Prossimo appuntamento a Napoli…

Stai visualizzando 5 post - dal 76 a 80 (di 80 totali)
  • Autore
    Post
  • Anonimo
    Inattivo
    Post totali: 307

    Originariamente postato da sannitica2011
    Il 04 Luglio 2012 alle ore 08:42

    A proposito di sciamanesimo segnalo il documentario scientifico del regista tedesco Werner Herzog: “Cave of forgotten dreams”. Egli è stato autorizzato dal Ministero francese della Cultura a filmare, per poche ore al giorno e per pochi giorni, la grotta Chauvet in Francia, lungo il fiume Ardèche che contiene quasi 500 pitture rupestri risalenti a 32000 anni fa, credo, le più antiche mai ritrovate. La grotta è chiusa al pubblico per proteggerne il clima. Il documentario di 90 minuti ha quindi un valore inestimabile. Non sono riuscita a vederlo ma sto tentando di trovarne il DVD.

    Anonimo
    Inattivo
    Post totali: 307

    Originariamente postato da segezia810
    Il 05 Luglio 2012 alle ore 23:40

    Il DVD è disponibile online, su AMAZON (ce ne sono varie versioni e di vari costi. Nel frattempo, per vedere quanto suggerito da Sannitica, si può andare su

    dove è disponibile un filmato riassuntivo di circa 10 minuti traducibile in tutte le lingue.
    Eccezionale davvero.

    Anonimo
    Inattivo
    Post totali: 307

    Originariamente postato da sannitica2011
    Il 06 Luglio 2012 alle ore 16:08

    Grazie a segezia per l’informazione, Ma sono stata fortunata e ieri sera ho visto il documentario di Herzog sulla Grotta di Chauvet, in 3D al cinema. Sembrava davvero di essere nella grotta. Ebbene i dipinti sono fantastici e raffinati, gli animali sembrano vivi e muoversi, correre, galoppare… anche perché gli artisti del paleolitico Superiore di 32.000 anni fa sapientemente coniugarono le asperità delle pareti della grotta al tratto a carbone del disegno, sì da ottenere un effetto non solo realistico e dinamico, ma quasi cinematografico. Cavalli, bisonti, rinoceronti, leoni delle caverne, mammuth ed altri (pare siano circa 500 animali) si rincorrono sulle pareti, ma non solo, perché molti crani ed ossa di animali paleolitici si trovano sparsi al suolo. Nessuna traccia di uomini, a parte i dipinti murali e alcune pietre raccolte vicine e simili ad altari. Chauvet (di circa 400 mt) non era abitata da essere umani i quali la frequentavano solo per scopi rituali, forse per riti d’incubazione. Infatti l’atrio della caverna, una volta illuminato dal sole (oggi non più per il crollo della volta), non era affrescato. I disegni si trovano solo nelle zone più oscure ove rimangono le tracce delle fiaccole e di piccoli pezzi di carbone. Altra testimonianza di questi uomini del lontanissimo passato sono i palmi delle mani in rosso fissati in diversi punti delle pareti: su una parete gli archeologi ritengono che la gran quantità di impronte siano da riferirsi allo stesso individuo che aveva un mignolo piegato: un uomo da 1 mt e 80 di altezza!!! Nella sala più interna della grotta su un grosso pendente roccioso di forma conica (fallica) è disegnato un grosso bisonte che pare abbracciare un triangolo pubico femminile con le due cosce che finiscono senza piedi. Gli archeologi lo spiegano come l’archetipo – a quanto pare primordiale ed eterno – del femminile legato al toro; il triangolo pubico con le gambe richiama la celebre Venere di Willendorf ed altre Veneri paleolitiche. Molti scienziati che studiano la grotta ne hanno parlato: uno di questi sintetizzava la concezione mentale dell’uomo del tempo come fluida e permeabile perché non poneva barriere tra il mondo conosciuto e l’altro, perché non v’erano confini tra i regni della Natura, perché una parete disegnata poteva parlarti, perché tutto era essenzialmente vivo. Altri hanno messo in relazione quei bellissimi disegni con l’arte murale degli Aborigeni australiani, e spiegato che per quest’ultimi non è la mano che dipinge, ma è lo “spirito” che si manifesta. Alta concezione dell’Arte! Che testimonianze ci hanno lasciato! Ed è commovente e anche confortante pensare ai nostri lontanissimi antenati che dedicavano il loro tempo o parte del loro tempo alla integrazione della realtà, all’unità di “spirito” e “materia”, e che in questa stessa grotta altri artisti, anche dopo 5000 anni, abbiano continuato a fissarvi delle immagini. E’ l’eterna ricerca dell’essere umano…non è un sogno.

    Anonimo
    Inattivo
    Post totali: 307

    Originariamente postato da filosobek88
    Il 06 Luglio 2012 alle ore 23:55

    Ricordo un Seminario organizzato dalla S.P.H.C.I. – e il cui libro degli Atti è ancora in vendita (vedi in questo sito S.P.H.C.I. – Pubblicazioni) – dove c’era un bellissimo intervento :“Disamina di uno dei più antichi riti di rigenerazione artisticamente codificati”. In quello si parlava delle Grotte di Lascaux e venivano fornite chiavi di lettura assolutamente anticonvenzionali che consiglio senz’altro di andare a vedere/rivedere perché possono essere utilizzate per la ‘disamina’ di qualsivoglia ritrovamento di arte rupestre.
    Comunque ho ordinato anch’io il DVD e ne aspetto con curiosità la visione.

    Anonimo
    Inattivo
    Post totali: 307

    Originariamente postato da filosobek88
    Il 06 Luglio 2012 alle ore 23:56

    P.S. Il Seminario (e il libro) erano intitolati “Tradizioni pagane e culti di primavera”.

Stai visualizzando 5 post - dal 76 a 80 (di 80 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy