forza ma anche Gioia …. ed anche a quel darsi, con consapevolezza, perché ogni trasformazione può avvenire solo attraverso la manifestazione del proprio sé libero, che trova la giusta collocazione nella sua individualità ma mai disgiunto da tutto ciò che lo circonda, di cui si è parte, in cui ci si sente accolti … e fa comprendere quanto sia importante non smettere mai di cercare sempre le analogie, le origini, anche in un “semplice” fischietto di terracotta perché anche fischiare in un foro può essere strumento e “seme” posto a dimora se ogni atto è contestualizzato in uno spazio sacro …. e qui non continuo perché le mie parole sono inadeguate per esprimere quanto vissuto da tanti Fratelli e Sorelle e così magistralmente e sapientemente descritte dal Maestro Iah-Hel nel “La nostra Festa di Primavera” …. ed anche da tanti Fratelli e Sorelle nella loro esperienza concreta e di partecipazione di quel vissuto …tanti anni fa pensavo che loro erano stati fortunati a poter conservare nella memoria una esperienza indimenticabile come questa Festa ma oggi penso diversamente …. perché questi doni elargiti a piene mani non sono solo per chi ha avuto la fortuna di poter esserci, ma sono per Tutti, per tutti coloro che si avvicinano con amore e sincerità di intenti, per questo ogni libro che ci viene messo a disposizione nella Biblioteca del sito è una perla, un pozzo di inesauribile acqua pura a cui tutti possono attingere …. ognuno con le proprie peculiarità e possibilità …. per questa ragione io adesso quando penso a quella Festa di Primavera non sono dietro le pagine di un libro perché quelle parole, che descrivono, hanno il potere di dar loro Vita ed io mi vedo lì vestita di veli colorati, con una ghirlanda di fiori in testa nel suono di un fischietto e ballo al ritmo della musica insieme a tutti voi …. nello stesso modo in cui sono ancora lì, seduta ad un tavolo, vicino al carissimo Fratello Federico e mangiamo, brindiamo, ridiamo, felici di poter condividere momenti di amore e fratellanza perché ci sentiamo uniti nell’I-Dea …… perché la Miriam è anche questo …. per sempre ….

    decla
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    eheheh … si Alef giusto quello ….. grazie mille e un abbraccio a te

    decla
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    Quando penso ad un’emozione legata alla musica vissuta intensamente, incontrollata e che emerge dal profondo, il nastro della memoria nella mia mente si riavvolge velocemente ma, l’emozione più forte, quella che sovrasta tutte le altre, è sempre la stessa, ed è sempre lì, in quel parco a Montemonaco, in quella “Danza delle Gru”, tutti immersi in una pioggia battente, immersi in un’unica gioia in un afflato d’amore di cui ancora oggi, come allora, non riesco a comprenderne il divenire, ma è fisso lì, dentro di me e anche dentro quel suono, quel ritmo, quel filo che tutto univa e unisce …. e penso che forse capirò, spero che forse capirò, che chissà forse tutto potrà essere vissuto più coscientemente e consapevolmente…. molte volte mi accoccolo in quel suono, in quel ritmo, in quell’emozione e come sempre ne traggo beneficio come quando ci si abbandona all’amore e ci si lascia abbracciare da esso…. questa sicuramente la mia emozione più forte se devo raccontarne una … ma ….. la musica è sempre stata compagna e amica nella mia vita ….. direi quasi colonna sonora della quotidianità … tante le canzoni, come tanti i momenti e le situazioni di vissuto ed ognuna riporta ad un momento ad un vissuto ad un emozione ma anche ad un ricaricarsi attraverso di essa ….. qualcuna anche tra quelle bellissime che avete postato voi …. in questo momento particolare, così difficile, così buio traggo luce e speranza da quell’unica Forza, l’Amore, che è capace di trasformare tutto il male in Bene ….. e mi piace immergermi in quell’alone di speranza, di trasformazione e di non arresa, mai, che io leggo e sento nella musica e nelle parole di una canzone di Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore” …. purtroppo non sono riuscita a trasferire il video della canzone ma, per usare un neologismo coniato da un caro Fratello, credo proprio di rientrare in quella categoria dei “tecnolesi” …. comunque ritenterò, come si dice, meglio provare e non arrendersi mai … un abbraccio di cuore a voi tutte/i …

    decla
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    Le relazioni umane sono importantissime nella nostra vita, sono arrivata alla fine a questa considerazione anche se la mia natura è “solitaria”, non “isolata” che è un’altra cosa …. condividere, confrontarsi lo considero estremamente importante in ogni percorso di cambiamento e di crescita e, si spera, di miglioramento …. questo ovviamente vale per me sempre , anche nel mondo profano e a maggior ragione qui, con tutti voi, in questo SPAZIO prezioso, in cui abbiamo tutti la possibilità di essere sinceramente veri, nel bene e nel male , ognuno con i propri limiti, ma anche con l’opportunità di specchiarsi negli altri e vedere cose di noi che magari da soli non riusciremmo a scorgere …. quindi grazie anche per quelle piccole “cadute” che a chiunque possono accadere ….. per quella che è la mia esperienza posso dire che gli “errori” sono la strada maestra da cui trarre vantaggi e prendere coscienza, anche se a piccoli passi, dei propri nodi …. per questa ragione anch’io caro g_b mi sento di dire che non bisogna dimenticare quando si riconosce di avere commesso degli errori perché ricordare è molto importante per cercare di non ripeterli…. se è pur vero che abbiamo la fortuna di avere sempre mille braccia amorevoli che ci sorreggono e aiutano a rialzarci quando cadiamo, così come spesso ci ricordano e sempre ci dimostrano i Maestri, è anche vero che poi sta a ognuno metterci del proprio sforzandoci per il massimo che il nostro essere ci permette nella singola possibilità …. un abbraccio fraterno e un augurio a tutte/i noi di Evoluzione e Salute in questo meraviglioso tempo propizio …

    decla
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    “Il minestrone di mamma”, è così che identifico questo piatto quando ne parlo perché mia madre, quando lo preparava, è proprio così che lo chiamava, minestrone, anche se di quello classico non ha proprio nulla a che vedere, infatti gli ingredienti principali sono solo due, la verza, quella riccia, e le patate …. la ricetta è molto semplice e anche abbastanza veloce …. si mette in una pentola la verza, dopo averla lavata e tagliata a strisce, insieme al sedano, mondato e fatto a listarelle, con acqua fredda q.b. e si porta ad ebollizione….. siccome a me piace un po’ denso, io ne aggiungo sino al livello della verdura cruda, ma la quantità d’acqua è soggettiva a seconda del proprio gusto, si può anche aggiungerne durante la cottura purché sia già ben calda …. al bollore si aggiungono le patate, tagliate preventivamente a piccoli tocchetti, sale, pepe, una manciata di prezzemolo tritato, qualche pomodorino a pezzetti, uno spicchio d’aglio finemente tritato e olio EVO q.b. verso la fine della cottura e quindi dopo 20/25 minuti e si lascia ancora cuocere per una decina di minuti …. può essere gustato da solo come zuppa o unito a cereali, a me piace molto il mix riso, orzo e farro ma, come si dice dalle mie parti, “la morte sua” è unirlo a pasta corta, come conchiglie o ditaloni, chiudendo il tutto con una abbondante spolverata di formaggio romano grattuggiato …. può sembrare un po’ strano ma parlare di questa ricetta mi fa tornare tanto indietro nel tempo, in sapori e profumi lontani, in emozioni profonde, in condivisioni non più possibili fisicamente ma che restano come impronta d’amore nel cuore …. cucinare è per me molto bello, mi piace, mi rilassa (anche perché ahimè mi piace molto mangiare) ma penso anche che non sia solo un atto propedeutico alla nutrizione del nostro corpo fisico ma che in contemporanea posso essere traslato ad un atteggiamento di sperimentazione e di verifica per la nostra vita …. d’altronde magari gli ingredienti sono sempre gli stessi ma poi sta ad ognuno, nella sua specificità, a seconda delle proprie possibilità, riuscire ad amalgamarli per un migliore risultato …. beh ora tralasciando questo discorso che ovviamene filosofico non è, né tanto meno potrebbe, ma solo frutto dei miei soliti voli pindarici quando lascio il pensiero andare, e con voi diventa molto facile sentirsi a proprio agio, credo proprio che mi procurerò gli ingredienti, visto che parlandone me ne è venuta voglia, e lo preparerò per domani in quanto mi sembra anche adatto per il nostro “pasto vegetariano” …. allora buon appetito a chi vorrà sperimentarlo ma soprattutto Buona Luna Nuova a tutte/i voi ….

    decla
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    Grazie infinite Maestro Iah-Hel, ascoltare la tua dedica alla Suprema Miriam oltre che avvolgere il cuore fa pensare e riflettere su quanto la Sua Grande Potenza di Vita sia in ogni dove, ovunque, in ogni cellula, in ogni respiro, in ogni emozione, in ogni bellezza, nella Natura Tutta e quindi nel contempo sembra ancora più Luminosa e Immensa nella Sua infinita semplicità o almeno è così che ho avuto, attraverso il tuo dono, la sensazione di percepirla se solo si riesca sempre a respirarla in ogni atto, pensiero o azione quotidiana …. grazie ai Maestri L.J.Aniel e Jeliel per i loro pensieri di Amore e di Augurio per tutti gli uomini e le donne, per l’intera umanità affinché si possa sempre più camminare verso consapevolezza e conoscenza rispettando e riconoscendo quanto di Sublime è contenuto nel Femminile …. quel rispetto che purtroppo vedo ancora così lontano in una umanità che cerca ancora troppo di soffocare e violentare e opprimere quel femminile in ogni sua manifestazione e essere … a mio modesto parere proprio perché così lontano è da lontano che si dovrebbe ripartire e capovolgere la storia dell’umanità, non per ribaltarla (o forse si!?!) ma per rispetto di verità, e quindi portare alla luce tutto quanto in essa è stato occultato e volontariamente distrutto per convenienza e potere ….. volevo per questa ragione condividere con voi uno scritto di una donna di cui ho sentito parlare per la prima volta ieri (ahimè solo nella giornata dell’8 Marzo) …. il suo nome è Enheduanna poetessa e scrittrice accadica vissuta nel XXIV sec. a.C., nonché sacerdotessa del dio Nanna a Ur ….. il titolo di questa opera è: Signora di tutti i “Me”
    Signora di tutti i Me, risplendente di luce
    Donna virtuosa, vestita dello splendore divino, diletta del Cielo e della Terra
    Sacerdotessa del dio An, con il grande diadema
    Colei che ama la tiara consona alla grande sacerdotessa
    La cui mano impugna (tutti) i sette Me
    O mia Signora, tu sei la guardiana di tutti i grandi Me
    Tu hai riunito i Me, tu hai legato i Me alle tue mani
    Tu hai raccolto i Me, tu hai stretto i Me al tuo petto
    Come un drago tu hai lanciato il veleno sui territori dei nemici
    Quando tu ruggisci alla terra come il dio Iskur, la vegetazione non può resisterti
    Come un diluvio discendi dalla tua montagna
    O potente del cielo e della terra, tu sei Inanna

    decla
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    in risposta a: Libere testimonianze #29373

    Sono veramente molti gli eventi di vita in cui attivando gli strumenti della Schola sono arrivati aiuti per sé e per altri …. quello che mi viene subito in mente da condividere è di quel viaggio in macchina, con altre due sorelle, per raggiungere tutti gli altri in una riunione collettiva …… eravamo in autostrada, pioveva molto forte, eravamo in corsia di sorpasso quando abbiamo imboccato una galleria, all’uscita del tunnel pioggia violentissima, un vero muro d’acqua, visibilità zero, sulla destra si intravedeva l’ombra di un camion che stavamo superando, io ero seduta sul sedile posteriore destro e sento ancora, se ci penso, la sensazione sul mio braccio e fianco contro lo sportello che urtava per ben due volte l’alta ruota del camion… ho pensato che finiva lì… ma la macchina, in quel buio d’acqua , guidata non solo dalla sorella ma soprattutto dalla mano protettrice della Miriam, ha continuato la sua corsa in rettilineo senza sbandare nonostante l’urto …… il camion era alle nostre spalle, la sorella ha accostato e siamo rimaste ferme, in silenzio… ognuna di noi non poteva che pensare “grazie” ……

    decla
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    Post totali: 57

    Interessante, Mercurius3, il quesito che chiedi di porsi … senza ombra di dubbio, ahimè, non posso che ritrovarmi nella schiera del “boccone golosità”, almeno pienamente sino a qualche mese fa, … poi la vita a volte ci viene incontro con eventi inaspettati, inattesi, crediamo anche sgradevoli ma che, se ci si sforza di non lasciarli passare passivamente su di noi, possono anche diventare un’opportunità …. spesso anche un’opportunità d’amore … in primis d’amore per se stessi, non in senso egotico , ma in quel percorso del “nosce te ipsum” che riguarda se stessi ma mai disgiunto da tutto quello che è intorno a noi ….. il cibo d’altronde ci fa confrontare con la “misura” che traslato su altri piani potrebbe anche condurci a porci altre domande …. per cui, in questo cammino quotidiano in cui si cerca di rimanere, ovviamente nelle proprie possibilità, sempre più centrati anche nelle più semplici scelte, diciamo che volgo, in questo momento della mia vita , almeno con tutte le mie buone intenzioni, verso il “ boccone sazietà” perché profondamente lo considero una scelta di salute seppur credo, per il momento, abbastanza lontano dal “boccone sobrietà” …. d’altronde salute ed evoluzione sono imprescindibili … ora sarebbe blasfemo pensare che l’evoluzione possa essere associata a delle polpette di rape, che tra l’altro, non conoscendole, per “dignità pugliese” dovrò necessariamente provare, e quindi non vorrei mai dare adito a fraintendimenti ma qui, con voi, il sentirsi liberi, i pensieri, le esperienze, i confronti, le idee camminano mai disgiunte dal fine unico che ci accomuna e spesso l’esperienza dell’uno è molto simile a quella dell’altra e questo è soprattutto facile condividerlo anche nelle cose quotidiane ….. e poi chissà …. le strade sono tante … e magari anche condividere a distanza il profumo di una polpetta può esserci d’aiuto e farci sentire ancora più uniti in questo cammino ….. con sempre la gratitudine di poter anche se solo pensare a quel profumo magico e regale della Mistica Rosa ……

    decla
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    in risposta a: Biblioteca on-line #29007

    Nella mia esperienza lavorativa, avendo dovuto condividere spazi non molto grandi con altre persone, diventava indispensabile, per non incorrere in continui errori di distrazione, riuscire ad isolarsi mentalmente e imparare a chiudere degli “interruttori” per lasciare fuori i rumori … dico questo perchè credo che proprio questa attività giornaliera mi abbia in un certo senso addestrata, aiutata, anche a riuscire, a volte, a costruire un silenzio interiore … ovviamente chiudere fuori “il fuori” è molto più semplice che chiudere fuori “il dentro” ma sono sempre più convinta che conti molto “l’allenamento al fare” e che non fare, sia sempre peggio del fare male, magari sbagliando, ma comunque cercando di correggere il tiro …. però nelle rarissime volte che mi riesce di realizzare in parte quel silenzio interiore, in genere invece caos dominato dai quegli innumerevoli serpentelli di cui parlava Buteo, la sensazione è di meravigliosa pace e equilibrio in cui le “passioni”, per me uno dei nodi più cruciali e annosi da sciogliere, si acquietano e a volte quasi scompaiono ….. ovviamente, inutile dirlo, questo di cui parlo è molto distante, per me chimera molto lontana, da quel “Silentium” di cui con magnifiche, sapienti ed anche poetiche parole, ci parla Hahajah, di quello stato di neutralità e purificazione in cui “Palpita il murmure del Nume Rivelatore” … un caro abbraccio fraterno ….

    decla
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    Post totali: 57

    Condivido pienamente il pensiero di Kridom in quanto credo anch’io che “ non si possa lasciar fare ad altri al posto nostro” … la vita quotidiana e l’essere miriamici credo non sia mai scissa perché ogni scelta della nostra vita è fatta da miriamici se pur, parlo per me, a volte con troppa poca consapevolezza e soprattutto tra mille sbagli … “Una vita da mediano” cantava un pò di tempo fa qualcuno… io direi meglio “Una vita da miriamico” perché in ogni attimo e in ogni situazione è presente un impegno quotidiano fatto anche di tante cadute ma meravigliosamente e a volte anche inaspettatamente di tante risalite …. essere miriamici, per quello che io ho vissuto e vivo, credo significhi anche riuscire ad acquisire capacità, ovviamente nei propri limiti e possibilità, di saper cambiare prospettiva e riuscire a vedere le cose anche da un altro punto di vista …. ovviamente credo significhi anche acquisire capacità di sintesi, obiettivo, come potete ben vedere anche da questa lunga prefazione, da me molto lontano (giuro però ci sto lavorando) ma non sono riuscita a dire diversamente che, per le ragioni di cui sopra, cambia volto anche il concetto, che non è teorico ma pratico, di libertà, e dell’agire sempre non solo per il proprio ma anche per l’altrui bene … e questa pandemia , per i miriamici e non, volente o nolente, ci pone proprio davanti ad una nuova visione di libertà di scelta, vaccino si oppure no, perché quando si sceglie non c’è possibilità di farlo solo per se stessi ma la nostra scelta coinvolge inevitabilmente tutti gli altri …… e qui torno alla condivisione del mio pensiero con Kridom …. sicuramente non si può avere certezza di non effetti collaterali a lunga scadenza, per inevitabili limiti di tempo per una risposta scientifica, ma l’alternativa sarebbe solo quella di lasciare ad altri il compito di raggiungere la cosiddetta immunità di comunità (emulo il termine perché “di gregge” è proprio brutto) ….a volte decidere significa rischiare ma poi alla fine quello che conta credo sia sempre sentirsi bene per quello che ci portano a fare le nostre scelte …. ovviamente sempre “cum grano salis” e ancora più ovviamente con tutti gli strumenti di protezione che ci vengono sempre donati con immenso amore e generosità … un caro abbraccio fraterno a tutte/i …..
    P.S. ringrazio di cuore Buteo che mette a disposizione di noi tutti la sua professionalità e conoscenza utilissimi per quelli come me completamente ignoranti in materia e sempre più confusa in questa dilagante “infodemia” ….

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