LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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  • ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Ben detto, molto ben detto, Mercurius3!
    Devo dire che aspettavo questa cosiddetta Fase 2 con non poco scetticismo, anche perché devo ammettere che non nutro eccessiva fiducia nell’attitudune umana a capitalizzare il significato dell’esperienza: l’inclinazione diffusa è e resta quella del ‘passata la festa, gabbato lo santo’ e così quella che avrebbe potuto essere un’opportunità, sebbene sospinta da una condizione di necessità, di ritrovare sé stessi, come tu dici, e di parlare col proprio essere più profondo, finirà per aver lasciato nelle mani dei più non il ‘pacchetto’ da spendere per il meglio, ma un involucro fastidioso del quale liberarsi quanto prima. Ma per noi che siamo fuori dalla corrente comune, o quanto meno che proviamo a tirarci fuori, questi due mesi non sono stati due mesi di ‘chiusura’ ma di un’apertura inconsueta quanto insospettata, verso noi stessi, verso chi ci sta più vicino e verso ciò che sentiamo e viviamo come ‘Fratellanza’. E molti dei post di questo sito stanno a testimoniarlo.
    Un abbraccio a tutti.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Mi associo a Mercurius3 e ad Ippogrifo11, condividendone l’analisi e l’esperienza vissuta e ancora da vivere.

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Condivido anch’io il pensiero di Ippogrifico e di Mercurius.
    Negli ultimi due mesi, quando il mondo si è fermato, mi sono sentita meglio, più libera come se il vortice attrattivo della corrente comune avesse perso la sua forza. In questo momento di ripartenza sento sempre più forte la necessità di restare saldamente agganciata alla Catena di Bene e di essere vigile per non ricadere nuovamente nei soliti errori.
    Un fraterno saluto a tutti

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Ho letto con piacere il post di Mercurius e ne condividendo il pensiero; in un certo senso è il seguito ad un mio post di riflessioni personali sulla prima fase (v.post del 26 u.s.). Ritengo utile per il singolo ma anche per il forum quando riusciamo a far emergere anche un piccolo elaborato personale che ci permette di fare esprimere una parte di noi stessi. Tutto ciò testimonia la vitalità,la veridicità, l’utilità del sito che non ha prezzo.I dati scientifici sono importanti ma rimangono aridi se non portano ad una soggettivazione attiva.
    Un abbraccio

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Ti condivido anch’io mercurius e molto. Speriamo che i talenti di questo periodo, comunque molto difficile, siano messi a frutto con un pizzico di buon senso italico. Il mostro c’è, siamo ancora in batteria, per dirla alla toscana!Buteo grazie per le informazioni sempre molto utili e di aiuto per muoversi in questa babele mediatica. Buona giornata al Forum

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Concordo con i post di mercurius3 ed ippogrifo11. Questa Fase2 non mi fa sentire per niente tranquilla ed evito ancora le uscite limitandole allo stretto necessario. I mezzi della Schola mi hanno aiutato e continuano a farmi sentire più serena e protetta. Per quanto riguarda l’involucro fastidioso a cui si riferiva Ippogrifo, i primi segnali di impazienza nel ritornare alle vecchie abitudini, si sono già avuti con il permesso di spostarsi tra i vari comuni della stessa regione e poi l’abbandono in terra delle mascherine. Gesti incivili, che rappresentano il pensiero della maggioranza: “Al diavolo il coronavirus e le regole!”Buona giornata a tutti!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Aggiungo che sono d’accordo con ippogrifo: a guardarsi attorno non c’è di che stare allegri sull'”attitudine umana a capitalizzare” in positivo…intanto i femminicidi riprendono il via

    decla
    Partecipante
    Post totali: 57

    Bello leggervi e bello ritrovarsi sempre cosi vicini negli intenti, nelle parole, nelle emozioni e a volte anche nelle analisi e nei pensieri … in questo, a questo punto mi verrebbe proprio da dire, “nostro” sentire mi ritrovo nella considerazione che la vita in quest’ultimo periodo stia proprio dando a tutti una opportunità in più, che non va sprecata, spingendo a rimettere in discussione rapporti, modi di essere, priorità e anche a sbattere contro quelle porte che ergiamo da soli e che non ci permettono di aprirci alla vita e agli altri ….. e quando ci si guarda dentro con sincerità il percorso da affrontare è sempre abbastanza difficile e spesso anche poco gradevole, come molti già sanno, ma, se pur può essere stimolato da realtà così dolorose come quella che stiamo vivendo , può comunque portare arricchimento e anche creatività perché se si va giù comunque bisogna risalire gradino dopo gradino e quindi “costruire” …. Io penso, e lo dico col cuore, che essere parte di questa Schola che avvia ad un percorso iniziatico , oltre che di aiuto e stimolo in ogni senso, ti allena, ti prepara alla vita, a vivere più consapevolmente il proprio tempo e ad affrontare gli ostacoli, anche questa terribile pandemia, con più coraggio che, come diceva qualcuno, non significa non avere paura perché altrimenti parleremmo di incoscienza , ma coraggio proprio nella capacità, soprattutto nello sforzo, di riuscire a gestire la paura che, a mio parere, è sempre uno degli scogli più grandi di impedimento di ogni percorso evolutivo …. Forse adesso sembrerà strano da sentire, e magari anche un po’ contraddittorio, ma io, in questa cosiddetta fase 2, gradirei che la gente avesse un po’ più paura perché credo che alla fine questo, se vissuto coscientemente, sia anche un sentimento di protezione, che ti da la consapevolezza di un pericolo, che ti responsabilizza nei comportamenti ….. vedo troppa “leggerezza” in giro, per usare un eufemismo, che se fuori controllo potrebbe veramente causare danni, oltre che a se stessi anche a tutti gli altri …. ma voglio essere fiduciosa e sperare che, se pure non tutti , qualcuno in più possa trarre bene da tutto questo e soprattutto dare maggior valore alla vita perché, come dice Mercurius3, “la Vita prosegue ma chiede rispetto” ….. vi abbraccio tutte/i fraternamente e caramente ….

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Il 25 marzo postavo una nota sull’uso dell’idrossiclorochina, che il M.to Anjel aveva segnalato essere utilizzata in Francia per la terapia del CoViD-19.
    Il 30 marzo l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) annunciava l’adesione dell’Italia allo studio multicentrico multinazionale COP-COV, finanziato dalla COVID-19 Bill & Melinda Gates Foundation, condotto dall’Università di Oxford con il supporto della Medicina Tropicale Mahidol Oxford (MORU) di Bangkok, in 6 centri in Asia e in Europa. La sperimentazione prevedeva il reclutamento di 40.000 operatori sanitari a forte rischio di contagio, per testare l’efficacia del farmaco nel prevenire lo sviluppo della CoViD-19. In Italia lo studio è affidato all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria Negrar di Valpolicella (VR), coinvolgendo oltre 800 fra medici e infermieri. Agli inizi di maggio è iniziato un altro studio al San Raffaele di Milano e, in totale, sono cinque in Italia gli studi avviati per verificare l’efficacia dell’idrossiclorochina in prevenzione o in terapia, che rientrano nel mega-trial clinico “Solidarity”, indetto dall’OMS, per ottenere rapidi risultati nella ricerca di farmaci utili alla terapia del CoViD-19, grazie alla collaborazione fra i diversi Paesi.
    In piena emergenza CoViD nel nord d’Italia, l’AIFA autorizza medici ospedalieri e di famiglia all’utilizzo della molecola nelle fasi precoci della malattia, con risultati che, dai post che leggevo nella chat fra colleghi, apparivano incoraggianti, per miglioramento clinico e riduzione del ricorso all’ospedalizzazione.
    In questi giorni a sorpresa l’OMS decide di interrompere le ricerche su idrossiclorochina nei pazienti COVID-19 in seguito all’uscita su The Lancet del 22 maggio di uno studio, che rileverebbe un tasso di mortalità più elevato in chi è in trattamento col farmaco.
    Da qui la sospensione delle ricerche in molti paesi e, il 26 maggio, l’AIFA ne sospende l’utilizzo anche in Italia, sia in ambito ospedaliero sia domiciliare, consentendolo solo all’interno degli studi clinici già avviati, e ne revoca la rimborsabilità dal 28 maggio per i pazienti CoViD.
    Il prof. Andrea Savarino ritiene che i dati pubblicati su The Lancet siano influenzati dai limiti insiti in uno studio condotto sull’analisi retrospettiva raccolta in 671 ospedali fra sei continenti, dove è inevitabile una distribuzione non omogenea di preesistenti fattori di rischio nei pazienti. Dai dati preliminari in suo possesso, emergerebbe un effetto antivirale quando il farmaco è somministrato precocemente, anche se è ancora da verificare se determini la completa soppressione del virus.
    Se l’impressione positiva dei colleghi, in queste poche settimane di utilizzo dell’idrossiclorochina, non è sufficiente a sancirne la validità nella cura del CoViD-19, tuttavia avevamo la possibilità di trattare a domicilio la malattia in fase precoce con un farmaco maneggevole, del quale abbiamo linee-guida per prevenire gli effetti nocivi in chi avesse fattori di rischio, potenzialmente associati a una maggiore mortalità per eventi cardiovascolari, come avviene per i molti pazienti con malattie autoimmuni, che lo assumono quotidianamente. Ora aspetteremo i risultati degli studi in corso, i primi attesi entro l’anno.
    In questa vicenda si avanza il sospetto che la decisione dell’OMS, così poco supportata, s’inquadri nei contrasti insorti fra OMS e Stati Uniti. Se così fosse, sarebbe mortificante per il mondo scientifico, penalizzante per chi è malato e soffre. Un ritorno alla ‘normalità’ dal sapore un po’ amaro per chi crede come noi, come Mercurius, che ‘la Vita prosegue ma chiede rispetto’…

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Cara Buteo,speriamo che il buon senso prevalga su scelte di parte e la sperimentazione prosegua per il bene di tutti.
    Nel frattempo si sta facendo qualcosa per prevenirle queste epidemie?
    Il “WWF Italia in PANDEMIE, L’EFFETTO BOOMERANG DELLA DISTRUZIONE DEGLI ECOSISTEMI” fa un quadro molto desolante di un processo che sembra oeramai inarrestabile riguardo alla diffusione di virus e batteri che vagano per il mondo senza più “casa”:
    “Tutelare la salute umana conservando la biodiversità. Le foreste tropicali non sono l’unico ambiente verso cui si sia rivolta la forza distruttiva della nostra specie, ma sono senz’altro il più ricco di vita e il più complesso. In questi ecosistemi si ritiene vivano milioni di specie in gran parte sconosciute alla scienza.
    Tra questi milioni di specie ignote ci sono virus, batteri, funghi e molti altri organismi, molti dei quali parassiti. Ebola, Marburg, Lassa, il vaiolo delle scimmie, e il precursore dell’HIV sono un campione minuscolo della miriade di altri virus non ancora scoperti. Nella maggior parte dei casi sono parassiti benevoli che non riescono a vivere fuori del loro ospite. Oggi però la distruzione degli ecosistemi sembra avere tra le sue conseguenze la sempre più frequente comparsa di patogeni in ambiti più vasti di quelli originari.
    Come scrive David Quammen: “Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie”.
    I virus, soprattutto quelli il cui genoma è costituito da RNA, essendo facilmente soggetti a mutazioni, si adattano bene e velocemente alle nuove condizioni e a nuovi ospiti.
    La distruzione delle foreste può quindi esporre l’uomo a nuove forme di contatto con microbi e con specie selvatiche che li ospitano.”
    Nell’articolo c’è un lungo elenco di esempi di come l’intervento umano sugli ecosistemi possa portare a degli squilibri ecologici che hanno un effetto sulla nostra salute.
    Ma nanche qui, quanto ci sarà di vero e di non pilotato da interessi di parte?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    E’ molto difficile veder chiaro nelle dinamiche sottese al vaccino e alla sua distribuzione. Vi sono interessi colossali, mondiali cui è sottoposto. Così come non è semplice dare il giusto valore ai tanti allarmismi sulla salute del mondo e dell’uomo. Penso che in molti casi si tiri acqua al proprio mulino e bisognerebbe conoscere il retropensiero per esprimere un giudizio sereno.
    C’è una propensione al catastrofismo … mille e non più mille … la pseudo profezia Maya del 2012 … e altro. Eppure sono bastati due mesi in cui siamo rimasti a casa per far tornare le api, per avere aria meno inquinata. E anche se dicono che non ha avuto a che fare con le misure per frenare la pandemia, si è anche chiuso il buco dell’ozono artico.
    I tempi rimangono difficili, la fase 2 vede una fetta di umanità peggiorata perché esasperata. La malattia e il rischio di contagio ci sono ancora.
    Mantenere il rigore delle precauzioni non è sempre facile nel contesto sociale e si trova anche l’amico che stupidamente si offende. I contatti con mascherina e guanti sono una modalità nuova che manterremo forse per parecchio tempo.
    Ma siamo sempre fiduciosi nel “Bene contro ogni strazio del dolore nei mali umani”.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 222

    L’esasperazione causata dallo stravolgimento dei ritmi indotto dalla chiusura a tappeto si è trasformata in un mega carnevale di Rio su scala nazionale a partire dal 5 Maggio. Dovevamo aspettarcelo perché è una dinamica naturale: se comprimi una molla, non appena rimuovi il vincolo che la comprime essa si espande immediatamente (se non viene governata da altri vincoli supplementari). Ovviamente spero che il Covid svanisca da se (anche se non è remota la possibilità di nuove chiusure durante il prossimo autunno/inverno) tuttavia, pur comprendendo il carnevale di Rio, non riesco a capire come la vista di centinaia di bare trasportate dai mezzi dell’esercito a Marzo ed Aprile non abbia sortito quasi nessun effetto sui comportamenti e sul modo di pensare di grosse fette della popolazione. Mi confronto con persone di molte regioni italiane e rimango basito della spavalderia incosciente con cui proprio coloro che risiedono nelle regioni più colpite protestino per i pochi vincoli che ancora limitano le nostre attività. E’ incredibile davvero ed è disarmante constatare questo disprezzo per le regole e per il prossimo permei la mentalità di molti. Per favore, non prendete questo mio post come se fosse un giudizio morale su chicchessia: volevo solo condividere il mio punto di vista di persona prudente che si trova, di colpo, circondata da persone che pare abbiano completamente dimenticato (o rimosso?) la tragedia che stiamo vivendo.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Purtroppo, da troppo tempo, la visione dell’uomo è stata quasi totalmente offuscata da interessi economici e diretta da grandi gruppi, sia industriali che politici. Riuscire a vedere fuori dagli schemi preconcetti ci aiuta a valutare, nei limiti delle nostre capacità, quali possano essere le strade da seguire e da percorrere. Nella quotidianità , tutto è diventato più difficile e complicato, ma con con delle buone precauzioni (guanti, mascherina e lavaggio frequente delle mani) si dovrebbe tenere sotto controllo il rischio del contagio. Nelle ultime settimane credo che la voglia di “normalità” (che vuol dire non solo il tornare al proprio lavoro ed al contatto con gli altri) è dettata anche dalla necessità dell’uomo di tornare a quello stile di vita che ci hanno imposto e che conosciamo come sola modalità di “vita quotidiana”. Nel mio piccolo, questo periodo, anche se difficile, mi è certamente servito per fermarmi a riflettere sui contenuti e sulle cose importanti che sono parte di noi. Penso che abbiamo sfruttato troppo la nostra “povera Terra” e tutto il nostro ecosistema, senza mai esserci preoccupati delle conseguenze. La certezza che il frutto delle nostre azioni si riverbera e si concretizza nell’Universo intero, ci darà la misura di quanto possiamo aspettarci nel futuro. L’ascesa all’UNO infinito, al Bene e all’Amore ci guiderà sempre. Rimaniamo fiduciosi che tutto si risolverà nel migliore dei modi.
    Un abbraccio a Tutti voi.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Angelo, devo ringraziarti perché il tuo post ha fatto sorridere il mio cuore con un afflato di fiducia e positività di cui tutti abbiamo bisogno. Alef, anche io noto come le regioni più colpite siano pure quelle che più mordono il freno per riprendere una “vita normale” che, purtroppo, diventa “la vita di prima” e dove si nota un sempre maggior numero di persone in giro, spesso senza le basilari precauzioni. Forse c’è una correlazione, non so. Quello che so è che al di la delle tante parole che si dicono, non è così facile inventarsi uno stile di vita nuovo che nel mentre soddisfi le normali precauzioni, permetta un contatto più diretto con la Natura e con tutti gli altri esseri umani. Quello che tutti dovrebbero fare è creare qualcosa di nuovo, di meglio, di più evoluto rispetto alla vita ante Covid.
    E questo concetto già non è scontato né facilissimo per noi miriamici, figuriamoci per chi è lontano anni luce da queste realtà. Speriamo con Angelo che l’ascesa all’Amore e al Bene guidi tutti gli esseri di questa Terra

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Saprete, alef, angelo e m_rosa, e concorderete sul fatto che scelte uguali e comuni, anche dopo il covid, non saranno possibili. Dovrebbero cambiare le basi della nostra società. Ogni generazione ha vissuto eventi traumatici che i libri di storia ricordano. E ne siamo sempre usciti fuori. Ma non credo sia utile guardare alla società in genere. Noi possiamo esaminare la nostra vita e operare scelte che siano più in linea coi nostri studi e pratiche. m-rosa dice giustamente che già è difficile per noi miriamici. Ma forse non troppo. Perché abbiamo l’esempio dei Maestri e la coscienza di aver scelto una rotta verso l’Origine – l’ascesa verso l’UNO di cui scrive Angelo – che non segue strade affollate, né consuetudinarie. Faccio un esempio: potremmo avere meno l’affanno a fare mille cose, a seguire e confonderci con la corrente comune, a scegliere meglio con chi condividere il tempo. Potremmo accontentarci e non volere tutto. Questo si può cambiare nell’organizzazione delle nostre giornate e si può fare con mascherina e guanti se necessario. Sono idee, non esaustive, su cui si può discutere.

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