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  • guglielmo tell
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    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Interessante notizia, guglielmo tell, che potrebbe aiutare la gran fetta di mondo che pensa alle pietre come esseri privi di vita a rivedere i propri convincimenti. Sempre nel link si rimanda a un’altra notizia oggetto di studio scientifico in cui si dice che in Cina una montagna ogni 30 anni produce delle uova di pietra.
    Che tutto è Vita e come tale va considerato qualunque essere detto organico e inorganico, nella Schola è un assioma basilare che si pratica sin dall’inizio, in senso ermetico e italico. Fa piacere e conforta che la scienza osservi questi fenomeni e li indaghi.

    ondina
    Partecipante
    Post totali: 80

    Grazie Guglielmo Tell per l’informazione molto interessante! Leggendo quanto riportato nell’articolo mi ha colpito l’immagine della “sezione della pietra con una struttura a cerchi concentrici proprio come quella presente negli alberi.”
    Mi venuta alla mente la figura dell’organigramma della nostra Schola… questo simbolo che ritroviamo presente in natura nei tre mondi minerale, vegetale e animale … legato alla vita dell’essere e in un certo modo ne scandisce il tempo.
    Buona giornata a tutti

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    A quanto ho compreso entrando nel link postato da Guglielmo Tell, l’elemento di base che presiederebbe a questa particolare forma di autoriproduzione di alcune pietre presenti nei luoghi segnalati, sarebbe, come sempre, l’acqua, principio di vita, di memoria immanente, e di molteplici altre funzioni in tutti i Regni della Natura. Argomento da approfondire ulteriormente.
    Ancora una buona domenica a tutti.

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    sugli effetti del comportamento sui geni..

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Grazie guglielmo tell per la ricerca e la condivisione di notizie interessanti. Anche se non sono completamente d’accordo coi sistemi anti-stress indicati nell’articolo.

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Che meraviglia Gugliemo Tell quell’articolo…una speranza che TUTTO si riproduce, nulla si blocca ed il fermento Vita vince su ogni campo! Grazie !

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214
    guglielmo tell
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    Post totali: 214
    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Bella storia davvero, Guglielmo Tell, anche se non riesco ad aprire il file. Il rispetto per la Natura viva, intelligente ed animata è sempre un bene e cancella quella odiosa presunzione dell’uomo di essere separato dal resto che lo circonda.

    ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Ho letto con curiosità – e attenzione – l’articolo segnalato da guglielmo tell e ho provato a immaginare cosa sarebbe accaduto da noi in una situazione analoga… Meglio lasciar perdere!
    Resta tuttavia la considerazione generale sulla diffusa e cieca insensibilità verso la natura e i suoi delicati equilibri. Il mondo delle fate, il mondo fantastico e magico delle tradizioni popolari è forse la proiezione dell’esigenza profonda, legata a una condizione solo apparentemente fanciullesca di innocente credulità, di stabilire rapporti più immediati e genuini con le forze, i ritmi e l’armonia della natura, di cui le fate sono la rappresentazione emblematica. E le fate, guarda caso, sono coniugate al femminile. Quel femminile che nella specie umana si incarna nella donna, della quale proprio ieri si è celebrata la giornata mondiale; quel femminile a cui Admin, in un altro spazio del sito, ha voluto rendere omaggio attraverso il linguaggio universale della poesia. Omaggio che ci vede solidali come lo sono i petali della stessa Rosa.
    Un caro saluto ai naviganti in rotta verso la Primavera.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Ho trovata una notizia simile al salvataggio in Irlanda dell’albero sacro alle fate, ma ambientata in Islanda:
    https://www.greenme.it/informarsi/natura-a-biodiversita/20723-islanda-ponte-folletti

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Guglielmo tell, com’è carina questa della strada deviata per rispetto all’Albero sacro alle Fate, mi sembra un segnale di civiltà!
    Riflettendo, si parla tanto di rispetto per la natura e per l’ambiente, ma se si è scollegati e non si comunica con l’anima, con le energie di un territorio, di quale ambiente si parla?

    Daniel56
    Partecipante
    Post totali: 47

    Bellissima storia. Sembra incredibile che ci possa essere oggi tanta poesia e amore per la natura. Vuol dire che c’è speranza.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Anch’io ho letto oggi entrambi gli interessantissimi articoli web segnalati da Guglielmo tell e Tanaquilla. D’accordissimo con Ippogrifo, il mondo delle favole ho sempre creduto rappresenti un bisogno profondo dell’essere umano di contatto con l’io bambino, se vogliamo con l’anima priva di sovrastrutture, quindi bambina onnisciente per eccellenza, e, forse, le varie fiabe presenti in tutte le epoche ed in tutte le aree del pianeta, sono una proiezione plastica di questa naturale tendenza (Peter Pan docet).
    Un caro saluto ed una buona festa a tutti i naviganti.

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