LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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  • ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Condivido il pensiero di tanaquilla9, specialmente quando dice che la nostra rotta non segue strade affollate. Lo stiamo constatando quotidianamente nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, che rischia di diventare emergenza sociale proprio in virtù della scala dei valori – o disvalori? – che struttura la vita dei più. Per tanti di noi, mi piacerebbe pensare per tutti noi, che abbiamo orientato la rotta verso l’Origine, questo tempo è servito per condurre qualche verifica, che poi si è tradotta in un’esperienza non scontata e che forse potrà contribuire a mettere un po’d’ordine nelle cose che riteniamo essenziali. Ma quante di queste lo saranno per davvero? E poi, essenziali per cosa?
    Mi piacerebbe avere un metro che mi restituisse in proposito la misura infallibile, ma credo che anche questo metro sia da costruire giorno per giorno, esperienza dopo esperienza, verifica dopo verifica, conferma dopo conferma. Come è nel nostro cammino. Ecco il grande privilegio di essere miriamici!
    Buona serata!

    Daniel56
    Partecipante
    Post totali: 47

    Le considerazioni di Alef mi hanno fatto ricordare i tanti passi del Maestro Krememrz quando cita le “epidemie morali” contagiose quanto le biologiche a cui talvolta si affiancano. Forse il senso di irresponsabilità è tale proprio per esorcizzare un male di cui si sa ancora poco. Fa riflettere il rapido collasso economico di vari sottosistemi economici-sociali (forse già fragili di loro) che imporranno “ob torto collo” un ripensamento anche dei comportamenti individuali. In bene o in meglio? In giro “sento” una prevalenza positiva (tralascio i media) con più consapevolezza come se ci si stesse “risvegliando” da una realtà virtuale, forse a causa dell’isolamento forzoso. Certo non mancano segnali inquietanti, anche recenti, di come istinti negativi siano solo stati sopiti. Ma se queste sono tendenze in atto per l’umanità, più o meno a noi prossima, sono ancor più convinto di proseguire per la strada che abbiamo intrapreso verso la Luce e l’Amore. Altro, per ora, non ci è dato di capire, ma forse non è così importante. Nella certezza di poterci rivedere presto, vi abbraccio fraternamente.

    Macrobio
    Partecipante
    Post totali: 63

    Mi sembra quindi che si torni quasi alle impressioni d’imizio chiusura: l’umanità, o una parte di essa, uscirà in qualche modo sensibilizzata e quindi migliorata da tutto questo?
    Personalmente anch’io, come voi, tocco con mano nel quotidiano diverse reazioni che rappesentwno più sfumature, che spesso stanno anche su posizioni opposte, ma un comune denominatore mi pare che c’è e spesso appare sottotraccia. Ora definire questa sensazione mi è un po’ difficile: negli atteggiamenti estremi che spingono ad un ritorno alla “normalità” mi sembra quasi di vedere un volersi aggrappare a qualcosa che probabilmente non tornerà o comunque non sarà più come prima.
    Ecco, forse la cosa che ci contraddistingue come miriamici è proprio il sapere, o comunque accettare l’idea, che alcune cose arriva il momento che semplicemente non servono più, quasi come un bimbo che lascia o suoi giochi perché è cresciuto (penso che questo ognuno di noi può testimoniarlo).
    Accettare il cambiamento sforzando quei limiti tutti umani del rimanere ancorati a stilemi passati è per noi miriamici, rispetto agli altri, una spinta notevole che probabilmente ci può aiutare, rispetto ad altri, in questo momento di passaggio.
    Voglio sperare per il bene di noi tutti (e di chi verrà poi) che questo porti ad una presa di coscienza dell’umanità (non mi illudo tutta ma forse una parte significativa) che conduca a riconsiderare le scelte sin qui fatte e a rivedere gli errori che si continuano a compiere. Chissà che questi siano da considerare buoni semi che in futuro daranno buoni frutti.

    Vi sento davvero vicini ed è una così bella sensazione trovarsi qui è leggervi!
    Un caro saluto a tutte e tutti.

    guglielmo tell
    Ospite
    Post totali: 112

    … “ecco perché gli uomini che hanno il senso della rettitudine, dovrebbero impedire che negli stati civili la medicina (la più imperfetta e mutabile delle scienze umane) diventi un’impresa statale.” (SM,II,106)
    E piu’ avanti: “(Le) grandi convulsioni sociali, che sono crisi di salute, se volute dalla Giustizia delle cose universali, o sono trionfi di plebe ingorda, se nemiche del concetto puro di Giustizia. (Corpus).

    Cari saluti a tutti

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Brani meravigliosi del M. Kremmerz. Parlare col Maestro Delegato Presente, quando possibile, o leggere ciò che scrive un Maestro Delegato è un lavacro, è come rinascere migliori, ed è nutrimento per l’animo che si riappacifica ed espande.
    Ieri sentivo in TV un virologo, di cui non ricordo il nome, che diceva: senza disprezzare tutti gli sforzi del mondo della scienza e della medicina tesi a trovare un rimedio e una cura al contagio, la storia della medicina ci prova che qualunque epidemia virale ha una sua curva, che dopo circa 70 gg. inizia a scendere, e questo, appunto, a prescindere da ciò che si cerca di fare. Non so se è così ma mi pare in linea con ciò che accade oggi.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Il cambiamento al quale stiamo assistendo, nelle abitudini e nei nostri modi vita, viene ovviamente vissuto come una difficoltà, e questo perchè incide sulla nostra maniera di rapportarci con tutto ciò che ci circonda. Ma quante abitudini, alla fine, sono del tutto inutili e vengono rimpiante solo perchè ancorate a strutture di vita che ci hanno accompaganto negli anni? Forse anche questa è una nuova rinascita, perchè il mio ottimismo, ancorato ad una visione della vita che dovrà riflettersi nelle mie scelte e ripetersi nel ciclo costante delle vite future, non può che confermarmi che con la forza indistruttibile del Bene e dell’Amore, che circolerà molto più forte di qualsiasi virus, il nostro futuro non potrà che puntare ad un miglioramento costante del nostro futuro.
    Alcuni li chiamano visionari, alcuni pazzi, alcuni fuori dal tempo, ma la realtà è che grazie alla nostra Schola i veri visionari sono quelli che non vedono che con i propri occhi e i propri sensi, e non hanno la “fortuna” di accorgersi che la vita può essere veramente diversa se vissuta con la consapevolezza che siamo veramente un UNO.
    La mia speranza è che l’umanita possa veramente prendere coscienza dei propri errori e dei propri sbagli. questo per un futuro migliore di tutti gli uomini. Anche per quelli di “non buona volontà”.
    Un abbraccio a tutti Voi. Vi sento vicini e confido nella forza che ci unisce.

    guglielmo tell
    Ospite
    Post totali: 112

    “…e nei momenti in cui lo spauracchio di una pestilenza si affaccia, in nome della salute collettiva, si spaventano perfino i più coraggiosi – con precauzioni intempestive, allarmanti, che creano il flagello della paura.”

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il post di oggi di Guglielmo Tell, rimanda agli scritti del Maestro Kremmerz del primo Novecento e quanto mai attuali, a proposito di “Considerazioni ermetiche su progresso, civiltà, educazione e vita sociale” che così iniziano:” Non emettete giudizi su quello che attualmente è la società umana e su quanto essa prende in considerazione. Voi non potete pronunziare una sentenza sugli errori e la virtù dei tempi: gli avvenimenti storici, come i metodi e la moda della vita, si giudicano serenamente dopo che son passati, e il giudice è neutro nei suoi apprezzamenti”. In altro scritto, sempre su tali argomenti, ricordo che il Maestro pronunciò:” Mores sunt tempora, i tempi sono la morale”, poi, se ben ricordo proseguiva con l’affermazione che la Scienza (Sacra) sta al di sopra di tutto, penso, presiedendo all’evoluzione dei tempi e della morale. Ciò che era consentito ieri, può non esserlo più oggi né tantomeno domani, altrimenti saremmo ancora agli editti barbari, con il costante e quotidiano terrore di invasioni armate, tutto sommato meglio quelle mediatiche. Questo per dire che non riesco assolutamente a comprendere se questo periodo di pandemia, una volta terminato nei suoi effetti devastanti, sarà foriero di una presa di coscienza ad opera dell’umanità tutta e quindi di un salto di qualità su tutti i fronti, oppure passerà così….. nella Letizia dell’oblio, credo di fatto, se così fosse, perdendo l’occasione letteralmente di trasformare il peggio in meglio cogliendone la sostanza, perché in Natura ogni medaglia presenta due facce, ed in quella “brutta” c’è sempre inscritto qualcosa che può rovesciare la faccenda se colto a tempo e ora.
    Ancora una buona domenica a tutti

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Un passo importantissimo del nostr grande Maestro cita: “…Oggi crediamo invece opera altamente civile quella di indicare al popolo un’opera attiva prettamente scientifica, prettamente umana, specificamente antisuperstiziosa. Noi vogliamo far capire che…il pensiero psichicamente inteso è una forza. Non una forza morale che si converte in materiale…ma una forza e un potere in sé e per sé che agisce sulle cose vicine, sulle più lontane, sulle lontanissime – che vi arriva con mezzi di comunicazione visibili o senza mezzi visibili di comunicazione, come nei due telegrafi, con fili o senza. Noi vogliamo concorrere a questa dimostrazione con una applicazione pratica che entri nella categoria generale dei benefici da dare in copia maggiore al popolo migliorato dalla cultura generale e sottrarlo alla superstizione di qualunque origine e additargli la fonte del bene e del male che è la mente umana e fargli intendere come sia elemento principale di ogni idea civile e di interesse principale per tutti che la nostra mente si educhi al bene e la volontà diventi buona volontà, attivamente buona.(C,I,52-54)”, come sottolineato nel post di garrulo1.
    Ogni giorno scopro come questa forza dentro di me è in grado di togliere la “ruggine” da meccaniscmi incancreniti dalla ideologie preconcette e insegnate da coloro che dicevano e dicono di avere in mano la Verità. Mi piace pensare che con la nostra forza di Amore e di Bene siamo nella possibilità di cambiare le cose. Non solo dentro di noi, ma per l’intera Umanita. Amore e Bene non possono avere confini e non potranno mai essere fermati, perchè sono parte di tutti coloro che oggettivamente cambiano, magari di poco, ma iniziano un cammino che troverà certamente la sua conclusione nelle vite future, grazie ad un duro lavoro portato avanti con tanta umiltà. Ogni uomo che cambia è una cellula del mondo che si rigenera, che riparte, che si sveglia dal sonno dei sensi. Confido che, piano piano, anche l’intero corpo dell’umanità, e non solo le singole cellule, possano diventare un vero Uno.
    Un abbraccio a tutti.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Caro Angelo, mi colpiscono del Tuo post, oltre alle Massime scritte dal Maestro Kremmerz sempre e quanto mai attuali, il riferimento a quando parli dei meccanismi incancreniti dalle ideologie preconcette insegnate da coloro che dicevano e dicono di “possedere” la Verità, o per usare un termine più soft, averla letteralmente in tasca (ma, mi viene da dire, che dalla tasca sfugge sempre e per enne ragioni). Ebbene, mentre in una qualunque Scuola il Docente insegna, il Discente prende appunti e memorizza, collega e metabolizza per come riesce, nella Schola, che come menzionato più volte ed in tanti scritti, non si insegna, non si dogmatizza ecc…., ma con la pratica dell’esempio e della correzione (Rectificando…) degli errori uno per uno, poco per volta, ma costantemente e progressivamente.
    E a proposito di esempio un grazie immenso va ai Maestri di ieri e di oggi, di tutti i tempi, che con il loro Esempio garantiscono la Retta Via e proteggono dai pericoli che l’incalzare della vita quotidiana presenta su ognuno, chi più, chi meno.
    Ancora una buona giornata e una buona domenica a tutti i naviganti in questo Cyber Spazio.

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    In questo periodo, cosi particolare per cio’ che riguarda le prudenze sanitarie, mi sono soffermata a riflettere sulla fisicità.
    Da sempre è stata una forma di comunicazione emozionale: un abbraccio, un bacio, una carezza, indubbiamente hanno sempre costituito un linguaggio, quello comunemente detto non verbale. E questo linguaggio non è meno importante di quello verbale. Ma credo che gli italiani, abbiano sofferto maggiormente, rispetto ad altre società, per il contenimento della sfera fisica. L’abuso della fisicità è certamente italiana, piu’ ancora meridionale. Sembra quasi che senza il toccare, ci sia una parte monca di dare e ricevere. Certamente non ne avranno sofferto gli scandinavi o gli olandesi che non hanno questa prerogativa come ineluttabile.
    Fatto sta che ora dobbiamo stare a “metri” di distanza e questo non toccarsi è diventata una regola sanitaria da seguire . Ho amiche che soffrono non per la reale situazione pandemica, ma perché non possono esprimere la fisicità. E mi son chiesta quanto sia importante per me. Credo di aver condiviso in modo piacevole la regola scandinava, e per chi mi conosce quale persona estroversa, parrà strano sapere che a me è sempre sembrato sgradevole, l’esagerazione di questo linguaggio non verbale.
    Viene spesso comodamente sostituito alla consapevolezza, mascherando con un abbraccio silenzioso il coraggio. Il coraggio di riflessioni espressive con concetti, con l’essere più maturo. L’essere che manifesta Amore con l’esempio, con le scelte, con la parola, col silenzio, col rispetto. E, come in questo caso pandemico, se si deve contenere il tatto, il non toccare, diventa l’espressione piu’ alta del rispetto per se’ e per gli altri, ed un atto d’Amore verso la salvaguardia della Vita.
    Come diceva la mia Signora del cuore “il mezzo e non il fine”.
    Non per ultimo mi viene in mente il “nostro” Saluto, simbolico e ricco di una ben altra comunicazione
    Noi miriamici credo siamo da tempi remoti, e in tempi avanguardisti , ben oltre le attuali regole governative
    Un saluto caro e a ben ritrovarci sugli altri interessanti argomenti di questo Sito

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Un mio collega, il cui papà è morto ad aprile di covid19, è stato chiamato dall’ospedale per fare il test sierologico con prelievo del sangue venoso. Premetto che il collega in questione ha avuto i sintomi del covid19 a febbraio ed è stato per una settimana con problemi respiratori che lo costringevano ad alzarsi di notte per poter respirare meglio. A marzo il padre ha mostrato i primi sintomi e, dal momento che inizialmente il 112 non voleva ricoverarlo, il figlio l’ha portato a casa sua per poterlo assistere adeguatamente; dopo 5 giorni di convivenza, visto che le condizioni peggioravano, finalmente il 112 ha mandato a prenderlo con l’ambulanza.
    Ebbene, sorprendentemente, il test ha dato esito negativo e nemmeno la sua dottoressa si spiega come la cosa sia possibile visti i sintomi che ha avuto a febbraio e la successiva convivenza con il padre malato. Mi sa che di questo virus conosciamo ancora molto poco, in particolare sulla durata degli anticorpi. Inoltre, il test potrebbe aver dato un falso negativo.
    Cara Mercurius3, comprendo la sgradevolezza di un eccessivo contatto fisico con persone estranee, ma non vedo l’ora in cui mi sarà possibile riabbracciare le persone a me care 🙂

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Caro Kridom, hai ragione, per chi è stato lontano, la ricongiunzione fisica appartiene alla normale voglia di stringere. Logicamente io intendevo, l’esagerazione e le lagne su un vivere che, comunque, dobbiamo prenderne atto, ha modificato il nostro stile di convivenza. Almeno per ora…
    Ti abbraccio anch’io

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Grazie dell’abbraccio, che ricambio affettuosamente a te e a tutti i naviganti!
    In merito agli effetti della pandemia, riscontro conseguenze a cui non avevo pensato: la mia vicina e il papà di un collega hanno il Fuoco di Sant’Antonio, il papà di un’altra collega mostra segni di decadimento senile che non aveva fino a 3 mesi fa. Temo che gli strascichi saranno abbastanza diffusi purtroppo, in particolare sugli anziani.

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214
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