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Secondo me, è sicuramente vero che possiamo evitare gli alimenti che producono effetti evidentemente dannosi sul nostro copro fisico però non so quanto sia facile andare oltre e tessere un dialogo col nostro corpo fisico così fitto e chiaro da poterci guidare in tutte le scelte alimentari. Infatti (sempre secondo me) il corpo fisico andrebbe in qualche modo istruito dalla nostra volontà e non solo ascoltato. Probabilmente è meglio attenersi ad alcuni principi base (es. semplicità dei cibi e preferenza per alimentazione vegetariana) declinandoli nella propria quotidianità al meglio delle proprie possibilità. Io ad esempio mi sforzo di stare lontano dai grassi saturi, dalle pietanze troppo salate, consumo spesso frutta fuori dai pasti, privilegio il pesce alla carne e controllo quotidianamente il peso per rendermi conto se l’apporto calorico è proporzionato alle mie necessità. Ogni tanto però dimentico le regole e mangio ciò che in quel momento mi piace interrompendo la routine del cibo sano. Sono scelte giuste? Non lo so con assoluta certezza ma quando riesco ad applicarle in modo rigoroso per periodi lunghi mi sento meglio.
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #31788In quest’ultimo periodo alcuni post sul Sito hanno riguardato gli ambienti scolastici e ciò che accade nelle aule.
Due giorni fa mentre passeggiavo nel disperato tentativo di far addormentare mia figlia è partito il brano che qui condivido: “la classe degli asini” interpretata da Renzo Arbore. Avevo ascoltato tantissime volte questo brano che mi ha sempre molto affascinato perché riesce a fondere in un equilibrio inatteso una situazione comica e imbarazzante (il prof. che non sa rispondere a una domanda posta da una gallina dopo aver interrogato i suoi studenti impreparati) a un interrogativo profondo: è nato prima l’uovo o la gallina?
Ogni volta che ho provato a immedesimarmi nel prof. non sono riuscito che a produrre che risposte inutilmente complesse che ho definito bombe di fuffa. L’altro giorno invece forse sono riuscito a rispondere: le possibilità sono due. E’ nata prima una gallina androgina (dalla quale poi sono nati altri galli e galline) oppure è nato prima un uovo già fecondato dal quale è poi è nata la gallina androgina. Le due possibilità in realtà sono due solo in apparenza perché l’uovo fecondato da cui nasce la gallina è in realtà già la gallina in uno stato primordiale.
A questo punto non so se devo camminare di meno oppure pensare di meno oppure cambiare musica.
Vi Abbraccio Fraternamente
Buon Novilunio
in risposta a: La Natura, la Madre, la Miriam #31752Messaggio ricevuto caro Admin e grazie della Benedizione. Ricambio con affetto l’abbraccio Fraterno.
in risposta a: La Natura, la Madre, la Miriam #31747Cara Mandragola sinceramente io non vedo nulla di amorale e/o inumano e/o terribile e/o inaccettabile nella inoculazione di un vaccino. Però, come al solito, questa è la mia umile e personale opinione terra terra. Rispetto posizioni differenti come la tua pur non condividendole affatto. Se poi non ho compreso sino in fondo la tua affermazione in cui crei un parallelo tra i vaccini e i trattamenti terribili riservati agli orsi allora ti chiedo scusa. Ti abbraccio. Alef
in risposta a: La Natura, la Madre, la Miriam #31737Grazie m_rosa del tuo commento: poche parole ma molto rasserenanti. Ti Abbraccio.
in risposta a: La Natura, la Madre, la Miriam #31732Quest’ultima riflessione di m_rosa mi fa molto riflettere: come sarebbe andata la storia della medicina se avessimo concepito l’idea che la Vita va rispettata in quanto tale, in tutte le sue forme? E’ un interrogativo dal respiro molto ampio che suscita molte altre riflessioni. Provo a elencarle per non perdermi e non avendo, ovviamente, una risposta al quesito posto le riflessioni saranno interrogative:
– se l’umanità vivesse in sintonia con la Natura forse tante patologie non esisterebbero?
– vivere in sintonia con la Natura implica necessariamente un innalzamento della durata della vita media dell’umanità?
– quando l’uomo viveva in sintonia con la Natura la durata media della sua vita era molto inferiore a quella odierna?Oltre ai quesiti però vale ciò che ho sperimentato sulla mia pelle: in passato sono stato colpito da malattie abbastanza gravi e quando le ho scoperte la voglia di farcela ad ogni costo per sopravvivere era più forte di qualsiasi rimorso per gli animali sfruttati per portare alla sintesi dei farmaci che mi somministravano e che poi hanno concorso alla guarigione. Il punto è proprio questo: se voglio vivere in armonia con la Natura, per coerenza non dovrei rifiutare i farmaci basati su sperimentazioni animali anche se questa scelta comporterebbe la mia Morte? Dovrei concludere che per rispettare la Vita dovrei accettare la Morte? E’ però anche vero che ogni volta che mangio una foglia di insalata stermino migliaia di batteri… Alla fine del ragionamento mi rendo solo conto che Vita e Morte sono due facce della stessa medaglia ma non ho alcuna risposta alle tante domande del mio post.
Scusate se sono stato prolisso.
Vi abbraccio perplesso
Alef
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #31666Che brano magnifico “Malinconico Autunno”. Mi ha fatto immediatamente ricordare le foglie che cadono e quindi anche il brano “Autumn Leaves”. Questa è l’interpretazione di Chet Baker:
in risposta a: Equinozio d’Autunno 2021 #31662Grazie degli Auguri: è molto bello seguire i ritmi della Natura in Miriam sotto la generosa Guida del Delegato Generale e dei Mestri Tutti e accompagnati dalle Sorelle e i Fratelli in evoluzione verso il Bene.
in risposta a: Biblioteca on-line #31649Si è vero Mandragola: la guida del nostro amato Maestro IAH-HEL è imprescindibile e ciascuno di noi lo ha sicuramente sperimentato mille e più volte. Inoltre è rassicurante sentirsi in Miriam Tutti insieme, ciascuno lungo la propria traiettoria e comunque uniti e pronti a evolvere nel Bene.
Grazie Tanaquilla per aver estrapolato le parole illuminanti del Maestro Kremmerz e per averle commentate.
Vorrei essere più ottimista sul sistema educativo perché conosco tantissimi docenti che ci lavorano con interesse e professionalità: poi si sa che un albero che cade fa molto più rumore di una foresta che cresce e che tutto ciò che viene partorito dall’uomo è imperfetto e richiede puntellamenti e aggiornamenti costanti, incluso il sistema educativo. Una realizzazione imperfetta tuttavia non è necessariamente inutile: la realtà è complessa e probabilmente giudicare in modo sbrigativo il sistema educativo come se fosse un tutt’uno omogeneo può portare a conclusioni altrettanto imperfette. Lo stesso concetto secondo me si applica a qualsiasi realtà si voglia esaminare: lo scrivo come promemoria per me stesso innanzitutto.
in risposta a: Biblioteca on-line #31625Ciao Mandragola, mi ha fatto molto riflettere questo tuo ultimo post. Non ho ancora raggiunto una posizione definitiva. Ecco alcuni pensieri che desidero condividere sul Forum:
– l’idea di voler ingabbiare la Bellezza della Natura in un numero può essere percepita come una profanazione: un voler per forza sollevare il velo della Bellezza gridando ai quattro venti che essa in realtà corrisponde “banalmente” alla sezione aurea
– ciascuno di noi, come sappiamo, è associato a un Numero che rappresenta una finalità evolutiva (per quel poco che forse ho capito)
– Quando Pitagora diceva Tutto è Numero cosa voleva dire in realtà? Forse che il Tutto corrisponde a un Numero? Forse che qualsiasi parte del Tutto corrisponde a un Numero? Sotto questa ipotesi però diventa più digeribile l’idea che anche alla Bellezza possa essere associato un Numero? Oppure le considerazioni di Pitagora erano valide solo per i Numero interi?
Ripeto che questi sono solo quesiti che scrivo a voce bassa, consapevole che solo la sperimentazione su me stesso potrà fornirmi le risposte: per capire ciò che il Bello è Bello si deve diventare…. e di strada ne ho tanta da fare ancora per raggiungere quel traguardo…
Vi Abbraccio Tutti
in risposta a: Libere testimonianze #31624Auguri Mercuriale e grazie per la commossa e sincera testimonianza ricolma di Amore Materno e di Miriam. Un Abbraccio Fraterno a Tutti Voi.
in risposta a: Emozioni lungo il cammino … ermeticamente inteso … #31564Care Sorelle e Cari Fratelli, questa volta la mia dedica è rivolta al Silenzio con una meravigliosa interpretazione di Mina.
Spero vi piaccia: Vi abbraccio
in risposta a: UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS #31517Buon Novilunio Care Sorelle e Cari Fratelli
in risposta a: Libere testimonianze #31412Oggi ero molto pensieroso e preoccupato per una serie di problemi, non gravi ma molto fastidiosi, mentre passeggiavo con la mia figlia più piccola. A un certo punto ho incontrato “per caso” il Maestro Rehael con cui ho avuto il privilegio di confrontarmi su una serie di temi. Dopo pochi minuti di interlocuzione le mie preoccupazioni erano svanite e sono tornato a casa guardando alla realtà con occhi diversi. Grazie Maestro Rehael e Grazie Miriam. Sono proprio queste apparentemente piccole (ma sostanzialmente grandi) conferme che mi rendono sempre più innamorato della Fratellanza.
Vi Abbraccio
Alef
Dal mio punto di vista è importante non farsi influenzare dalle opinioni comuni (qualsiasi esse siano) quando si opera una scelta. Il fatto che la scelta poi possa essere la medesima della maggioranza degli esseri umani oppure opposta oppure genericamente differente non ha molta importanza (sempre secondo me). In altri termini, è importante (sempre secondo me) poter scegliere senza condizionamenti: in quel momento si contrastano le varie correnti di volontà che cercano di avvincerci ed è quell’esercizio che forgia la volontà. Operando queste scelte libere talvolta ci si trova contro-corrente altre volte ci si trova concordi con la maggior parte dell’umanità. D’altronde, per fare un esempio banale, se devo scegliere tra respirare e non respirare scelgo di respirare come tutti gli altri essere umani.
Grazie Tutti per le tante risposte al mio ultimo post: è meraviglioso potersi specchiare in Voi.
Vi Abbraccio
Alef
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