UN THREAD SENZA TITOLO X UN “SOCIAL” SUI GENERIS

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  • admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    A gentile richiesta di alcuni utenti, specie di quei simpatizzanti non appartenenti alla Schola, viene aperto questo thread senza un tema specifico, in cui potranno essere inseriti argomenti di attualità, domande, riflessioni, curiosità su esperienze quotidiane, miriamiche e non, per conversare e confrontarsi senza sentirsi impreparati o intimiditi dal taglio ermeticamente iniziatico del Forum della Schola che, ad un primo approccio, potrebbe apparire più per addetti ai lavori che aperto a tutti, come è invece stato concepito.
    Siete perciò invitati a postare in questo “social” sui generis in cui non occorre, per condividere il tema che più interessa, essere fans, “amici” o “nemici”, ma semplicemente e liberamente sé stessi, senza sentirsi valutati per il numero di follower o following, come avviene nei social-network.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Mi fa un grande piacere trovare questo nuovo filo più informale e fluido come le conversazioni da salotto che un tempo avvicinavano le persone più disparate, dagli artisti agli intellettuali, dagli spiantati creativi ai raffinati professori. Ebbene ne approfitto per lanciare un argomento apparentemente lontano da ogni idea di scienza e di ricerca ma imprescindibile quando si parla di Natura. La Provvidenza, il concetto di Provvidenza, come viene vissuto da chi pratica il cammino ermetico tradizionale? Si sa ad esempio che nelle religioni sì prega e si attende la grazia. Nella tradizione magica invece si prega con la consapevolezza del risultato ma questo risultato deve comunque rispondere a un disegno di Giustizia che diventa chiaro nellla sua totalità solo agli esseri che si sono integrati alla propria ragione di esistenza. E per gli altri? quelli in cammino? Anche loro si affidano e sperano nella Provvidenza. La verità è che concepire la divinità e i suoi disegni è possibile solo agli Dei…

    cozza
    Partecipante
    Post totali: 16

    Finalmente un taglio come dite voi che mi si addice. Di solito vi leggo la sera tardi per il mio lavoro, prendo male il sonno e le cose che scrivete mi piacciono tanto, un po meno gli osannamenti, poi alla fine mi addormento. Per dirne una volevo andare a Torino al museo egizio ma a polveri sottili siamo messi male, li non aprono le finestre e chiudono le porte, insomma voi che ci avete un’Accademia come fate? Non vorrei essere scontato, è facile dire che non ci sono più le stagioni, che il clima sta cambiando, lo vedono anche i ciechi, ma la vostra scuola come la pensa, ha delle soluzioni? I riti che fate vi premuniscono? ci sono strumenti per pararsi il lato B (scusate se sono diretto) perché io vorrei iniziare, ho appena fatto i corsi, ma sono in crisi nei confronti del mondo e anche della famiglia: un po di problemi ce li ho anche li, arrivare a fine mese accontentando tutti mi sfinisce e piuttosto che sperare nella provvidenza (da parte di chi poi?) pratico il detto aiutati che il ciel ti aiuta anche perché dalle mie parti dicono che chi di speranza vive disperato muore e io alla mia vita e a quella dei miei tengo tanto.
    Questo ideale è molto bello ma le possibilità di realizzarlo esistono davvero? Mi farebbe tanto piacere avere risposte realistiche e terra terra come diceva il Kremmerz. Vi ringrazio per quello che fate.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Prendo spunto dal post di cozza.
    “Aiutati che il ciel t’aiuta” è un altro modo – secondo me – per parlare della provvidenza. La quale non è la cosiddetta grazia che scende dall’alto, ma è una sorta di collaborazione che proviene dal “cielo” (dal celato) coadiuvando chi si mette in gioco e, rischiando, fa.
    E’ verissimo : inquinamento, e altre “pregevoli” interventi dell’uomo ci mettono a rischio.
    Se da una parte la scienza e la medicina fanno arretrare molte delle malattie ed epidemie mortali dei secoli passati, dall’altro la scellerata opera dell’uomo minaccia di sollecitare troppo la rottura degli equilibri della Natura.
    Se non piove le polveri si depositano; se piove troppo avvengono pericolosi allagamenti in zone sovrappopolate e costruite male. La terra trema e noi, il più delle volte, abitiamo proprio su quelle faglie oggi mappate e conosciute. La Solfatara dei Campi Flegrei inghiotte persone; gli uragani hanno da poco distrutto isole meravigliose… e non continuo perché la lista di catastrofi è interminabile. Non dubito mai della Natura che ha i suoi piani e la sua intelligenza, né di quanto la Schola ci dà per la sicurezza e la protezione. Ma, certo, l’uomo ha superato i margini di ogni equilibrio, e una società ancora fortemente patriarcale continua la sua opera di distruzione.
    Da poco ho sentito una delle peggiori notizie al tg: un “padre” ha violentato continuatamente la figlia, fin dai suoi 8 anni; l’avrebbe anche prestata agli amici del bar e, condannato a 10 anni di carcere, per la prescrizione della pena, non farà un giorno di galera. Questo è quanto ha riportato la stampa. E a me è venuto da piangere, ma ho provato anche una rabbia infinita.

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Molto bello questo spazio e ne approfitto subito visto il tema affrontato nei post precedenti da cui è impossibile non sentirsi coinvolti e mi riferisco alle prevaricazioni dell’Uomo sulla Natura…infatti si potrebbe pensare che il cambiamento del clima o abusivismo edilizio piuttosto che uno stupro o il massacro di un elefante per le sue zanne siano tutti elementi staccati tra loro;”Cosa c’entra ?, In fondo non sono io il pedofilo o bracconiere o l’amministratore comunale corrotto o il responsabile dell’emissione di polveri sottili e del surriscaldamento del pianeta, è sempre qualcun altro!!!” invece ahimè trattasi della stessa identica causa solo su livelli diversi: è semplicemente prevaricazione sulla Natura poiché Tutto è Uno(concetto terra terra molto caro a Kremmerz!). Un concetto altrettanto caro e concreto è che la Materia\Natura è Intelligente, anch’essa a tutti i livelli ma in che senso? A questo proposito, due fatti di cronaca mi hanno fatto riflettere molto: il primo parla di un delfino femmina che dopo anni di cattività in un delfinario, pur essendo in perfetta salute, ha deciso di adagiarsi sul fondo e non respirare più ,lasciandosi morire, a quel punto il suo allevatore ha finalmente capito che i delfini ,più di altri, hanno bisogno della libertà per vivere e sta dedicando tutti i suoi sforzi per promuovere una campagna in questa direzione e sensibilizzare la comunità internazionale; l ‘altro caso è di un celeberrimo giornalista, ormai scomparso, che è stato un punto di riferimento culturale di intere generazioni in Italia, a cui hanno dedicato i nomi di vie, piazze e strade ma che un bel giorno si scopre,per sua stessa ammissione e senza neanche l’ombra di un turbamento , aver fatto delle cose orribili(persino punibili penalmente!) nella sua vita di soldato in terre esotiche, come ad esempio comprare una dodicenne, approfittarsi di lei, e considerarla alla stregua di un animaletto(secondo sue testuali parole). Ma ancora una volta sarà colpa della mentalità giammai della persona e della propria individuale responsabilità! Dunque di che Intelligenza stiamo parlando? Può esistere un’Intelligenza senza coscienza di se? La domanda nasce spontanea: ma è questa la famosa cultura a cui ci educano e ci formano nelle nostre Università? L’Intelligenza spesso sinonimo di cultura e conoscenza quindi ha senso considerarla ancora tale se non è messa a servizio della dignità e rispetto della persona e cioè in definitiva una capacità se non incanalata e finalizzata ad una Idea di Bene ha ancora un significato e possiamo ancora definirla tale?! Temo che per questo non sarà sufficiente chiudere porte e finestre come per l’inquinamento atmosferico ma dovremo al contrario aprire gli occhi e le coscienze per evolvere e trasformarci fin nelle molecole più profonde del nostro essere, se vogliamo avere maggiori possibilità di miglioramento!

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Sono d’accordo che spesso su questo nostro forum ci lasciamo andare ad “incensamenti” o autoincensamenti, non ce ne voglia chi ci legge, è un nostro modo un po’ infantile, forse, di comunicare/comunicarci che i semi producono frutti, che ciò per cui si lavora, poi, alla fine paga. Certo questo non vuol dire che abbiamo una corsia preferenziale, anche noi, come tutti, procediamo un passo dopo l’altro, cercando di fare il meglio che possiamo, quando possiamo, lottando per superare le difficoltà che la Vita e, a volte noi stessi, ci creiamo. Però, c’è un però, viviamo con la coscienza di dare un senso alla nostra vita, aderire alla Schola del Kremmerz è un po’ come avere la possibilità, tutti i giorni, di salire su una scala e guardare la nostra vita dall’alto, ci permette di attuare un cambio di prospettiva che ci aiuta a ridimensionare i problemi e noi stessi e di guardare un tantinello più in là. Ecco se mi dovessero chiedere cos’è la provvidenza per me, direi che è la possibilità di salire su quella scala

    cozza
    Partecipante
    Post totali: 16

    Sono contento di come scrivete, l’immagine della scala è proprio vera, la vita è una continua salita ma è anche bello il momento in cui ti accorgi di rifare le stesse cose in modo migliore, un pochino migliore intendiamoci. Ma per sentirsi confortati di fronte ai casini che la vita ti presenta voi che fate? Mica si possono cambiare i disastri che ci circondano allora voi miriamici come affrontate tutte questa avversità? Immagino che quanto andate facendo vi aiuti, è così vero?
    Stasera al tg ho sentito del ritorno della sifilide e di altre malattie sessuali. Oggi ci è troppa promisquità specie tra i ragazzi, bisogna avere quattro occhi e orecchie versi i propri figli. Fare l’amore è una cosa bella ma voi nella scuola bisogna essere casti? Da come sta scritto nei corsi bastano alcuni periodi vero?

    cozza
    Partecipante
    Post totali: 16

    Dimenticavo che anche io mi entusiasmo mica sono un pezzo di ghiaccio ma nella mia poca esperienza quando mi fanno i complimenti faccio un respirone e mi guardo intorno per capire cosa ci è sotto. Riconosco che sono un po malfidato ma che volete è la vita ti ci porta. Pero ogni tanto un entusiasmo vero è una maraviglia!

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Ciò che aiuta noi miramici, caro cozza, a mio avviso, è avere la certezza di essere agganciati ad una Schola (S.P.H.C.I.) che si propone il miglioramento delle potenzialità umane e, nel contempo, alla Fratellanza Miriamica con finalità terapeutica. Voglio dire che di fronte ai mali del mondo e alle miserie di ogni giorno che potrebbero desolare e squilibrare, ciò che sostiene è sapere di essere sulla strada giusta per affrontare iniziaticamente il lavoro di perfezionamento di se stessi, che è lavoro di scienza, che fa capo ad una tradizione che si perde nella notte dei tempi, e che ci consente di aiutare il nostro prossimo, senza alcuna pretesa mistica di poter risolvere tutti i problemi del mondo. Il nostro tesoro – è scritto nella Pragmatica della Schola – è una Idea. Questa Idea ci riunisce, ci sprona, ci fa amare e anche nelle crisi o nel dolore, nella confusione o nello smarrimento, persino nell’errore, ci spinge in avanti verso il Bene. Può parere la descrizione di una oasi. Ma non è certo un paradiso artificiale. Inoltre sapere di far parte di un contenitore che ha come simbolo la “Matriarchia di Miriam” aiuta a ben sperare che un giorno saremo maturi per vivere in un mondo più umano che non sia arido e livellante.

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Ho difficoltà ad esprimere ciò che sento scrivendo…però sento il bisogno di testimoniare sinceramente che la possibilità di essere agganciati alla Miriam mi ha sempre messo nelle condizioni di poter affrontare le diverse problematiche della mia vita, aiutandomi a vedere le cose da un angolatura diversa da quella dettata dal sociale e dagli interessi strettamente egoistici.
    Sono certa di poter affermare che ne ho sempre avuto solo BENE!!!!

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Per rispondere più concretamente a quanto cozza chiede di sapere circa i pericoli e le problematiche della vita odierna : “la vostra scuola come la pensa, ha delle soluzioni? I riti che fate vi premuniscono?”, noi miriamici riceviamo in dotazione dalla Schola diversi strumenti e rituali protettivi. Ad esempio circa il terremoto dell’Italia centrale di un anno fa : alcuni di noi si trovavano in zona e nessuno ha subito danni fisici, grazie ad un talismano contro terremoti, tempeste ed altri mali incogniti (ad esempio contaminazioni nucleari), che in tempi non sospetti la Delegazione ci aveva concesso e che avevamo preparato, date le sempre più inquietanti notizie sull’inquinamento e sui disastri naturali o causati dall’uomo. Abbiamo rituali protettivi contro i ladri, contro i sopraffattori, contro i pericoli in generale, contro i contagi e le pestilenze, ed altri ancora per ogni forma di sicurezza personale. Abbiamo il salmo 90 (con relativa cifra e intelligenza) per la protezione che si conclude cingendosi col segno della spirale, isolante dalle negatività. Ve ne sono altri indicati per diverse calamità come ad esempio mali per rotture di vene e per ferite da armi. Abbiamo un rituale di purificazione della propria abitazione da ogni impurità e negatività.
    In ogni caso, sin dal momento dell’iscrizione in pagella il nostro numero che ci individua, con relativa serie astrologica, è racchiuso nel nodo di collegamento alla Schola, che è anche nodo di protezione.
    Si tramanda che il Kremmerz desse un talismano protettivo a coloro che erano chiamati in guerra e che tutti siano tornati vivi. La Schola insomma difende sempre la Vita e la sua prosecuzione e noi iscritti abbiamo la possibilità di attivarci e premunirci contro ogni avversità. Sicuramente ci sarà qualcuno fra gli iscritti che vorrà rendere una testimonianza in questo senso.
    Ma voglio anche dire quanto sia fondamentale che in questo forum tutti noi possiamo esprimerci, chiedendo, rispondendo o semplicemente partecipando e facendoci presente, specie se qualche simpatizzante formula una richiesta, visto che la Delegazione Generale ci ha dato una importante opportunità che non va assolutamente persa.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    A distanza di tanti anni è difficile ricordare come si viveva da non-miriamici ma… Ecco, credo sia importante questa testimonianza per raccontare – a chi è oggi come eravamo noi un tempo – il nostro presente, così normale e così diverso da chi miriamico non è.
    La nostra vita somiglia un po’ a un dialogo costante con le cose del quotidiano e con le forze che possono gestirle. Ad esempio, il figlio si sveglia con il mal di testa e chiede se puoi fargli ‘qualcosa’: lui è abituato che papà ‘fa’ e dopo un po’ passa il mal di testa. La figlia ha una interrogazione ed è agitata: chiede un ‘pensiero’, mamma ‘fa’ un pensiero e la figlia si calma e l’interrogazione andrà bene. Esci con la macchina e nel traffico del mattino un pazzo ti taglia la strada senza mettere la freccia ma… hai un talismano che ti protegge e miracolosamente freni prima di sfondargli la fiancata e, altrettanto miracolosamente, quello dietro di te non si infila come un lego nel tuo portabagagli.
    Arrivi sul posto di lavoro e il collega si lamenta di nuovo della sua insonnia. Gli rivolgi un sorriso e gli chiedi se ha trovato il tempo per andarsi a fare un controllo dal medico così da avere una diagnosi. Poi, alla pausa caffè, gli domandi se ha scaricato il modulo dal sito della Schola che gli hai indicato (dove si può chiedere aiuto terapeutico) ma lui dice che non l’ha ancora guardato ma che dal medico ci deve proprio andare. Guardi le mail e a distanza di due anni c’è chi ringrazia perché il figlio diabetico sta facendo il liceo e ha stabilizzato la propria salute con le cure adeguate. Esci dal lavoro e come al solito non trovi dove hai messo le chiavi e al terzo smoccolamento ti decidi a fare il salmo per ritrovare le cose scomparse e finalmente ricordi di averle messe nell’altra borsa.
    Vai al supermercato per una spesa veloce e vedendo le mele pensi che forse il catarro che non ti sta passando con lo sciroppo prescritto dal medico certo passerà con l’odore di mele carbonizzate come suggerito dalle Lunazioni trascritte da Kremmerz (139,1): anche se la Luna non è quella buona, perché non provare? Tante altre volte ha funzionato lo stesso.
    Arrivi a casa piuttosto stravolta e con lo scoramento incipiente. ‘Fai’ anche qualcosa per te stessa e lo scoramento passa. Così, magari, prima di andare a dormire, per rafforzare l’opera delle mele carbonizzate, prendi anche una tisana, su cui magari hai ‘fatto’ un pensiero e finalmente hai la certezza che domani andrà meglio.
    Miriamica è… un modo di essere, di vivere, di sentire. Difficile da spiegare a parole ma, certo, più facile da sperimentare, caro Cozza!

    Andros21
    Partecipante
    Post totali: 4

    Uno spazio, quello del forum, se usato con intelligenza sono sicuro potrà essere molto d’aiuto a chi, come me, molto giovane, pieno di dubbi, tanto lontano ancora da quella perfetta integrazione, aspira ad entrare nella SCHOLA.
    Dopo circa un anno di contatti telefonici con due Anziani del circolo esterno, e dopo aver completato i corsi sul sito, ho avuto l’occasione di incontrare di persona diversi appartenenti alla Miriam tra i quali il delegato generale durante la presentazione dei quaderni miriamici a La Spezia. È stata un’esperienza molto positiva e interessante amplificata dal clima direi quasi familiare con il quale sono stato accolto.
    Si prospetta davanti all’aspirante un percorso tanto arduo quanto fruttuoso, che è Conoscere se stessi… Forse il lavoro più importante della nostra vita.
    Occorre pazienza, umiltà e determinazione; vorrei concludere con l’incoraggiamento contenuto nella famosa terzina del 26° canto dell’inferno: “Considerate la vostra semenza:
    Fatti non foste a viver come bruti
    Ma perseguir virtute e canoscenza”.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Fa soddisfazione constatare che ragazzi e ragazze molto giovani, nonostante le tante distrazioni che il web propone, vengano a visitare il sito di kremmerz.it!
    A prescindere dai nostri figli e dai nostri nipoti che si sono abbeverati da sempre alla fonte miriamica traendone grandi benefici, c’è comunque un parterre di giovani leve alla ricerca di una via alternativa alla massificazione telematica e a quant’altro il vivere odierno dispone e spesso impone. Ed è ancor più sorprendente constatare come siano proprio i più giovani a saper distinguere, forse proprio per la loro dimestichezza nella navigazione, i siti più trasparenti e seri cui approcciarsi specie laddove entri in gioco la ricerca di un cammino di conoscenza che parta da una esigenza sincera e profonda del proprio essere.
    La maggior parte di noi veterani è approdata alla Miriam giovanissima, poco più che ventenne, e i cinquantenni-sessantenni di oggi, dopo minimo un trentennale percorso ininterrotto, oggi si ritrovano ad accogliere e a instradare le nuove generazioni, continuatrici della Miriam del futuro, con l’animo traboccante di gioia e amorevole premura, ma anche con una certa apprensione verso le inevitabili difficoltà iniziali che, come fa presente Andros21, già gli si prospettano e via via sempre più si prospetteranno. Riusciranno a resistere? Avranno la nostra stessa forza, costanza, perseveranza? Riusciranno vincitori sui reiterati attacchi che il serpente della corrente profana immancabilmente sferrerà per risucchiarli nelle sue spire? Il loro amore per il Bene e la Verità sarà più forte delle seduzioni dell’orgoglio, dell’ambizione, del successo, delle mire di potere, di grandezza e di ricchezza che gli faranno da contraltare?
    Chi vivrà, vedrà… Noi non possiamo che essere sinceri testimoni del passato, umili fautori del presente ed inesausti preparatori del futuro…

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Come è’ difficile scrivere quello che ti passa per la testa, ma la voglia di partecipare a questa discussione è più forte delle resistenze! Le domande che ha fatto Cozza mi hanno riportato indietro nel tempo,mi hanno fatto ripensare a quando mi sono iscritto , alle motivazioni che mi hanno spinto , a cosa cercavo.Non cercavo un’organizzazione che operasse nel sociale ed avesse la ricetta per risolvere o tentare di risolvere i tanti problemi del mondo, ne’ un porto sicuro dove essere al riparo da ogni pericolo. Cercavo una via per migliorare ,per evolvere. Cosa mi ha portato qui ? Le parole del Kremmerz , perché tra le tante cose lette lette , sono quelle che ho sentite più vicine , che ho più condiviso e nelle quali mi sono riconosciuto.E così è iniziato il mio percorso che certo non è rosa e fiori ,perché la società in cui viviamo ci ha educato alla passività e questa via invece è attiva e pertanto ti porta a prendere in mano la tua vita e renderti conto che sei l’artefice del tuo destino ,che ti costruisci con le tue scelte ,e pertanto le noie , i fastidi , i disagi che prima pensavi ti arrivassero chissà perché , capisci che te li sei procurato da solo andandoti a mettere in situazioni sbagliate.A chi si avvicina posso semplicemente testimoniare che questa via mi ha dato solo Bene , un Bene assoluto ,ovvero molto più ampio di quanto io potessi mai concepire.

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