NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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  • Buteo
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    L’esondazione di notizie varie e contrastanti sul tema delle vaccinazioni ci disorienta particolarmente perché il vaccino è agito su quegli esserini indifesi e amati, i bambini, che assolutamente vogliamo proteggere.
    Per non rimaner travolti dall’ondata, penso che dobbiamo innanzi tutto guardare ai fatti. Cercherò di fare una cronistoria degli sforzi messi in atto per arginare una patologia drammatica quale la poliomielite. E mi scuso perché il discorso si dilungherà in date, numeri ed elencazioni. Segnalerò alcuni link per chi avesse desiderio di approfondimento, sperando che il tutto sia il più chiaro possibile.
    Ricordo che l’unica patologia che a oggi siamo riusciti a debellare è il vaiolo: dopo almeno 2000 anni di tentativi per sconfiggere la malattia, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ne dichiara l’eradicazione nel 1979, 2 anni dopo l’ultimo caso diagnosticato in Somalia del 26/10/1977. In Italia, la vaccinazione è stata sospesa nel 1977 e definitivamente abrogata nel 1981.
    Questo successo aveva fatto sperare in una relativamente veloce eradicazione delle altre patologie sensibili alla vaccinazione, ma così non è.
    Diamo uno sguardo a come stavano le cose.
    Non sono in grado di inserire la vignetta che avrei voluto mostrare (che invito a vedere in google -non trovo un link per la sola immagine- con le parole: Pulitzer poliomielite 1957): è disegnato un bambino di spalle che si sostiene con stampelle su gambe contenute in tutori, intento a guardare compagnetti giocare correre azzuffarsi..
    La didascalia sottostante recita:
    “Vorrei sapere perché i miei genitori non mi hanno somministrato il vaccino Salk?”
    Siamo negli anni ’50, siamo in America. Questa vignetta vince il premio Pulitzer nel 1957.
    Se la mostrassimo ai genitori di oggi, verosimilmente nessuno saprebbe dire a cosa si riferisce.
    Così non era fino a 40 anni fa, cioè fino a quando i genitori avevano ben presenti negli occhi le immagini di questi bambini, e ben sapevano degli ospedali in cui bimbi e adulti paralizzati dalla poliomielite dovevano essere tenuti nel polmone d’acciaio per continuare a respirare.
    In quegli anni la poliomielite imperversava. Questa vignetta è stata di forte impatto emotivo.
    Un dato per renderci conto dell’entità del problema: fra il 1951 e il 1955 in Europa la poliomielite paralizzava ogni anno circa 28.500 bambini.
    Ma ai genitori di oggi, che sono nati dagli anni ’70 in poi, questa vignetta non dice più nulla.
    I genitori di oggi non conoscono la malattia. Non ne hanno la percezione della gravità semplicemente perché, proprio grazie all’impegno profuso dagli Stati nel vaccinare la popolazione, gli effetti della poliomielite non si vedono più.
    Negli USA si inizia a vaccinare nel ’54, utilizzando il vaccino Salk, il primo disponibile. Nel 1957 si passa al vaccino orale Sabin, più̀ facile da somministrare, meno costoso del precedente e più efficace.
    L’Italia inizia a vaccinare con vaccino Salk nel 1958; nella primavera 1964 si avvia la vaccinazione di massa con il Sabin.
    L’effetto è impressionante: già nel II semestre dello stesso anno i casi dichiarati di poliomielite in Italia scendono, dai 1800 e 2300 dello stesso periodo degli anni precedenti, a 212 casi!
    Quando nel 1966 scatterà l’obbligatorietà della vaccinazione, la maggior parte della popolazione infantile già è vaccinata e già si è registrato il crollo dei nuovi casi.
    Grazie alle campagne condotte a livello mondiale, la trasmissione del virus della Poliomielite si riduce drasticamente negli anni ’80.
    Nel 1988 (29 anni fa) i casi di Polio registrati in tutto il mondo erano 350.000 in oltre 125 paesi. La poliomielite è ancora endemica in tutta l’Africa, in tutta l’Asia, nell’America centrale e meridionale e in parte dell’Europa.
    In quell’anno l’OMS lancia il programma di eradicazione globale della poliomielite. Si vuole l’eradicazione del poliovirus a livello mondiale, come è stato per il vaiolo.
    Nel 2002 (14 anni dopo) la poliomielite rimane endemica in soli 10 paesi fra Asia e Africa. Sono quindi libere da poliomielite l’ America, l’Europa, l’Asia centro nord, compresa la Cina, l’Australia.
    Nello stesso anno anche l’Italia è dichiarata polio-free. Si potrà proseguire la campagna vaccinale con il vaccino Salk, meno efficace del Sabin, ma più sicuro e sufficiente a mantenere l’immunità dove il virus non circoli e dove le condizioni igieniche e di salute della popolazione siano buone.
    Il problema sembra insormontabile in India, così densamente popolata, con grave denutrizione infantile e scarsissima igiene. La campagna del governo indiano per combattere la poliomielite, iniziata nel 1995, è costata quasi 2 miliardi di dollari, più altri fondi provenienti da privati, come il Rotary e la fondazione di Bill Gates. Invito alla lettura del link sottostante, dove è sintetizzato come il risultato sia stato reso possibile grazie all’intuizione della necessità di vaccini specifici e di un maggior numero di dosi/bambino, associato all’intenso sforzo umano per raggiungere possibilmente tutti i bambini… prima del virus.
    http://www.lescienze.it/news/2012/01/14/news/poliomielite_eradicazione_india_polio_pain_oms-790872/?refresh_ce
    Sacche di resistenza nella popolazione musulmana per opposizione dei leader religiosi si sono risolte quando gli stessi sono diventati convinti sostenitori, costituendo importante fattore di successo della campagna: durante la preghiera del venerdì, ricordavano agli indiani musulmani di portare i loro bambini a vaccinarsi.
    Se in India nel 2009 i casi di poliomielite erano stati 741, quasi la metà di tutti i casi del mondo, l’anno successivo erano scesi a 42. L’ultimo caso di polio è del 13 gennaio 2011 e ha riguardato una bambina di due anni del Bengala Occidentale, paralizzata dalla malattia.
    Da allora anche l’India è polio-free.
    Rimangono 3 paesi in cui la polio è ancora endemica: Nigeria, Afghanistan, Pakistan.
    Il poliovirus può sconfinare dalle regioni in cui è ancora endemico in regioni con copertura vaccinale insufficiente, trasportato da cibo o più facilmente da persone infette, portatori sani, provocando focolai di malattia.
    Come in Tajikistan nel 2010, per virus importato dall’India. Epidemia responsabile di oltre 600 casi di poliomielite in bambini e adulti, a causa delle gravi lacune nei programmi vaccinali in questo paese.
    http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/tajikistanGiugno2010.asp
    Nel 2011 la Cina perde la certificazione di paese polio-free, per sconfinamento di poliovirus dal Pakistan, con focolaio di poliomielite scoppiato fra luglio e settembre, che esita in 2 decessi e paralisi in 10 bambini e 11 giovani. La pronta risposta con campagna vaccinale, partita alla fine di settembre, coinvolge quasi cinque milioni di persone e consente di bloccare l’epidemia entro il mese di ottobre.
    Nel 2013 a preoccupare è il focolaio di poliomielite in atto in Siria, dove a causa della guerra civile, il tasso di copertura vaccinale è crollato nel 2012 dal 91% del 2010 al 68%, causando, dal 2013 al 2015, 36 casi di paralisi flaccida, per poliovirus importato dal Pakistan.
    http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/2013.asp
    L’OMS, attraverso campagne di vaccinazione straordinaria in Siria e nei paesi dell’area mediorientale riesce a controllare l’epidemia.
    Sempre nel 2013, altro motivo di preoccupazione è il ritrovamento del poliovirus selvaggio nelle acque reflue in Israele, il che significa che il virus sta circolando in un paese certificato polio-free, in cui si vaccina col Salk (come in Italia), con rischio di malattia nei soggetti non vaccinati. (stesso link di cui sopra)
    Per questi motivi nel maggio 2014 l’OMS dichiara ‘la diffusione del poliovirus un rischio per la Sanità pubblica e un’emergenza internazionale’ e stila una serie di raccomandazioni, tra cui la verifica delle coperture vaccinali.
    È la prima volta, dopo l’influenza suina del 2009, che l’OMS lancia un simile allarme.
    La preoccupazione sta nel fatto che al 2013, in Europa il numero di non vaccinati, di età < ai 30 anni, è di 11 milioni e ½ di persone. (pop eu 2013= 742,5 milioni)
    Ed è certo che più scendiamo sotto al 95% di copertura, più aumenta il rischio di diffusione della malattia, anche nei paesi in cui era stata eliminata e ad alto livello socio-economico.
    La conferma che la poliomielite possa diffondersi in un paese occidentale, per copertura vaccinale insufficiente, si era già avuta nel 1992 quando scoppiò in Olanda un’epidemia di poliomielite fra i membri di una piccola comunità religiosa che rifiutano di vaccinare i propri figli. Si registrarono 72 casi di poliomielite, la maggior parte bambini, dei quali 2 morirono e 59 restarono paralizzati per sempre. Il poliovirus responsabile dell’epidemia olandese fu introdotto o da portatori con infezioni asintomatiche o da alimenti, provenienti da Paesi dove la polio era endemica (probabilmente l’India).
    Il risultato che l’OMS si era prefisso di eradicazione del poliovirus ad oggi non è ancora raggiunto.
    L’assenza di segnalazione di nuovi casi in Nigeria (ultima infezione segnalata: luglio 2014) ci aveva illuso di aver sconfitto la malattia anche in quest’ultimo paese africano. Illusione crollata per i nuovi casi segnalati nel 2016. Invito alla lettura di tutto l’articolo nel link sottostante:
    http://www.nationalgeographic.it/scienza/medicina/2016/08/16/news/poliomelite_in_nigeria-3200123/
    e del link http://m.famigliacristiana.it/articolo/nigeria_521.htm per farsi un’idea di cosa accada nei paesi sedi di integralismo islamico.
    Nonostante l’impegno di risorse economiche e umane profuso, la poliomielite persiste endemica nei 3 paesi: Nigeria, Afghanistan, Pakistan, dai quali si diffonde in focolai nei paesi limitrofi, e, per l’importante flusso migratorio, grande è il rischio di contagio nella popolazione occidentale non vaccinata.
    In occasione del World Polio Day, celebrata il 24 ottobre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ricorda che non c’è cura, che la malattia colpisce principalmente bambini di età inferiore ai 5 anni e che 1 su 200 infezioni porta alla paralisi irreversibile (tra questi, il 5%-10% muore quando i muscoli respiratori si immobilizzano) e che l’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione. Inoltre, nonostante i casi di polio siano diminuiti di oltre il 99% dal 1988 (da 350 000 casi stimati a 37 casi segnalati nel 2016), finché un solo bambino sarà infetto, tutti quelli degli altri Paesi rimarranno a rischio di contrarre la malattia. (Epicentro)
    Non facciamo che anche un solo bambino debba trovarsi oggi nella condizione di porre ai suoi genitori la domanda: ‘Perché non mi avete somministrato il vaccino Salk?’

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Buongiorno a tutti, vorrei aggiungere a tutto quello che è stato detto un piccolo aspetto che secondo me non è da sottovalutare e per questo voglio raccontare la mia esperienza personale.
    L’anno scorso c’è stata una grossa discussione sul fatto se era oonsigliabile la vaccinazione verso quei ceppi di Menigococco che non rientravano nella vaccinazione obbligatoria che è effettuata nei primi anni di vita e che sembravano causare una epidemia di casi di Meningite spesso con esito infausto per il paziente.
    Essendo un Medico ma anche un padre di una bambina di 8 anni di fronte alle continue pressioni mediatiche ed alla corsa a vaccinarsi mi sono trovato di fronte a prendere una decisione; allora sono andato in Clinica Pediatrica da un collega di cui ero sicuro che mi avrebbe dato informazioni reali.
    Il Collega mi ha detto che i dati epidemiologici riguardanti la nostra zona di residenza e non solo non erano variati in senso statistico ed inoltre mi ha parlato, all’interno della nostra penisola, di una mappatura per esistevano aree a rischio più alto o meno.
    Inoltre mi ha detto tutto ciò che si sapeva sul vaccino in senso di immuninizzazione e potenziali effetti collaterali.
    Dopo questo consulto ho preso una decisione che non dirò perché questo rientra nel personale approccio nei confronti della Malattia.
    Indipendentemente dalle mie decisioni personali ritengo che sia di fondamentale importanza cercare di documentarsi sulla reale situazione cercando fonti che siano il più possibile reali e concrete.
    Tutti ma in particolare l’aspirante Terapeuta Hermetico deve cercare di analizzare i dati scientifici su basi sicure senza entrare in balia delle varie correnti di pensiero spesso basate su stati emotivi in senso positivo e negativo.

    andy60
    Partecipante
    Post totali: 13

    Credo si siano già toccati dei punti fondamentali a proposito della vaccinazione. Innanzitutto che è indubbio che i vaccini abbiano salvato milioni di vite. Il resoconto dettagliato sull’esempio della poliomielite lo dimostra ma ci dice anche la difficoltà di sentirsi totalmente al sicuro specie in un periodo storico di movimenti di popolazioni in Paesi dove proprio alcune vaccinazioni fondamentali come quella sono state abolite. Credo sia infatti importante distinguere da vaccinazioni per infezioni che se contratte sono quasi sempre fatali o fortemente invalidanti come vaiolo, poliomielite, epatite o meningite da altre per infezioni che seppur contratte comunemente lo sono solo in casi eccezionali come morbillo, varicella o influenza. Personalmente seguendo questo ragionamento, sono anche un medico, sono vaccinato sia per l’epatite B che per la meningite C. Per i figli ribadisco quanto espresso nel mio post precedente e concordo con quanto appena espresso da Bell. Ringrazio poi il moderatore che ha esplicitato parte del mio pensiero sulle scelte personali in quanto come miriamici abbiamo sempre la possibilità di valorizzare ogni trattamento terapeutico che assumiamo o che, se medici, somministriamo.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Premesso che come iscritti alla S.P.H.C.I. Fr+Tm+di Miriam non credo siamo interessati ne’ tantomeno aspiriamo ad una posizione di opinioni leader sulla questione dei vaccini,comunque per me questo dibattito è molto fruttuoso perché mi da l’opportunità di verificare quanto personalmente riesca ad applicare il Metodo Ermetico e quanto riesca ad avvicinarmi all’etica e all’estetica Miriamiche. Voglio dire che in questa , come in ogni altra situazione della vita ,c’è sempre da sperimentare il metodo ermetico,c’è sempre da verificare l’aderenza all’etica e all’estetica Miriamiche. Pertanto partire da dati scientifici attendibili,non dimenticare il buon senso ed il dovuto rispetto delle leggi. Ho trovato molto interessante il lungo excursus di Buteo perché ha descritto il glorioso sforzo compiuto dalla scienza medica per combattere i mali che colpiscono la salute. Continuo a chiedermi perché è venuta meno quella fiducia che fino a pochi decenni fa non faceva dubitare nessuno sulla bontà e sull’onesta’ delle prescrizioni sanitarie.

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 372

    Ringrazio i medici per i chiarimenti su un tema così controverso, in quanto ciò può aiutare a creare una giusta visione della questione ed anche considerarla con l’adeguato distacco. Infatti personalmente non sono contraria al vaccinarsi in caso di necessità (mia figlia ha fatto anche quelle non obbligatorie!) ma la cosa che mi ha turbata decisamente e mi ha lasciata perplessa sono da sempre (e non è certo una novità!), le modalità e dinamiche sempre poco trasparenti con cui si muovono le istituzioni riguardo questioni di controllo della salute pubblica e ci sono tanti aspetti che non capisco e che di buon senso italico ne hanno poco: a partire dal fatto che è stata approvata una legge dalla sera alla mattina, senza che ci sia alcun tipo d’informazione seria e scientifica dei media o altre fonti, dando adito a dubbi e paure ingiustificate e se informazione c’è stata ,è stato per diffondere l’idea di terrorismo, su morti e gravi conseguenze per chi non adempie alle disposizioni, senza alcun riferimento ai danni subiti da chi i vaccini li ha fatti, oppure anche su come sono fatti e cosa contengono esattamente, visto che non esistono bugiardini in questo ambito. Per caso ad es. ho scoperto che chi si è immunizzato perchè ha contratto le malattie esantematiche(come tutte le generazioni precedenti alle ultime) ha un’immunità perenne, cosa che non è vera in caso di vaccinazioni che coprono solo 10 anni e così via. In secondo luogo, mi chiedo se una legge può contraddire sé stessa, dal momento che è stato detto che chi non si vaccina non entra a scuola e i primi giorni a settembre numerosi non sono stati accettati in classe, contravvenendo al diritto costituzionale allo studio del bambino e che in questi casi non esiste l’obiezione di coscienza(i medici che si sono presi la responsabilità di esprimere un’opinione contraria sono stati radiati dalla professione!) per cui se non si adempie alla disposizione si arriva alle multe e\o a togliere la patria potestà del genitore sul bambino(che a proposito di prevaricazione, credo sia il peggio che ad un minore possa accadere!) e infine in nessun paese europeo le vaccinazioni obbligatorie sono addirittura 12 (poi ridotte a 10), neanche fossimo in piena epidemia in corso ma non sarà che tale salto è avvenuto guarda caso da quando sono aumentati i flussi migratori, alimentando attraverso il canale della salute, le paure della malattia, come se non avessimo un sistema immunitario, e magari trasmessa da quelli del continente accanto, paura del diverso(i quali tra l’altro sono i primi a rischiare arrivando qui da noi in quanto non hanno gli anticorpi per le malattie nostrane)??. Ricapitolando quindi oltre a essere obbligati per legge,siamo terrorizzati e trattati come incapaci di intendere e di volere, senza alcun diritto ad essere informati, e ancor meno a scegliere con consapevolezza….parola di cui ci si riempie la bocca , ma come potremo mai sperimentare e crescere con la coscienza in queste condizioni? Mi ha ricordato i tempi bui quando ti tenevano nell’ignoranza ma ti raccontavano che per salvarti l’anima dovevi pagare con beni mobili o immobili il riscatto, le chiamavano,credo, indulgenze…Presto magari verrà fuori che la produzione e gli introiti delle case farmaceutiche sono in calo in questi ultimi anni…ma vorrei fare loro una proposta vantaggiosa se creassero un vaccino che immunizzasse dal brutto carattere farebbero soldi a palate ed io sarei la loro prima sostenitrice e fruitrice! Un caro saluto a tutti

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Volevo ricordare a wiwa70 e a tutti gli altri utenti che questo è un forum che non prevede discussioni socio-politiche.

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Ricollegandomi al post di wiva 70 e basandoci su dati concreti bisogna capire che la trasmigrazione di popolazioni in tempi veloci e spesso con scarso controllo sanitario ci espone al pericolo di riattivazione di Malattie che erano considerate nel nostro paese ormai debellate per cui si era abbandonata l’obbligo di vaccinazione.
    Un esempio pratico: la Tubercolosi.
    Durante il mio corso di studi per gli studenti di Medicina e per altre categorie sanitarie c’era l’obbligo della vaccinazione anti TBC in quanto particolarmente esposte al rischio di contagio; in seguito una volta considerata debellata in Italia questo obbligo è stato rimosso.
    Ebbene nella mia pratica clinica ho notato numerosi casi di questa patologia in pazienti italiani.
    Per fortuna oggi la TBC non è invalidante come un secolo fa, ma costringe il soggetto affetto ad una massiva e prolungata terapia antibiotica che lo espone a numerosi effetti collaterali anche a livello oculare che possono essere invalidanti.
    Quindi direi di non cedere a paure incontrollate che a volte possono essere strumentalizzate ma anche di osservare attentamente l’evoluzione sanitaria ed epidemiologica di questa trasmigrazione che per lo meno nel nostro paese appare essere con uno scarso controllo sanitario.

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Vorrei ringraziare i medici per aver dato un contributo scientifico utilissimo a chiarirsi le idee…ma soprattutto voglio ringraziare la Direzione per le sue chiare parole che riportano il discorso all’applicazione del metodo ermetico e all’approccio miriamico.
    Un fraterno abbraccio

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 372

    Ringrazio la Direzione per la pazienza e il metodo ermetico che in questo spazio di blog può esprimersi per l’opportunità di vedere la questione da un punto di vista terapeutico e quindi più ampio e più utile a tutti, nell’attesa di ritrovare maggiore chiarezza e serenità sull’argomento un fraterno saluto

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Rispondere alla domanda di gelsomino, ai molti dubbi di wiwa70 (entrambi post del 01/12/17) richiederebbe particolareggiata analisi della società in cui viviamo, delle opinioni che scorrono via web media e quant’altro, dei modi di funzionamento del pensiero umano e delle correnti cariche di luoghi comuni che si diramano e proliferano e che, serpeggiandoci intorno, ci inviluppano nella mentalità comune, quali un rampicante nell’attorcigliarsi al proprio sostegno lo nasconde.
    Nel post precedente avevo cercato di esporre dati e fatti come documentati, nella convinzione che fossero così eclatanti da non lasciare dubbi. Ritenendo non corretto dar voce solo alla mia opinione personale, farò ancora ricorso a dati estrapolati da organi ufficiali e dalla letteratura.
    Segnalo quindi, per chi avesse interesse, 2 link:
    Il primo in meno di 3 paginette riporta la spesa sanitaria per farmaci in relazione a quella per vaccini nell’anno 2015. Importante è il raffronto fra quanto si spende per la cura dell’epatite C, di cui ancora non disponiamo vaccino, e costo per la vaccinazione anti-epatite B:
    https://www.snop.it/attachments/article/686/Consumo-dei-farmaci-e-spesa-per-i-vaccini.pdf
    Il secondo, più divulgativo ma efficace, parla ‘senza peli sulla lingua’ del razionale che guida le case farmaceutiche, dei costi e dei guadagni relativi ai vaccini:
    http://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/16_gennaio_14/vaccini-chi-ci-guadagna-davvero-e0ee8098-bad9-11e5-8d36-042d88d67a9f.shtml
    L’inserto azzurro ‘Vaccini in Italia ecc..’ riporta, cliccando a sinistra una veloce, ma valida esposizione su vaccini e malattie prevenibili da vaccino. Cliccando a destra si accede alle risposte verso i dubbi più frequenti sulle vaccinazioni. L’articolo è del gennaio 2017, prima che fosse emanata la legge sull’obbligo vaccinale. (segnalo come refuso il grafico vaccino MPRV-morbillo rosolia parotite varicella- alla voce: pertosse e le diciture dei grafici relativi alle voci: morbillo rosolia e parotite).
    Ringrazio la direzione per il richiamo al nostro essere miriamici, all’etica e all’estetica sulle quali vogliamo formarci e che devono contraddistinguerci.
    E in linea a questo, essendo medico, ritengo mio dovere astenermi dall’esprimere opinioni non supportate da evidenza scientifica. Chi mi ascolta, non esperto del settore, difficilmente potrà distinguere quella che è una mia elaborazione mentale da quello che è un risultato oggettivato.
    Probabilmente si poteva fare meglio, si poteva fare di più nel corso degli anni, ma la sapienza umana attraverso i millenni qui ci ha portato.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 245

    Leggendo i post mi è tornato alla mente un vecchio episodio della serie fantascientifica Star Trek in cui il medico del futuro passando in incognito accanto a un paziente in dialisi gli somministrava una pilloletta che induceva il rene a guarirsi e frattanto mormorava ” barbari”. Ecco credo non dovremmo mai dimenticarci che la scienza medica è in itinere ed è più arte che verità assoluta. A differenza della scienza ermetica che in sé è già completa e perfetta grazie a quegli esseri che nella storia hanno potuto e saputo portare al massimo grado l’evoluzione della nostra umana specie. Ecco allora che, proprio guardando a tale patrimonio sapienziale in atto e in carne, mi viene da dire che la medicina cammina verso la capacità ermetica di attivare in sé e per sé le difese immunitarie che oggi passano per il vaccino. (Ciò che vale pure per il cellulare rispetto alla telepatia). Nondimeno vedo la strada ancora lunga e comunque non massificabile. Se guardo alla mia famiglia, la zia è stata contagiata dalla poliomielite all’ età di due anni ed è vissuta e vive da invalida. Mia madre, sua sorella, è diventata asmatica cronica dopo una vita passata a vaccinarsi (contro il raffreddore cosiddetto da fieno e per la sua allergia ai pollini). Chi sa dove sta il vero? Non ci può essere la ricetta per tutti ma non c’è ancora in società il collegamento volontario al proprio principio vitale. Forse fra millenni ne disporremo come delle nostre braccia e mani e chiameremo barbari coloro che non hanno tale facoltà guardando a loro come oggi si guarda alle antenate bertucce. L’importante è non dimenticarci mai che la scienza ufficiale è in cammino mentre quella ermetica (quantomeno nella Schola nostra) ha già tutto ciò che serve all’essere umano che vuole tentarne la realizzazione vivente.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Condivido assolutamente quanto scritto da Catulla, e rinnovo e confermo il massimo rispetto ed apprezzamento per la scienza medica, che comunque avanza e porta benefici all’umanità ,ed al tempo stesso mi sento felicemente fortunato ad aver trovato nel mio percorso di ricerca di una strada evolutiva, la Fr+Tm+di Miriam, che con la sua finalità terapeutica, mi offre un campo concreto di sperimentazione in cui avere conferme del mio cammino , ma che offre a tutti la possibilità di ricorrere per un aiuto terapeutico ad integrazione delle cure mediche ufficiali.

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 372

    Sicuramente utili ad un miglior inquadramento della questione,i riferimenti sui vaccini dati da Buteo che ringrazio, effettivamente l’aspetto più controverso rimane la massificazione della terapia come è stato detto, ma ci può stare visto che la medicina è una scienza sperimentale(in questo affine al metodo ermetico!) e procede di pari passo con l’evoluzione dell’umanità e del malato che è l’Uomo ma ci può confortare l’auspicio che la scienza ufficiale s’integri con la Medicina Ermetica che considera l’Uomo nella sua unicità e non come fenomeno di massa e l’esistenza di una Schola Terapeutico-Magica di Miriam, testimonia la reale possibilità che questo percorso possa avvenire concretamente. Del resto l’esperienza di vita di ognuno di noi come pazienti lo dice, per quanto mi riguarda posso testimoniare che l’aiuto terapeutico ermetico ricevuto finora ha già integrato tante volte le terapie date dai medici di base, virtualizzandole e potenziandole con gli strumenti a disposizione. Per quanto riguarda l’unicità del percorso di ognuno di noi e la non generalizzazione anche questo è palese: da piccola quando i miei fratellini presero la varicella, mi fu dato il loro ciuccio contaminato, dando per scontato che l’avrei presa anch’io e invece non l’ho presa né allora né in seguito o ancora, per una problematica vascolare mi avevano dato un noto farmaco per la densità del sangue e, nonostante avessi forti dubbi sulla sua efficacia, lo presi comunque sotto consiglio medico ma presto dopo un mese il primario del reparto che mi seguiva me lo dovette sospendere in quanto del tutto inefficace e mi sono chiesta in quel caso se l’inefficacia fosse dovuta ad un fatto genetico\costituzionale o se avessero contato in qualche modo le resistenze che avevo manifestato?! Può la nostra volontà modificare l’effetto di un farmaco in positivo o in negativo? Non me ne stupirei affatto… Buona domenica a tutti

    Fleurdelys
    Partecipante
    Post totali: 27

    Molto interessante il dibattito che si è snodato intorno alla tematica dei vaccini obbligatori e non. Contribuisco alle informazioni postate scrivendo che i vaccini contro il papilloma virus che aiuterebbero a prevenire le infezioni precancerose, responsabili del 99% dei tumori del collo dell’utero – uso il condizionale perché non esiste a tutt’oggi un vaccino attivo contro tutte le specie patogene del virus e quindi in grado di fornire una protezione a tutto tondo – attualmente programmati per le adolescenti tra gli 11 e i 12 anni di età, nel 2017 grazie ad una campagna di vaccinazione gratuita sono usufruibili anche dai bambini maschi all’età di 9 anni. Questo perché il contagio, che avviene non necessariamente per rapporto sessuale ma anche solo per contatto intimo, ed è estremamente più frequente nel sesso maschile, provoca oltre alle lesioni condilomatose, estremamente diffuse tra i giovani, anche il 95% dei tumori anali e il 50% dei tumori del pene, oltre a numerosi tumori del cavo orale. Davanti ad una minaccia tale, sfido chiunque a dubitare dell’utilità della campagna di vaccinazione, che in alcune regioni più facoltose viene estesa in regime di gratuità fino ai 25 anni di età.
    Naturalmente, anche in questo caso, non c’è obbligo di vaccinazione, la cui scelta viene affidata alla cultura e all’intelligenza dei genitori. Nella mia pratica quotidiana ho modificato nel tempo il mio atteggiamento “integralista” di fautore della vaccinazione ad ogni costo: in primo luogo per non urtare ogni volta la suscettibilità degli assistiti, che si sentivano prevaricati nella loro facoltà di scegliere, e in secondo luogo perché ho consolidato l’esperienza che, di solito, chi chiede di essere vaccinato è in genere realmente più predisposto ad ammalarsi di chi non lo domanda, nonostante una discreta frangia di ipocondriaci che assumerebbe a priori qualsiasi farmaco e per qualsiasi ragione. Questo sottintende una capacità di intuizione reale da parte dell’essere delle proprie capacità di difesa che basta sollecitare con domande mirate del tipo: “come sta in questo momento della vita? sussistono condizioni di stress o di rischio di infezione a causa del proprio lavoro o delle relazioni sociali?”
    In genere chi asserisce di stare bene e di non temere di ammalarsi è realmente protetto e questo conforta la visione ermetica del contagio e della malattia secondo cui il solo pensiero della possibilità di ammalare mette l’organismo in una condizione di maggiore vulnerabilità, mentre una volontà sufficientemente incisiva e senza cedimenti, direi ermetica, costruisce una barriera protettiva invalicabile ad ogni aggressione fisica o biologica. Ma bisogna essere scientifici e non abbandonarsi a quelle che potrebbero essere definite pratiche superstiziose. Allora diamo spazio all’informazione ufficiale sui mezzi di prevenzione che affiancano i vaccini, come il sottrarsi all’esposizione evitando luoghi malsani e affollati, praticare una vita sana con giusta alternanza di attività e riposo, assumere alimenti il più possibile genuini e freschi – e ritorniamo all’importanza della dieta – ricchi di sostanze antiossidanti e immunostimolanti, come era stato accennato nei precedenti interventi, senza dimenticare che anche l’igiene della mente contribuisce fortemente all’equilibrio del nostro organismo, esercitata scegliendo con consapevolezza letture, interessi e occasioni sociali.

    mens.libera
    Partecipante
    Post totali: 17

    Giovedì scorso durante una nota trasmissione televisiva serale – un talk show – si è svolto un interessante confronto-dibattito sull’omeopatia. Sono state contrapposte varie testimonianze e interviste di chi è stato curato, anche in struttura pubblica con esiti positivi, e alcuni ospiti tra cui un giornalista-medico, del tutto scettico, che per dimostrare l’inutilità dell’omeopatia ha assunto in diretta un rimedio in dose massiccia, senza subire alcun effetto negativo. E’ stata anche visitata la più importante fabbrica di medicinali omeopatici francese, intervistando il suo fondatore. Ebbene la conclusione è stata che si tratta di semplice placebo, nonostante siano state citate da un medico presente in studio, varie ricerche da cui risulta l’efficacia delle terapie anche su piante e animali, non certo influenzabili. Appare evidente che il metodo scientifico correntemente applicato è un sistema chiuso a qualunque innovazione, mentre come è stato chiarito durante il recente incontro svoltosi presso il Museo del Sigillo di La Spezia, quello che la Schola pratica, è sperimentale nel senso di aperto, senza pregiudizi e può essere in grado di recepire punti di vista alternativi ed elaborarli per spiegare in profondità ciò che appare contradittorio e di difficile interpretazione. Nella trasmissione, il ruolo dell’omeopatia è stato considerato anche complementare alle cure allopatiche, non sostitutivo delle stesse. Larghissime quote della popolazione mondiale ricorre normalmente all’omeopatia e come sosteneva un fautore di tale rimedio presente, non tutti i pazienti possono essere stati ingannati o peggio essere degli illusi. Il richiamo alle Lunazioni è significativo e rivela che tali cure sono antiche quanto l’uomo e se l’umanità è sopravvissuta nei millenni forse è anche per merito loro. Oggi sono state solo riscoperte e industrializzate.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 10 mesi fa da mens.libera.
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