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Sono d accordo con te, cara Mandragola, bisogna essere ottimisti e, osservare come la Vita si organizza e procede grazie alle sue dinamiche, a me aiuta molto! Per il resto non ci rimane che pregare i Numi, come dicevi,e fare la nostra parte e cioè attivarci senza tentennamenti e con perseveranza, grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione….del resto, proprio ieri pensavo, ma la parola Numero ,in fondo in fondo, contiene quella di Nume…e questa mi sembra un’ altra ottima notizia o no??!! Un caro abbraccio nella speranza di poterci presto ritrovare
MagOspite3 Settembre 2020 alle 10:05Post totali: 112Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio ai nostri cari medici : per rafforzare le difese immunitarie, è opportuno prendere degli integratori naturali o farmacologici, oltre a vitamine e sali minerali forniti da una “Buona” alimentazione a base di frutta e verdura?
Vi abbraccioLeggo e condivido la seguente notizia: secondo uno studio internazionale condotto dal Crn-nanotec di Cosenza e da un gruppo di ricercatori spagnoli, la “quercetina”, molecola presente nei vegetali comuni, funzioni da inibitore di una delle proteine del Sars-CoV-2, precisamente la 3CLpro che, se ho capito bene, agisce nella replicazione del virus.
Ne deduco, cara Mag, che un aumento delle dosi di frutta e verdura, non ci possono che far bene, sempre nei parametri di una dieta equilibrata.Ho l’impressione che gli integratori alimentari abbiano il valore che personalmente ognuno di noi attribuisce loro. In linea di principio non sono meglio di un qualsiasi sano alimento. Forse il buon senso è l’unità di misura da tenere di riferimento.
Davvero non coprendo questa ostinazione a voler riaprire tutte le scuole in presenza nonostante nelle altre nazioni l’esperimento abbia comportato la chiusura di tanti comprensori scolastici e campus dopo pochi giorni: è così complicato imparare dall’esperienza altrui? … forse sussistono sono elementi che mi sfuggono ma dopo l’aperture della sale da ballo in Agosto quella delle scuole potrebbe diventare l’innesco perfetto per la seconda ondata… ormai incipiente. Un altro semestre di didattica a distanza non avrebbe procurato alcun danno irreparabile e ci avrebbe consentito di comprendere meglio che la tecnologia, se ben usata, può essere molto utile all’umanità. Polemicamente vostro… Alef
La preoccupazione per un inesorabile rientro a scuola è presente e forte. Sono d’accordo che, perlomeno, bisognasse aspettare un paio di mesi…per monitorare l’andamento dell’epidemia. Nel frattempo, da queste parti, è giunta una temporanea ( e forse provvidenziale?)soluzione: mia figlia ha contratto un altro virus, meno grave e meno contagiante del Covid, che la ” obbligherà ” a stare in casa, al riposo e senza uso di farmaci, per un lungo periodo…ben oltre insomma l’inizio della scuola. Non so bene cosa pensare, certo è che ha i suoi pro e i suoi contro. Mi avanza un figlio!! Lui tornerà a scuola, ma ha già detto che farà di tutto per proteggersi ( mascherina, gel sempre pronto e distanza dai compagni…)Conoscendolo, ci credo ma… povera stella, spero basti! Continuando a chiedere forza e protezione alla Miriam, si va avanti!
Diversi studi avevano dimostrato che le vitamine, composti che siamo incapaci di sintetizzare, sono scarsamente utilizzate dal nostro organismo quando assunte come ‘integratori’, a differenza di quando ingeriamo cibo che le contiene. Poiché distribuite diversamente fra gli alimenti, la raccomandazione a una dieta varia e completa, mira anche a un apporto sufficiente ed equilibrato di tutte le vitamine. Diventa necessario ricorrere alla correzione farmacologica quando la dieta, per motivi culturali (es. vegana) o sociali (es. povertà) o per patologie (es. malassorbimento), ne sia priva, inducendo disvitaminosi e malattia carenziale. In questi casi il medico prescrive preparati farmacologici della vitamina carente, rientranti nella farmacopea ufficiale. Altro, quindi, rispetto agli integratori alimentari, che sono definiti dalla normativa di settore (Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169): “prodotti alimentari destinati a integrare la comune dieta…” e, in quanto tali, soggetti alle disposizioni in materia di sicurezza e proprietà degli alimenti, e non al rigido iter cui è sottoposta una sostanza per diventare farmaco. (per chi volesse averne un’idea, anche riguardo al percorso di sperimentazione e approvazione del vaccino anti-SARS-CoV2, rinvio al link http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-nasce-un-farmaco#).
Mi rendo conto che molti leggano ciò a riprova di garanzia di prodotto ‘naturale’ e, anche per questo, ‘efficace’. Sul ‘naturale’ dovremmo definire il significato che diamo alla parola e poi valutare ogni singolo prodotto. Sull’efficacia non c’è alcun obbligo di riscontro da parte del produttore. Così, come quando in pubblicità affermiamo che lo zucchero fa bene al cervello, non diciamo che un’ovvietà, essendo il glucosio una molecola indispensabile alla nostra sopravvivenza, altrettanto facciamo quando proponiamo questo e quell’integratore alimentare come utile alla nostra salute. Affermeremmo un’ovvietà, essendo… alimenti. Poiché però non tutti lo sono, non è detto che qualche, chiamiamolo ‘inconveniente’, e non ‘effetto collaterale’ perché farmaci non sono, salti fuori.
Mi trovo concorde con Gelsomino e, se Mag legge un fondo di realtà in questo discorso, può dare, e diamo anche noi, un occhio al prezzo. E immaginiamo che a qualcuno venga in mente di registrare lo zucchero come integratore alimentare: il ‘Saccarosio’ che fa bene al cervello, in blister da 20 compressine di 1 grammo, al prezzo di… Uhmm…, in effetti, a ben pensarci, si trova già in commercio…
Concluderei riportando un’osservazione di Enrico Bucci: “Seppure Sars-CoV-2 infettasse l’intera popolazione mondiale, solo una percentuale che è probabilmente intorno al 20 per cento sperimenterebbe sintomi, e di questi solo una percentuale molto più piccola morirebbe o avrebbe conseguenze severe. Tutti però sono esposti all’infezione e, da un punto di vista individuale, vogliono mettere al sicuro se stessi e i propri cari da rischi potenzialmente letali, per quanto le probabilità siano basse. È una situazione ideale per vendere a tutti prodotti che non fanno assolutamente nulla, ma che, visto l’alto tasso d’infezioni asintomatiche e di guarigioni spontanee, possono essere reclamizzati come efficaci”.per quello che è la mia esperienza quotidiana posso dire che è abbastanza difficile riuscire a mantenere le distanze pur stando attenti,
nei luoghi chiusi poi non se ne parla e anche persone, se vogliamo, più attente di me mi dicono che nei posti di lavoro è quasi impossibile evitare il “gomito a gomito”, dunque mi sono detta che l’unico modo, per ciò che mi riguarda, è cercare di essere più presente a me stessa, senza paura e attivare tutti gli strumenti di cui la schola ci ha forniti sapendo che la Miriam ci protegge se non ci esponiamo inutilmente e tenere duro finchè la situazione non finisce; speriamo presto!MagOspite6 Settembre 2020 alle 10:53Post totali: 112Grazie Buteo, m_rosa, Gelsomino e sono d’accordo con le vostre osservazioni che hanno chiarito alcune mie perplessità
E’ proprio vero Alef che la tecnologia -SE BEN USATA- è utile all’umanità compresi ad esempio i robot che aiutano negli interventi chirurgici. Al contrario e ne ho fatto esperienza in questi giorni non si può avere la pretesa che la tecnologia, per quanto avanzata, sostituisca gli esseri umani. Vi sono problemi che possono avere soluzioni non previste dai programmi per computer e alle quali sono uomini dotati di buona volontà e amore per i propri simili possono arrivare.
Guglielmo tellOspite7 Settembre 2020 alle 11:26Post totali: 112“Ricordate sempre che l’Italia e’ stata riconquistata e costituita dalla fede di generazioni e di secoli, e che l’imperio del pensiero latino, italico e romano sarà’ rinovato, e l’aquila dell’Urbe volerà’ sul mondo per la fede di tutti noi nel destino e nella missione della nuova civilta’ antibarbara , nel sole fulgido della nostra razza sempre viva e giovane”. dialoghi ermetici, terzo dialogo, pag. 64 nell’edizione miriamica.
cosa significa non saprei, ma mi da’ fiducia, soprattutto in questo momento non proprio roseo. abbracci a tuttiAnch’io entro sulla tecnologia i cui benefici dipendono da come viene usata, ovviamente. Per esempio, penso con meraviglia alle stampanti 3D, tridimenzionali, che oltre a stampare oggetti, stampano in modo mirato e adattato alla persona perfino cuori, mandibole, strutture facciali, orecchi ecc. Si sostiene che rappresentino una rivoluzione, ridefinendo gli orizzonti medicali. Pensiamo ai trapianti di organi umani che potrebbero con queste strutture artificiali stampate essere evitati! Ora, con tutte le debite cautele del caso, a me pare una cosa notevole… e a voi, medici e non?
Caro guglielmo tell, anch’io non so bene cosa voglia dire il Maestro nei Dialoghi, ma è certo storicamente che il suolo italico, portatore di un gene speciale, sia stato sottoposto “barbaricamente” per millenni alla conquista di chiunque…dalle Alpi alle Piramidi.
Quindi se malgrado ciò qualcosa si è mantenuto inalterato nell’Urbe, menzionata dal Maestro, pensa quanto forte e potente deve essere il Principio Intelligente che la anima.Bellissima questa tua ultima osservazione, Mandragola11!
In merito al ruolo dell’Urbe, mi chiedo se si fa riferimento specificamente alla città di Roma o piuttosto non si tratti di un riferimento ampio alla penisola italica (una sorta di Urbe ideale) dove Mamo Rosar Amru attraccò circa 2000 anni fa e dove probabilmente è stata custodita svariati millenni prima – come riporta sempre il Maestro Kremmerz – la scienza sacra, che poi è stata diffusa in Egitto e in Caldea.
Tornando al tema della discussione sulla pandemia, mi fa piacere notare che noi italiani – sebbene abbiamo il vizio di autodenigrarci molto – abbiamo complessivamente mantenuto un atteggiamento prudente durante l’estate e abbiamo rispettato le regole, che pure sono state criticate da alcune correnti di pensiero. Basta fare un confronto del numero dei contagi nelle ultime settimane con Germania, Spagna e Francia per rendersi conto che siamo più bravi di ciò che pensiamo di noi stessi come popolo. -
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