catulla2008

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  • catulla2008
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    In questi giorni è uscito un film nelle sale che rende omaggio a Freddy Mercury, stella del rock e geniale autore morto di AIDS. Nei suoi testi, vedasi “Bohemian Rhapsody”, appare nitida la consapevolezza della fatuità del quotidiano, teatro di forme e maschere che in presenza della falce – o anche solo della forza di questa ipotesi – restituisce la meraviglia della vita in tutta la sua nuda bellezza. (Ricordo pure altri autori, come il belga Jacques Brel in “Ne me quitte pas” e tanta letteratura in proposito a narrare la medesima condizione…)
    Ecco allora che mi viene da riflettere sul fatto che riuscire a cogliere il senso della propria esistenza non può essere solo ricondurre a uno scopo gli atti del quotidiano ma anche arrivare – (e soprattutto? – mi dico) – a percepirne la Bellezza infinita.
    L’Eterno Femminino, Divinità che fu Iside…Maria…e quanti altri nomi gli umani hanno trovato per LEI, appare tanto più splendida quanto più ci si rende conto dell’inconsistenza dei piccoli disegni delle nostre giornate, dei progetti famigliari, delle costruzioni che firmiamo con la parola ‘IO’ senza neppure sapere CHI sia quell’io che muove… O che è mosso.
    Di fronte alla morte, vedo che musica, poesia, sceneggiatura, danza, cinema, insomma quelle che sono le forme dell’arte di oggi, toccano come in ogni tempo le vette più alte e si fanno capaci di parlare a ogni cuore in quanto attingono alla radice dell’essere.
    E allora capisco che la Terapeutica è un tributo, il più alto a noi possibile, a un’opera d’arte che non è nostra pur essendo noi. La Natura tutta e, in particolare, il corpo umano, condensa leggi scientifiche e concordanze armoniche quasi tutte da scoprire, e raccoglie ogni altra arte… Ed è fonte di ogni altra.
    Non stupisce dunque che le Fratellanze Isiache ortodosse di ogni tempo si siano dedicate alla ricerca della Salute che è insieme conoscenza e meraviglia, e anche tributo alla magnanimità della Creazione. E non stupisce più che l’anima, ricondotta alle proprie radici per sanarsi, congiuntamente compia anche un passo verso la propria evoluzione.
    La grandezza della Schola cui apparteniamo sta nel Tesoro della sua IDEA …

    catulla2008
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    Ho un ricordo stasera che vorrei condividere con voi…
    Eravamo a un seminario dei primi cui assistevo tanti anni fa: una bella signora elegante ma soprattutto gentile si era avvicinata alla carrozzina dove riposava un bambino che in quel momento era sveglio e anche indispettito.
    “Qui non ci piove” – disse la bella signora rivolgendosi con tenerezza al bambino e accompagnando la frase con il gesto dell’indice avvitato nel palmo dell’altra mano.
    Il bambino smise di piangere.
    Ecco, stasera, stanotte, mi viene da pensare che questo sia la Miriam per noi: una grande mano sotto alla quale non piove mentre prendiamo tempo per crescere.
    Come nell’incipit de LA PIETRA ANGOLARE … la Madre. Maria.
    Mentre l’8 dicembre si avvicina e con quello la Luna Nuova e un nuovo ciclo.
    Con tutto l’Amore che possiamo.

    catulla2008
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    Proprio oggi mi sono imbattuta su un social nel filmato di un tizio che grazie a degli occhiali speciali si diceva vedesse i colori per la prima volta. Il video mi aveva colpito per l’atipicità del disturbo e ora…
    Grazie per la bella – e attendibile! – notizia. Sogno un giorno in cui la scienza avrà le chiavi della salute umana e, con sacra intelligenza, potrà restituire a tutti i richiedenti la vista e la capacità di vedere.
    Buonanotte.

    catulla2008
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    Quando ero bambina, piccola, in età pre-scolare per intenderci, avevo spesso la sensazione che tutto intorno a me si muovesse con estrema – e a volte esasperante – lentezza: parole lente, gesti lenti, perfino i suoni sembravano a volte storpiati tanto erano lenti! Avevo spesso la sensazione di essere prigioniera di una dimensione sbagliata da cui solo il sognare dava sollievo consentendomi almeno la notte, di riprendere un ‘tempo’ che sentivo più affine.
    Certo allora non avevo le parole di adesso per descrivere quella sensazione ma oggi, in cui dispongo dell’artificio del linguaggio, pur conservando memoria nitida di quella condizione non riesco più a richiamarla se non alla mente: foglio di archivio.
    Conservo però la convinzione che la vita umana sia una sorta di ‘rallentamento’ in cui la velocità della vita (principio vitale?) ha modo di decelerarsi sino a diventare carne, solida e pesante, e tuttavia accessibile all’osservazione e alle modifiche via via che si sostanzia in forma completa (adulta?). Forse, senza questo ‘rallentamento’, sarebbe impossibile per noi intervenire sulle direzioni della mente così come è difficile catturare e rimodellare i pensieri fugaci, le onde emotive, la suscettibilità delle percezioni.
    Ecco, credo che il percorso in una vera SCHOLA dia questa enorme opportunità: osservare e rimodellare, così che quando saremo restituiti alla sintesi di un puntino infinitesimo (quello che la Tradizione Magica ci dà il privilegio di custodire fino a nuovo…’ordine’!) ebbene, quando saremo restituiti a quella sintesi ne avremo un poco migliorata la qualità.
    Insomma, vedo il tempo come un gomitolo e la vita umana quella che lo dipana e poi lo riavvolge, in filatura continua: come tanti Penelope. E nella speranza che, dopo tanta Odissea, il nostro interiore si faccia Re a sufficienza per comandare il veliero e ritornare ad olimpica PAX.
    O no?

    catulla2008
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    Frequento abbastanza il mondo degli adolescenti ma con tutto ciò non posso dire di conoscerlo: non sono – ahimè o oer fortuna! – in quella stagione della vita né posso dire che quella che ho vissuto sia paragonabile alla loro di oggi.
    Anzitutto hanno genitori mobili: pronti a mettersi in discussione ma, proprio per questo, inadatti a fungere da ancore contro le tempeste.
    Poi sono costretti a velocità comunicative che non consentono lo sprofondare dell’anima in sé stessa, e quindi il ‘sentirsi’.
    Ma soprattutto vivono in un mondo talmente denso che la forza non è più nel dire SI ma nel dire NO: giusto per fare un po’ di spazio…

    catulla2008
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    Per puro caso ho acceso il televisore l’altra sera su un programma di musica: c’era un’intervista a una giovane cantante molto popolare che stava raccontando come oggi il mercato della musica sia cambiato ancora. Infatti, pare che non piacciano nemmeno più i CD, solo i ‘singoli’ (ovvero il singolo brano), magari da scaricarsi direttamente da Internet. La cantante lamentava la difficoltà di raccontare oggi delle storie attraverso una raccolta di brani perché anche la singola storia deve esaurirsi nel breve spazio del pezzo (3 – massimo 4 minuti).
    Mi sono quindi detta: “anche la musica è diventata troppo ‘lenta’ per la nostra iperattiva società”. E ho ricordato quel divertente video della Teresa Mannino proposto da ADMIN che evidenziava come i cartoni animati di trent’anni fa avessero un filo narrativo lungo settimane.
    Così, mi è venuto da considerare che vi sia una sorta di cortocircuito in quella peculiarità tutta umana di spaziare con la mente nel futuro, insomma di ‘immaginare’. Sempre più si è convinti che per essere una data cosa basti ‘pensare’ di esserla, e poi via a un’altra proiezione.
    Quando un sito di sedicenti kremmerziani interpreta le parole del Maestro che “per donare bisogna possedere” con il sillogismo “per donare bisogna avere” è dunque perfettamente in linea con questa epoca di avatar in cui la parola ‘possedere’ si lega a tutto ciò che è esterno e quindi staccabile-attaccabile come l’accessorio di un aspirapolvere.
    Non stupiamoci perciò di questo nostro miriamico sentimento diverso che ha respiro non di 3-4 minuti ma di secoli e millenni. Massaggiamoci quei lobi frontali cui Bronowski
    https://books.google.it/books?id=W_DZDAAAQBAJ&pg=PT46&lpg=PT46&dq=animali+non+hanno+immaginazione+senso+del+futuro&source=bl&ots=wr7CugaHXf&sig=pEYqkPYYXf2F83x4-xexZcFnuRg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjC2oPM8ereAhUR4YUKHX3kB0YQ6AEwB3oECAUQAQ#v=onepage&q=frontali&f=false
    attribuisce capacità immaginativa e lasciamo ad altri il compito di compiacersi di avercela piccola…

    catulla2008
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    Circa un anno fa avevo partecipato a un corso di formazione intitolato UNPLUGGED cioè SCOLLEGATO/A-SPINA-STACCATA. Nel corso ci venivano chieste le cose più strane e tutte da compiersi con atti fisici: es. saltare dentro un cerchio se una musica ci piaceva, fare un passo avanti se ci riconoscevamo in un hobby, passarci una palla se ci ricordavamo chi aveva espresso il nostro stesso gusto, ecc.
    Il coinvolgimento “fisico” dopo un po’ aveva rotto le barriere e favorito l’apprendimento che è qualcosa in più della memorizzazione.
    Bella esperienza…che mette in atto quanto gerarchicamente ci viene da sempre indicato: per imparare bisogna FARE e poi (solo poi) TEORIZZARE.

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 5 mesi fa da catulla2008.
    catulla2008
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    Ondina, l’articolo l’avevo letto anch’io e mi ero indignata quanto Te ma… Questo mi ricorda pure che tanti sedicenti ‘kremmerziani’ per anni sono andati avanti a denigrare la S.P.H.C.I. con la motivazione che a guidarla era (è) una Donna.
    E si vorrebbero pure definire evoluti!
    Ma prendiamola con gioconda allegria e anche un po’ di pietà: ci sono milioni di persone convinte che sopra le nuvole ci sono campi elisi, posti paradisiaci pieni di belle donne che consolano prodi guerrieri, mentre altri non vedono l’ora di riabbracciare parenti e amici…
    Ognuno ha le sue favole.
    E a forza di riderci sopra anche i più ostinati coglieranno il ridicolo di stare ancora a guardare di-che-sesso-sei quando qualcuno parla…scrive…pensa…
    O docet senza insegnare.
    Forse dai tempi di Ipazia qualche cosa è cambiato e sarebbe ora di prenderne coscienza.

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    catulla2008
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    Un’amica che mi era carissima per tutta l’adolescenza e che poi ho perso di vista – salvo ritmici auguri di compleanno-Natale-buonanno – da quando si è separata qualche anno fa si è seriamente dedicata allo yoga della risata e ha fatto di tutto per coinvolgermi (con risultato zero, lo ammetto, rido già di mio!).
    Lei è coach di questi incontri in full immersion e sostiene che “non si ride perché si è felici ma si è felici perché si ride”.
    Bah! comunque…la cosa… mi fa davvero ridere.

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    catulla2008
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    Segnalo agli abitanti e ai frequentatori della casa questo articolo che volevo già postare quando sono stata ‘rapita’ dalle parole di Cerere e dal video da lei consigliato.
    Una scarpa romana, ritrovata in un pozzo e datata al I secolo d.C., ci trasporta in un mondo non lontano da quello di oggi, con gente che aveva scarpe per uscire e scarpe per la casa e dove le scarpe – proprio come oggi – costituivano un tratto distintivo del ceto sociale…
    https://www.roma-artigiana.it/scoperta-in-un-pozzo-una-bellissima-scarpa-romana-di-2000-anni-fa/

    catulla2008
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    Ahi ahi Cerere che con questo video mi porti a stuzzicare le corde della malinconia nascosta in fondo a certe risate! Spassosissima come sempre la grande Teresa Mannino evoca un’infanzia in cui io – “diversamente giovane” cresciuta in città metropolitana del nord – solo in parte mi riconosco.
    Noi giocavamo in cortile, recintato da muri in cemento e sorvegliato dai balconi quando era estate. D’inverno, aspettavamo che un adulto ci portasse al parco, di nuovo recintato e protetto, per giocare sotto gli occhi di qualche parente senza mai troppo allontanarci.
    Quando ero più piccola, per vincere la mia voglia animale di esplorare e di fuggire lontano da tanta protezione e, magari, travolta da un’auto o in balia di qualche malintenzionato, mi avevano comprato un…guinzaglio. Sì, proprio così! (Esistono ancora oggi, eh…) Era un’imbracatura con un raggio di circa un metro e mezzo dall’adulto che l’impugnava ed è durata fino a quando non ho assimilato il concetto di stai-vicino-sennò-son-guai.
    Le gite… Mica tutti avevamo la macchina! Quando i miei l’hanno finalmente presa, seppure non esistevano cinture, non ci si poteva muovere dalla posizione di sicurezza e, se mai, inaspettatamente, c’era spazio dietro, il massimo consentito era sdraiarsi: certo non mettersi in ginocchio “impedendo la visuale al guidatore”!
    I parenti anziani, abituati dalla guerra a rispettare il cibo, consigliavano di non buttarlo se cadeva per terra …in casa (in tal caso valeva la regola del soffiarci sopra e mangiare). Ma fuori – mai sia! – il cibo che toccava terra era perduto, come ogni oggetto che a terra già giaceva e, per questo, era dichiarato intoccabile.
    Solo in vacanza, al mare, dove la Liguria dell’epoca era ancora costituita da paesini ridenti e spiagge libere, potevo finalmente uscire da sola e andare a casa dell’amica o anche a passeggio per “il budello” (la via principale). Il profumo di quella – rara – libertà illumina i miei ricordi più belli.

    catulla2008
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    Mentre studiavano la possibilità che le madri di un figlio maschio potessero avere una predisposizione ‘ di ritorno’ per certe malattie neurologiche, l’università di Seattle e il Centro di ricerca sul cancro Fred Hutchinson hanno scoperto che le donne conserverebbero nel proprio cervello il DNA di tutti gli uomini con cui hanno avuto rapporti sessuali.
    L’indagine è andata procedendo per esclusione di vari fattori (paternità, figli maschi, fratelli maggiori, gemelli abortiti) sino a giungere alla conclusione che il microchimerismo maschile evidenziante DNA del sesso opposto nel cervello di un’alta percentuale di donne, 63%, non poteva che attribuirsi a una traccia lasciata dai loro rapporti sessuali.
    Tale ipotesi più probabile resta tuttavia oggetto di ulteriori indagini…

    catulla2008
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    È una gioia immensa leggere le parole del Maestro Aniel, combinazione (ma esiste il caso in una catena?) proprio oggi in cui mi sono dedicata interamente alla rilettura delle Lunazioni e alla riflessione sui loro ritmi.
    Meravigliosa arte quella dell’astromanzia, sapere sacerdotale e scienza antichissima con cui le anime pure guardano e dispongono il futuro avendo sentimento di ciò che è Buono e Giusto e delle Leggi universe!
    Infatti la lungimiranza con cui da sempre le Gerarchie disegnano la curvatura della Schola se per un verso ne evidenzia la generosa bontà, per l’altro ne mostra l’Amore per la specie che è anche Amore per sé stessi quando si ha consapevolezza della propria missione.
    Così ho visto nell’opera del Maestro M.A.Iah-hel e così vedo negli atti e nei fatti dei Maestri che ho osservato. “Fede che è sustanzia di cose sperate et argomento de le non parventi” oggi come ai tempi di Dante ci dà forza nei periodi bui e slancio verso un domani di Bene.
    In alto come in basso, in Terra come in Cielo.
    E dunque GRAZIE!

    catulla2008
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    È vero Fratelli e Sorelle, che momento spassoso quello della sabbia! Rivedo la scena: undici macchine che arrivano su uno spiazzo vicino al fiume; dalle undici macchine scendono quasi altrettante persone mentre altri restano nell’abitacolo; il tizio che era lì a lavorare sgrana gli occhi e ancora di più li spalanca quando chiediamo: “scusi, per andare in riva al fiume?”
    Pareva dovessimo caricarci una tonnellata di sabbia e invece…
    Come in quelle barzellette dove il passante credendosi ubriaco dice che non berrà mai più. Ahahahah!!!
    Grazie Rrosalinda per il ricordo!

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 5 mesi fa da catulla2008.
    catulla2008
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    Carissimo Admin, cogliendo (spero!) l’auspicio nelle Tue parole, eccomi a proporre a questa ‘casa’ in cui abito un flash della mia giornata.
    C’era un manifesto su un muro: proponeva l’analogia fra le formiche, che messe insieme a migliaia potrebbero sollevare un elefante, e noi umani, che messi insieme contemporaneamente potremmo liberare oceani e terre dalla plastica.
    Ricordo quando una Donna anni fa. osservava mestamente che “la Terra è malata, molto malata”. Chissà dunque se diventeremo mai forti e uniti come le formiche per risanarla?
    Il petrolio sta nelle viscere terrestri: forse non è stata una buona idea portare sulla pelle del pianeta quanto la Madre aveva riposto negli intestini.
    E magari ci lamentiamo che la vita è di…
    Questo era il pensierino della sera, ormai notte. Sogni belli a Tutti/ Tutte.

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 5 mesi fa da catulla2008.
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