UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS

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  • decla
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    Post totali: 57

    Interessante il post di mara329 ….. quando si va oltre il significato meramente quantitativo del numero, se ne riscopre, ermeticamente, la qualità e la virtù in esso rappresentato ….. il due fa anche pensare alla dualità a cui purtroppo siamo sempre stati abituati in quanto viviamo in un modo fatto di dualità dove esiste il bello e il brutto, il buono e il cattivo, il bene e il male, il giorno e la notte, la luce e il buio….. e questo è condizionante e a volte anche destabilizzante per gli stati emotivi che ci comporta perché questo procedere per alternative ci rende difficile non interpretare, in un senso o nell’altro, il mondo che ci circonda e tutto ciò che ci capita quotidianamente, allontanandoci da una visione e consapevolezza di Unità ….. di quell’UNO, o UNA, “che tutto in sé contiene” ……. Un saluto a tutte/i

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Nella Porta Ermetica, il Capitolo XI inizia così: ”Avendovi dato un saggio di ciò che il primo numero, o 1, rappresenta come sintesi grande, omologa alla sintesi più piccola, devo discorrervi del secondo numero. Se 1 è sintesi, principio attivo (macrocosmo dei magi) e uomo (microcosmo), il 2 è il principio passivo della sintesi. 1 è sintesi che agisce sulla parte passiva di sé stesso, il numero due, è il primo equilibrio compensativo della grande sintesi…….. Se l’Assoluto universale è unitario, ogni sua manifestazione sensibile è il riflesso di sé stesso nella materializzazione del moto e dello spazio di realtà meccanica, sotto l’impulso generatore della volontà prima”. Evidentemente, come chiude Decla nel suo post, la base duale dell’esistenza ci porta sistematicamente a dover scegliere tra più opzioni, dando all’esistenza ordinaria una connotazione non diretta ma caratterizzata da incalcolabili biforcazioni ed ogni volta si tratta di scegliere. Ed ecco che qui entrano in ballo consapevolezza e volontà, al fine di operare, in ragione al proprio livello evolutivo, le scelte il più giuste possibile (consci che pretendere di non errare è fuori luogo). Quindi nell’alternanza dei fattori 1 e 2, constatiamo che luce ed ombra, giorno e notte, bene e male, ognuno procede mediante la negazione dell’altro, forse un po’ come ci dimostrano un semplice triangolo con vertice in alto, oppure una pira accesa, dove si comprende che l’altezza si afferma tramite l’attenuazione della base. Credo che per raggiungere una prospettiva o visione cosciente dell’Unità, bisogna prima aver messo in equilibrio i due numeri virtuali di cui sopra.
    Una buona domenica.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Anche se in ritardo ringrazio mercuriale e Mara per le notizie sul complesso degli Incurabili di Napoli, spero, prima o poi,di poterlo visitare personalmente.Buona serata a tutti

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Voglio condividere con voi tutti ultimo pensiero prima di andare a dormire. Circe 30anni fa ebbi l’occasione di leggere e apprezzare degli scritti di Isha Schwaller de Lubicz in cui si evidenziava come “il gesto essenziale” fosse il nocciolo di ogni arte. Ricordo che fra le arti ad esempio era stata scelta quella circense per l’incontestabile necessità del’acrobata di sapere il momento giusto nel quale compiere il movimento giusto: insomma la perfezione del gesto nel tempo e nello spazio. Da qui la definizione di “gesto essenziale”.
    Ecco, trovo che la Parola del Maestro perfetto sia questa capacità, questa arte di modulare la materia vivente in sé e fuori di sé. Così come il cuoco sa l’attimo in cui mettere o togliere un sapore, il pittore quando e dove inserire un colore, il musicista un suono e così via.
    Ed ecco il.mio pensierino della notte: salute e bellezza in fondo si somigliano e sono riconducibili a un’unica ARMONIA cui il filosofo amante della verità anela costantemente. “Si può essete colpiti dalla salute improvvisamente” – è qualcosa che dicevano i Maestri – e credo si compia quando, in noi, scatta il gesto essenziale, quello che come un domino riequilibrera tutti gli altri, quello della.voce interiore.
    Noi UNITA nella Natura UNA. consapevoli di Lei.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il “gesto essenziale” di cui parla Catulla nel post del 17 gennaio, mi ha portato a rileggere alcuni passi di un bellissimo libro di Isha Scwaller De Lubicz, “L’apertura del Cammino”. Proprio a proposito di tale argomento, una delle citazioni è secondo me degna di nota: “ La ricerca continua del Gesto essenziale fa sentire il ritmo e la natura delle cose; il suo supremo gradino è l’identificazione o comunione perfetta con la Cosa”. Continua poi l’autrice con la citazione di Lao Tse circa lo stato di possesso del Tao, identificabile come fusione di “colui che conosce con quello che è conosciuto”. Probabilmente, il gesto essenziale si concretizza nel momento in cui la persona ha liberato il campo mentale dai gesti incoscienti, la distrazione non ha più presa, ed ecco che il Maestro Interiore si affaccia facendo sentire la propria voce, il corpo fisico, forse a quel livello, si presenta come strumento con cui l’Io Cosciente interagisce con l’ambiente esterno. Ma, tanto mi sembra lontano tale concetto, per quanto avverto difficile il progredire nella consapevolezza di pensieri ed atti, in particolare quando al cospetto di determinate situazioni, la carica emotiva sale, oppure mi sento particolarmente stanco fisicamente. Credo però sia molto importante, lavorare in questa direzione, prima o poi, qualche risultato arriva, e, posso dire che, a mio modesto parere, il mitico Silenzio per sua Natura aiuta.
    Ancora una buona serata.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Ancora due cose sul Silenzio che nel libro che ho citato ieri di Isha Scwaller De Lubicz, “L’apertura del Cammino” vengono descritte nei particolari. Secondo l’autrice, la comprensione, che oserei definire consapevolezza, ovviamente parziale in quanto relativa a singoli momenti e situazioni, è “la percezione della Coscienza dell’anima, l’esercizio del senso intuitivo”, ed a questo proposito, il Silenzio gli è “tanto necessario quanto l’utero all’embrione”. Viene addirittura collocato in una determinata area del corpo, identificata quale “regione centrale vicina al cuore”, questo parrebbe essere il Tempio del Silenzio. Tale argomento è già stato ampiamente affrontato in questo forum, ma credo che l’importanza che riveste nel cammino evolutivo di ognuno, sia sempre degna di nota, ed ogni occasione sia propizia per un confronto con esperienze, scritti e contenuti di tutte le tradizioni, comunque collocate nel pianeta, degne di questo nome.
    Un caro saluto ed una buona serata a tutti.

    mara329
    Partecipante
    Post totali: 88

    E’ di poche ore fa la notizia che un gruppo di astronomi ha scoperto la supernova (l’esplosione di una stella massiccia alla fine del suo ciclo vitale) più distante mai osservata e superluminosa (della classe più brillante e rara): la luce della gigantesca esplosione ha impiegato 10,5 miliardi di anni per raggiungere la Terra, collocandola in un’epoca in cui – dicono – l’universo fosse giovanissimo. E’ considerata primordiale. Per chi la vuole vedere, la foto della nasa sul web la fa apparire come un immenso brillante. Sembra che le supernove producano gli elementi che costituiscono tutto ciò che ci circonda e siano importanti tracciatori di distanze cosmologiche, sì da permettere la scoperta dell’espansione accelerata dell’universo e l’esistenza dell’energia oscura.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    I Corsi on Line, secondo me, hanno una funzionalità enorme, non solo sono propedeutici ad un graduale avvicinamento alla Schola per coloro che cercano, ma sono utili anche a noi che nella Schola ci siamo già.
    Mi è capitato di verificare nella pratica come gli argomenti ivi trattati siano quelli che interessano di più le persone che si avvicinano, ma, può capitare che queste persone non siano, almeno all’inizio, interessate a iscriversi, però se noi siamo sufficientemente edotti su quei contenuti, saremo anche in grado, dando le risposte o gli input adeguati, di aiutarli a superare le resistenze ed aiutarli ad avvicinarsi alla Compagine Miriamica.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    In merito a quello che scrive Mara329 azzardo una fantaidea… E se quello che chiamiamo universo fosse un’enorme massa oscura con un costante moto di espirazione-esplosione / inspirazione-implosione-buco-nero?
    E se di tali masse ce ne fossero tante sì da creare tanti e altrettanti universi?
    E se la nostra minuscola anzi infima vita non fosse in grado di concepire l’enormità della Vita Universa ed i suoi tempi e quello che chiamiamo assoluto fosse solo un segmento del grande MOTO delle stelle e dei soli?
    Allora noi, così piccoli, non potremmo cominciare a sentirci umanità, organo UNO di questo pianeta insieme agli altri organi della Madre Terra, nella danza incommensurabile di una Intelligenza immanente? e attrezzarci per giungere a una consapevolezza diversa che dia senso al nostro pulviscolare esistere?

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da catulla2008.
    mara329
    Partecipante
    Post totali: 88

    Cara catulla, sarebbe bello se sapessimo vivere intelligentemente nella concordia, nel rispetto reciproco e verso la Madre Terra. Ma non è così e, forse, non lo è stato mai. Si parla dell’Età dell’Oro o dei tempi in cui la Terra Madre era l’unica deità. Ma non ne sappiamo molto. Noi abbiamo la fortuna di essere nella Fratellanza di Miriam, ove le Gerarchie (l’autorità dei più evoluti), lo Spirito fraterno, la Giustizia, il Bene, il Significato più vero e profondo dell’esistenza, la possibilità trasformatva, la Conoscenza e la pratica relativa, in una parola l’IDEALE è una realtà che dà alla nostra vita (il nostro pulviscolare esistere, come tu dici) una marcia (fondamentale) in più. Guai se ciò non ci fosse… Non so se è da addebitare alla cultura odierna il malessere sociale e individuale delle persone. Oggi si vuole apparire a tutti i costi, vi è il culto dell’ego, la mentalità è di profanazione, vi è un’anarchia egoistica e cieca. Proprio stamattina pensavo che la chiave analogica della Schola Ermetica è essenziale e, qualora riuscissimo a penetrarla, ci porterebbe ad andare oltre e a conoscerci nel profondo. Che ne pensi/pensate?

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Hai proprio ragione Mara329! “La possibilità trasformativa, la pratica relativa” dati dalla Schola nell’attualizzazione costante da parte delle Gerarchie, sono una realtà che dà alla nostra vita una marcia in più…sempre che decidiamo di metterci in moto! La pratica infatti fonda il proprio valore nel… praticare, come ci viene da sempre detto dai Maestri di ogni tempo e di ogni ordine e grado. E quindi nel praticare i corsi, nel contribuire ai Quaderni Accademiali (come è stato fatto) e poi nel leggere e rileggere quanto vi è stato oggettivato pro salute populi sia per gli interni che gli esterni alla Fratellanza; e ancora nell’alimentare e alimentarci in questo Forum e in questo sito web che tanto offre sia a chi non è iscritto che, soprattutto, a chi è iscritto e può attingere a una sezione dedicata tutto il nutrimento necessario per fare, e trasformarsi, e andare avanti e oltre.
    E’ quello che facciamo che ci avvicina al moto universo, ed è la direzione che diamo a questo nostro moto che ci porta a migliorare noi stessi.
    Se pensiamo a quanto si corre nella vita quotidiana per mille cose necessarie (ma lo sono poi davvero?) e tante futili, e quanto invece dedichiamo a noi stessi, veramente a NOI, a quell’impulso profondo di trascendenza che ha “sete di verità universe”…! Se pensiamo alla FORTUNA (ma è un caso?) incredibile che abbiamo nel poter oggi far parte di una Tradizione codificata così magnanima e accesssibile nella sua docenza come mai è stato prima a memoria storica!
    Così, forse, proprio cammin FACENDO e OPERANDO, la materia nostra vivente riacquista lo splendore che le è connaturato, proprio come un paiolo di rame si libera del verderame o l’argento ritorna brillante per l’azione del bicarbonato.
    Magari la chiave, la vera chiave che apre le porte della conoscenza e che non può essere disgiunta dal risanamento profondo dell’individuo, va cercata nel nostro divenire.
    Quello possibile, ovviamente.

    mara329
    Partecipante
    Post totali: 88

    E’ vero, catulla. Non mancano i modi per attivarsi, date le molteplici, congeniali ai tempi, e formidabili iniziative della Schola, molte delle quali da sperimentare da casa propria. D’altra parte ognuno lo sa che la Schola è soprattutto pratica. Farlo ci immette nella corrente evolutiva che ci innalza dal piano individuale, egoistico e limitato ad un piano universale ove siamo esseri fra esseri con tutto in comune e nessun antagonismo né separazione, dove esiste la vera comunicazione e condivisione.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Ancora sotto l’influsso del ponte appena trascorso, riflettevo sulle sensazioni e i pensieri che l’hanno accompagnato e ho trovato _ come spesso mi accade – che sono bene sintetizzati nel titolo di una nota canzone L’AMORE È UNA COSA SEMPLICE.
    Perché in effetti è così.
    E così ho pensato di avere vissuto e conosciuto seppure per poco quanto Kremmerz descriveva in quel noto passo: “…l’Amore che unisce le anime senza eccezioni, senza particolarismi, senza desideri e che nel tempo stesso vivono dello stesso desiderio, dello stesso particolarismo,del medesimo interesse in una comunione di Bene profondo”.
    Grazie a Tutti quelli che, in Alto come in Basso, hanno consentito il miracolo della COSA UNA…
    Salute e Luce!

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 11 mesi fa da catulla2008.
    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 11 mesi fa da catulla2008.
    nessuno
    Partecipante
    Post totali: 3

    Concordo con Catulla, sono stati giorni in cui l’Amore si è fatto tangibile, una meravigliosa catena di affetto e solidarietà , è stato come essere con uno e con tutti cotemporaneamente in un continuo abbraccio fraterno. Grazie per questi meravigliosi momenti di sincera e fraterna condivisione . Che i semi diano frutti e LUCE sia .

    • Questa risposta è stata modificata 5 anni, 11 mesi fa da nessuno.
    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Quattro giorni di full immersion in un ambiente ricco di amore, di comprensione, di piacere nello stare insieme, di stimoli culturali (…e non solo) potenti, in cui tutte le capacità cognitive e penetrative e intuitive si sono messe in comune per far uscire da noi, non più individui singoli, ma anelli di una unica Catena, le idee, e la capacità di comprensione che ha portato a individuare la corrispondenza dei simboli con i meccanismi che governano la Natura e noi stessi. Bene, quattro giorni così sono in grado di vivificare anche i semi più secchetti, ve lo garantisco! GRAZIE a tutti coloro che si sono prodigati affinché tutto ciò sia stato possibile.

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