La Scienza Ermetica nelle Arti

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  • m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Caro Nicolò quante cose tutte insieme, il mio consiglio (non richiesto!) è procedere un passo alla volta. L’Ermes, Ermete, Mercurio,Anubi, Esculapio…sono tutti Volti dello stesso Principio e la nostra Schola non a caso è Hermetica!
    Questo argomento, che è il nocciolo stesso del processo evolutivo, emerge in tutta l’Opera del Maestro, per esempio nelle prime pagine del secondo volume della Scienza dei Magi, dove si affronta anche il rapporto con le arti (pag.4-5)
    Comunque un metodo infallibile per Comprendere le Cose è, seguendo il nostro Metodo Ermetico, individuare in noi stessi ciò che vogliamo capire, cercarlo nel piccolo, nella concretezza delle esperienze quotidiane, per poi attraverso l’oggettivazione, chiedere conferme e lumi ai nostri Maestri. Riparliamone se vuoi. Buona domenica a tutte/tutti

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il post di Nicolò è l’occasione per uno spunto di riflessione. In chiusura emerge la domanda: “Ma quando si realizza la trasmissione dell’Ermes?” Sicuramente, la prima certezza sta nel fatto che non può esistere spiegazione razionale che possa garantire l’accesso ad una qualsivoglia manifestazione dell’Hermes. Credo che questo “mediatore” tra due Realtà che presentano diciamo “prerogative diverse”, tenda a manifestarsi nelle giuste condizioni utili per entrarne in sintonia, magari per il tramite di persone fisiche che però, con Scienza, Coscienza e Pratiche Kremmerziane Ortodosse alla mano, altre volte, anche solamente rispettando nel contesto sociale una vera Etica da parte di chicchessia, hanno raggiunto quel quid di purificazione del mono corporale e mentale, oggi potremmo anche definirla purificazione “psicofisica” che permetta appunto ad Ermete di dire la sua, spesso a vantaggio più dell’intera umanità che della persona che ha operato da recettore. Così fu e sarà per le grandi scoperte in tutti i campi della Scienza ordinaria e non solo, e per tutte le realizzazioni molte volte scivolate nell’anonimato ma che hanno giovato grandemente all’umana causa, forse in determinati casi non nell’immediatezza ma in proiezione.
    Ancora una buona domenica a tutti i naviganti, con la speranza di non aver divagato troppo e la gioia per un raggio di sole che da queste parti, non si vedeva da una decina di giorni.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Prendo spunto dal post di m_rosa, che esorta a rivedere la Scienza dei Magi sull’argomento. Tento di essere sintetico fin dove riesco, in quanto, da buon garrulo, sono di indole un po’ chiacchierina. Parto dal Volume terzo, ultime righe pagina 266 :”ERMES, questa è la luce che ritrae le immagini delle verità occulte, questo è il Trismegisto che ebbe sapienza infinita, questo è il Nebo che insegnò agli uomini la scrittura e la parola”. Passiamo ora al volume secondo, inizio pagina 5 :”Quindi Ermes, Anubi, Mercurio, Esculapio (come citati nel post di cui sopra), vollero indicare l’identica proprietà mentale che ci congiunge alla verità dei cieli antropomorfi divini delle religioni simboliche di una volta. Nel linguaggio greco Ermes è Mercurio e Tempio (dal greco Templum): la facoltà di interpretare si chiamava ermenìa ed ermeneus l’interprete; ermeneuo significa insegnare, ermoglifi: l’arte dello statuario, la scultura, cioè l’espressione plastica delle forme mentali. Ermeneutica è l’interpretazione dei libri sacri antichi. Quindi filosofia ermetica fu la filosofia sottile, capace d’interpretare e far manifestare l’Ermes, quindi scienza per eccellenza, penetrativa della parte più misteriosa del nostro campo mentale, ed ermetista si chiamò l’artista che metteva in campo e realizzava i predicati dell’ermetica come scienza sottile al punto da crederla divina. In fondo, Ermes è l’intelletto della forza divinizzante l’uomo. Il poeta nei momenti di estro (istros=furore) – il matematico che risolve problemi arditissimi – il fisico che trova una legge e la prova – un oratore che seduce un’assemblea – un musico che incanta i suoi uditori – sono manifestazioni dell’ermes, intelletto sottile delle più alte pulsazioni ipercerebrali. La filosofia ermetica è la scienza che ricerca questo dio inafferrabile e lo fissa”. Avevo tentato con il post di ieri di abbozzare l’argomento con parole mie, riportando invece testualmente le parole del Maestro Kremmerz contenute nella Scienza dei Magi, la cosa rende molto meglio l’idea appunto con parole “magistrali”. Chiudo sottolineando all’atto pratico, che nella frase sopramenzionata “la filosofia ermetica è la scienza che ricerca questo dio inafferrabile e lo fissa”, ieri a tal proposito ho scritto: Pratiche Kremmerziane Ortodosse alla mano (SPHCI- Fratellanza Terapeutica Magica di Miriam di Giuliano Kremmerz, come in apertura della Home Page di questo Sito).
    Con la speranza di non aver “peccato” anche oggi di loquacità, ma erano una serie di Massime che tenevo a menzionare per esteso e l’augurio a tutti i naviganti di una buona giornata, confermando la gioia per il bis concesso dal Sole anche oggi su Torino e aree limitrofe.
    Ancora un caro saluto

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Buongiorno a tutti, questa discussione è interessantissima. Credo, che per immagini “ermetiche”, come richiamate da Nicolò, si debbano intendere tutte quelle opere (d’arte) nelle quali l’autore abbia voluto trasmettere un messaggio o un’indicazione che non è quella che appare, ma che và studiata ed osservata ed interpretata attraverso un sistema di “lettura” ermetico (i libri di alchimia ne sono un esempio lampante laddove, attraverso indicazioni di un percorso sperimentale del tutto indicato come materialistico, si cela un mondo nascosto agli occhi dei molti, richimato per allegorie ed immagini). Lo stesso vale per quanto riguarda edifici architettonici, statue, quadri, ecc…
    Io sono un principiante in tutto questo, ed ancora oggi, dopo che per molti anni mi sono interessato all’argomento, ritengo che la strada della comprensione sia ancora molto lunga, da non potersi concludere nell’arco di una sola vita. Le parole di garrullo e m_rosa hanno un contenuto contenuto altissimo e i loro richiami agli scritti del Maestro sono fondamentali.
    Credo che ognuno di noi debba seguire un percorso finalizzando ai propri obiettivi, attendendo con pazienza gli eventi ed applicando con costanza gli insegnamenti, perche la piccola luce che ci ha condotto in questa Schola, possa diventare, piano piano, fiaccola di vita ed illuminare il nostro percorso.
    Ho intuito che la foga, l’esagerata voglia di arrivare, la grande passione che ci investe non appena ci avviciniamo a questo percorso, debba essere stemperata da una grande pazienza e da una grande voglia di non pensare di poter ottenere tutto senza fatica. Passo dopo passo, con umiltà, con senso della vera giustizia, animati da un forte sentimento di Amore, con l’aiuto dei Maestri tutti, sono convinto che le porte si apriranno piano piano, per darci finalmente la visione del vero senso delle cose. Non posso che ringraziare tutti coloro che ci guidano in questo percorso, che hanno la pazienza di indicarci un sentiero che solo noi, personalmente, possiamo percorrere senza costrizioni. La vita può veramente cambiare. Dobbiamo volerlo e non desiderarlo.
    Vi abbraccio tutti.

    g_b
    Partecipante
    Post totali: 102

    Buonasera a tutti, in effetti alcune domande non trovano risposta se non nella propria esperienza, certa, verificabile, libera da un certo vezzo di figurarci le cose che viviamo con le caratteristiche di come vorremmo viverle. Enfatizzandole. In questo per esempio io sono esperto (specie quando si tratta di flirt). Però ce ne sono alcune inconfondibili per autenticità, allora richiamandomi alla discussione partita da Nicolò vi dico cosa mi succede prima di entrare in studio e preparare un lavoro nuovo, che sia una pittura o una scultura. Qualsiasi cosa io stia facendo, e credetemi qualsiasi, sento chiaramente un cambio di umore, netto , come una chiamata e nel piu’inaspettato momento, divento serio e malinconico e a misura che cresce questa condizione, più forte si fa l’urgenza di entrare in studio. Questa sensazione può andare avanti per giorni, finchè non entro in studio. Il mio approccio tecnicamente è molto razionale, essendo fatto di passaggi di lavorazione estremamente difficili per me (che non ho doti innate nel disegno, ma che devo arrivarci con fatica), dove mi viene richiesta una concentrazione estrema, dalla mia stessa idea e questo è il paradosso. L’idea è esigentissima e non ammette deviazioni o scorciatoie, qualcosa di molto preciso deve essere restituito e non si scappa. E se io potessi, credetemi, cercherei vie di fuga più leggere e semplici per realizzarle e guadagnarmi da vivere. Ora questo processo, chiamiamolo così, a volte da risultati che non sempre sono chiari persino a me stesso, figuriamoci spiegarli agli altri, un vero supplizio ma la cosa è divertente anche adesso che ne scrivo. Però alcune di queste immagini anticipano delle cose che spesso comprendo dopo tempo e solo vivendo la vita ben immerso nel rapporto con gli altri e con il mondo. Quando questo rapporto, questo attivarsi come individuo nel vivere, si affievolisce… nessuna chiamata in studio e niente succede. Quindi anche di fronte ai periodi di magra economicamente parlando , non ho scampo! Perchè se vado a fare un altro lavoro per qualche soldino, sto nel mondo, aumentano le relazioni e gli scambi e con essi la necessità di dipingere e quindi le notti bianche !E dunque questo Ermes deve essere un pò dispettoso presumo io. Cari saluti a tutti

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Ciao a tutti!
    Volevo condividere con voi questo bel video, intitolato “Le Chateau du Tarot” di Matteo Garrone, come esempio dell’incontro tra arte, creatività, magia, mistero e femminilità, sugli Arcani e Tarocchi!
    Buona domenica
    P.S. Chiedo scusa in anticipo alla Direzione se è un pò lungo… spero si riesca a postare ugualmente e buona visione a tutti
    Un caro saluto

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Il video mi è piaciuito per diversi motivi, cara Wiwa: in primis perchè mi ha ricordato il seminario di Progetto Elissa “Facoltà Superiori dell’Esistente- la mantica”, svoltosi a Spoleto nel Novembre 1996 a cui in tanti partecipammo. Fu una bella esperienza. Qui in Biblioteca possiamo godere della pubblicazione che ne scaturì “Oracoli. Misteri ed Arti Divinatorie tra oriente e occidente” e che ora vado a riguardarmi, tanto più che in questi giorni pensavo proprio ai Tarocchi. Tornando a Dior/Garrone, abiti, scenografie e musiche suggestive a parte, mi è piaciuta la rappresentazione di una bellezza androgina, non perfetta ma vera, con quella cicatrice ben visibile sulla guancia. In tempo di bellezza omologata e donna oggetto mi sembra un bel messaggio.Il “bello” coniugato al “vero” non dovrebbe essere coltivato soprattutto nelle nuove generazioni?

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    bellissimo WiWa, molto suggestivo. senza capire il senso della sequenza dei diversi Tarocchi (interessante pero’ che sia il pazzo ad indicare la via), mi sembra beneaugurante nella soluzione dell’incontro dell’anima con se stessa e nellintegrazione della parte femminile con quella maschile..

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Emozionante e bellissimo Wiwa! Anche a me ha colpito la cicatrice sul volto della modella che la rende vera nell’accettazione di una imperfezione. Concordo con Mandragola che questo sia un messaggio giusto, soprattutto per i giovani in questo momento in cui vengono proposti modelli irreali e irraggiungibili che generano solo confusione e frustrazione!

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Cara Mandragola, non sapevo del seminario del Progetto Elissa sul tema che citi ma ahimè, nel 1996 ,non ero ancora approdata a Montemonaco,a cui giungerò un po’ più tardi…ma ciò non vieta di andarsi a rileggere in Biblioteca l’argomento sugli “Oracoli”. Mi hanno colpito molto del video: la rappresentazione della Giustizia con la bilancia e il peso’ giusto’ ovvero la misura più adeguata da utilizzare per procedere e subito dopo del ‘Matto’ di cui qualcuno in altro tread, a proposito della risata, ha dato una lettura molto interessante, di cui non sapevo….motivo in più per andarsi a documentare! Un caro saluto a tutti

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Cara Wiwa, ti dico quel che provo io: proprio come in una vera autentica Famiglia, nel senso ermetico miriamico della parola, si trasmettono le esperienze in modo che circolino e si tramandino ai più giovani, nel senso di approdati dopo, e tutti insieme ci si ricorda o si riflette sugli input ricevuti. Sai quante volte un post mi attizza la memoria e le o le domande risposte degli altri mi aiutano tantissimo a ricostruire le vicende o addirittura a completarle perchè quando le ho vissute ero, ad esempio, distratta?

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 270

    Cara Wiwa, ho rivisto il video più di una volta perché mi hanno colpito più aspetti. Il primo è l’atmosfera profondamente onirica in cui è immersa la storia, probabilmente perché lo scopo del viaggio è conoscere se stessi, (il “chi sono io?” come dice la ragazza).Poi il Matto che fa scherzi, ride, ma poi….aiuta,guida,fa intuire la via.La Luna,invece, ha una falce fatta di capelli biondi,bellissima e spettacolare, che mi ha ricordato l’iconografia della Sibilla appenninica. L’Appeso suggerisce di aprire la giusta porta, capovolgendo la prospettiva, cioè guardando le stesse cose da un altro punto di vista,ovvero con nuovi occhi.Questo sicuramente porta con sé un travaglio…necessario!Infine l’unione fisica delle due donne, facce della stessa medaglia, che formano, al termine del viaggio, un unico essere,una sintesi,la quale possiede le caratteristiche di entrambe ma è qualcosa di completamente nuovo. Andrò a leggere in Biblioteca on line la sezione Oracoli…grazie 🖐🏻

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Sì cara Mandragola, ti ringrazio perché ci riporti al senso di ‘vera famiglia’ e di Catena, come tramiti gli uni per gli altri, ad ogni ordine e grado e questa esperienza la trovo unica nel suo genere( non l ho mai sperimentata realmente nella profanità!),donandoci un senso di autenticità nel Vero.
    P.s.interessante anche la lettura che ne fa Seppiolina….
    Un caro saluto a tutti

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    buongiorno, per ascoltare tutta la divina comedia..
    abbracci

    redmar
    Partecipante
    Post totali: 11

    Buongiorno, segnalo che da oggi e fino al 9 Gennaio sarà aperta al pubblico ‘Inferno’, una spettacolare mostra dove si potranno ammirare circa 200 opere dal Medioevo all’oggi sull’iconografia dell’Inferno, appunto, nell’Arte.

    Tra i capolavori esposti spiccano il Giudizio Finale di Beato Angelico, la Voragine infernale di Sandro Botticelli, e il calco in gesso (nigredo/albedo) della Porte d’Enfer di Rodin, che include il famoso “Pensatore” oltre a circa 190 altre figure allegoriche raffigurate nella grande opera (circa 6 metri per quattro).
    L’opera impegnò Rodin per circa 37 anni dal 1880 fino alla morte, e rimase purtroppo incompiuta. Una delle otto fusioni poi realizzate postume, si può visitare virtualmente qui https://enfer.musee-rodin.fr/fr/home nel museo a lui intitolato.

    Tornando alla Mostra, come nelle intenzioni dei curatori si tratta di un omaggio al Sommo Poeta Dante Alighieri in occasione dei 700 anni dalla sua morte: 14 Settembre 1321.

    Il ritardo di un mesetto è probabilmente un ammiccamento turistico/commerciale al periodo di Halloween, non mi sovvengono per ora altre ricorrenze (non certo il 15 ottobre 1938)

    Così in proposito i curatori Jean Clair e Laura Bossi:

    “Per celebrare degnamente con una mostra d’arte il settimo centenario della morte di Dante Alighieri il tema dell’Inferno si è imposto come un’evidenza. Non solo perché rispetto alle altre cantiche è senza dubbio la straordinaria iconografia infernale ad aver maggiormente ispirato gli artisti, con un duraturo impatto sulla cultura visiva europea; ma anche per la sua attualità, in un mondo in cui la distruzione della natura, la crisi sociale e culturale ci inducono a riflettere sul destino dell’umanità e sulle cose ultime. Che sia espressa nei cupi avvertimenti di sofferenza eterna nelle miniature medievali, nell’incontro con un universo satanico fatto di tragedie terrene nell’arte rinascimentale e barocca, nei tormenti dell’anima raffigurati nelle tele romantiche e simboliste, o nelle moderne interpretazioni psichiatriche del mistero del Male, la credenza in un possibile traguardo di dannazione si è dimostrata straordinariamente persistente, esercitando di volta in volta terrore, pietà, fascino morboso o curiosità ‘scientifica’”.

    Ricordiamo come gli Inferi rappresentano anche per Dante la necessaria discesa interiore come inizio del percorso iniziatico (Visita Interiora Terrae) per uscire a Riveder le Stelle, che non a caso è il tema dell’ultima sala della mostra.

    Appuntamento quindi alle Scuderie del Quirinale per più dettagli, mentre per i più impressionabili ci sono sempre le Porte del Paradiso di Ghiberti un pò più a nord di fronte al Duomo di Firenze (copie al Battistero, originali nel Museo dell’Opera del Duomo)

    Buona giornata a tutti.

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