LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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  • ondina
    Partecipante
    Post totali: 80

    Mi sembra che stiamo vivendo un momento un po’ caotico e non so se sono d’accordo con te kridom. I comportamenti avuti durante il periodo delle vacanze sono stati abbastanza sconsiderati, mi riferisco alla riapertura delle discoteche…..difatti i casi sono in aumento
    Inoltre mi sembra di recepire dalla maggior parte delle persone la voglia di fare finta di nulla. È vero si deve continuare a vivere, ma è necessario fare qualche rinuncia
    Proprio l’altro giorno ho discusso con mio figlio, che voleva iscriversi in palestra e fortunatamente si è convinto che per il momento è ancora imprudente
    Non è facile fare passare certi messaggi quando la maggioranza fa l’esatto contrario
    Anche questo può essere un allenamento per imparare ad avere la forza e il coraggio per nuotare come i salmoni contro corrente…. io lo trovo così difficile ma cerco di mettercela tutta!
    Buona serata a tutti

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Concordo, Ondina. Quando in aprile, nella situazione drammatica in cui versavamo in Lombardia, leggevo di Wuhan, non ci potevo credere. Mi chiedevo come fosse possibile che stessero azzerando i casi, così presto! non poteva essere vero… al solito, propaganda della dittatura… Eppure i filmati non potevano essere così contraffatti, gli ospedali si svuotavano ed erano smantellati, una folla immensa lungo le strade sventolava bandierine, applaudiva, gioiva e osannava quegli infermieri e quei medici che si allontanavano dagli ospedali-Covid, nella colonna di autobus, in lacrime di stanchezza e gioia per lavoro esaurito.
    E poi è accaduto anche qui. Si sono svuotate le Terapie Intensive e i reparti Covid. Quindi, tutto vero. Il lockdown, il distanziamento fra le persone funziona, proprio come l’abbiamo studiato, proprio come si spengono i focolai epidemici ovunque, proprio come fu estirpato il vaiolo, perché con il solo vaccino non ci saremmo riusciti. La formula vincente è: circoscrizione dei nuovi focolai + vaccino. Dove non c’è vaccino, isolamento.
    Eppure la differenza con Wuhan è enorme: in Cina l’apertura è avvenuta a contagio azzerato. Il 26 aprile fu il primo giorno con zero casi e dal 18 maggio non se ne registrano più. Tutte le norme di sicurezza, di protezione delle persone, l’utilizzo costante della mascherina, sono state e continuano a essere mantenute. E si mantiene il risultato.
    Le scorciatoie non danno segno di funzionare. Noi Italiani siamo stati molto bravi nel lockdown. Anche questo non l’avrei creduto. Con ironia, vignette e battute di spirito, canti… leggerezza. Anche fra i giovani, fra i bambini, una ventata di buon senso in cui non avrei sperato. La paura, l’emozione primaria che ci avverte del pericolo, è stata adeguata consigliera. Poi, i messaggi contraddittori a vari livelli, compiacenti, quando non vergognosi da alcuni ambienti scientifici e pseudo-tali, sono stati non solo confondenti, ma hanno infuso falsa sicurezza e ingenerato i comportamenti di cui parli tu, Ondina.
    Catulla scriveva in un post a luglio di ritenere “che anche l’ansia da contagio e la paura costante possano essere una violenza emotiva che indebolisce anzitutto noi stessi ma pure gli altri” e parlava di “un tam tam mirato a spaventare per ottenere obbedienza alle regole.” Aggiungeva “La gente ha resistito alle bombe delle guerre, alle incursioni dittatoriali, alle pestilenze…” ….
    Sì, anch’io ho la certezza che, aldilà della malattia e dei decessi, passati e a venire, l’umanità sopravvivrà al SARS-CoV2. L’Umanità. E noi?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Mi trovo in un’area piccola e ristretta, per molto tempo a contagi 0, o quasi. Poi con l’estate si sono abbassate le difese, coi rientri dalle ferie, dai viaggi, dai matrimoni celebrati, dalle feste, dalle discoteche e dal poco o nullo distanziamento. I contagi hanno ripreso anche qui diffondendosi a macchia d’olio. Concordo con voi, bisogna continuare a mantenere le misure necessarie, ad essere responsabili, e ad attivare gli strumenti che la Schola ci mette a disposizione contro il contagio pro salute populi. Scriveva il Maestro Kremmerz che il bellissimo e simpatico pianeta che ci ospita se sorride ci invia un terremoto e se piange una nevicata orrenda. Per dire che la Vita è anche questo e noi non possiamo sottrarci. I Maestri a seconda delle circostanza, però, ci hanno sempre affidato gli strumenti atti a difenderla.
    Anche io, però, constato con delusione gli atteggiamenti irresponsabili e la propaganda non credibile in un senso o nell’altro che accompagnano l’epidemia.

    guglielmo tell
    Ospite
    Post totali: 112

    l’attuale situazione mi spinge a delle riflessioni sulla comunicazione ermetica.
    osservo infatti due gruppi di opinioni contrastanti: uno che sembra prevalente e che condivide le informazioni ufficiali del governo trasmesse piu’ o meno fedelmente dai mass media, ed uno che appare minoritario e che potremmo definire eretico, che contesta i dati ufficiali o comunque come vengono interpretati, sia del governo che dai massmedia. potremmo immaginare, perche’ non visibile, un terzo gruppo, piu’ o meno nutrito, che dubita dell’interpretazione ufficiale, ma che per varie ragioni, che per pura semplificazione riassumo con il termine:”quieto vivere”, preferisce non esporsi.
    ora penso che gli ermetisti nella storia, vivendo una visione della realta’ avanzata rispetto al contesto in cui vivevano (e se anche la loro visione si differenziava dalla massa solo da un punto di vista gnoseologico scientifico, questo inevitabilmente aveva ricadute sull’intera organizzazione della societa’ e dunque anche sulla vita diretta di chi aveva un visione ‘normale’, portandoli a parteggiare per il potere secolare anziché’ quello spirituale, ad esempio, con conseguenze sulla pace e sulla guerra) spesso se non sempre hanno vissuto ‘dissociati’ dal contesto, occultando il loro pensiero per ragioni di necessita’, e buona parte dell’aggettivo ermetico ha preso, almeno nel senso comune, significato da questa chiusura un po’ obbligatoria, sia per evitare di essere bruciati o linciati, sia perche’ esporre le loro visioni sarebbe stato inutile per la difficolta’ di comunicare qualcosa che e’ piu’ avanti del senso comune, a cui un singolo puo’ pervenire solo attraverso un lavorio interno, non certo per mera ascolto di un messaggio diverso. da qui l’ opportunita’ e la necessita’ di stimolare questo lavorio attraverso messaggi simbolici di personaggi che non si esponevano direttamente (come rosenkreuz che non si sa bene chi sia).. o penso anche all’ opera di un campanella, la citta’ del sole, scritta in carcere, ma immaginata come quella di una societa’ di un altro pianeta, non certo la nostra.
    tuttavia non tutti gli ermetisti riconosciuti come tali hanno scelto questa via di comunicazione ‘ermetica’, forse per ragioni caratteriali, e penso ad un giordano bruno che si diceva non fosse certo una persona facilissima, forse per ragioni storiche, cogliendo nel contesto socio temporale l’ opportunita’ di ri-velare cose prima neanche nominabili, e qui penso a Giuliano Kremmerz. Entrambi hanno pagato la loro scelta di esporsi in modo duro, chi con la vita, chi con polemiche che han portato ad un esilio volontario. sicuramente il tempo e’ stato galantuomo ed ha dato giustizia ad entrambi, ma al momento della loro vita certo non deve essere stato facile, e mi chiedo tra chi assisteva al rogo di Giordano Bruno al campo dei fiori, quanti ammiravano il suo eroico furore che gli faceva sfidare tutto e tutti per le sue idee, e quanti invece gioivano della punizione della sua arroganza intellettuale di volerne sapere piu’ dei dottori della chiesa dell’epoca, e che soprattutto minacciava anche le proprie personali piccole certezze?
    chissa’ fra 5 anni o piu’, in una fase sociale spero piu’ calma, come si giudicheranno le polemiche di questi mesi.
    un caro saluto a tutti

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Un caro saluto a tutti. E’ un pò che non scrivo sul forum, ma Vi seguo sempre e leggo con interesse tutti i post.
    Leggendo questo forum, mi sono accorto dell’enorme sensibilità che traspare da ogni commento, anche laddove si tratti di sole valutazioni di carattere scientifico.
    Abbiamo a cuore il bene dell’Umanità tutta, e questo ci porta a “sezionare” ogni tipo di informazione che ci viene fornita, sia dai mass media, sia dai medici, sia dai presunti tali.
    Abbiamo una grande arma al nostro fianco: il Bene e l’Amore che sorregge la nostra vita, e la possibilità di valutare le situazioni al di fuori di quel senso comune che ormai ha pervaso da anni tutto il nostro povero mondo.
    Mi ripeto sempre un passo del nostro Credo: “La forza combattiva che vince pugnando invitta”.
    Al di là delle opinioni, tutte legittime e rispettabili, nei loro contenuti e nelle loro asserzioni, voglio pensare che la Forza che ha alimentato tutto coloro che hanno superato momenti difficili, sia la stessa Forza che, dentro di noi, “combattendo invitta”, ci porterà alla vittoria sul “male dei dolori umani”.
    Atteniamoci agli utili mezzi di difesa di cui possiamo fornirci: mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. E continuiamo a combattere.
    Un caro saluto e un abbraccio a tutti Voi.

    Seppiolina74
    Ospite
    Post totali: 112

    È vero Angelo, dobbiamo continuare a combattere. E ad avere fiducia.
    Un forte abbraccio a tutti

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Mentre riflettevo sul nostro comune anelito di affrontare questo delicato momento nel migliore dei modi e ci confrontiamo esprimendo le nostre opinioni con l’aiuto scientificamente parlando di pochi dati oggettivi, mi sono ricordata del post di Admin Kremmerz del 16 Luglio e me lo sono andata a rileggere. Devo dire che mi ha rasserenato immediatamente, aiutandomi a ritrovare subito il senso certo e sicuro del nostro operare in qualità di tramiti nella Terapeutica Ermetica. Non siamo soli, non navighiamo a vista, seguiamo la Stella Polare della della Delegazione Generale. Fortunatamente. Con infinita riconoscenza.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE… E mi viene da dire che pur rispettando qualsiasi opinione ricordo come il nostro metodo porti a circoscrivere l’opinione nell’ambito della propria esperienza e, laddove non sia possibile, nell’ispirazione a fonti attendibili (che al momento sono Istituto Superiore di Sanità e gli articoli pubblicati sulle riviste scientifiche soggette alla peer review, cioè a quel ‘controllo dei pari’ che può garantire la serietà di un metodo scientifico).
    Invece, purtroppo, nella pletora dei social e nell’ansia da scoop, il politico si erge a virologo, la panettiera in tre lezioni è diventata farmacista, e l’anziana signora concorda col cantante che testimonia in TV. E questo non va bene, perché non si fa altro che alimentare confusione, timore, e – per reazione al timore e alla confusione – anche la disattenzione e la superficialità.
    Penso dunque alla nostra Schola che da decenni, e ben prima del COVID o di qualunque altra del genere, ha lavorato nella persona dei Maestri e tramite le Gerarchie per educare a un ‘metodo’: che fosse scientifico, rigoroso sulle fonti, disincantato sulle chiacchiere e soprattutto fautore di ‘buon senso’. Penso agli strumenti di cui siamo dotati fin dal nostro ingresso nella Schola e a quante riflessioni scaturiscono se ci si sofferma a ricordarne la sperimentazione e le conseguenze.
    Personalmente, dunque, credo che questa pandemia sia un’ottima occasione per verificare quanto di quel metodo ci sia rimasto addosso e quanto di quell’educazione miriamica ci sia sceso nel cuore.

    Guglielmo tell
    Ospite
    Post totali: 112

    Penso che oltre ai problemi sanitari ed economici questa pandemia lascerà, soprattutto nei giovanissimi, paura dei contatti umani diretti. Come si combatte la paura? Alla fine questa situazione non è così differente da una guerra civile dove ogni persona che incontri è potenzialmente un ladro o qualcuno della parte avversa (in questo caso un potenziale portatore di virus). In una guerra civile la sicurezza di uscire per strada o incontrare qualcuno la da la possibilità e la qualità delle armi che si portano con sé, per cui come nel far west, se qualcuno che incontriamo fosse nocivo, sapremmo come neutralizzarlo. Ed in questa situazione quali sono le armi di cui possiamo dotarci? Per noi sicuramente gli strumenti della schola, ma oltre a questo sicuramente un lavoro psicologico di autocoscienza contro la paura, l’esercizio fisico che ha effetti sia sulle emozioni che sul rinforzo del sistema immunitario, e chiaramente l’arma più potente è un sistema immunitario sano ed attivo. Come si rinforza il sistema immunitario? Il sole, il contatto con la natura, stare all’aria aperta, ridere, sorridere, l’arte, la musica, la vitamina C e D, l’alimentazione sana, e se dobbiamo credere alle ricerche sul virus, il rosvenolo del vino rosso, l’artemisia, la quercitina contenuta in capperi, cipolla rossa e radicchio son tutti specifici nella prevenzione di questo virus. Chi scrive vi augura un Buon giorno del Sole sempre dal ristorante dedicato al mago Edward Kelly sotto il castello di Praga, e si autoprotegge con un bicchierino di assenzio (artemisia)

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Bello il post di Kridom, che ci fa riflettere sempre e comunque sul dilemma dell’Urbe. Concetto legato ai soli segreti della Roma Ideale (amor, punto di partenza, forse per questo “Caput Mundi”), oppure estensibile all’intero italico territorio, a suo modo interconnesso e operante in costante sinergia nel corso dei tempi cioè dei millenni? Se ricordo bene, il Maestro scrisse proprio a proposito di Mamo Rosar Amru – Pontefice di Iside, proveniente dalla Caldea, che ove poggiava un piede con quell’intento, ivi sorgeva un Tempio, ed il nostro territorio è disseminato di resti o di Simboli che testimoniano l’impronta di questa Tradizione. Circa alla metà dell’Ottavo Dialogo, il Maestro Kremmerz così scrive: “Ed insisto sulla latinità della scuola perché ritengo che la teosofia mitologica dell’antica Urbe contenga tutto quanto in maniera confusa si trova disseminato nel Bramanesimo, nel Buddismo, nel Taoismo, nel Confucianesimo e in tutte le religioni dove si vanno a scovare iniziati e protopapassi dell’Occultismo. In Italia, l’ho detto tante volte, non vi è ricchezza di pozzi di petrolio o di miniere di carbon fossile, però vi è immensa dovizia di pensatori e discepoli dell’Occultismo, come si è chiamato l’insieme di conoscenze riguardanti il mondo segreto che è in noi, libro chiuso ai profani ed ai mercanti di parole”. In un altro scritto presente all’interno della Medicina Dei, il Maestro puntualizzava: ”Il Lazio a latendo perciò nel secreto linguaggio dell’Urbe, il Latium è il nascondiglio del nume”. Forse, non proprio per caso, e forse in ragione alla grandezza della Genia Italica a cui il Maestro in più scritti ha fatto riferimento, ampiamente inclusiva di “quell’immensa dovizia di pensatori” sopramenzionati, è stato un pool di ricercatori italiani che già agli inizi di febbraio 2020, guarda caso a Roma presso l’Ospedale Lazzaro Spallanzani, riuscì ad isolare il virus “Covid-19” per certi versi ancora sconosciuto, e proprio in questo Presidio Ospedaliero alla fine di agosto, è cominciata la fase sperimentale sulle persone di un vaccino prodotto e brevettato da una società biotecnologica anche questa italiana.
    Concordo appieno con Guglielmo Tell nell’ottica di una particolare attenzione soggettiva a tenere in buona forma il sistema immunitario, quindi adeguati apporti vitaminici come menzionato, per quanto possibile tenere sotto controllo i picchi di stress psicofisico, un tutt’uno, l’ormone dello stress (cortisolo), è sempre in agguato e pronto a fare il suo lavoro, ma sono i ritmi della vita moderna che tendono a farcelo iperattivare, e qui cominciano i guai. Poi ancora adeguata alimentazione e perché no, ambiente sano dentro e fuori di noi. Chiaro, è uno sforzo di conoscenza e consapevolezza, ma specialmente in un momento come questo, vale la pena di investire su questo fronte.
    Un abbraccio ed una buona domenica sera a tutti i naviganti, dentro ma anche fuori “dall’Urbe”.
    Ancora un caro saluto.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Bello il post di Kridom, che ci fa riflettere sempre e comunque sul dilemma dell’Urbe. Concetto legato ai soli segreti della Roma Ideale (amor, punto di partenza, forse per questo “Caput Mundi”), oppure estensibile all’intero italico territorio, a suo modo interconnesso e operante in costante sinergia nel corso dei tempi cioè dei millenni? Se ricordo bene, il Maestro scrisse proprio a proposito di Mamo Rosar Amru – Pontefice di Iside, proveniente dalla Caldea, che ove poggiava un piede con quell’intento, ivi sorgeva un Tempio, ed il nostro territorio è disseminato di resti o di Simboli che testimoniano l’impronta di questa Tradizione. Circa alla metà dell’Ottavo Dialogo, il Maestro Kremmerz così scrive: “Ed insisto sulla latinità della scuola perché ritengo che la teosofia mitologica dell’antica Urbe contenga tutto quanto in maniera confusa si trova disseminato nel Bramanesimo, nel Buddismo, nel Taoismo, nel Confucianesimo e in tutte le religioni dove si vanno a scovare iniziati e protopapassi dell’Occultismo. In Italia, l’ho detto tante volte, non vi è ricchezza di pozzi di petrolio o di miniere di carbon fossile, però vi è immensa dovizia di pensatori e discepoli dell’Occultismo, come si è chiamato l’insieme di conoscenze riguardanti il mondo segreto che è in noi, libro chiuso ai profani ed ai mercanti di parole”. In un altro scritto presente all’interno della Medicina Dei, il Maestro puntualizzava: ”Il Lazio a latendo perciò nel secreto linguaggio dell’Urbe, il Latium è il nascondiglio del nume”.
    Un abbraccio ed una buona domenica a tutti i naviganti, dentro ma anche fuori “dall’Urbe”.
    Ancora un caro saluto.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Caro garrulo, la tua “ricetta” per non ammalarsi, credo che, se la si riuscisse a mettere in pratica in tutte le sfaccettature che tu citi, non solo non ci farebbe ammalare ma, credo, ci farebbe vivere cent’anni in salute!!!
    Per quanto riguarda, poi, l’ambiente sano fuori di noi, dimmi come fai che qui vedo un tale caos, una tale violenza, una tale perdita di qualsiasi ideale che la metà basta….
    A parte le battute, tutti questi aspetti che tu menzioni, sono i mattoni del nostro stato di salute sui quali noi Miriamici siamo chiamati, perché lo abbiamo liberamente scelto, a lavorarci su, in ogni tempo e in ogni circostanza. Per quanto mi riguarda lo sforzo di mantenermi (più o meno) in salute non è un aspetto della mia evoluzione, e l’evoluzione stessa, un passo dopo l’altro. Vi abbraccio tutti

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Carissimi tutti, buonasera.
    Sono assente da un po’ e non provero’ a dire cause che sostanzialmente non esistono. Non sono stata impegnata, non sono stata poco bene, non sono stata… Sono invece stata a riflettere sulle conseguenze, di cui giustamente parlano Guglielmo Tell e m-rosa: i rapporti e nuovi comportamenti .
    Anche da me sono diventati prudenti e diffidenti, ma anche contrastanti.
    C’è chi si allontana spaventato solo all’ipotesi che stai prendendo la sua direzione, chi invece ti incontra e si fa prendere dal dubbio se abbracciarti e baciarti, onde fermarsi sulla valutazione della non condivisione che spunta attraverso quell’unica fascia rimasta scoperta, gli occhi. Ecco gli occhi. Abbiamo imparato a riconoscere le persone da un quarto del volto, a chiederci se siano o meno le persone che conosciamo, ad interpretare se sotto c è un sorriso o una smorfia. Un esercizio forzato ma divenuto automatico.
    L’altro giorno ho incontrato per alcune ore con piacere un Fratello di Napoli, una ventata piacevole di vita vecchia e “normale”. ..in attesa che queste ventate diventino respiro costante.
    A me la pandemia, nel suo devastante cammino, ha dato, come ho detto piu’ volte, un beneficio insperato. La riflessione, la sosta del pensiero, la pace dentro me stessa, la visione del dentro. Forse , alcune grandi cose necessitavano della sedimentazione . La discesa, fino alle consapevolezze non è facile, spesso dolorosa, ma tanto benefica, quando ci si accorge che dentro abita un mondo che è stato poco abitato e che non è piu’ tempo di stare affacciato alla finestra, ma di vivere lo spazio dell’essere e gustarne la voce che parla un linguaggio di amicizia con la vita nel suo senso piu’ pieno.
    Vi abbraccio tutti e a presto

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Bentornata, Mercurius3.
    Sono contenta che sconsiglino il saluto col gomito. Meglio la mano sul cuore.
    Segni più significanti.
    Il nostro saluto con la destra mano aperta in alto supera per significato di gran lunga baci e abbracci.
    Bello il pensiero sulla Pace interiore ed esteriore.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Ci sei mancata Mercurius, mi piace molto l’idea di un nostro spazio profondo che parla un linguaggio di amicizia con la Vita, perché è proprio così, c’è un “luogo”, in ognuno di noi, che ad entrarci ti senti un tutt’uno con l’Esistente, ed è bellissimo!
    Interessante è anche riflettere sui saluti, anche io trovo orribile il saluto di gomito, come d’altronde non mi mancano affatto tutti quei baci che ci dispensavamo, molte volte distrattamente e senza pensarci, prima del Covid. Sono d’accordo Tanaquilla,nulla è meglio della mano aperta alzata e dello sguardo d’amore di due miriamici che si incontrano.

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