UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS

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  • garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    La storia di Ippazia di Alessandria, eroe dell’intellectus al femminile, ricalca purtroppo un destino comune a molti eroi. Questa Docente del suo tempo, Filosofa, Matematica, Astronoma e poi ancora, con una saggezza tipica delle “sfere superiori”, affermava come citato nel video, che la matematica ha in primis un aspetto spirituale ripartito in quattro branche, aritmetica, geometria, filosofia e musica. Analogamente, un altro Maestro più vicino ai nostri tempi, Giordano Bruno, negli “Eroici furori” come citato nel Libro di F.Yates “Giordano Bruno e la Tradizione Ermetica”, ci ricorda che “La vera filosofia è musica, poesia o pittura; la vera pittura è poesia musica e filosofia; la vera poesia o musica è sapienza divina e pittura”. Ognuno di questi aspetti dell’umano scibile, diventa un tentativo per esprimere in sintesi l’Ineffabile, una tensione potentissima per un aggancio verso l’Unità delle cose, mi veniva da dire verso l’Universo, nonostante la distonia lessicale. Anche il Maestro Nolano, purtroppo, ha in comune con la Filosofa Ippazia lo stesso finale epilogo della propria esistenza terrena. La storia dell’umanità è ahimè satura di eroici esempi di persone che, pur di dare ascolto a quanto pulsava da dentro, per dare una traccia ai posteri o per Iniziare schiere di discepoli, hanno messo in gioco tutto, compreso il bene estremo della vita. Agli Eroi di tutti i tempi va un infinito, immenso ringraziamento.
    Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.

    Talpa
    Partecipante
    Post totali: 5

    Buona sera a tutti. Approfitto di questo spazio in quanto voglio esprimerVi la mia gratitudine. Avevo chiesto alcuni mesi fa il Vostro aiuto in merito ad un grave problema di algie oculari collegate ad una situazione di Ipovisione,anch’essa peggiorata negli ultimi mesi.questa cheratopatia mi obbligava a rimanere spesso tamponata per lunghi periodi.inoltre ,proprio in quel periodo,ho dovuto affrontare i pregiudizi delle persone che mi erano vicine e che,anziché vedere me,guardavano solo lo stereotipo della disabilità. Questa situazione aveva provocato in me una chiusura, la difficolta di socializzare e comunicare che mi faceva soffrire perché sapevo di apparire scostante.quando ho ricevuto il Vostro aiuto,ho sperimentato come una forte scarica elettrica che mi saliva dalla spina dorsale fino alla testa ed i dolori si sono prima attenuati e successivamente scomparsi.Questo è stato il primo beneficio tangibile….ma questa Energia ha continuato a fermentare dentro di me ,in modo più sottile, presentandomi anche in modo pressante il bisogno di riprendere a dipingere. In un primo momento ostacolavo questa necessità ma infine ho dovuto seguirla .Non potendo utilizzare i materiali precostituiti,ho incominciato a farmeli dall’inizio (per esempio ho dovuto creare degli stucchi più morbidi da incidere,ovviando l’uso della matita etc). Spesso ero sconfortata ma ho continuato fino a ritornare a modellare l’argilla. Progressivamente questo lavoro di individuazione e trasformazione della materia è servito anche a me!quando ho iniziato la perdita della vista mi faceva sentire come a pezzi, dal punto di vista sensoriale, mentre ora mi sento più equilibrata. Più sicura e soprattutto non mi vergogno più.non mi nascondo più dietro un paio di occhiali neri e i miei pensieri sono più semplici e positivi. Mi sento concreta come la materia che ho lavorato. Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine per questo grande Dono. Non lo sprecherò .Continuo a studiare gli scritti del Maestro Kremmerz ed a consultare il mio percorso di studi che ho svolto presso la Vostra Scuola. È una luce che mi orienta. Spero che questa mia esperienza sia di incoraggiamento verso coloro che combattono per motivi di salute. Un abbraccio a tutta la Fratellanza. Talpa

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Grazie talpa per aver voluto condividere la tua esperienza che rappresenta, oltre che un incoraggiamento, anche un grande insegnamento per tutti noi, essere concreti come la “creta” che lavoriamo e al contempo più semplici e positivi, è un obiettivo al quale tutti, credo, miriamo.

    g_b
    Partecipante
    Post totali: 102

    Cara Talpa, mi hai fatto venire in mente con quanto ci racconti dalla tua esperienza, una cosa che dice l’artista Claudio Parmiggiani, in merito al colore. Dice: “L’arcobaleno, la prima pittura apparsa ai miei occhi in cielo. Questo è stato il primo, ma se dovessi dire ancora un colore,direi il colore che ha il tempo, quel colore che non appartiene più agli occhi ma a quell’altro cielo che è dentro”.
    Buona giornata !

    Talpa
    Partecipante
    Post totali: 5

    Grazie mille per i vostri incoraggiamenti!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Grazie a te, cara Talpa, per aver condiviso la tua esperienza e la tua sperimentazione. Il superamento di un ostacolo all’interno del meccanismo di Giustizia della Fratellanza di Miriam non può che valere ed essere una gioia per tutti… di ciò sono convinta.
    Buona domenica a tutto il Forum.🖐

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    La teca col sangue è stata riposta. Il cosiddetto “miracolo dello scioglimento del sangue” non si è ripetuto, ieri 16 dicembre a Napoli. Questa data con la prima domenica di maggio e il 19 Settembre è una delle tre in cui si verifica il fenomeno. Per cronaca ricordo che Raimondo, principe di San Severo, scriveva nella Lettera Apologetica che questo fenomeno doveva avere “qualche fisica sperimentale spiegazione”, e che motivo di interesse non era lo scioglimento in se stesso, ma il concorso delle tante diversità che ogni volta l’accompagnava come, fra le altre, l’evidente diversità dei personaggi che tenevano nelle loro mani la teca. Il M. Kremmerz parla di S. Gennaro a proposito dell’efficacia di catene di anime organizzate per evitare catastrofi nelle processioni dei santi più miracolosi. Mi sono chiesta se il covid abbia avuto una qualche responsabilità nel fallimento di ieri. Infatti la chiesa era semi-deserta per la normativa vigente, a confronto di quanto sia gremita in tempi normali, e evidentemente non s’è potuta formare quella massiva catena di preghiera che può avere anche effetti fisici.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244


    Questo link rimanda a un vecchio articolo del quotidiano LA REPUBBLICA sull’Epifania. Trovo interessante che “il secondo dei mitici sette re di Roma proprio alle calende di gennaio appendesse una calza nella grotta della dea, vicino a Porta Capena e alle terme di Caracalla”.
    Evidentemente certe Tradizioni sono più forti del tempo.
    Buona fine Epifania a Tutti!

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Cara Catulla, manca il Link… potresti postarlo cortesemente?

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244
    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Mi è piaciuto molto l’articolo sulla Befana trovato e linkato da Catulla.
    Legata ad antichissime ninfe profetiche lo è anche ai Re Magi e quindi alla tradizione magica.
    Si legge nell’articolo che è l’anno al femminile. E come le Sibille non è stato possibile dimenticarla.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    carissimi tutti, scrivo questo post qui perché è una semplice riflessione personale senza pretese di approfondimento, che magari verranno poi. E’ da un pò che sto riflettendo sull’importanza della prevenzione e su come essa sia collegata alla nostra crescita evolutiva. L’educazione ermetica, che riguarda e comprende anche l’educazione dei sensi, ci porta ad affinare sempre più la nostra capacità propriocettiva ed è proprio questa, associata a tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, ognuno secondo il proprio grado (che è lo stesso che dire ognuno secondo il proprio bisogno) che ci permette di essere sempre molto attenti a tutte le minime modificazioni che avvengono nel nostro organismo. Ecco, prevenzione come attenzione a noi stessi e non solo, ma anche come conoscenza della nostra storia e di quella dei nostri avi, almeno i più prossimi, perché tante malattie le possiamo ricevere in eredità e per altre ci può essere anche solo familiarità, ma già basta. E dunque, il nosce te ipsum, è ancora e sempre di vitale importanza. Buona serata

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    In un post di qualche mese fa, Alef si poneva il quesito di ciò che è naturale e ciò che è artificiale. Questo domanda mi ha spinta ad indagare sulla storia degli “automi”, quelle macchine artificiali che riproducono azioni di esseri animati. Ho scoperto che l’idea
    è antichissima, già Omero nell’Iliade narrava che Efesto, il dio fabbro, aveva costruito vari automi che lo aiutavano nel suo lavoro, come i mantici semoventi, o nel camminare (visto che era claudicante) come le due ancelle d’oro delle quali dice che erano “simili a fanciulle vive (…) e avevano mente nel petto”. Altro illustre personaggio fu Erone di Alessandria che, oltre ad essere grandissimo matematico e ingegnere fu anche inventore e un’opera intitolata, proprio, “Sugli automi”. Nel medioevo tale tradizione era malvista dalla Chiesa Cattolica e i costruttori di automatismi per poter continuare il loro lavoro, si dedicarono alla costruzione di orologi (ed ecco svelato perché, a suo tempo, trovammo che tra i tanti personaggi di spicco che frequentavano l’università di Padova dal 1200 in poi, molti erano, oltre che medici astronomi, matematici, ecc., anche orologiai!)
    Per non parlare poi di Frankenstein, del Golem, dell’Homunculus degli alchimisti.
    Non voglio fare una storia degli automi, basta dire che tale tradizione perdurò in tutte le epoche storiche, fino ad oggi con le intelligenze artificiali dei moderni robot. Ora mi e vi chiedo, qual è il senso di voler imprimere caratteristiche umane a una sostanza che umana non è? Perché, se questo interesse è sopravvissuto tanti anni, un senso l’avrà.
    Sarà che sono donna e la materia la posso vivificare da me, ma sinceramente non mi so dare tante spiegazioni

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    cara m rosa, non ho risposte, ma credo che la tua domanda e’ di attualita’, visto che si fa diffondendo, sopprattuto nei ricconi alla elon musk, la filosofia del transumanesimo, che vuol integrare uomo e macchina. non posso non pensare che lo smart work, il fare tutto col computer.. alexia che ti parla e fa pure la spesa vedendo cosa hai nel frigo.. non vada in questa direzione.. che a me non piace per nulla. finche’ si tratta di metterti un braccio artificiale per sostituire l’altro mi va bene, ma mi pare la direzione non sia la macchina come mezzo ma quasi come fine.. cari saluti

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    “Sarà che sono donna”: riparto dalle parole di m_rosa per considerare che le macchine non mi fanno certo paura: anzi! Viva la lavatrice, la lavastoviglie, il computer e l’asciugatrice. Viva l’automobile e pure treno e aereo. Viva Skype e le videochiamate. Cosa c’è di male bel delegare agli automi funzioni che sono…automatiche?!?
    Spero che questo ci conduca a riappropriarci sempre più del nostro tempo e della nostra imprescindibile creatività.
    E poi…in fondo…la Vita che pure permea la materia umana non appartiene all’umanità, ma a sé stessa.

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