LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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  • mandragola11
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    Come annunciato ieri oggi si è riunita l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e ha dato l’ok alla sperimentazione dell’Avigan il farmaco giapponese che potrebbe essere efficace contro il coronavirus. Speriamo in bene.
    Grazie fleurdelys per le indicazioni, utilissime!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    A oggi hanno ridimenzionato le aspettative dell’Avigan, perchè pare che sia efficace solo nella fase iniziale dell’attacco del Covid19. Intanto l’Onu chiede la cessazione di tutti i conflitti mondiali…

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Il Maestro L.J.Aniel aveva segnalato già nei giorni scorsi, l’approccio diagnostico-terapeutico in atto a Marsiglia sotto la direzione del prof. Didier Raoult, che prevede test gratuito a chi voglia farlo, con o senza sintomi e, in caso di positività, il trattamento per sette giorni a base d’idrossiclorochina e azitromicina.
    Nel post del 17/03/20 avevo riassunto l’iter che segue un farmaco per l’approvazione o, se in commercio, per un’indicazione diversa. Sono regole che si è data la comunità scientifica perché il farmaco sia fruibile solo dopo aver dimostrato di essere efficace (portare a guarigione o a un significativo miglioramento della malattia) e sicuro (essere il più possibile scevro da effetti collaterali negativi).
    Nella situazione emergenziale, gli Enti preposti a garantire la sicurezza dei farmaci, subiscono forte la pressione dei social e si vedono costretti ad avvallare metodologie non ortodosse. Se l’auspicio è giungere a scoperte innovative, si può incorrere nel rischio di pagare un alto prezzo in termini di salute per i possibili effetti collaterali, non ancora indagati. A tal proposito, invito a leggere, al link sotto riportato, l’analisi della letteratura sul farmaco rimbalzato sui social in questi giorni, il favipiravir, effettuata da un giovane collega, il dr. Giuseppe Maiolino, specializzando di Urologia a Perugia.
    https://crampomentale.wordpress.com/2020/03/23/favipiravir-un-far maco-demergenza-cosi-strano/
    La Clorochina è invece un vecchio farmaco, scoperto negli anni ’30, utilizzato nella profilassi e cura della malaria.
    Nel 2003, durante l’epidemia SARS, Andrea Savarino scopre in letteratura l’effetto antivirale e le proprietà immunomodulanti del farmaco e ne propone l’uso contro il coronavirus. Esauritasi l’epidemia, alcuni gruppi di ricerca dimostrano gli effetti inibitori della clorochina in vitro sul coronavirus della SARS e nel 2009 anche l’efficacia in vivo su topi infettati con un altro coronavirus. Sempre nel 2003 fu saggiato empiricamente con qualche beneficio, in pazienti con SARS, un antivirale utilizzato contro l’HIV, il lopinavir/r.
    Nel 2005 Savarino propone l’utilizzo di clorochina in combinazione con lopinavir e ritornavir contro il coronavirus della SARS.
    Con la nuova epidemia riemerge l’interesse per la Clorochina. Ai primi di febbraio 2020 è annunciato un effetto inibitorio di clorochina e ritonavir (una delle due componenti di lopinavir/r) sul nuovo coronavirus nCoV 2019, che condivide con il virus della SARS circa l’80% del genoma. Lo stesso Savarino invita alla cautela “perché spesso effetti osservati in vitro e in modelli animali non si rivelano poi riproducibili quando traslati all’uomo”.
    Sperimentazioni con sola Clorochina avviate in Cina, su circa 100 malati CoViD-19, riportano netto miglioramento della sintomatologia e riduzione del periodo di degenza.
    L’Azitromicina è un farmaco molto utilizzato nelle forme respiratorie. Studi su larga scala, antecedenti all’epidemia, hanno evidenziato anche su pazienti anziani affetti da polmonite un significativo miglioramento, rispetto ad altri antibiotici. Effetti che riscontro anch’io, nella mia pratica pediatrica.
    L’AIFA ha approvato l’uso compassionevole di Clorochina e Idrossiclorochina.
    Leggo in un gruppo social per soli medici, la maggior parte impegnati nei reparti CoViD o sul territorio, che alcuni iniziano a utilizzare l’associazione Clorochina-Azitromicina con risultati apparentemente positivi, su pazienti sia con diagnosi clinica e tampone positivo, sia con sola diagnosi clinica, perché non è stato effettuato il tampone.
    Oggi sappiamo che circa l’80% degli infetti o svilupperà una forma lieve a remissione spontanea o rimarrà asintomatica. Somministrare a soggetti positivi asintomatici uno o più farmaci, comporterebbe intervenire, in modo potenzialmente non scevro da effetti collaterali, anche su quei molti soggetti che non avrebbero mai sviluppato la malattia.
    In una situazione ‘normale’ è giusto richiedere tutte le garanzie possibili prima di ricorrere a un farmaco.
    Oggi, soprattutto in Lombardia, la situazione è tale per cui molti sono i pazienti tenuti al domicilio, con contatti solo telefonici perché mancano a noi medici del territorio i DPI (dispositivi di protezione individuale), senza saturimetri e bombole di ossigeno, presidi ormai irreperibili. Quando la sintomatologia si aggrava, si rischia un intervento tardivo. E quand’anche arrivino in Ospedale, con i ricoverati che si aggravano, i ventilatori diventano insufficienti… Tutto è sotto i nostri occhi. E i dati sono sottostimati perché nel computo non si stanno ricomprendendo quei pazienti guariti, malati, deceduti ai quali non è riconosciuta diagnosi di CoViD-19, solo perché non sono stati sottoposti al tampone.
    Di fronte all’alto numero di malati e di vittime, nell’assoluta assenza di farmaci specifici, diventa morale il ricorso a quelli di cui si suppone l’efficacia. Di Clorochina e Azitromicina conosciamo effetti collaterali e controindicazioni, possono essere quindi prescritti con margine di sicurezza. Importante sarebbe ottenere linee guida comuni e alto numero di casi trattati, anche ai fini una successiva elaborazione e validazione (oggettivazione) dei dati.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Caro Buteo, grazie delle informazioni dalla prima linea. Ti pongo alcune domande: nella situazione di caos totale che viviamo, nella quale una quota non trascurabile di pazienti vengono lasciati al loro destino perché il sistema è saturo, i medici di base non possono essere autorizzati (non so da chi) a prescrivere i due farmaci di cui parli? Alla fine dei conti sono farmaci ben noti (e credo anche economici): chi/cosa impedisce ai medici di base di prescriverli? Possono essere dispensati solo in ospedale?

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Buongiorno e bel giorno!
    La globalizzazione tanto decantata ha fatto un flop. Il miscuglio nel miscuglio non è stato poi cosi’ vincente. Forse è piu’ coerente essere aperti con la mente, non necessariamente portare il corpo dappertutto e continuamente. I nostri territori italici hanno tanto da dare ancora, nella vita, nello studio, nel respiro ermetico, dal passato al presente, come si dice a scuola. L’epidemia costringe a riconvertire l’esistenza. A renderla piu’ esistenza. Cio’ non significa che il viaggiare, conoscere e sapere non sara’ sempre un valore, ma cum grano salis, senza esasperazione, dando valore anche al denaro, quello guadagnato con onore e col lavoro. Al momento si sta in casa, si riscopre il tempo. Questo grande valore vandalizzato. Abbiamo spesso sentito che il tempo non esiste, e per un certo verso è vero, ma cio’ che chiamiamo (o chiamavamo?) tempo era la corsa ad impegni scanditi per ore, dove noi dentro ci stavamo molto poco.
    Quando tutto finirà, perchè finirà, si dice che saremo cambiati
    Ma come? Chi? In che modo?
    Sarà cambiato chi adesso sta smontando le sovrastrutture, per rinforzare la sua struttura, quella della pace, del bene per se stesso, e per il prossimo, quella che ha sempre avuto dentro ma che alcune volte ha messo a tacere e ha fatto parlare a frammenti.
    Sarà cambiato poco chi le strutture le aveva fragili e mi auguro che dopo non le carichi con fardelli inutili.
    Certo che dopo la vita ci vedrà diversi! Saremo molto meglio , o….
    Vi scrivo mentre dalla mia finestra vedo un gran pioggione e supermercato con sette persone in fila , mascherate. Ma, nonostante cio’, penso a quando ci toglieremo le maschere, tutte le maschere
    Un abbraccio forte e veramente caro

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    Sembra che nelle lunazioni si parlò anche dell’oro puro come protezione nei contagi, a seguire la nota. Abbracci a tutti

    Interessante in tal senso quanto riportato sulle proprietà dell’oro in questo stesso sito in:

    “…Luna di Coo: l’oro, metallo senza leghe, ha in questa luna una virtù singolare di magnetismo coagulante e dissolvente…Prendete in questa luna dell’oro puro, senza leghe di altri metalli, cucitelo bene in un sacchetto di seta bianca e fate voi stessi la prova: la sua presenza a contatto dissolve gradualmente tutti gli ingorghi (sangue, tumori, vene, glandole, periostiti, ecc.) e coagula tutte le dissoluzioni e i disgregamenti della pelle, delle fibre e delle ossa. Il processo della sua azione non è a prima vista appariscente – occorrono due o tre giorni di contatto – quando sulla parte malata si comincia dall’infermo a sentire un formicolio, l’azione magnetica dell’oro comincia e diventa più attiva. Nelle infermità dello stomaco si mette l’oro sul cavo del plesso; nelle malattie di cuore sotto l’ascella sinistra, nelle ulcerazioni intestinali sull’ombelico. Le ferite si rimarginano con sollecitudine al suo avvicinarsi e starei per dire che le donne, che se ne parano, sono meglio difese contro le infermità e i contagi;

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Penso che abbiamo visto tutti il filmato di Leonardo del 2015 sul virus ingegnerizzato in laboratorio. Riporto quanto è emerso dall’analisi dei nostri virologi al link:
    https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-lega-inciampa-complottismo-ecco-perche-video-tgr-leonardo-non-riguarda-covid-19-ADRIyvF
    Al seguente link invece ci sono risposte a domande e dubbi che stiamo ponendoci e anche alcuni consigli, che riflettono approfondimenti personali del prof. Soresi: https://www.brainforum.it/controvirus-prevenzione-e-terapia/
    Per le domande che poni Alef, sì, noi medici abbiamo la possibilità di prescrivere farmaci quali la clorochina e l’azitromicina, non solo, con il DPR del 17/03/20 sono passati in regime di rimborsabilità, anche per i pazienti ‘seguiti’ a domicilio, gli antivirali entrati nell’elenco di quelli che mostrerebbero un qualche effetto sul coronavirus.
    Virgoletto il ‘seguiti’ perché, già nel precedente post ho fatto cenno alla situazione in cui sono i pazienti non ricoverati… e, nel link su riportato, il prof Soresi rende un’idea del perché i farmaci a disposizione siano scarsamente efficaci.
    E a proposito di ‘farmaci a disposizione’, gli stessi non sono reperibili sul mercato, almeno in Lombardia. Al momento si riesce a trovare ancora l’Azitromicina. L’approccio con Clorochina+Azitromicina, che pare il più promettente, non è quindi praticabile.
    Comunque, se è vero che ogni medico ha discrezionalità perché responsabile della terapia prescritta, nella contingenza in cui siamo, proprio perché utilizzeremmo farmaci non validati per la CoViD, sarebbe indispensabile un protocollo terapeutico per poter verificare in corso d’opera o successivamente, l’efficacia o meno delle terapie effettuate. Diversamente la valutazione sarà lasciata all’impressione del singolo medico, e questo non è scientificamente accettabile.

    SIDNEI GOUVEIA DA SILVA
    Partecipante
    Post totali: 1

    Ciao
    qui in Brasile sta iniziando l’epidemia.
    ma ogni giorno il nostro presidente nega la sua azione e dice beffardamente alla popolazione che si tratta solo di influenza. Conosco la gravità della situazione. ecco tante novità dall’italia. cosa fare di fronte a un presidente sbilanciato?
    Grazie

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    La Schola nn è schierata politicamente e nn si esprime in tal senso. Essa è unicamente al servizio della Vita. Come è accaduto x altri governanti europei ecc. saranno i fatti a far cambiare la posizione dei governi anche in America Latina. Continui a seguirci e prenda tutte le precauzioni. Se vuole potrà recitare a sua protezione e delle persone a lei più vicine il salmo XC (90 – Qui habitat in adiutorio Altissimi…) contro contagi ed epidemie. Molti auguri di salute a lei e a tutti i visitatori di questo sito.

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 270

    Ringrazio Buteo per tutte le informazioni che posta, il punto di vista ” interno” di un medico è prezioso in questo momento! Purtroppo, nonostante ormai da tempo si sia dichiatato lo stato pandemico, ci sono paesi che non traggono esempio da chi ci sta passando ed è dovuto correre ai ripari prima di altri. È successo anche in Italia, sentivo ieri una infermiera italiana in Spagna dire la stessa cosa, o in Inghilterra…Nel nostro piccolo, si vive alla giornata,aspettando buone notizie! Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle in Miriam!

    Guglielmo tell
    Ospite
    Post totali: 112
    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Cari Tutti, al link in calce trovate uno studio (fresco fresco) dell’Imperial College of London che, partendo da alcune ipotesi sulle leggi che governano la diffusione del Covid19, propone delle stime sui numeri del contagio: il numero reale di contagiati in Italia potrebbe aggirarsi ad oggi (se non ho travisato lo studio) a circa 5 Milioni di persone (quasi il 10% della popolazione). Ritengo che lo studio sia anche molto conservativo infatti non considera che molti italiani sono purtroppo morti di Covid senza neanche essere censiti.

    Quello che voglio trasmettere è di prendere con molta cautela i dati che forniscono alle 18:00 perché sono misurazioni affette da pesanti errori di rilevazione e quindi quando un dato aumenta o diminuisce rispetto al giorno prima è necessario che aumenti o diminuisca di un’ordine di grandezza perché la variazione possa significare qualcosa.

    Ecco il link:
    https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-Europe-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf?fbclid=IwAR1CkwwFarJFFScY5kQ58wODJXs5KL0m4uNSofVtkzGXf0MSJ0QCByFTSFM

    ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Caro Alef, di questi tempi sono in tanti a cimentarsi in proiezioni, stime, previsioni, alle quali fanno seguito, con puntualità, controproiezioni, controstime e controprevisioni, sulla cui attendibilità non mi pronuncio non avendo né i mezzi né le competenze per farlo a qualche titolo. So però che i numeri che ci bombardano quotidianamente, a seconda della nostra inclinazione, vanno ad alimentare le paure o le illusioni speranzose, queste ultime esorcizzanti le prime. Purtroppo non ci è dato di conoscere la situazione di fatto e la sua reale entità, ma, se anche fosse, cambierebbe qualcosa? Per i più paure e speranze rimarrebbero tali, o magari si invertirebbero. Ma, di nuovo, cambierebbe qualcosa? Noi abbiamo imparato, o stiamo imparando, a essere pragmatici, ossia positivi e fattivi, con noi stessi e con gli altri, a cominciare da chi ci sta vicino e da quelli che vengono in nostro contatto. Pragmatismo, nel contesto che si è venuto a determinare, significa innanzi tutto osservanza rigorosa delle regole di buon senso che sono state indicate, quindi essere di esempio, agendo con la necessaria prudenza che è la prima forma di prevenzione. Quanto all’essere fattivi, utilizziamo con puntualità gli strumenti che ci vengono affidati per la finalità a loro pertinenti, senza misticismo, che sarebbe anch’esso un modo di esorcizzare paure profonde, ma con fiducia, ricordando giorno per giorno, ora per ora, chi siamo, dove siamo e perché vi siamo. Non possiamo fare nulla di più, ma anche nulla di meno, ricordando anche che il senso degli avvenimenti che attraversiamo lo costruiamo noi, ciascuno sulla base delle proprie e individuali peculiarità e del grado di consapevolezza col quale ci poniamo di fronte alle vicende della vita. Così come potremmo non farlo, demandando al caso, o al fato, la responsabilità di quel che accade. Epperò avremmo perso un’occasione per imparare qualcosa di nuovo. Ecco, sono convinto che essere miriamici significhi soprattutto questo: vivere per imparare e imparare per crescere”, per evolversi nella direzione del Bene. Sempre e comunque.
    Scusa, Alef, se sono andato ben oltre la portata del tuo post e di quella che verosimilmente voleva essere solo una informazione, ma ho sentito l’impulso a esternare delle considerazioni che rimuginavo da un po’ e che ho voluto condividere.
    Un caro saluto a tutti.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Grazie Ippogrifo delle tue considerazioni molto pragmatiche. Purtroppo, per essere pragmatici, chi può e deve organizzare la ripartenza dell’Italia è costretto a prendere decisioni dopo aver interpretato i dati contrastanti di cui parli. Queste decisioni avranno impatto sul prossimo futuro dei nostri concittadini, i quali potrebbero essere costretti ad attraversare un lungo periodo di grandi disagi. Non dobbiamo pensare però che queste decisioni riguardino solo il governo. Ciascuno di noi può fare il suo per contrastare l’impatto del Covid sull’economia italiana. Quindi anche ciascuno di noi sarà chiamato (oppure è già stato chiamato) a riorganizzare tante attività che possono generare benessere per gli italiani (chiaramente ciascuno nel suo perimetro di influenza grande o piccolo che sia). Dal mio punto di vista (ma se sbaglio vi prego di farmi ravvedere) anche questo significa fare del Bene e non è in contrasto con l’essere Miriamici. Cosa ne pensate?

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Mi ricollego agli interventi di Alef e Ippogrifo sul tema del bombardamento di notizie in merito al Covid19. Ormai sono 2 settimane che cerco di guardare pochissima TV e leggere meno news del solito perchè altrimenti diventa uno stillicidio tra buone e cattive notizie che mi fa più male che bene. Ho preso l’abitudine di accendere la Tv verso le 21.30 in modo da vedere qualche film interessante, anche se già visto, che mi permetta di rilassarmi un pò dopo una giornata di lavoro lunga ma intervallata da varie pause e, quindi, non stressante. A proposito, ci vuole un thè. Un abbraccio

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