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La storia dell’uomo è empre stata costellata dalla ricerca di riprodurre meccanicamente ciò che l anatura produce autonomamente, in maniera corretta e costante. si è tentato di riprodurre, la vita, si è tentato di riprodurre specie vegetali ed animali. Si lavora sui meccanismi intrinsechi del nostro corpo, sul DNA, sulle cellule. L’uomo ha sempre cercato di ricreare la “Vita”, ha sempre cercato le risposte alle domande che risposte non avevano, almeno sul piano prettamente scientifico. E’ vero, non siamo mistici, ma credo abbiamo una visione in cui le spiegazioni che altri cercano solo su piani scientifici, o prettamente scientifici, noi le ritroviamo dentro noi stessi.
La sostituzione dell’uomo con la macchina, siamo così certi che porta vantaggi? Perchè l’uomo ha sempre cercato di ricreare se stesso attraverso automatismi meccanici? Forse perchè non si è mai spiegato completamente il mistero della Vita? Perchè vuole assomigliare a “Dio”? Perchè vuole togliere quel velo di mistero che l’indefinito e l’impercettibile porta sempre con se? Non lo sò, ma non credo che una macchina, si potrà mai sostituire all’uomo in quanto tale, ed affidare ad una macchina “compiti” che solo l’uomo può svolgere, in virtù del proprio pensiero, delle proprie emozioni, per poprio sentire, mi lascia veramente perplesso.
Noi lavoriamo ed operiamo senza pretese di riconoscimento, senza sete di fama o gloria, per noi e per gli altri. Per me l’impercettibile diventa percettibile, l’indefinito diviene definito. Noi ricreiamo noi stessi ogni giorno…Come siamo fortunati…
Se l’uomo, nella sua ricerca, si attenesse a questi principi, forse troverebbe “verità” diverse e più profonde.
Vi abbraccio.Angelo che bello il tuo post! Sono pienamente d’accordo con te. Chissà, forse tante goccioline di consapevolezza possono smuovere gli oceani
Condivido il tuo pensiero Angelo,e a tal proposito, ho sentito l altro giorno al tg ,che sono riusciti a fare riprodurre la replicazione cellulare della materia artificiale (!)….ma qual è il fine?? Parlano di scopo terapeutico, ma se cominciassimo a sperimentare ed operare su noi stessi (attraverso una destrutturazione dell’essere che porterebbe inevitabilmente alle nostre origini) ciò che cerchiamo di replicare fuori, visto che la materia che tentiamo d indagare non è scissa da noi ma Unica?
Angelo e Wiwa, condivido le vostre perplessità su determinate innovazioni scientifiche. Ma siamo così sicuri che dietro a certe ricerche di frontiera (es.intelligenza artificiale applicata a tutti i campi), a certe conquiste scientifiche, non ci sia Chi detenendo le Chiavi della Conoscenza, stia invece dando una mano ad accelerare le cose secondo Giustizia, come è già successo in momenti storici cruciali per l’umanità? In ogni caso, confido negli aiuti che la SChola ci dà per preservarci…
Buon Novilunio.
In alcuni campi soprattutto quello medico può essere molto utile saper ricreare una materia che sia compatibile con quella umana. Ad esempio sono d’accordo sul fatto che cercare di riprodurre un organo malato invece di trapiantare togliendolo ad altri esseri umani (dove esiste tra l’altro un traffico allucinante di organi) sarebbe veramente un grande passo avanti. E’ una cosa che va bene se fossero all’altezza di farla! Supponiamo chi si ritrovi un fegato rovinato a tal punto da morirci e se questo fegato fosse ricostruito con molecole artificiali salvandogli la vita! Stessa cosa per il cuore o per gli altri organi essenziali. In tutti i casi queste molecole artificiali non sarebbero per me più artificiali, perchè non intaccherebbero le facoltà intime della persona. Non è un clone, ma un pezzo come quando a una macchina cambi le gomme finite. Allora ridare così, con la ricerca sul molecolare artificiale intelligente, la salute a qualcuno avrebbe un significato mentre costruire o creare completamente altri esseri come l’uomo non va bene perchè va contro le leggi universali. Voglio dire, che cerchino pure di applicare il più possibile l’intelligenza artificiale alla Salute e non alla costruzione di un essere che non ha nessun significato perchè gli manca l’anima cioè l’essenza vitale, quella vera.
Aspettando i commenti, saluto tutti i Fratelli, saluto il mio +++++ Maestro, un abbraccio.E’ vero, ben venga, cara Dafne, l’intelligenza artificiale finalizzata alla salute che sicuramente non potrà mai sostituire quella che tu chiami “essenza vitale”. In effetti si può trasferire in una macchina ciò che si conosce e di cui si comprende il funzionamento, ma l’essenza ultima dell’uomo, quel quid vitale e intelligente che regola le nostre funzioni e che è collegato all’Universo intero, quello chi lo ha capito? E anche se qualcuno lo avesse capito credo non sia possibile trasferirlo a chi che sia, tantomeno ad un congegno meccanico perchè la sua comprensione è imprescindibile dall’evoluzione dell’individuo che lo ricerca.
Una domanda, ma la ricerca sulle staminali continua? Quella mi sembrava una buona via per la medicina.Ho riflettuto sui vostri ultimi post e alla fine sono arrivato a due conclusioni. Non pretendo che siano assolutamente vere ma le condivido con piacere per conoscere i vostri pensieri in merito ad esse:
1) qualsiasi opera e/o invenzione è neutra: è il suo uso che ne determina la sua virtù nel bene o nel male. Non sfugge a questa regola neanche l’intelligenza artificiale, la robotica, ecc… credo che lo abbiamo già scritto in passato.
2) Se partiamo dall’ipotesi che il libero arbitrio dell’Uomo è molto limitato allora come è possibile che l’Umanità possa essere colpevole di tutto quanto accade intorno? Non voglio dire che le nostre azioni non producano ripercussioni su ciò che ci circonda. Voglio dire che le nostre azioni (anche quelle sbagliate) forse fanno parte di una traiettoria pre-codificata e quindi è inutile prendersela con l’Umanità: gli errori degli esseri umani (e le relative conseguenze) erano forse già scritti.Chiudo segnalandovi gli xenobot: cosa ne pensate?
A questo link una descrizione: https://it.wikipedia.org/wiki/XenobotVi abbraccio
Alef
Il link che hai segnalato è molto interessante, Alef. Non ho competenze scientifiche, ma, intuitivamente, mi sembra che anche qui ci siano applicazioni positive e risvolti inquietanti, tipo l’uso delle cellule staminali che ricordava da m_rosa.
Sul punto 2 sono in parte d’accordo che l’umanità non sia colpevole di tutto, non può essendo di fatto inserita in un contesto infinitamente più ampio nel quale diventa alla fine un atomo, un infinitesimo. In che senso traiettoria pre-codificata? Pre-codificata in origine?
Ti ringrazio per gli ulteriori stimoli di riflessione… Buona inizio di settimana a tutto il Forum!Ho letto l’articolo indicatoci da Alef e anche uno ad esso collegato di Viola Rita, giornalista e divulgatrice scientifica, che dire, il futuro è già adesso! Certo le finalità di utilizzo a scopi umanitari di questi organismi “né carne né pesce” farebbe propendere per un giudizio positivo rispetto ad essi, ma le conseguenze potrebbero essere imprevedibili. Riporto le parole della suddetta giornalista che riassumono i miei dubbi “Se inizieremo a manipolare sistemi complessi che non conosciamo, potremmo avere esiti inattesi e non desiderati. Per questo capire in che modo la complessità emerge da sistemi semplici sarà una sfida fondamentale del futuro”
Cara Dafne, concordando con la tua visione molto concreta delle cose, vedendo che sei così attenta alla dimensione sana nel rispetto della natura, robot e intelligenza artificiale a parte, mi incuriosisce che ne pensi della clonazione. Uomo-robot no, ma uomo-clone?
Ricordo che se n’era parlato al Laboratorio Sperimentale sui Sibillini…x Mandragola: per pre-codificata intendo nota a priori. Se il nostro libero arbitrio è limitato anche limitate saranno (secondo me) le deviazioni che potremo imporre alla traiettoria lungo la quale ci evolviamo. Lungo la traiettoria troveremo tutti gli errori che commetteremo e le conseguenze degli stessi dalle quali forse trarremo la spinta evolutiva? Non ne sono certo ma questa visione mi soddisfa al momento. Grazie delle tue ulteriori riflessioni e ti abbraccio.
x M_Rosa: il tema dei sistemi complessi è una spina nel fianco degli scienziati profani che forse prima o poi li condurrà a inquadrare l’Universo da un’altra ottica meno Uomo-centrica? Anche in questo caso non posso esserne certo… Un caro abbraccio anche a te.
Secondo me siamo pienamente responsabili delle nostre azioni.
Abbiamo sempre una scelta davanti a noi.
Ma mi sembra molto ragionevole dire che non sappiamo quante imprevedibili conseguenze possano derivare da una scelta sbagliata.
Lo si vede in Natura, e per fare un esempio terra terra, chi ama il gioco delle carte sa che una unica mossa sbagliata altera in senso negativo la partita intera e bisogna faticare per annullare lo sbaglio, quando vi si riesce e se c’è il tempo.
Nel caso della scienza poi è ovvio che ci sia continua ricerca e sperimentazione rispetto ad una nuova scoperta perché non è possibile da subito prevederne tutti gli sviluppi ulteriori.
La tecnologia che ci aiuta ben venga, anche se ci dovrebbe essere sempre una regola, un metodo, delle istruzioni di buon senso ed etiche per l’uso.
Ancor prima della robotica, già il computer, che ha fatto passi da gigante, se usato smodatamente può creare squilibri.
Non ho ancora letto sugli xenobot.
Un abbraccio a tuttiL’aiuto circa le limitate “deviazioni” che potremo imporre alla traiettoria lungo la quale ci evolviamo, caro Alef, se alla parola deviazioni (che fa pensare a qualcosa di sbagliato) sostituiamo accelerazioni o superamento degli ingorghi o dei nodi, ci è dato dal cammino evolutivo intrapreso. Concordo con te che da soli non ce la potremmo fare.
Ringrazio M_rosa per aver compreso il messaggio che volevo dare. Ricordo della pecora clonata, Mandragola, ma non mi ricordo che se ne era parlato sui Sibillini e su questo della clonazione non sono d’accordo. La clonazione è per me contro natura se è fatta in provetta… Quindi no! Pensandoci, sarebbe bello poter riavere tutte le persone care che abbiamo perso, ma è solo egoismo. Sui Sibillini però si era parlato di partenogenesi dall’uovo della donna dal punto di vista delle sperimentazioni scientifiche che stavano facendo. Questo sono certa di averlo sentito e questo mi ricordo. Vi saluto tutti con affetto e vado a cucinare!
Cara Tanaquilla, il discorso sul libero arbitrio mi spiazza sempre molto: forse è troppo teorico e/o troppo grande per me.
Sicuramente, come tu scrivi, l’Uomo da solo non può riuscire a modificare la sua traiettoria e da qui discende l’importanza della Miriam nelle nostre esistenze.
Ti abbraccio
Alef
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